Montesano
Montesano festeggia San Donato
I festeggiamenti in onore di San Donato hanno da sempre rappresentato un’occasione imperdibile per quanti, residenti e turisti, vivono l’estate salentina nel solco della tradizione, all’insegna sia del fervore religioso che della voglia di divertirsi con i tanti appuntamenti di carattere civile che tali ricorrenze offrono.
E quest’anno Montesano non si farà mancare davvero nulla nell’ambito degli onori da tributare al suo Patrono: oltre alle ben note manifestazioni di chiesa, con la partecipatissima Processione su tutte, c’è infatti da registrare la “prima volta” della qualifica di “Regionale” per la secolare e famosa Fiera, costantemente sviluppatasi nel corso degli anni fino ad assumere le caratteristiche di una vetrina espositiva per eccellenza grazie alle numerose attività produttive presenti, e poi l’attesissimo appuntamento, in chiusura della festa, con il concerto degli “Stadio”.
Programma civile e religioso
La prima Fiera Regionale Expo San Donato, che si avvarrà della presenza di molte aziende anche nazionali e regionali, sarà inaugurata alle 19 di mercoledì 5 agosto e la serata sarà allietata da un gruppo musicale. Dal giorno dopo, giovedì 6 (quando presteranno servizio i Concerti Bandistici Città di Racale e Città di Galatone) si entrerà nel vivo del programma religioso, con la prima Messa alle 7 nella Chiesa Parrocchiale, dove alle 10 si terrà quella Solenne, celebrata dal Vescovo di Ugento-S.M. di Leuca, mons. Vito De Grisantis. Alle 11,30 la statua di San Donato (all’uscita dalla Chiesa le Trombe Egiziane suoneranno la marcia trionfale dell’Aida di Giuseppe Verdi) sarà portata in processione all’omonima Cappella, dove alle 19 si svolgerà un’altra celebrazione eucaristica, alla quale farà seguito, a partire dalle 21, la Processione Solenne, omaggiata dal lancio di Palloni Aerostatici. (ed al passaggio dalla Chiesa Madre, intorno alle 23, le Trombe Egiziane risuoneranno la marcia dell’Aida).
A quel punto la serata sarà però ancora ben lungi dal considerarsi conclusa: alle 23,30, infatti, non ci si potrà perdere l’ “Incendio della Cappella” di San Donato e subito dopo il concerto dei “Su’d’Est” presso i Giardini “Giovanni Paolo II”. Venerdì 7 si aprirà con le Messe, una ogni ora, dalle 5 alle 10, nella Cappella di San Donato, mentre nella Chiesa Parrocchiale saranno celebrate dalle 7,30 alle 9. Poi, alle 11, la statua verrà riportata, sempre in processione, alla Chiesa Parrocchiale, dove nel pomeriggio, alle 18,30, Padre Roberto Francavilla predicherà nel corso della Messa Solenne.
La mattinata si contraddistinguerà per un altro evento, quello riguardante la 5^ Manifestazione Equestre, a cura del Comitato Equestre Montesano, presso il Largo Fiera Animali, con la partecipazione dell’Associazione Ippica Sud Salento Tricase: alle 9,30 si svolgerà la gara da tiro pesante con slitta. Poi nel pomeriggio, dalle 16,30, si proseguirà con nuove prove: Salto con ostacoli, Gioco dell’anello, Barrel, Pool. Al termine verranno premiati sia i vincitori che tutti gli altri partecipanti. Alle 20,30 comincerà l’esibizione ei Concerti bandistici Città di Racale e Città di Bracigliano (Sa). La conclusione dei festeggiamenti, come già anticipato, sarà di altrettanto spessore: alle 21,30 di sabato 8 gli “Stadio” in concerto: Diluvio Universale Tour (unica tappa a Lecce e provincia).
Appuntamenti
Montesano Salentino in Tv
Domani in diretta su Tv2000 nel corso della trasmissione “Siamo Noi”, dalle 15,15 alle 16
Il piccolo centro del Capo di Leuca protagonista sul piccolo schermo.
