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Castrignano del Capo

«Così hanno truffato mia zia (ultranovantenne)»

La testimonianza diretta: «Hanno telefonato, si sono finti carabinieri e le hanno passato qualcuno che fingendosi me le ha chiesto disperato aiuto… in denaro»

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di Lorenzo Zito


Di solito si dice “proprio come nei film”.


Stavolta diremo “proprio come sui giornali”.


Ebbene sì: le storie di truffa da cui le forze dell’ordine ci mettono quotidianamente in guardia, anche dalle colonne della stampa, sono purtroppo realtà, per quanto possano sembrare assurde.


A renderle vere, un mix letale di spietatezza dei malviventi ed incapacità/impossibilità di difendersi delle vittime.


A Castrignano del Capo è andata in scena l’ultima truffa del finto arresto ai danni di un caro parente.


Raggiro finalizzato ad estorcere ad una ultranovantenne del posto denaro o monili.


La vittima è vedova e vive da sola: l’obiettivo perfetto per chi non ha scrupoli.


I truffatori, al telefono, si sono finti carabinieri ed hanno simulato la voce di uno dei suoi nipoti.


Proprio da quest’ultimo abbiamo raccolto la testimonianza dell’accaduto.

La riportiamo negli elementi salienti, sperando possa contribuire ad arginare il fenomeno.


Ricordiamo che, prima di cedere a qualsiasi richiesta sospetta o inusuale, è sempre opportuno chiamare il 112 per non finire preda dei malviventi.


PASSANO UN FINTO PARENTE AL TELEFONO


«Il trucco è quello più classico: hanno chiamato mia zia chiedendole se io fossi suo nipote e fingendosi carabinieri. Ottenuta la conferma della parentela, le hanno detto: “Signora suo nipote ha causato un grave incidente ed ora è trattenuto in caserma. Per essere rilasciato ha bisogno subito di denaro, che non ha con sé”. A quel punto, per convincere del tutto la vittima, le passano un’altra persona che si finge il parente designato. In questo caso, chi parlava fingeva di essere il sottoscritto e chiedeva, con tono disperato, aiuto. È chiaro che scelgono di puntare persone fragili, non in grado di difendersi e che, complice l’età, non hanno facilità nel riconoscere il timbro di voce una persona al telefono».


TENGONO IN LINEA LA VITTIMA


«Quando la vittima è ormai convinta di dover aiutare il proprio parente, riprende la linea il falso carabiniere che comunica: “Signora lasci la porta aperta, passa un collega. Gli consegni quello che ha con sé, non si preoccupi della somma”. Non chiudono però la chiamata. Lo scopo è duplice. Da un lato, restando in linea, danno l’idea di non avere nulla da nascondere e rafforzano la fiducia di chi è dall’altra parte del telefono. Dall’altro, soprattutto, scongiurano che la vittima possa fare una telefonata che, nel frattempo, possa farle scoprire l’inganno».


FANNO PIÙ TENTATIVI


«Abbiamo scoperto la truffa solo dopo che si era consumata. Dopo aver consegnato una somma di denaro (che mia zia non sa tuttora quantificare; ha dato tutto ciò che aveva in casa ed ha problemi di memoria), non ha telefonato a me, credendomi appunto in caserma, bensì a mia sorella, per raccontarle cosa mi era capitato. Nelle ore successive, ricostruendo la vicenda e contattando i familiari, abbiamo scoperto che avevano fatto anche un altro tentativo, non andato a segno: fingendo sempre di chiamare per mio conto, avevano telefonato ad un’altra zia. A salvarla dal raggiro il fatto che fosse con la badante. È bastato un altro telefono in casa da cui chiamare, appunto, un altro parente per stoppare i truffatori».


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Attualità

Otranto, occhi su Fossato e Grotta dei Cervi. Che premio per il “Don Tonino Bello”

Asoc Awards 2025: al Team “Porta d’Oriente”, il secondo posto assoluto a livello nazionale e il premio ASOC – Insight Senato della Repubblica. La dirigente scolastica Anna Lena Manca: «Una grande lezione di educazione civica»

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Agli studenti dell’indirizzo artistico dell’IISS Don Tonino Bello di Tricase, classificatisi secondi a livello nazionale con il loro “Porta d’Oriente”, è stato conferito il prestigioso premio ASOC – Insight Senato della Repubblica.

Alla dodicesima edizione di A Scuola di OpenCoesione, hanno partecipato 94 team da tutta Italia.

Quest’anno gli Asoc Awards si svolgeranno il 9 maggio a Napoli, presso il Campus Universitario di San Giovanni a Teduccio.

Tra i premiati anche gli studenti dell’Istituto Don Tonino Bello di Tricase.

