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Big Mama Legacy, GeGè Telesforo a Tuglie

Mercoledì 28 agosto in piazza Garibaldi dalle 20,30 l’evento clou dell’estate tugliese “Anno Zero 2024 teatro – cultura – spettacolo”

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Nell’ambito dell’estate tugliese “Anno Zero 2024 teatro – cultura – spettacolo”, una serata di musica e jazz con la direzione artistica di Valentina Grande.


Fortemente voluta dalla neo sindaca Silvia Romano che inaugura la sua prima rassegna culturale estiva, alla guida del suo comune, con un artista internazionale.


Protagonista della serata in Piazza Garibaldi sarà GeGè Telesforo che presenterà il suo Big Mama Legacy.


L’album, uscito il 1° marzo 2024, è un tributo al blues in chiave contemporanea: fonde gli ascolti di ieri con le intuizioni di oggi, l’esperienza maturata sui palchi di tutto il mondo con le informazioni accumulate in anni di instancabile ricerca.


Composto da dieci brani (nove originali e un arrangiamento in stile afrobeat-makossa di Galaxy, successo anni ‘70 dei WAR) intrisi di blues, groove, afro beat, con intensi momenti di improvvisazione.


Big Mama Legacy, è il quindicesimo progetto discografico dell’artista che ha saputo fare del jazz una missione.


Per GeGè Telesforo l’amore per la black music ha radici lontane: vocalist raffinato, polistrumentista e produttore discografico, ma anche giornalista, autore, conduttore radiotelevisivo ambasciatore UNICEF, da oltre 40 anni immagina e realizza dischi, spettacoli, concerti e trasmissioni capaci di raccontare tutte le sfumature del jazz, con semplicità, empatia e sconfinata passione. Conosciuto dal grande pubblico per aver preso parte alle trasmissioni televisive di Renzo Arbore.  Telesforo fa parte dell’Orchestra Italiana e durante la sua carriera ha duettato con Jon Hendricks, Dizzy Gillespie, Clark Terry, Dee Dee Bridgewater, e molti altri.


«Big Mama», spiega l’artista, «è Madre Africa con i suoi ostinati ritmici irresistibili, suoni, voci, colori, spezie, e le sue affascinanti diversità. È il linguaggio del Blues, con le sue molteplici forme e strutture armoniche, i suoi riff e le sue storie d’amore fatte di lacrime e sudore, dove tutto inizia e tutto finisce. È la ricerca creativa del jazz, dell’improvvisazione nella sua continua evoluzione stilistica, è la musica che ascoltavo da bambino, il mio gioco preferito, il mio rifugio, la mia malattia, la mia terapia oggi».

Aprirà il concerto, alle ore 20,30, il Valentina Grande latinjazz quintet.


Valentina Grande, cantante e cantautrice, profonda conoscitrice della musica jazz da diversi anni cura la realizzazione di festival jazz nel Salento e non solo.


Sul palco insieme a lei Mauro Tre al piano, Claudio Tuma alla chitarra, Renato Rocket al basso, Max Ingrosso alla batteria.


Seguirà l’atteso concerto di GeGè Telesforo.


Con lui sul palco Matteo Cutello alla tromba, Giovanni Cutello al sax alto,  Christian Mascetta alla chitarra, Vittorio Solimene alle tastiere e organo e Michele Santoleri alla batteria.


«Il concerto di Telesforo a Tuglie del 28 agosto è uno degli eventi musicali più attesi della rassegna Anno Zero 2024 realizzata dal Comune di Tuglie in collaborazione con l’Associazione Tuglie Cultura», evidenza la prima cittadina Silvia Romano, «sono onorata della presenza di un artista come Telesforo nel mio paese. Ringrazio di cuore Valentina Grande, che aprirà il concerto con la sua band, per avermelo proposto. Nonché tutto lo staff di Anno Zero che con dedizione e competenza ha dato all’evento estivo la rilevanza che merita e per le proposte culturali, artistiche e musicali che di anno in anno lo hanno contraddistinto».