Domani, venerdì 22 novembre, sarà in diretta su Tv2000 nel corso della trasmissione “Siamo Noi“, l’appuntamento quotidiano in onda ogni pomeriggio dalle 15,15 alle 16.
Le telecamere di Tv2000 si collegheranno MOntesano per una puntata amarcord in cui si racconterà il fascino delle lettere scritte, delle cartoline inviate ai propri cari.
Un’Italia sempre più lontana in cui il portalettere era una figura di riferimento per la comunità.
I ricordi collegati a quel mestiere, da chi ne è stato protagonista negli anni della crescita e dell’evoluzione della comunicazione, uniti ai ricordi della gente del luogo che attendeva spesso il postino per avere notizie dai propri familiari distanti.
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Montesano
Marco Lecci della Alex Boxe si qualifica per gli assoluti italiani
Il pugile di Montesano Salentino sarà a Seregno dal 3 all’8 dicembre, dopo aver vinto la finale regionale nella categoria 57 kg
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Il salentino Marco Lecci, pugile della Alex Boxe di Tricase, parteciperà ai campionati italiani assoluti Elite di Boxe che si svolgeranno a Seregno (Monza Brianza) dal 3 all’8 dicembre.
Il pugile di Montesano Salentino si è guadagnato il biglietto per la kermesse lombarda vincendo la finale dei campionati regionali nei 57 kg, battendo l’ostico ed esperto barlettano Pasquale Dicuonzo.
Il verdetto per intervento medico alla seconda ripresa.
Approfondimenti
Mesciu Pippi, custode dell’arte edilizia
Al secolo Raimondo Giuseppe Marra, nato nel 1943 a Montesano Salentino, considerato un custode della lavorazione tradizionale e un vero e proprio maestro delle volte a stella, a squadro e a botte
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In nostro approfondimento sulla tradizione del costruire salentino si chiude con una figura storica dell’edilizia salentina.
I più attempati si ricorderanno certamente di Mesciu Pippi.
Al secolo Raimondo Giuseppe Marra, nato nel 1943 a Montesano Salentino, anche se all’anagrafe risulta Miggiano, di cui il suo paese, all’epoca, era ancora frazione. A 15 anni iniziò a lavorare in cantiere e, da allora, l’arte edile è diventata la sua vita.
Tanto da essere considerato un custode della lavorazione tradizionale e un vero e proprio maestro delle volte a stella, a squadro e a botte.
La sua storia è riportata nel libro “Il cantiere edile come biografia e memoria”, scritto dall’architetto Venanzio Marra, figlio di Raimondo Giuseppe.
Mesciu Pippi cita il suo maestro: «È stato Donato De Matteis, un abile costruttore di Montesano. Poi ho avuto tanti altri maestri, tra cui Ippazio Morciano, mesciu Pati, di Tiggiano. Dopo aver lavorato con lui, nel 1973, ho dato vita alla mia attività».
Nonostante sul finire degli anni 70 stesse cambiando il modo di costruire passando dalle strutture interamente in muratura, con copertura a volta, ai sistemi in cemento armato, con le strutture puntiformi e i solai, Mesciu Pippi è rimasto legato alla tradizione: «Il passaggio dalle costruzioni tradizionali a quelle moderne non è stato indolore. Il cantiere tradizionale veniva sostituito da un cantiere in cui l’esecuzione delle opere diveniva più veloce, aumentava la standardizzazione della componentistica edile. Ma spesso si perdeva parte della sapienza costruttiva e le maestranze diventavano sempre più dequalificate. Sin dal 1975, quando capitava di demolire una volta (per esempio a stella) per costruire una struttura moderna con i solai piani, pensavo che i nuovi edifici non sarebbero durati così a lungo. Insomma, si demolivano strutture fatte ad arte per sostituirle con altre che non davano la stessa garanzia».
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