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Miggiano vetrina d’arte

Venerdì 30 e sabato 31 agosto, arte, artigianato, concerto degli Aprés La Classe in percorso enogastronomico dove degustare vini e prodotti locali, patrimonio esclusivo delle nostre terre

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Miggiano propone, anzi ripropone, presso il Quartiere Fieristico, con lo stesso zelo e uguale intendimento “Expo – Turismo”.


La vetrina è una grande esposizione nella quale prendono corpo una serie di eventi e dove l’arte, madre di tutte le bellezze, primeggerà fra tutto.


All’Expo, che sta per esposizione, potremo ammirare, osservare e contemplare lavori ed opere inedite, esclusive, realizzate da artigiani della cartapesta, pittori, scultori, artigiani del legno e del ferro.


Tutto questo l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Michele Sperti, lo riproporrà venerdì 30 e sabato 31 agosto, in un percorso enogastronomico dove degustare vini e prodotti locali, patrimonio esclusivo delle nostre terre.


Quando ho appreso che anche quest’anno avrebbe avuto luogo la predetta vetrina sono rimasto entusiasta.


Memore delle passate edizioni, in una sorta di flashback ne ho rivissuto l’attrazione ed il fascino.


La rievocazione della vetrina mi ha rammentato alcuni pittori dell’arte estemporanea, una forma d’espressione raffinata ed elegante, molto vicina quella dei pittori macchiaioli della metà dell’800 nella quale il realismo conferiva particolare lucentezza.


Pittori ispirati all’Impressionismo ed al Neoimpressionismo, al Cubismo ed a tutta l’arte che in genere viene condensata come “Arte astratta e figurativa”.


Non crediate sia poca casa poiché come diceva qualcuno l’arte in tutte le sue forme pittoriche è un atto trascendentale e metafisico di cui l’uomo è mirabilmente artefice.


Rammento poi le opere degli artigiani.


Autentiche ed esclusive rarità intrise di arte Naif, conosciuta impropriamente spesso come arte “ingenua” ma che ha nel suo stile il fascino ed il candore della semplicità.


Suggello di magnificenza.

Troveremo anche lo stile Liberti decorato sul mobilio esposto, rielaborato con nuove tecniche ed impreziosito con elegante gusto e stilizzato con nuovi approcci pur mantenendo la sua integrale originalità storica.


Ammireremo ancora l’artigianato della lavorazione del ferro e della cartapesta e altro ancora… Patrimonio da preservare come osservava lo scrittore Pier Paolo Pasolini: «È indispensabile preservare il mondo classico, perchè quando il mondo classico sarà esaurito, quando saranno morti tutti i contadini e gli artigiani, quando non ci saranno più le lucciole, le api, le farfalle, quando l’industria avrà reso inarrestabile il ciclo della produzione, allora la nostra storia sarà finita».


Il mondo classico è costituito anche da quell’artigianato che è forse la forma d’arte che più si avvicina allo spirito dell’uomo, per affinità di forme e di bellezza.


Nel suo destino, credo, via sia non soltanto una componente terrena ma (consentitemi il termine, forse arbitrario) escatologica.


La vetrina miggianese sarà caratterizzata da altri due linguaggi universali: quello della musica e quello del cibo con un percorso enogastronomico, che attira come una sorta di malia tantissime persone, a degustare prelibatezze, esclusive del frangente.


Perché, ammettiamolo, anche il cibo ha la sua anima che si espande come le note della musica così come quel vino di cui Mario Soldati affermava «Il vino, specialmente in Italia, è la poesia della vita».


Certo, in un mondo sempre più metaverso e digitale, con l’intelligenza artificiale che invade molte delle nostre attività umane a volte ci sembra di vivere in un El Dorado (ricordate la città leggendaria?).


In realtà la vetrina, l’esposizione di Expo è un luogo dove l’autenticità è ancora  a portata di tutti e i valori capisaldi della nostra vita sono preservati dall’uomo, dalle sue arti, e dai suoi mestieri.