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“L’io e il noi: il primato della relazione”. Umberto Galimberti a Melendugno

Mercoledì 28 agosto, dalle 20,30, conferenza in piazza Pertini con il filosofo, psicoanalista e docente universitario

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Dice Umberto Galimberti: «Molte persone concepiscono l’amore in maniera possessiva. Mia moglie, mio marito…togliete questi possessivi. Non c’è niente di vostro, l’altro è un altro. Anche i matrimoni possono essere possibili solo se partono dal concetto che Lei o Lui è un altro. Ciascuno di noi è il riflesso dello sguardo dell’altro.

Oggi ci si lamenta dell’egoismo, del narcisismo, ma chi ha messo il seme del primato dell’individuo rispetto alla comunità? 

La condizione elementare e fondamentale per continuare a vivere si chiama amore. L’aveva detto bene Freud: la vita funziona se qualcuno ci ama. Noi viviamo finché c’è qualcuno che ci ama: sono convinto che molte persone anziane ‘se ne vanno’ perché nessuno le ama più.

L’amore è la categoria della vita ma comporta una condizione di gratuità: oggi mancano le condizioni dell’amore perché – in prevalenza dell’interesse come valore – la gratuità viene derisa e vista con sufficienza, come qualcosa di patetico.

L’amore è prevalentemente vissuto oggi come passione, come fatto transitorio: nel nostro tempo si è sviluppato un concetto terrificante di libertà, dove libertà non è facoltà di compiere delle scelte ma come ‘revocabilità’ di tutte le scelte (sono incinta, abortisco, non amo più quest’uomo quindi divorzio ecc.).

Che biografie si costruiscono, che amori si consolidano? Paradossalmente aggiungerei una noticina: oggi non è importante rendere facili i divorzi ma bisognerebbe rendere difficilissimi i matrimoni.

Bisogna che la gente capisca che l’amore è un’opera d’arte, è scoprire il segreto dell’altro, essendone curioso, nella sua continua cangianza».

Questo il tema della conferenza che terrà Umberto Galimberti il 28 agosto a Melendugno, alle ore 20,30 in piazza Pertini.

Filosofo, psicoanalista e docente universitario, è attualmente professore ordinario di filosofia della storia presso l’Università di Venezia. Dal 1985 è membro ordinario dell’International Association of Analytical Psychology.

Allievo di Karl Jaspers durante alcuni soggiorni in Germania, ne ha tradotto in italiano le opere. Ha dedicato anche alcuni studi a Edmund Husserl e a Martin Heidegger. Dal 1995 collabora con il quotidiano “La Repubblica”.

Tra le sue opere ricordiamo: “Heidegger, Jaspers e il tramonto dell’Occidente” (1975), “Il corpo” (1983), “Psiche e tecne. L’uomo nell’età della tecnica” (1998), “Gli equivoci dell’anima” (1999), “Orme del sacro” (2000), “L’ospite inquietante” (2007), “La morte dell’agire e il primato del fare nell’età della tecnica” (2009), “I miti del nostro tempo” (2009), “La disposizione dell’amicizia e la possessione dell’amore” (2016), “Il libro delle emozioni” (2021), “L’etica del viandante” (2023) e “Le grandi domande. Filosofia per giovani menti” (2024).

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Tricase: Drink & Blues con la Rock N’ Beat

Domani, dalle 21, nella centralissima e rediviva piazza Capuccini, si canterà e si ballerà con i pezzi rock più belli degli anni ’70, ’80 e ’90

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Drink & Blues è una delle proposte centrali degli eventi estivi proposti da Tricasémia.

Quest’anno si prospetta un appuntamento strepitoso ripercorrendo i pezzi rock degli anni ’70, ’80 e ’90.

Una serata esplosiva sotto le stelle, l’occasione giusta per gustare una bevanda ghiacciata nella calda estate tricasina, cantando e ballando sulle note dei Rock N’ Beat.

Domani, dalle 21, la centralissima e rediviva piazza Capuccini, teatro solito delle iniziative di Tricasémia, regalerà un’atmosfera suggestiva, nella quale godersi un drink ghiacciato e la miglior musica rock per una notte indimenticabile.

L’evento gode del patrocinio del Comune di Tricase e della direzione artistica di Tricasémia.

