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Dai Comuni

I caduti del ‘35 a Tricase verso la medaglia al valore civile

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Si fa strada l’ipotesi di assegnazione di una medaglia al valore civile ai caduti di Tricase del 15 maggio 1935, nella cosiddetta “rivolta delle tabacchine”.





L’iniziativa partita da un’idea di Paolo Scolozzi, cittadino costantemente impegnato in attività di promozione e valorizzazione della storia locale, nonché titolare della “Collezione Militaria Scolozzi”, è stata presentata in Prefettura ed è poi arrivata al Comune di Tricase.




Palazzo Gallone, con una delibera di Giunta, ha accolto in questi giorni la proposta che consta nell’onorare la memoria dei defunti Nesca Maria, Panarese Pierino, Panico Cosima (la trisnonna del succitato Paolo Scolozzi), Rizzo Pompei e Scolozzi Donata, passati alla storia per essere caduti “per la difesa dei diritti del proletariato tricasino”.





La deliberazione dell’amministrazione tricasina è stata quindi recapitata alla Prefettura. In attesa dei prossimi passaggi burocratici si fa quindi sempre più concreta l’ipotesi dell’assegnazione della medaglia al valore civile.


Cronaca

Dramma a Depressa: 61enne perde la vita in campagna

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Drammatico ritrovamento nel pomeriggio di oggi a Depressa: un uomo di 61 anni, Rocco Esposito, ex militare in pensione, ha perso la vita mentre era impegnato in dei lavori in campagna.

L’uomo si era allontanato da casa nella mattinata di oggi attorno alle ore 10, per raggiungere un proprio appezzamento di terreno nell’agro della frazione tricasina.

Nel pomeriggio, non vedendolo rientrare, i familiari hanno fatto scattare l’allarme.

All’arrivo dei soccorsi sul posto, purtroppo, non c’era più nulla da fare. Il 62enne avrebbe perso la vita mentre conduceva un trattore.

Hanno raggiunto della tragedia i carabinieri della Compagnia di Tricase, i vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase, ed un’auto medica del 118, il cui personale non ha potuto che constatare il decesso.

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Ruffano

Ruffano: dimissioni anche dell’amministrazione comunale

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Dopo le dimissioni del sindaco Antonio Cavallo, giunte nella giornata di ieri e dettate dalla custodia cautelare per l’inchiesta in corso su alcuni appalti pubblici, a Ruffano questa mattina si registrano le dimissioni dell’intera amministrazione comunale.

La decisione è stata resa pubblica in questi minuti con questa nota: “Comunichiamo che in data odierna abbiamo rassegnato le dimissioni dalla carica di Consiglieri Comunali in linea con la decisione del Sindaco Ing. Antonio Rocco Cavallo di dimettersi dalla sua carica.
Prima delle dimissioni abbiamo provveduto ad approvare con delibera di giunta il bilancio relativo agli anni 2025/2027 con parere favorevole del Revisore dei Conti, garantendo in tal modo, la continuità amministrativa che sarà di ausilio al Commissario Prefettizio il quale porterà a compimento tutte le opere pubbliche e le iniziative programmate da questa Amministrazione.
Cogliamo l’occasione per ringraziare gli Uffici Comunali che si sono distinti per la loro collaborazione ed efficienza e l’intera comunità ruffanese che ci ha dato fiducia e ci ha sostenuto in questi anni”.

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Appuntamenti

Squarci Expo, dalle ferite all’apertura verso il mondo

Al Circolo cittadino la mostra di Sara Sgrò per ricordare la forza delle donne

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Intitolata emblematicamente Squarci, la mostra dell’artista Sara Sgrò, promossa e organizzata dalla consigliera di Parità Antonella Pappadà, con il patrocinio e la collaborazione della Provincia di Lecce, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne.

 L’esposizione artistica sarà inaugurata sabato 22 marzo alle ore 19, presso il Circolo Cittadino, in via Rubichi a Lecce e resterà aperta al pubblico, con ingresso gratuito, fino a sabato 29 marzo (dalle 10 alle 13; dalle 16 alle 19).

