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Tricase: all’Aurora Art Space arriva Popoff
Sabato 21 settembre Graziano Gala presenterà il suo nuovo libro. Nel corso della serata letture di Pasquale Santoro e musiche di Luigi Nicolardi
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Un appuntamento pieno di sorprese, musica e parole quello in programma all’Aurora Art Space di Tricase.
Nel corso della serata Graziano Gala presenterà il suo nuovo libro Popoff.
Nel corso della serata letture di Pasquale Santoro e musiche di Luigi Nicolardi. Modererà Lucia D’Aversa.
IL LIBRO
È notte fonda quando alla porta di Cimino, un vecchietto strambo e un po’ smemorato, bussa un bambino che nessuno ha mai visto prima e che sembra essersi materializzato dal nulla. Con il viso protetto da una sciarpa, e imbacuccato in vari strati di giubbotti, ha una sola domanda per Cimino: «Mi scusi, signore, ha visto per caso mio padre?».
In paese il cibo scarseggia, vecchi rancori mai sopiti sono sempre sul punto di eruttare in tragedia, antiche ingiustizie attendono di essere vendicate e gli abitanti diminuiscono giorno dopo giorno a causa di misteriose lettere di espulsione.
Senza un nome e senza una casa, il bambino – ribattezzato Popoff – sa che i genitori sono lì da qualche parte e con l’aiuto dei pochi disposti a dargli una mano è determinato a trovarli.
Con la stessa commistione di comico e tragico, realismo e fiaba, lingua letteraria e dialetto che ha fatto di Sangue di Giuda uno degli esordi più apprezzati degli ultimi anni, Graziano Gala racconta con incredibile delicatezza la storia del piccolo Popoff, che in un paesaggio umano vecchio di secoli si innamora delle candele votive, segue una dolce ninna nanna cantata nel cuore della notte dalle casse del supermercato, assiste impotente al terribile spettacolo della crudeltà umana.
Senza mai stancarsi di ripetere la stessa, disperata domanda: «Ha visto per caso mio padre?».
«L’HO ASPETTATO TANTO»
«Io Popoff l’ho aspettato tanto e ho sperato non arrivasse mai», ha postato l’autore, «e quando l’ho visto sono scappato ad altissime gambe: nelle stanze piene di gente, in tutti i posti pieni di rumore, in tutte le strade affollate che più solo dentro è impossibile essere. Lui però mi ha seguito ovunque e ha aspettato sempre, ché quello che voleva poteva valere una vita e che il tempo necessario importava niente.
Con Cimino che ha il vento in testa, con le lettere di Ilda Farsi, con la rabbia di Poliure Tano e con tutto lo sciroppo e con tutta quella broda che solo a pensarla ci affoghi. Con la Liuc-ce a intermittenza, che a vederla non puoi non innamorarti. Col nome che non teniamo, e che abbiamo sperato ovunque, che vai a spiegarlo, che cerchi tuo padre, se neppure sanno come ti chiami.
Popoff l’ho aspettato tanto tempo e ora sono tanto felice sia arrivato, ché bimbo e sporco mi ha insegnato una cosa importante: c’è solo un modo di dimenticare le cose – affrontarle».
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Giornata vittime della Strada, la polizia stradale tra i giovani
Iniziative in programma a Tricase, Maglie, Scorrano e Matino. Saranno coinvolti 350 studenti degli istituti secondari di secondo grado
In occasione della “Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada” gli uomini e le donne della Sezione Polizia Stradale di Lecce si sono resi protagonisti di varie iniziative, finalizzate al ricordo delle vittime della strada ed alla promozione di una cultura della sicurezza stradale.
Tali iniziative, che si protrarranno per tutta la seconda e la terza decade del mese di novembre, interesseranno istituzioni e società civile del territorio salentino coinvolgendo, fra l’altro, circa 350 studenti degli istituti secondari di secondo grado.
