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Attualità

Tricase, nuovo Pronto Soccorso: svelato il progetto

Tutti i particolari della bozza di convenzione che doveva essere valutata nel consiglio comunale rinviato a data da destinarsi: cosa dovrà fare l’azienda ospedaliera e cosa dovrà fare il comune

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Continua a tenere banco a Tricase la questione dei lavori di ammodernamento e potenziamento del Pronto Soccorso dell’Ospedale Cardinale Panico”.


Già riferito dello stallo amministrativo con lo scontro tra maggioranza ed opposizione che per ora ha portato al rinvio del consiglio monotematico dedicato proprio all’argomento, abbiamo la possibilità di anticipare nei particolari il contenuto del progetto e dello schema di convenzione che l’assise comunale era (e sarà) chiamata a discutere e approvare.


Guardando il progetto ed i relativi rendering comprendiamo appieno quanto dichiarato dall’ingegnere Antonio Coppola, responsabile tecnico dell’azienda ospedaliera, quando per la prima volta, proprio dalle nostre colonne, dava notizia di cosa bolliva in pentola.


Coppola aveva parlato della necessità di coinvolgere il comune per un’opera che avrebbe avuto un impatto urbanistico notevole per la necessità di realizzare una rampa di accesso esterna all’ospedale che porti dove ora c’è l’ingresso del pronto soccorso.


Notevole quindi la responsabilità che ricade sul sindaco Antonio De Donno e su ognuno dei consiglieri chiamato esprimersi per un’opera così impattante ma di notevole interesse pubblico.


IL PROGETTO


L’Azienda ospedaliera dovrà: mettere a disposizione le aree di proprietà poste in adiacenza dell’area di selezione dei rifiuti ospedalieri posta in adiacenza di Casa di Betania per la realizzazione dei parcheggi pertinenziali necessari alla realizzazione degli interventi edilizi; compensare i parcheggi a pagamento sottratti quali standard pubblici per la realizzazione del tratto di strada di by-pass di via Pio X con la rotatoria esistente ove è collocata la statua del Cardinale Panico, con quelli posti in prossimità dell’ospedale siti in via Carducci.


L’Ospedale darà anche la disponibilità alla eventuale collocazione del chiosco bar nello spazio sottostante la rampa di progetto per l’accesso al pronto soccorso.


Il progetto richiede la modifica allo strumento urbanistico del Comune relativamente alla destinazione d’uso dei terreni aventi una superficie pari a circa mq 6.420. In particolare: area pubblica di mq 2.720 circa, attualmente destinata a sede stradale, da destinare al nuovo ingresso al pronto soccorso; area privata di mq 3.120 circa, attualmente tipizzata zona “E Agricola”, da destinare a parcheggi pertinenziali.


GLI IMPEGNI DELL’OSPEDALE

La bozza di schema di convenzione, sempre da approvare in consiglio e poi da firmare insieme all’ospedale, prevede l’impegno per la “Pia Fondazione di Culto e Religione Cardinale Panico”, di «realizzare a sua totale cura e spesa e previo ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni la progettazione e l’esecuzione dei lavori di parte della urbanizzazione che interessa il tratto di via Pio X compreso tra la rotatoria di Via Leone XIII e Via Morgagni, e della sistemazione della relativa area pubblica a parcheggio nella parte residuale di piazza Cardinale Panico secondo quanto riportato ed in conformità agli allegati progettuali. Detti lavori riguardano: l’esecuzione della massicciata stradale, la realizzazione della pubblica illuminazione da collegare con quella già esistente; la stesura di un binder (strato di base per pavimentazioni bituminose su strade a traffico pesante, NdA), del tappetino di usura, la realizzazione dei marciapiedi e della segnaletica stradale, la sistemazione della residua area pubblica a parcheggio, l’eventuale spostamento di sottoservizi esistenti che dovessero interferire con le opere in elevazione di progetto».