Anche quest’anno il Don Tonino Bello Nino della Notte ha partecipato al progetto Asoc, a scuola di Open coesione. Il team porta d’Oriente ha scelto di monitorare il progetto sul recupero dei fossati del Castello Aragonese di Otranto e sulla valorizzazione della Grotta dei Cervi.

I ragazzi hanno scelto questo progetto perché affascinati dalla bellezza di Otranto, dalla sua storia e dal valore culturale, archeologico e storico della Grotta dei Cervi, Cappella Sistina del Neolitico, secondo quanto affermato dal National Geographic.

Obiettivo del monitoraggio è stato quello di valutare l’efficacia dei lavori, i finanziamenti, le scelte del Comune, l’impatto sul turismo.

Il progetto è stato svolto in collaborazione con Istat, i referenti di Europe Direct di Taranto, la Biblioteca di Sarajevo di Maglie (amica di Asoc), e ha visto i ragazzi protagonisti di un percorso alla scoperta del passato preistorico del Salento, grazie anche al coinvolgimento del Museo della Preistoria di Nardò, e del Museo Castromediano di Lecce.

La ricerca è stata svolta su più prospettive: quella storico archeologica relativa alla Grotta dei Cervi e ai Fossati del Castello; quella civica rispetto ai finanziamenti e all’efficacia del progetto.

Oltre a questo, i ragazzi hanno coinvolto direttamente la comunità scolastica per un sondaggio volto a testare la conoscenza degli studenti sul passato preistorico del Salento e della Grotta dei Cervi e l’efficacia dei progetti in fieri di valorizzazione delle nostre risorse storiche e archeologiche.

Il team Porta d’Oriente si è qualificato primo a livello regionale e secondo a livello nazionale e ha vinto il premio Senato della Repubblica per cui sono in programma una visita a Roma, a Palazzo Madama, e un dialogo con le istituzioni.

Il Don Tonino Bello Nino della Notte crede nel progetto «perché sviluppa competenze di cittadinanza; perché l’oggetto di studio e di indagine ha sempre una stretta correlazione con quanto di più vicino e noto possono avere gli studenti; perché i prodotti dei ragazzi si configurano sempre come un prodotto per la comunità del territorio».

«GRANDE OPPORTUNITÀ PER I RAGAZZI»

La dirigente scolastica Anna Lena Manca

«Siamo molto felici per ilrisultato raggiunto dai nostri ragazzi che si sono occupati anche quest’anno di monitorare civicamente i fondi che sono arrivati dalla nostra grande Europa», trattiene a stento l’orgoglio, la dirigente scolastica Anna Lena Manca, «è una grande opportunità per i ragazzi perché sentano l’Europa sempre come una grande madre, vicina alle necessità dei ragazzi e di chi studia i territori. Una grande lezione di educazione civica».

«Saremo a Napoli il 9 maggio per la cerimonia di premiazione», conclude Anna Lena Manca, «e vi racconteremo compreso la visita al Senato della Repubblica»

IL TEAM VINCENTE

Il Team Leucasia è composto da: Ilia Bello di Otranto, Gioele Conte di Poggiardo, Emma Leone di Sanarica, Sara Monteduro di San Cassiano, Sofia Rizzo di Minervino (1A-Art); Anna Ferrarese di Marittima, Giorgia Domenica Maglie di Montesano, Emanuele Eliseo Manco di Depressa, Chiara Zaffarano di Marittima (1B-Art); Francesca Barbieri e Artemisia Mastria di  Castiglione d’Otranto, Aurora Coladomenico di Botrugno, Antonio Luigi D’Amico e Sofia Rita D’Amico di TricaseTeresa MorcianoTiggiano (2A-Art);

Elena De Siena di Specchia, Amina Gonzalez di Montesano Salentino, Miriam Panico di Castiglione d’Otranto (2B-Art); Bruno Casarano di Poggiardo, Noemi Ianni di Depressa; Clelia Rizzo di Otranto, Micol Stelluti di Ruffano, Edoardo Urso di Poggiardo (3AA-3AG).

Il progetto è stato curato interamente dalle classi del liceo artistico coordinate dalla professoresse Giovanna Stifanelli e Lucia Lanciano.

I ragazzi della 3APA che hanno collaborato al montaggio del video con il prof. B. Micolano sono: Giulia Calabrese, Lorenzo Orlando e Federica Sammali.

L’ANNO SCORSO FARI SUL PORTO DI LEUCA

L’anno scorso gli studenti del Don Tonino Bello, riuniti nel team Leucasia, avevano acceso i riflettori su De Finibus Terrae, con il monitoraggio civico di un progetto cruciale per il territorio: il ripristino delle strutture portuali di Marina di Leuca (Castrignano del Capo), finanziato con oltre 8 milioni di euro della politica di coesione.