Le classi IV e V del Liceo Scientifico “G. Comi” di Tricase e del Liceo Scientifico “L. Da Vinci” di Maglie saranno coinvolte sui comportamenti virtuosi alla guida, con particolare attenzione alla guida sotto l’alterazione psicofisica dovuta all’abuso di sostanza alcolica e all’uso di sostanza stupefacente e/o psicotropa.
Nell’ambito del Patto Educativo di Comunità “Facciamo un patto…attiviamoci per Scorrano!”, previsto per sabato 16 e domenica 17 novembre, presso la Sala “Mario Camboa” di Scorrano, l’intervento è stato finalizzato a sensibilizzare i giovani bikers, partecipanti al corso di guida sicura per i motoveicoli, all’utilizzo dei sistemi di ritenuta.
Infine, nell’ambito della manifestazione per la sicurezza stradale e commemorazione delle “vittime della strada”, l’amministrazione comunale di Matino ha richiesto la presenza di questa Specialità alla benedizione di un monumento dedicato alle vittime della strada ubicato all’interno del Cimitero comunale, cui farà seguito un intervento presso il Teatro Comunale “G. Peschiulli”, dove verrà ospitata, fra gli altri ospiti, la comunità scolastica locale.
*foto da Asaps.it Il Portale della Sicurezza Stradale
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Assaggi di gusto a Melpignano
Tra forni medievali e frantoi ipogei. Passeggiata con archeologa, degustazione narrata e laboratorio con la sommelier dell’olio. Sabato 23 dalle 15,30 alle 18,30
Profuma di olio nuovo e legumi in pignata il percorso esperienziale “Assaggi di Gusto a Melpignano” ideato dal comune della Grecìa Salentina nell’ambito del progetto “Melpignano promuove cultura”, che propone in ogni stagione percorsi turistici per viaggiatori attenti ai temi del cibo e delle tradizioni, realizzati con l’Associazione di Promozione Sociale pugliese Vivarch e varie realtà.
In compagnia dell’archeologa Eda Kulja, sabato 23 novembre, dalle 15,30 alle 18,30, si potrà passeggare lungo le vie del paese che ospitavano un tempo i forni dove si produceva il pane della comunità e, tra aneddoti e attrezzi della civiltà contadina, si incontrerà Uccio Treglia, proprietario dell’ultimo forno ancora visitabile, il più antico del paese, probabilmente risalente al 1200 e che si è spento nel 1967, con la sua ultima cotta, di cui Uccio conserva la cenere.
Pochi passi e si raggiungerà uno dei sette frantoi ipogei presenti a Melpignano, quello di via Fazzi, acquisito dal comune e aperto al pubblico, preziosa testimonianza della produzione dell’oro verde pugliese che ha rappresentato fino all’Ottocento una delle attività più redditizie; mentre il frantoio di via Roma interamente scavato nella pietra nel XVII secolo, non è ancora visitabile, ma si può vedere nel nuovo portale discovermelpignano.it.
La passeggiata proseguirà nel vicino Palazzo Marchesale, ex castello feudale dotato di torri merlate, cinta muraria, fossato e camminamenti di ronda, trasformato in una raffinata residenza nel Seicento con giardino storico, cella carceraria e preziosi affreschi negli ambienti a piano terra, con motivi vegetali, episodi mitologici e scorci bucolici. Nella sala a botte del Palazzo si terrà il percorso del gusto con un mini laboratorio sull’extravergine, con l’assaggio di tre varietà di olio condotto dall’architetta Silvana Inguscio, sommelier dell’olio e produttrice di òliolocale, che guiderà i partecipanti alla scoperta delle caratteristiche di due monocultivar, delle loro componenti sensoriali, dell’abbinamento consigliato cibo-olio, con assaggi preparati da Mariagrazia Antifora, Lady Chef Puglia, come i legumi coltivati da produttori locali (Marco Garrapa e Danilo Palma di Melpignano, Gli Orti di Peppe di Tricase, PiediGrandi di Spongano e Terre Paduli di Nardò) e le friselline del forno Fior di Pane di Melpignano condite con rucola e pomodori dell’Azienda Agricola Manfio’s di Marco Reho di Ruffano o in versione dolce con marmellate di agrumi.