L’azienda ospedaliera si impegnerebbe dunque a «provvedere, con costi ed oneri a proprio esclusivo carico, alla progettazione esecutiva delle opere di urbanizzazione sopra descritte. A realizzare le suddette opere con costi ed oneri a proprio esclusivo carico. A consegnare al comune le opere di urbanizzazione realizzate, una volta divenuto definitivo il relativo certificato di collaudo. A realizzare nel sotto-rampa per l’accesso al nuovo Pronto Soccorso un idoneo locale che sarà trasferito al comune di Tricase, allo stato rustico, per gli usi pubblici che l’Ente riterrà di destinare. A vincolare l’utilizzo del parcheggio di proprietà sito in via Carducci all’uso pubblico per un numero di stalli non pari a quanti ne saranno soppressi con la realizzazione dell’ingresso al nuovo Pronto Soccorso».


GLI IMPEGNI DEL COMUNE


Questo invece quanto prevede la bozza di convenzione a carico del comune di Tricase: «Ad alienare in favore della Pia Fondazione di Culto e Religione l’area attualmente destinata a sede stradale e piazza, al netto di quella afferente i locali sotto-rampa e la relativa pertinenza come si evince dal progetto preliminare presentato, a titolo oneroso per l’importo simbolico di mille euro, stante la rilevanza dell’intervento proposto in termini di ricaduta sociale. A mettere a disposizione le aree di proprietà comunale necessarie alla realizzazione delle opere di urbanizzazione necessarie per ristabilire la viabilità ordinaria e le aree a parcheggio pubblico senza pagamento di oneri per l’occupazione del suolo pubblico. Ad espletare gli adempimenti tecnici connessi al rilascio del titolo abilitativo e relative eventuali varianti con la massima sollecitudine. Ad impegnare l’Ufficio Tecnico Comunale ad effettuare i necessari sopralluoghi al fine di verificare lo stato di attuazione delle relative opere per la loro successiva acquisizione al patrimonio comunale».


L’ampliamento ed il potenziamento del Pronto Soccorso avrebbero su Tricase e tutto il territorio enormi ricadute sociali ma è enorme, come si evince, anche l’impatto urbanistico con una parte di città destinata, nel bene o nel male, ad essere stravolta.


Una scelta difficile che comunque gli amministratori (di maggioranza e di opposizione) sono chiamati a fare. Lo impone il loro ruolo. È loro dovere affrontare tali questioni e assumersi questo tipo di responsabilità. Poi, sul piano politico, ognuno potrà fare e rendere pubblici i propri distinguo. Ma nessuno faccia come Ponzio Pilato.


Giuseppe Cerfeda




Attualità

Ospedale di Casarano, «eterna emergenza»

Carenza di personale al “Ferrari”: «Sette reparti in affanno. Difficoltà a programmare i turni, rischio burnout e incapacità di gestire il paziente». Fp Cgil chiede «Subito una Commissione Sanità ad hoc»

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«Rischio burnout, disservizi, paralisi della struttura: subito una riunione monotematica della Commissione Regionale sulle sofferenze dell’ospedale di Casarano».

Sono giorni complicati in molti reparti del “Ferrari”, che vive una delle più gravi carenze di personale della sua storia.

La Fp Cgil Lecce ha scritto alla Regione (al presidente della terza Commissione e al responsabile del Dipartimento Salute) ed ai dirigenti di Asl e presidio per denunciare tutti i disagi vissuti da pazienti e lavoratori: «Il fabbisogno è talmente alto da non riuscire a garantire, in molti casi, neppure la normale turnazione».

«Dopo un’attenta ricognizione», il sindacato segnala «ben sette unità operative in sofferenza e ai limiti della capacità di gestire la salute del malato, oltre alla vicenda delle squadre antincendio».

REPARTO PER REPARTO

«In Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza per coprire i turni si ricorre alle attività aggiuntive.