Alberto Scalfari



 


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Big Mama Legacy, GeGè Telesforo a Tuglie

Mercoledì 28 agosto in piazza Garibaldi dalle 20,30 l’evento clou dell’estate tugliese “Anno Zero 2024 teatro – cultura – spettacolo”

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Nell’ambito dell’estate tugliese “Anno Zero 2024 teatro – cultura – spettacolo”, una serata di musica e jazz con la direzione artistica di Valentina Grande.

Fortemente voluta dalla neo sindaca Silvia Romano che inaugura la sua prima rassegna culturale estiva, alla guida del suo comune, con un artista internazionale.

Protagonista della serata in Piazza Garibaldi sarà GeGè Telesforo che presenterà il suo Big Mama Legacy.

L’album, uscito il 1° marzo 2024, è un tributo al blues in chiave contemporanea: fonde gli ascolti di ieri con le intuizioni di oggi, l’esperienza maturata sui palchi di tutto il mondo con le informazioni accumulate in anni di instancabile ricerca.

Composto da dieci brani (nove originali e un arrangiamento in stile afrobeat-makossa di Galaxy, successo anni ‘70 dei WAR) intrisi di blues, groove, afro beat, con intensi momenti di improvvisazione.

Big Mama Legacy, è il quindicesimo progetto discografico dell’artista che ha saputo fare del jazz una missione.

Per GeGè Telesforo l’amore per la black music ha radici lontane: vocalist raffinato, polistrumentista e produttore discografico, ma anche giornalista, autore, conduttore radiotelevisivo ambasciatore UNICEF, da oltre 40 anni immagina e realizza dischi, spettacoli, concerti e trasmissioni capaci di raccontare tutte le sfumature del jazz, con semplicità, empatia e sconfinata passione. Conosciuto dal grande pubblico per aver preso parte alle trasmissioni televisive di Renzo Arbore.  Telesforo fa parte dell’Orchestra Italiana e durante la sua carriera ha duettato con Jon Hendricks, Dizzy Gillespie, Clark Terry, Dee Dee Bridgewater, e molti altri.

«Big Mama», spiega l’artista, «è Madre Africa con i suoi ostinati ritmici irresistibili, suoni, voci, colori, spezie, e le sue affascinanti diversità. È il linguaggio del Blues, con le sue molteplici forme e strutture armoniche, i suoi riff e le sue storie d’amore fatte di lacrime e sudore, dove tutto inizia e tutto finisce. È la ricerca creativa del jazz, dell’improvvisazione nella sua continua evoluzione stilistica, è la musica che ascoltavo da bambino, il mio gioco preferito, il mio rifugio, la mia malattia, la mia terapia oggi».

Aprirà il concerto, alle ore 20,30, il Valentina Grande latinjazz quintet.

Valentina Grande, cantante e cantautrice, profonda conoscitrice della musica jazz da diversi anni cura la realizzazione di festival jazz nel Salento e non solo.

Sul palco insieme a lei Mauro Tre al piano, Claudio Tuma alla chitarra, Renato Rocket al basso, Max Ingrosso alla batteria.

Seguirà l’atteso concerto di GeGè Telesforo.

Con lui sul palco Matteo Cutello alla tromba, Giovanni Cutello al sax alto,  Christian Mascetta alla chitarra, Vittorio Solimene alle tastiere e organo e Michele Santoleri alla batteria.

«Il concerto di Telesforo a Tuglie del 28 agosto è uno degli eventi musicali più attesi della rassegna Anno Zero 2024 realizzata dal Comune di Tuglie in collaborazione con l’Associazione Tuglie Cultura», evidenza la prima cittadina Silvia Romano, «sono onorata della presenza di un artista come Telesforo nel mio paese. Ringrazio di cuore Valentina Grande, che aprirà il concerto con la sua band, per avermelo proposto. Nonché tutto lo staff di Anno Zero che con dedizione e competenza ha dato all’evento estivo la rilevanza che merita e per le proposte culturali, artistiche e musicali che di anno in anno lo hanno contraddistinto».