Infine, si vedrà La Pietra del Gusto, l’installazione dell’architetta Inguscio realizzata in collaborazione con Bianco Cave, come inno all’identità e biodiversità del Salento.
Questa tavola botanica, che celebra l’ulivo, anima e simbolo della Puglia, richiamando la sacralità del lavoro e la ciclicità della vita, sarà visitabile fino al 6 gennaio all’interno del palazzo Marchesale.
Non in legno, ma in pietra calcarenite: è solida, intrisa di storia, plasmata con precisione tecnologica in forme che evocano gocce d’olio e foglie d’ulivo.
Questi incavi accolgono cibi di stagione – frise, pane, arance, legumi, ampolle d’olio – trasformando l’installazione in una tavola che celebra la condivisione e il legame con la terra. La scelta di Melpignano non è casuale. Questo piccolo comune è un faro di sostenibilità e tradizione, grazie a iniziative come il Mercato del Giusto (piccolo mercato di bio agricoltura arricchito da eventi culturali, quali talk e dibattiti sulle tematiche legate al food, alla sostenibilità, al sociale) e il Master in Gastronomie Territoriali Sostenibili e Food Policies: il cibo non è solo nutrimento, ma un atto d’amore per il territorio e un manifesto per il futuro.
Info & Prenotazione: Info Point Melpignano, via Roma 16, Melpignano, tel. 3277128024.
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Migrazioni libere e immigrazioni legali
Sabato 23 novembre a Maglie il convegno organizzato dalla Fondazione Don Giuseppe Colavero. Presentazione domani a palazzo Adorno
Convegno organizzato dalla Fondazione Don Giuseppe Colavero, con il patrocinio della Provincia di Lecce e con il patrocinio e il contributo della Presidenza del Consiglio regionale.
L’evento dal titolo “Migrazioni libere e immigrazioni legali” sarà presentato domani, giovedì 21 novembre, alle ore 12, nella sala conferenze stampa di Palazzo Adorno, a Lecce.
Interverranno: Alessandro Distante, presidente della Fondazione Don Giuseppe Colavero; Maria Rosaria De Lumè, addetto stampa della Fondazione e Gigi Nestola, dirigente presso la Presidenza del Consiglio regionale pugliese.
Il convegno è in programma sabato 23 novembre, alle ore 16, nel salone dell’Oasi della convivialità (SS16, Maglie).
I temi, di grande attualità al centro dell’incontro, saranno affrontati da Attilio Pisanò e Eliana Augusti, docenti dell’Università del Salento e Valeria Guterrez, responsabile nazionale Corridoi umanitari della Comunità di Sant’Egidio, alla presenza del vescovo di Otranto, padre Francesco Neri.
La figura e l’azione di don Giuseppe Colavero sono strettamente collegate all’accoglienza degli albanesi negli anni Novanta già dalla prima migrazione.
Ha fondato il centro giovanile internazionale Agimi (L’alba), attivo in Italia e in Albania, in quella che ora si chiama Oasi della convivialità (prima Eurogiovani) ha offerto ospitalità a tanti che erano in difficoltà.
Il suo progetto viene ripreso ora dalla Fondazione intitolata a lui e ai suoi genitori Anna e Tobia.
Don Giuseppe si è spento a 76 anni il 28 marzo del 2016 e, con disposizione testamentaria ha lasciato tutti i suoi beni ai poveri.
Il suo progetto, il suo sogno trovano continuità nell’attività della Fondazione.
Qualche mese fa, con la mediazione dei Corridoi umanitari della Comunità di Sant’Egidio, è stata accolta una famiglia siriana, che attualmente ha trovato ospitalità e lavoro in Olanda.
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