Nel reparto di Anestesia e rianimazione e nel Blocco Operatorio mancano anestesisti, infermieri e operatori sociosanitari (Oss).

L’unità operativa di Patologia clinica non dispone di un numero sufficiente di biologi e tecnici di laboratorio. 

Particolarmente grave la situazione in Radiologia, dove i tecnici sono costretti a saltare il giorno di riposo e la programmazione dei turni mensili è diventata un’impresa impossibile da realizzare.

A Neurologia mancano infermieri ed Oss: qui addirittura di recente è stato richiesto al personale smontante di garantire anche il turno successivo di notte.

Nel reparto di Geriatria il turno è composto un Oss e due infermieri, ma è evidente che un solo Oss non può riuscire a soddisfare l’assistenza diretta al paziente.

Infine, nell’unità di Cardiologia mancano medici, infermieri e Oss».

 SANITASERVICE E ANTINCENDIO

«Ci sono appena quattro persone nell’organico della squadra antincendio e tra queste, una si trova in aspettativa lunga. Per garantire la copertura dei turni, si attinge al personale di Sanitaservice, che però in caso di necessità può garantire l’intervento solo al mattino. Una situazione che costringe le 3 persone in organico a lavorare costantemente di pomeriggio, di notte e nei festivi. Solo l’abnegazione e la dedizione del personale, davvero innamorato della propria professione e fedele al dovere nei confronti del paziente, garantisce l’attività in un ospedale importante come quello di Casarano», dicono Floriano Polimeno, segretario generale della Fp Cgil Lecce, e Cosimo Malorgio, coordinatore provinciale per la Fp Cgil.

«Proseguire oltre», aggiungono, «non è possibile. Il rischio burnout, ossia dello stress da lavoro-correlato, è concreto. Continuando così, poi, si va dritti verso la paralisi dell’ospedale, incapace di erogare prestazioni sanitarie. Spiace constatare che nonostante gli interventi politici e le audizioni alla Commissione regionale Sanità, nulla sta cambiando».

 

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FLP, celebrato il Congresso Nazionale

Quattro giorni di dibattito sulle scelte della Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche e sul futuro delle Pubbliche amministrazioni, ma anche di serrato confronto con il governo, la politica, le istituzioni e le amministrazioni. Marco Carlomagno confermato Segretario Generale. Al congresso hanno partecipato anche due salentini: i dirigenti sindacali nazionali Antonio Verri del Direttivo Nazionale dell’Ispettorato del lavoro e Dario Picardi, coordinatore regionale di Puglia

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Si sono conclusi i lavori del quinto congresso nazionale della Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche, tenutosi a Salerno con la conferma, per acclamazione, di Marco Carlomagno alla guida della FLP.

Eletto anche il nuovo Comitato Direttivo Nazionale e la nuova Segreteria Generale composta, oltre che dal Segretario generale Carlomagno, anche da Roberto Cefalo, Lauro Crispino, Antonio De Venere, Rosalia Marullo, Giovanni Moriggi, Giancarlo Pittelli e Roberto Sperandini.

Al congresso hanno partecipato anche due salentini: i dirigenti sindacali nazionali Antonio Verri del Direttivo Nazionale dell’Ispettorato del lavoro (è di Lecce) e Dario Picardi, coordinatore regionale di Puglia (di Cursi).

Un congresso nazionale che è stato preceduto in questi mesi dai congressi di tutte le strutture, che hanno eletto i circa 300 delegati provenienti da ogni parte del Paese in rappresentanza degli iscritti FLP delle amministrazioni del comparto delle Funzioni Centrali, della Presidenza del Consiglio, della Scuola, della Sanità, delle Funzioni locali e dell’Università e Ricerca.

Nel corso dei lavori sono state presentate due importanti ricerche sul lavoro pubblico elaborate dalla FLP (sui temi del reclutamento, attrattività, mobilità, retribuzioni, età media, gap gender e digitalizzazione), che hanno avuto ampio risalto sui media e sulla stampa nazionale per l’accuratezza dei dati forniti, che verranno pubblicate integralmente sul sito internet e sulle pagine social della Federazione.

