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Cronaca

San Foca: c’è uno yacht da spostare

Imbarcazione in attesa di essere portata via dopo essersi arenata nella notte del 27 agosto. In quella occasione i due turisti tedeschi a bordo furono tratti in salvo dall’intervento dell’elisoccorso

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Da qualche giorno dalla spiaggia di San Foca la visuale è ingombrata dalla presenza di una imbarcazione arenata sul basso fondale.


Uno yacht, forse dopo aver sbagliato qualche manovra, ha finito con l’arenarsi sulla sabbia, laddove l’acqua è davvero poco profonda.


Per spostare il veliero della sua posizione sarà necessario un ingente impiego di risorse economiche.


In più c’è una certa preoccupazione anche perché il serbatoio dell’imbarcazione è pieno di carburante.


Secondo le prime ricostruzioni, l’imbarcazione a causa del mare fu mosso e del forte vento, si sarebbe trovata in difficoltà e avrebbe chiesto di entrare nel piccolo porto di San Foca.


Dove, però, non vi era disponibilità di posti, così lo yacht, cercando di riprendere il largo, avrebbe finito con l’incagliarsi sul basso fondale.


Le persone a bordo sono state tratte in salvo, nella notte di martedì 27 agosto, da un elicottero HH-139A dell’84° Centro SAR (Search and Rescue) del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare, di stanza a Gioia del Colle (Ba).


I due naufraghi, una coppia di coniugi di nazionalità tedesca, marito 75enne e moglie di 63 anni, erano rimasti bloccati sulla barca arenatasi, a causa del maltempo, nei pressi del porto della località salentina.

Il mare Forza 3, con onde alte e forti raffiche di vento, unitamente alle scarse condizioni di luce e alla presenza degli scogli, hanno impedito ai mezzi di soccorso di avvicinarsi, per cui il 6° MRSC (Maritime Rescue Sub Center) di Bari ha richiesto l’intervento dell’elisoccorso.


La missione “Rima”, con il coordinamento del COA (Comando operazioni Aerospaziali) di Poggio Renatico (Fe) è decollata dall’aeroporto di Gioia del Colle (Ba) all’01.40 (ora locale), raggiungendo l’obiettivo  in circa mezz’ora.


Alle 2.33 i naufraghi sono stati recuperati da un aerosoccorritore con l’uso del verricello e portati a bordo dell’elicottero che è rientrato alla base alle 3.06; in tutto la missione di soccorso è durata 1 ora e 26 minuti.


Ad attendere l’elicottero a Gioia del Colle c’erano un’auto medica e due ambulanze del 118, i cui equipaggi hanno prestato le prime cure  ai due naufraghi, in buone condizioni di salute, trasportandoli poi all’Ospedale Generale Regionale ‘F. Miulli’ di Acquaviva delle Fonti (Ba) per ulteriori accertamenti.





 


Cronaca

Ritrovata Anita la 40enne scomparsa da Barbarano del Capo

Secondo quanto riporta La Repubblica, la donna è stata rintracciata nel nord Italia, in un’abitazione di sua proprietà….

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Da giorni non si avevano più notizie di Anita Monika Profico, 40enne, da Barbarano del Capo, frazione del comune di Morciano di Leuca.

Ora è arrivata la notizia del suo ritrovamento.

Secondo quanto riporta La Repubblica, la donna è stata rintracciata nel nord Italia, in un’abitazione di sua proprietà.

I parenti dopo la scomparsa si erano allarmanti e avevano pubblicato numerosi appelli su Facebook per ritrovarla, ricondivisi da altri utenti e pagine.

È stata rintracciata nel nord Italia dove è proprietaria di un’altra abitazione Anita M. P., la donna di 40 anni, di origini polacche, si legge sul sito di Repubblica.

Si fa strada, a questo punto, l’ipotesi dell’allontanamento volontario come già postato in vari messaggi nelle scorse ore da un profilo che ora è confermato: era proprio della donna.

 

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Cronaca

Nasconde cocaina sulle gomme dell’auto. Arrestato 38enne

Nel corso della perquisizione domiciliare veniva inoltre rinvenuta una cassaforte murata e abilmente nascosta all’interno della quale vi erano custodite due pistole (calibro 6.35 e 7.65) con relativi caricatori e n. 35 cartucce, illegalmente detenute…

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Nelle scorse ore la Guardia di Finanza di Lecce ha eseguito un’operazione di servizio finalizzata alla prevenzione ed alla repressione del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

In particolare, i Baschi Verdi del Gruppo di Lecce hanno sorpreso un 38enne, di Novoli, intento a nascondere sulla parte superiore del pneumatico della propria autovettura, parcheggiata nei pressi della sua abitazione, una dose di sostanza stupefacente del tipo ‘cocaina’, confezionata e fissata sul menzionato pneumatico con nastro adesivo.