Gli studenti, nel corso dell’anno scolastico 2022-2023, avevano analizzato l’impatto degli interventi di ricostruzione e potenziamento del porto, gravemente danneggiato da una violenta mareggiata nell’inverno del 2008. Un monitoraggio che ha assunto un particolare valore in un luogo tanto affascinante quanto vulnerabile, esposto a tempeste di forte intensità a causa della sua particolare esposizione a due mari, l’Adriatico e lo Ionio.

La scelta del nome non è stata casuale per il team: «Abbiamo pensato molto al nome, volevamo che rappresentasse il territorio “de finibus terrae” del progetto scelto per il monitoraggio».

L’idea è stata di una delle studentesse del gruppo, Elena Fersurella, che conosce bene la leggenda della sirena Leucàsia, dal cui nome deriva quello della città di Leuca: «La sirena protegge ancora la città e il suo porto, una sua scultura è situata infatti su un promontorio, rivolta verso il faro. Il fascino di questa storia ci ha coinvolto, non potevamo non assumere il nome della sirena».

Gli studenti non si sono limitati a raccontare e analizzare l’andamento dei lavori, ma hanno voluto lasciare un segno concreto del loro impegno, un simbolo che potesse rimanere nel tempo, proprio come la leggenda della sirena.

«Durante la visita di monitoraggio», racconta lo studente Paolo Carluccio, «i referenti del progetto ci hanno anticipato che un ulteriore finanziamento sarebbe stato destinato a migliorare l’estetica del porto di Leuca. Tra i lavori è stata prevista anche la pavimentazione delle zone calpestabili; abbiamo allora pensato di mettere a disposizione le nostre abilità artistiche progettando, con l’aiuto dei docenti di grafica, una pietra d’inciampo da inserire nella pavimentazione che lasciasse memoria del nostro passaggio e contribuisse all’abbellimento del porto».

Come la sirena vegliava sul mare, il team ha scelto di vegliare sulle sorti del porto, simbolo identitario del territorio e snodo strategico per il traffico marittimo.

Gli studenti hanno analizzato il progetto come veri reporter, raccogliendo dati e informazioni sul luogo dei lavori e intervistando i soggetti responsabili, puntando l’attenzione non solo sulla verifica della tempistica di erogazione dei fondi e il rispetto delle scadenze, ma anche sull’impatto ambientale e l’aumento del potenziale attrattivo di Santa Maria di Leuca.

«Siamo stati coinvolti in maniera sempre crescente», racconta una delle studentesse del team, Rebecca Gravante, «eravamo all’inizio molto scettici rispetto alla nostra capacità di portare avanti il monitoraggio, poi siamo diventati sempre più curiosi di capire cosa si nasconda dietro ai cambiamenti del nostro territorio, di cui spesso siamo spettatori passivi. Siamo così diventati soggetti attivi e abbiamo fatto chiarezza non solo sulle procedure di finanziamento dei progetti pubblici, ma anche sulle politiche cittadine mirate a proteggere e a rafforzare le potenzialità del nostro territorio».

I risultati del loro monitoraggio rivelano che i lavori hanno ricostruito quanto distrutto dalle mareggiate e potenziato la resistenza del porto.

Il team Leucasia ha avanzato anche proposte innovative per il futuro dell’infrastruttura.

Una delle idee più significative riguarda il riutilizzo di tre imbarcazioni sequestrate agli scafisti che oggi giacciono in stato di abbandono.

Gli studenti hanno proposto di restaurarle e metterle a disposizione di associazioni no-profit o circoli nautici, coinvolgendo anche altri istituti scolastici locali in progetti di alternanza scuola-lavoro.

Grazie a questa esperienza, i ragazzi dell’IISS Don Tonino Bello hanno dimostrato che il monitoraggio civico non è solo un esercizio didattico di osservazione e raccolta dati, ma un modo concreto per prendersi cura del proprio territorio, che potrà lasciare un segno indelebile del loro impegno per il futuro di Santa Maria di Leuca.

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Alessano

Narrazioni di Terra d’Otranto partendo da… Torino

Aspettando Armonia: dal oggi a domenica parte dal Piemonte il lungo viaggio del festival salentino dedicato al tema “Leggere porta il tuo sguardo lontano”

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Armonia, le Narrazioni in Terra d’Otranto quest’anno partono da lontano, addirittura da Torino.

Da oggi e fino a domenica anteprima a Torino del lungo viaggio dell’undicesima edizione del festival letterario, ideato e organizzato dalla Libreria Idrusa di Alessano e dall’associazione NarrAzioni, con la direzione artistica di Mario Desiati che propone incontri, presentazioni, appuntamenti inediti sul tema “Leggere porta il tuo sguardo lontano”.