Il Congresso ha ospitato una sessione di confronto in cui il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo e il Segretario generale Marco Carlomagno, moderati dal giornalista Rai Roberto Inciocchi, hanno affrontato i temi dell’azione di governo e sulle priorità della Funzione pubblica (assunzioni, formazione, carriere, digitalizzazione ed efficientamento) e discusso sull’importanza del rinnovo contrattuale delle Funzioni Centrali.

Si sono anche tenute delle specifiche tavole rotonde tematiche, che hanno visto la partecipazione di altri esponenti del governo, quali il Viceministro agli Esteri e alla Cooperazione internazionale Edmondo Cirielli, il Viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, il Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon e il Sottosegretario alla Giustizia Andrea Del Mastro Dalle Vedove.

Ricca anche la presenza di esponenti parlamentari che hanno partecipato ai lavori del Congresso nella parte dedicata agli approfondimenti sui temi dell’innovazione e della modernizzazione delle pubbliche amministrazioni:

il Presidente della Comm. lavoro pubblico e privato della Camera Walter Rizzetto, il Presidente della Comm. Affari Costituzionali della Camera Nazario Pagano, la Vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, il Capodelegazione FdI al Parlamento europeo Carlo Fidanza, la Componente 1^ Comm. Affari Costituzionali – Senato della Repubblica Valeria Valente, la Componente I Comm. Affari Costituzionali – Camera dei deputati Carmela Auriemma, il Componente VI Comm. Finanze – Camera dei deputati Francesco Borrelli, il Componente XIV Comm. Politiche dell’Unione europea – Camera dei deputati Piero De Luca e il Componente VI Comm. Finanze – Camera dei deputati Toni Ricciardi.

Particolarmente apprezzati sulle tavole rotonde per il loro contributo, anche gli interventi del presidente Aran Antonio Naddeo, del presidente del Formez Giovanni Anastasi, del direttore generale dell’Inail Marcello Fiori, del direttore Organizzazione e Trasformazione Digitale – ADM Stefano Saracchi, del professore di diritto del lavoro – Università degli Studi di Salerno Vincenzo Luciani.

Infine, all’ultima tavola rotonda dal tema “Quale sindacato per il lavoro che cambia”, hanno partecipato e dibattuto con il Segretario confederale CISL Ignazio Ganga, con il Segretario generale CGS Rino di Meglio, con il Segretario generale COSMED Giorgio Cavallero, con la Presidente CIU Unionquadri Gabriella Ancora.

Nel corso del dibattito congressuale vero e proprio, in particolare sono state approfondite le tematiche relative al recente rinnovo contrattuale CCNL Funzioni Centrali 2022-2024, e rimarcato l’impegno della FLP che ha permesso di modificare in senso migliorativo numerosi aspetti dell’attuale contratto, ancora vigente.

Impegno che proseguirà a tutela del lavoro pubblico.

Infatti, al Ministro Zangrillo è stato chiesto di tradurre in uno specifico Protocollo d’intesa gli impegni e le azioni da assumere sulle grandi questioni ancora aperte e che necessitano di interventi normativi, come: il superamento dei tetti al Fondi risorse decentrate e alle risorse destinate alla produttività; la rivalutazione del valore del buono pasto; la defiscalizzazione del salario di produttività; l’implementazione degli istituti legati agli sviluppi di carriera, con la piena esigibilità dell’Area delle elevate professionalità, anche tramite l’individuazione degli organici all’interno di ogni Amministrazione e procedure dall’interno per l’accesso alla dirigenza; l’estensione anche agli screening sanitari, disposti dalle autorità sanitarie, del trattamento di malattia, in luogo delle 18 ore di permesso annue; il rafforzamento del welfare aziendale nel settore pubblico.