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“L’io e il noi: il primato della relazione”. Umberto Galimberti a Melendugno

Mercoledì 28 agosto, dalle 20,30, conferenza in piazza Pertini con il filosofo, psicoanalista e docente universitario

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Dice Umberto Galimberti: «Molte persone concepiscono l’amore in maniera possessiva. Mia moglie, mio marito…togliete questi possessivi. Non c’è niente di vostro, l’altro è un altro. Anche i matrimoni possono essere possibili solo se partono dal concetto che Lei o Lui è un altro. Ciascuno di noi è il riflesso dello sguardo dell’altro.

Oggi ci si lamenta dell’egoismo, del narcisismo, ma chi ha messo il seme del primato dell’individuo rispetto alla comunità? 

La condizione elementare e fondamentale per continuare a vivere si chiama amore. L’aveva detto bene Freud: la vita funziona se qualcuno ci ama. Noi viviamo finché c’è qualcuno che ci ama: sono convinto che molte persone anziane ‘se ne vanno’ perché nessuno le ama più.

L’amore è la categoria della vita ma comporta una condizione di gratuità: oggi mancano le condizioni dell’amore perché – in prevalenza dell’interesse come valore – la gratuità viene derisa e vista con sufficienza, come qualcosa di patetico.

L’amore è prevalentemente vissuto oggi come passione, come fatto transitorio: nel nostro tempo si è sviluppato un concetto terrificante di libertà, dove libertà non è facoltà di compiere delle scelte ma come ‘revocabilità’ di tutte le scelte (sono incinta, abortisco, non amo più quest’uomo quindi divorzio ecc.).

Che biografie si costruiscono, che amori si consolidano? Paradossalmente aggiungerei una noticina: oggi non è importante rendere facili i divorzi ma bisognerebbe rendere difficilissimi i matrimoni.

Bisogna che la gente capisca che l’amore è un’opera d’arte, è scoprire il segreto dell’altro, essendone curioso, nella sua continua cangianza».

Questo il tema della conferenza che terrà Umberto Galimberti il 28 agosto a Melendugno, alle ore 20,30 in piazza Pertini.

Filosofo, psicoanalista e docente universitario, è attualmente professore ordinario di filosofia della storia presso l’Università di Venezia. Dal 1985 è membro ordinario dell’International Association of Analytical Psychology.

Allievo di Karl Jaspers durante alcuni soggiorni in Germania, ne ha tradotto in italiano le opere. Ha dedicato anche alcuni studi a Edmund Husserl e a Martin Heidegger. Dal 1995 collabora con il quotidiano “La Repubblica”.

Tra le sue opere ricordiamo: “Heidegger, Jaspers e il tramonto dell’Occidente” (1975), “Il corpo” (1983), “Psiche e tecne. L’uomo nell’età della tecnica” (1998), “Gli equivoci dell’anima” (1999), “Orme del sacro” (2000), “L’ospite inquietante” (2007), “La morte dell’agire e il primato del fare nell’età della tecnica” (2009), “I miti del nostro tempo” (2009), “La disposizione dell’amicizia e la possessione dell’amore” (2016), “Il libro delle emozioni” (2021), “L’etica del viandante” (2023) e “Le grandi domande. Filosofia per giovani menti” (2024).

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Tricase: Drink & Blues con la Rock N’ Beat

Domani, dalle 21, nella centralissima e rediviva piazza Capuccini, si canterà e si ballerà con i pezzi rock più belli degli anni ’70, ’80 e ’90

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Drink & Blues è una delle proposte centrali degli eventi estivi proposti da Tricasémia.

Quest’anno si prospetta un appuntamento strepitoso ripercorrendo i pezzi rock degli anni ’70, ’80 e ’90.

Una serata esplosiva sotto le stelle, l’occasione giusta per gustare una bevanda ghiacciata nella calda estate tricasina, cantando e ballando sulle note dei Rock N’ Beat.

Domani, dalle 21, la centralissima e rediviva piazza Capuccini, teatro solito delle iniziative di Tricasémia, regalerà un’atmosfera suggestiva, nella quale godersi un drink ghiacciato e la miglior musica rock per una notte indimenticabile.

L’evento gode del patrocinio del Comune di Tricase e della direzione artistica di Tricasémia.

Media Partner: Radio Peterpan e RadioVenere Solo Musica Italiana.

 

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