Simone Torino

Grazie alla sinergia con Comala e con Border Radio, il festival salentino approda dunque nel capoluogo piemontese. Stasera accoglierà Simone Torino, presente l’anno scorso a Lucugnano di Tricase come fresco vincitore del Premio Italo Calvino, con il suo romanzo d’esordio “Macaco”.

Nel week end lo spazio polifunzionale di Corso Francesco Ferrucci ospiterà anche due eventi di Armonia che apriranno il ricco programma di Primavera di Bellezza – piccolo festival resistente.

Protagonisti saranno l’attivista egiziano Patrick Zaki, già ospite a Leuca, con “Sogni e illusioni di libertà”, il giornalista Sigfrido Ranucci, autore e conduttore di Report su Rai 3, ancora in tour con il suo libro “La scelta”.

Da maggio in poi si dipanerà il programma con la dozzina del Premio Strega (dal 22 al 25 maggio a Presicce-Acquarica), il vincitore o la vincitrice del Premio Italo Calvino (sabato 14 e domenica 15 giugno a Lucugnano), l’ormai consueto appuntamento con Discorsi Mediterranei (il 18 luglio a Leuca).

Il Festival proseguirà poi per tutta l’estate con Armonia OFF quindi con presentazioni e incontri. Il programma è ancora in via di completamento e sarà annunciato nei prossimi giorni.

Gli ospiti già confermati sono: Edoardo Albinati, Sandrone Dazieri, Noemi Abe, Antonio Franchini, Maurizio Mannoni, Chiara Valerio, Paolo Giordano, Giulia Caminito, Gabriella Genisi, Nichi Vendola, Simone Torino, Viola ArdoneTeresa CiabattiChiara Marchelli e Giorgia Lepore.

Si sa anche, che il Festival, toccherà oltre alle già citate località Patù, Alessano, Castrignano del Capo, Specchia e Tricase.

L’immagine del Festival è stata affidata all’autrice e illustratrice Fabiana Renzo che coltiva storie, macchie d’inchiostro, libri, terra e poesia, piccole cose meravigliose, si prende cura dell’azienda agricola Sante Le Muse di Salve, collabora con scuole e biblioteche, organizzando progetti di lettura e laboratori.

Nel suo libro “Il primo tremore di un mandorlo” (Musicaos), tra parole e disegni, racconta la storia di Agata che a Palazzo Comi scopre la vita e le opere del poeta che, con la sua parola chiave “Armonia”, ispira da sempre il festival. Armonia è la natura, i luoghi fisici e metafisici di Girolamo Comi, autore che, oltre che poeta è stato intellettuale, bibliofilo, amante del Salento; oggi la sua casa e i suoi libri rappresentano un simbolo non solo di Lucugnano e Tricase, ma di tutta la Puglia.

Proprio lo Spirito d’Armonia, dunque di bellezza, è il timone che guida i lettori e gli operatori culturali impegnati nella Terra d’Otranto.

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Castrignano del Capo

Abusi edilizi: sequestri e denunce a Castrignano del Capo e Giurdignano

Another Brick, operazione dei Carabinieri Forestali di Tricase. A Castrignano del Capo sequestrato cantiere edile in area a vincolo paesaggistico e tre persone denunciate. Blitz con denuncia anche a giurdignano

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Dopo le ricognizioni con elicottero AW169 del 6° Nucleo CC di Bari-Palese, supporto fondamentale per il successo dell’Operazione Another Brick, avviata nel 2024, continuano ad emergere situazioni di abusi edilizi nel basso Salento, con particolare attenzione alle aree naturali protette (parchi e riserve) ed a quelle tutelate dal vincolo paesaggistico.

Nel loro ultimo intervento, i Carabinieri Forestali del Nucleo di Tricase hanno sottoposto a sequestro preventivo un cantiere edile, in contrada “Cavalli” dell’agro di Castrignano del Capo (come si vede in entrambe le foto in questa pagina), dove erano in corso lavori di scavo con profondità e volumetrie difformi da quanto approvato nel permesso di costruire e nell’autorizzazione paesaggistica, trattandosi di zona tutelata in quanto di rilevante interesse pubblico.

I Forestali hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce tre persone: il proprietario, il progettista ed il titolare della ditta esecutrice dei lavori.

A ciascuno di loro sono stati ascritti i reati previsti dalla Legge per l’ esecuzione di interventi edilizi difformi dal titolo abilitativo in zona sottoposta a vincolo paesaggistico.

Per reati analoghi, i Carabinieri Forestali del Nucleo di Otranto hanno denunciato un imprenditore edile, ritenuto responsabile di lavori di movimento terra (sbancamento e livellamento), in un fondo rustico in area tutelata dal Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, nell’agro di Giurdignano.

In questo caso non vi era alcun titolo edilizio a giustificazione dei lavori, per cui i Forestali hanno proceduto alla denuncia alla Procura di Lecce.

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