«Un Congresso, quello celebrato a Salerno nell’anniversario dei 25 anni dalla nascita della FLP», ha dichiarato Antonio Verri, «che ha consacrato la crescita numerica, organizzativa e politica del nostro sindacato e delle Confederazioni a cui aderiamo o siamo costituenti (CSE, CGS e CIDA FC), soggetto rappresentativo nei diversi comparti del lavoro pubblico, riconosciuto sempre più dalle lavoratrici e dai lavoratori, interlocutore rispettato e ascoltato dalle controparti, dagli stakeholders, dai ricercatori, dal mondo accademico e da tutti coloro che sono interessati al buon funzionamento delle nostre amministrazioni».

«Dal Congresso», conclude il salentino componente del direttivo nazionale, «esce un gruppo dirigente che a conferma del buon lavoro fatto, ha confermato Marco Carlomagno alla guida dell’organizzazione, e ha effettuato innesti e nuovi ingressi negli organismi dirigenti per essere sempre più rappresentativi e vicini a tutto il personale.

Per essere sempre più competitivi e pronti alle prossime sfide, a partire dalle imminenti elezioni per il rinnovo delle RSU».

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Attualità

Inaugurata nuova caserma della Guardia di Finanza ad Otranto

Intitolata alla memoria dei Finanzieri Mare (motoristi navali) Salvatore De Rosa e Daniele Zoccola, Medaglie d’Oro al Valor Civile

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Inaugurata a Otranto la nuova caserma della Compagnia e della Sezione Operativa Navale, già intitolata ai Finanzieri Mare (motoristi navali) Salvatore De Rosa e Daniele Zoccola, Medaglie d’Oro al Valor Civile.

La cerimonia ha avuto inizio con la resa degli onori al Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Vito Augelli, accolto dal Capo di Stato Maggiore del Comando Regionale Puglia Generale di Brigata Michele Dell’Agli, che hanno preso posto tra le autorità politiche, civili, religiose e militari intervenute all’evento e ai familiari dei decorati.

Successivamente si sono susseguiti gli interventi del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce, Colonnello Stefano Ciotti, del coordinatore Sezione Tecnica della Provincia di Lecce del Provveditorato alle Opere Pubbliche per la Campania, Puglia, Basilicata e Molise, Dario Magnacca, del sindaco di Otranto Francesco Bruni, del Prefetto di Lecce Natalino Manno, nonché del Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale, il quale ha ricordato le concitate fasi dell’operazione per la quale i finanzieri persero tragicamente la vita e sull’importanza del nuovo presidio realizzato grazie all’azione sinergica del Corpo, del Comune, dell’Agenzia del Demanio e del Provveditorato alle Opere Pubbliche.

Dopo la cerimonia dell’alzabandiera, sulle note dell’Inno Nazionale eseguito dalla Fanfara della Legione Allievi della Guardia di Finanza di Bari, si è proceduto al taglio del nastro da parte delle madri dei militari deceduti, Carmela Frate in De Rosa e Annamaria Vitale in Zoccola.

S successivamente il Vicario Generale della Diocesi di Otranto Don Marcello Mangia ha proceduto alla benedizione della caserma con la deposizione di una corona d’alloro alla targa dedicata ai giovani Finanzieri caduti nell’adempimento del servizio.

All’evento hanno preso parte una rappresentanza delle nove Sezioni salentine dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, i Confaloni della Provincia di Lecce e del Comune di Otranto, le Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari, i sindaci dei Comuni ricadenti nella circoscrizione di servizio della Compagnia di Otranto e due quinte classi degli alunni della Scuola primaria dell’Istituto comprensivo Karol Wojtyla” di Uggiano La Chiesa.

Il tradizionale brindisi augurale e l’allestimento del luogo della cerimonia sono stati curati dai docenti e ragazzi degli Istituti Alberghieri di Otranto e di Santa Cesarea Terme, nonché dall’Istituto Agrario di Maglie.

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