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Commissione europea, Fitto vicepresidente esecutivo

L?anuncio di Ursula von der Leyen: «Raffaele Fitto sarà responsabile per la politica di coesione, lo sviluppo regionale e le città»

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Dopo le polemiche che hanno contrassegnato i giorni immediatamente antecedenti la nomina, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha presentato la sua nuova squadra nelle cui fila c’è anche il “nostro” Raffaele Fitto.


Sono sei le vicepresidenze esecutive proposte.


Oltre che la ministro salentino, gli altri ruoli apicali spetteranno alla spagnola Teresa Ribera, alla finlandese Henna Virkkunen, al francese Stéphane Séjourné, alla estone Kaja Kallas e alla romena Roxana Minzatu.


La Presidente von der Leyen ha così spiegato il ruolo dell’italiano Fitto: «Raffaele Fitto sarà responsabile per la politica di coesione, lo sviluppo regionale e le città. Porterà la sua grande esperienza per modernizzare e rafforzare gli investimenti per la coesione e le politiche di crescita».

«L’Italia è un Paese molto importante e ciò si deve riflettere anche nella scelta. Il Pe ha 14 vicepresidenti, due sono di Ecr. Ne ho tratto le conseguenze per la composizione della Commissione», ha aggiunto von der Leyen che, sulle reazioni degli altri gruppi ha replicato: «Dovete chiedere a loro».


Fitto gestirà i fondi dei Pnrr insieme a Valdis Dombrovskis. È l’indicazione contenuta nella lettera di missione inviata da Ursula von der Leyen al commissario italiano designato vicepresidente esecutivo.

«Realizzare le riforme e gli investimenti concordati stabiliti nei Pnrr dei Paesi Ue entro la scadenza del 2026 sarà una sfida significativa e richiederà sforzi costanti da parte di tutti i Paesi e della Commissione. Vorrei che tu guidassi questo lavoro», gli ha scritto la presidente, «insieme al commissario per l’Economia e la produttività, e ti concentrassi sull’implementazione completa e di successo di NextGenerationEU».


Attualità

Tangenziale Est, attivazione autovelox slitta al 1° ottobre

Sulla S.C. 243 di Lecce, meglio nota come Tangenziale Est, è in vigore il limite massimo di velocità di 90 km/h. Le due postazioni fisse che ne controllano il rispetto, volute dall’Amministrazione comunale per garantire una sempre…

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TANGENZIALE EST: L’ATTIVAZIONE DEGLI AUTOVELOX SLITTA AL PRIMO OTTOBRE
Durerà più a lungo il periodo di prova, che precede la messa in esercizio ordinario con rilevazione delle infrazioni delle due postazioni fisse di controllo della velocità sulla Tangenziale Est di Lecce.
Abbiamo deciso di far slittare di ulteriori quindici giorni la fase di piena operatività dei due autovelox in tangenziale per dare maggior tempo e possibilità agli automobilisti, che la percorrono, di prendere maggiore consapevolezza dei due nuovi strumenti di rilevazione elettronica delle violazioni per eccesso di velocità – fa sapere il Comandante della Polizia Locale Donato Zacheo, dirigente del Settore Mobilità e Viabilità – pertanto i due impianti entreranno in funzione in modalità ordinaria alle ore 00.00 del 1° ottobre 2024.
Ricordiamo che i dispositivi di controllo del traffico finalizzati al rilevamento a distanza della velocità, senza obbligo di contestazione immediata, autorizzati dalla Prefettura di Lecce e omologati da parte del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, sono stati collocati in entrambe le direzioni di marcia, uno sull’anello esterno a 100 metri dalla stazione di servizio “Sant’Oronzo Nord”, in direzione Brindisi; e uno sull’anello interno, uscita 7B San Cataldo, in direzione Maglie.
Sulla S.C. 243 di Lecce, meglio nota come Tangenziale Est, è in vigore il limite massimo di velocità di 90 km/h. Le due postazioni fisse che ne controllano il rispetto, volute dall’Amministrazione comunale per garantire una sempre maggiore sicurezza stradale e ridurre il numero di incidenti, sono adeguatamente presegnalate, con congruo anticipo, in modo ben visibile e ripetuto lungo i tratti interessati dalle rilevazioni elettroniche, come previsto dalla normativa vigente.
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News & Salento

“Una madre contro la ‘Ndrangheta” a Castro

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Riceviamo e pubblichiamo

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Cronaca

Morto il 58enne coinvolto in esplosione di bombola di gas

L’impianto del bilocale di Porto Cesareo, alimentato da una bombola, da cui sarebbe partita la fuga di gas, è stato posto sotto sequestro e il magistrato di turno ha disposto una perizia…

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Giuseppe Agostinacchio, di Gravina, 58enne, rimasto ferito insieme a altre due persone la notte tra il 14 e il 15 agosto, a causa dell’esplosione  di una bombola di gas, nella casa di Porto Cesareo dove l’uomo soggiornava, non ce l’ha fatta.

L’uomo aveva riportato ustioni su oltre il 60% del corpo.

La figlia 23enne versa in condizioni gravissime, mentre per il fidanzato, 24enne, le condizioni non sarebbero critiche.

Giuseppe Agostinacchio, era un dentista.

Con la figlia Irene e il ragazzo di quest’ultima, era stato investito dal fuoco provocato dalla fuga di gas da una bombola.

Erano in vacanza in Salento, come detto, ma provenivano da Gravina di Puglia, in provincia di Bari.

L’impianto del bilocale di Porto Cesareo, alimentato da una bombola, da cui sarebbe partita la fuga di gas, è stato posto sotto sequestro e il magistrato di turno ha disposto una perizia.

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