Media Partner: Radio Peterpan e RadioVenere Solo Musica Italiana.

 

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Presicce-Acquarica: Premio Giunco con Maria Teresa Ruta

Mercoledì 28 agosto, dalle 21,30, nella Masseria Fortificata Celsorizzo (località Acquarica) l’evento di danza, musica e teatro dedicato al giunco palustre e al suo intreccio. Conduce Maria Teresa Ruta. Con Balletto del Sud, Carolina Bubbico, Andrea Sirianni, Carlos Sanchez Segura, i Fratelli Gargarelli

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Torna l’evento dedicato alla tradizione dell’intreccio artigianale del giunco, portando in scena danza, musica, poesia, teatro e diverse sorprese, con la conduzione di Maria Teresa Ruta.

Sarà come sempre la Masseria di Celsorizzo, storica e preziosa struttura di origine medievale, in località Acquarica, ad ospitare la quinta edizione del Premio Giunco, spettacolo/evento narrativo e ricostruttivo della storia del territorio che diviene riconoscimento al merito di una personalità della cultura, dello spettacolo o della scienza che si è particolarmente distinta per il suo legame al territorio salentino.

La serata sarà presentata da Maria Teresa Ruta, conduttrice televisiva, giornalista e scrittrice, e vedrà la presenza dei danzatori della celebre compagnia di danza Balletto del Sud – con i primi ballerini e solisti Nuria Salado Fustè, Orion Pico Plaja, Alice Leoncini, Ovidiu Chitanu – dell’attore Andrea Sirianni, con la partecipazione di Carlos Sanchez Segura, primo ballerino del Balletto Nazionale di Spagna, dei ballerini di street dance Fratelli Gargarelli e della musicista, cantautrice e direttrice d’orchestra Carolina Bubbico.

Il premio, ormai riferimento distintivo di prestigio, è diviso in tre categorie: la prima diviene riconoscimento al merito di una personalità che appartiene al territorio acquaricese, la seconda è legata al mondo della cultura e la terza dell’economia e dello sviluppo del territorio, tutte che operano nel Salento e che si sono particolarmente distinte per il legame con il tacco d’Italia.

Il premio, organizzato e assegnato dall’associazione Fili di Giunco, nella persona di Giacomo Palese, intende richiamare l’attenzione sul giunco palustre, che non solo ci riporta a una vegetazione spontanea peculiare della terra salentina, ma anche a un’importante espressione dell’artigianato locale: una capacità manuale, ormai sempre più rara, che lega la tradizione di Acquarica del Capo alle grandi culture del mondo, che hanno identificato la propria produttività con la raccolta e l’intreccio del giunco.

L’evento è creato dal celebre coreografo e regista Fredy Franzutti, direttore della compagnia del Balletto del Sud, al quale l’associazione “Fili di Giunco” ha confermato la direzione artistica per la quinta edizione. Franzutti per l’occasione ha creato, appunto, un intreccio che allaccia capolavori della musica, della danza e del teatro alla storia della Masseria di Celsorizzo e alla tradizione artigianale dell’intreccio del giunco.

I nomi dei premiati verranno svelati a conclusione dell’evento, con la consegna del riconoscimento.

Si accede su invito per informazioni: Associazione “Fili di Giunco” cell 3299572213 – 349 7060270

Balletto del Sud – via Attilio Biasco, 10 Lecce

Tel: 0832 453556 / email: promozione@ballettodelsud.it

L’evento verrà presentato domani, alle 11 nella Sala consiliare del Comune di Presicce-Acquarica (Località Acquarica).

Interverranno: Paolo Rizzo, sindaco di Presicce Acquarica; il Senatore Roberto Marti, presidente commissione cultura al Senato; Stefano Minerva, presidente Provincia di Lecce; Luigi Derniolo, presidente provinciale Confartigianato; Giacomo Palese, presidente dell’associazione Fili di Giunco; Natacha Pizzolante, assessore alla cultura di Presicce-Acquarica; Fredy Franzutti, direttore artistico; Marzia de Milito, dell’associazione Fili di Giunco.

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