Ho voluto ricordare l’8 marzo promuovendo e organizzando questa mostra di Sara Sgrò, per rendere omaggio alle donne che vivono intensamente e che, quando cadono, sono capaci di trovare dentro di sé la forza di ricomporsi, di far uscire fuori tutta l’angoscia e ricominciare ad amarsi. Si rimane catturati dalla bellezza e dal messaggio delle donne rappresentate di questa bravissima artista. Invito tutte e tutti a venire a vedere le sue emozionanti opere”, dichiara Antonella Pappadà, consigliera di Parità della Provincia di Lecce.

PERCHÉ SQUARCI?

Nel dizionario della lingua italiana, questo termine significa letteralmente «larga e profonda fenditura, provocata da un urto o da una recisione, o prodotta sì per separazione o per moto divergente di parti», oppure, in senso figurato, «brano o passo particolarmente interessante di un’opera letteraria o musicale; breve spazio o intervallo di tempo in mezzo ad altre occupazioni».

Spiegare come nascono i gesti artistici è praticamente impossibile. Meno male. Sia perché questa impossibilità mantiene la magia, o l’illusione di una magia che ti attraversa, sia perché è una buona scusa per non spifferare i propri segreti agli altri. E per mille altre ragioni che non dirò”, afferma Sara Sgrò, pittrice e disegnatrice di origini toscane e calabresi.

Squarci è venuto un giorno che ero in strada. Si è fatto strada, a sua volta, entrando nel mio foglio, sorgendo dalla mia matita, spuntando dai disegni che componevo. È saltato fuori come una sorpresa. Di cosa parli, squarci, però posso dirlo, o accennarlo. Di quelle fessure dove sono entrate e uscite presenze e mancanze, luoghi, disfunzioni, patologie, ossessioni, pensieri. Delle aperture per mostrarsi e liberarsi. Delle ferite che gettano fuori tutto, per richiudersi in pace.  Degli affacci sul nuovo. Dei solchi che restano. Dei varchi nel chissà. Dello stare né dentro né fuori, o dentro e fuori, ma sempre insieme. Di aria che circola, di vento e di fresco, di luce che gioca con l’ombra, della forza a cui cedi ma a cui regali la forma”, aggiunge ancora l’artista.

Sbucano gli uccelli, dai miei squarci, scodinzolano pesci, si innalzano piantine, si arrampicano fiori, si elevano canti e urla, si avvertono i sussurri degli amanti, si imbiancano pareti, si infilano foglietti e con un colpo sono di là, brulicano vite, avanzano nugoli di foglie e farfalle, grappoli di coriandoli, schiere di bolle evanescenti, soffiano musiche tiepide, i sorrisi lanciano l’assedio, si sgretolano muri, i colori si raccolgono; si fa la conta dei danni per ripartire”, conclude Sara Sgrò che, fin da piccola, ha sviluppato la passione per il disegno, in forma privata, come una sorta di mondo dove rifugiarsi.

L’ARTISTA

Nata nel 1983, Sara Sgrò si è diplomata in grafica pubblicitaria e ha seguito poi una formazione in illustrazione e fumetto.

Nel 2013 decide di trasferirsi in Francia dove rimarrà 6 anni: qui lavora come fotografa di palco per alcuni concerti e segue corsi di pittura dal vivo presso l’accademia della Grande Chaumiere di Parigi.

Comincia a organizzare diverse mostre personali tra la Francia e l’Italia.

LE OPERE

Il primo progetto è Tratti & Tratte, pensieri emigrati a nord, fotografie e disegni che parlano della giovane emigrazione dal Sud Italia, esposto a Parigi nel 2015.

Seguito poi da La MaDonna oggi, dal sacro al mondano, che vuole riportare l’immagine della Madonna in chiave moderna; lo presenta tra Parigi e l’Italia nel 2017.

Un anno dopo nasce Malincromia, una collezione di opere che, come suggerisce il titolo, rappresentano i colori e gli strascichi della malinconia.

A fine 2018 decide di trasferirsi a Napoli, dove lavora come artista di strada.

Sviluppa qui il progetto Orgasmicosmo, trasferendo con l’acquerello le sensazioni, i bisogni e gli stati che l’essere umano ha a contatto con la natura.

Nel 2023 espone a Roma Anni d’amore alla follia, una mostra di acquerelli.

Dopo #statodamore, diventato un hashtag, un lavoro sulle sensazioni, dall’euforia ai silenzi, dell’innamoramento, il suo ultimo progetto è Squarci, sulle lacerazioni in ogni risvolto del termine, dalle ferite all’apertura verso il mondo.

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