La successiva attività di perquisizione dell’auto e della sua abitazione, ha consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro 107 grammi di cocaina, di cui 69 già confezionati in dosi, 30 grammi di marijuana, 20 grammi di hashish, una pianta di marijuana dell’altezza di 140 cm con infiorescenze, 30 grammi di sostanza da taglio, 1 bilancino di precisione e la somma di € 1.830, ritenuto il provento dell’illecita attività ipotizzata.

Nel corso della perquisizione domiciliare veniva inoltre rinvenuta una cassaforte murata e abilmente nascosta all’interno della quale vi erano custodite due pistole (calibro 6.35 e 7.65) con relativi caricatori e n. 35 cartucce, illegalmente detenute.

Il Magistrato di turno, Massimiliano Carducci, ha disposto l’arresto in carcere in flagranza di reato, nonché il sequestro probatorio di quanto innanzi descritto, ivi compresa l’autovettura di proprietà dello stesso.

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Attualità

Rifiuti lungo strade e piazzole, servono telecamere e pulizia

Serve più pulizia ma si mettano le telecamere. Da ottobre 2023 è diventato reato, con ammenda e arresto…

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Rifiuti abbandonati lungo le strade e sulle piazzole di sosta anche nel Salento.

Serve più pulizia ma si mettano le telecamere. Da ottobre 2023 è diventato reato, con ammenda e arresto

Una montagna di rifiuti in particolare, copertoni, sacchetti e bottiglie di plastica accatastati, nelle piazzole di sosta e lungo i terrapieni che costeggiano la carreggiata.

Un fenomeno diffuso che non risparmia  neanche la provincia di Lecce che della propria immagine si nutre e vive. Sacchetti e immondizia che non raramente diventano anche preda di uccelli e animali.

Una situazione di degrado che perdura da tempo a partire dalle tangenziali Est e Ovest di Lecce sino a molte, troppe piazzole di sosta delle strade di tutto il Salento.

Cartoni, plastica, immondizia varia: fermarsi a buttare un occhio tra questi cumuli di rifiuti significa essere avvolti dallo sgradevole odore tipico delle discariche di rifiuti solidi urbani. Non si contano infatti le piazzole di sosta colme da immondizia: punti di sosta riservati a situazioni di emergenza che alla fine diventano essi stessi emblema di un altro tipo di emergenza.

Ebbene, proprio queste aree di sosta, larghe come una ulteriore carreggiata ma lunghe solo qualche decina di metri, sono diventate il posto preferito per qualcuno per scaricare dei rifiuti.

E di piazzole se ne salvano poche una da questo impietoso paesaggio: nei punti dove i rifiuti sono di più i sacchi sono caduti anche nei terreni che affiancano la carreggiata.

Terreni in buona parte coltivati.

E un panorama che dà il “benvenuto” a cittadini e turisti provenienti o diretti verso le località turistiche del Salento: una responsabilità da addebitare a persone prive di rispetto per l’ambiente e la collettività, colpevoli di azioni che si manifestano quotidianamente davanti agli occhi di centinaia di automobilisti.

Lo testimoniano le foto  che sono reperibili in rete e sul via vai dei social e che lo “Sportello dei Diritti” ritiene dover rilanciare per sensibilizzare cittadini ed enti competenti circa il costante stato di abbandono in cui specie alla fine della stagione estiva ci troviamo a costatare. Immagini di degrado che nel 2024 dovrebbero essere per tutti noi inconcepibili.

Quel che è certo è che dallo scorso ottobre l’abbandono di rifiuti è diventato un reato e non più un illecito amministrativo: le ammende sono ben più salate e salite da un minimo di mille a un massimo di diecimila euro, mentre in precedenza si andava dai 300 ai tremila euro.

Cifra che sale addirittura a ben 26mila euro, con l’arresto in flagranza, se ad abbandonare i rifiuti sono titolari di imprese o enti. Per tali ragioni, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti“, chiede agli Enti preposti un intervento immediato per il  ripristino immediato del decoro delle arterie stradali, assicurando in primo luogo un piano generale che veda coinvolte le amministrazioni “custodi” delle arterie colpite principalmente dal fenomeno unitamente ad un servizio di raccolta regolare dei rifiuti e all’installazione di telecamere di fototrappole nei luoghi più “sensibili”  onde evitare un deterioramento dell’immagine del Salento che per sua natura ha una straordinaria vocazione turistica essendo entrata da tempo nelle principali classifiche mondiali delle migliori località da visitare.

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