L’atto vandalico si è verificato la scorsa notte. Immediate le reazioni, a cominciare dalla Fiom Cgil Lecce attraverso le parole del segretario generale provinciale di Lecce, Salvatore Bergamo: “Esprimiamo solidarietà e condanna per gli episodi di intolleranza ai danni delle sedi provinciali di Cisl e di Uil Lecce. Condanniamo qualsiasi atto che metta in discussione i valori che caratterizzano il confronto pacifico e democratico tra organizzazioni sindacali. Sabato a Roma la manifestazione indetta dalla Fiom si svolgerà in modo pacifico, democratico e non violento per il Contratto nazionale, il lavoro, i diritti, le democrazia e la legalità e siamo certi che avrà una grande partecipazione”.

Il segretario Cgil Salvatore Arnesano ha contattato i segretari Cils e Uil “per esprimere vicinanza e solidarietà condividendo i principi di collaborazione e unità di intenti che da sempre caratterizza le tre confederazioni provinciali. Qualunque sede sindacale è il luogo del lavoro, della democrazia e della partecipazione che va sempre difeso, rispettato e valorizzato. Affermiamo con determinazione che intolleranza, prevaricazione, insulti e atti violenti non sono mai appartenuti e non appartengono alla storia e alla cultura del nostro Sindacato. La Cgil riafferma la cultura e la pratica del confronto pacifico e democratico delle idee e delle posizioni che devono restare uno dei tratti distintivi del dibattito tra le organizzazioni sindacali. Vogliamo quindi ribadire il nostro impegno a sconfiggere, insieme a tutte le organizzazioni sindacali, il tentativo di inquinare il confronto sociale dirottandolo su temi che non fanno parte del patrimonio di valori e idee dei tantissimi lavoratori e cittadini che rappresentiamo”. Arnesano questa mattina ha telefonato ai Segretari generali Cisl e Uil Lecce per esprimere vicinanza e solidarietà, condividendo i principi della collaborazione e unità di intenti che da sempre caratterizza le tre confederazioni provinciali.

L’On. Teresa Bellanova, parlamentare del PD, dopo aver appreso della notizia, ha commentato: “Esprimo piena solidarietà ai rappresentanti sindacali della Cisl di Lecce per quanto è accaduto la notte scorsa. La dialettica, il confronto costruttivo e la libertà di opinione rappresentano un bene fondamentale irrinunciabile e costituiscono i presupposti democratici sui quali deve ergersi il mondo del lavoro. Episodi come questo, debbono essere fortemente condannati poiché non fanno bene alle rappresentanze del lavoro ed ai lavoratori, ancor più in un  momento così critico per il mondo del lavoro nel territorio salentino e pugliese. Auspico che le forze dell’ordine possano in breve tempo smascherare gli autori di questo atto vile e vandalico”.

Anche il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, ha inteso esprimere “i personali sentimenti di solidarietà e vicinanza istituzionale alla Cisl e alla Uil di Lecce, fatta oggetto nelle ultime ore di un deprecabile e censurabile atto vandalico. Dimostrazioni di intolleranza come queste non appartengono al civile confronto democratico, che i sindacati sono impegnati quotidianamente a portare avanti nella loro azione e nel rispetto dei ruoli; non saranno questi vili episodi intimidatori, pertanto, a turbare e minare né il clima di costante collaborazione tra le istituzioni e la Cisl e la Uil, né il lavoro scrupoloso e presente sul territorio dell’organizzazione sindacale”.

Infine, tutto lo sdegno dell sindaco di Lecce, Paolo Perrone: “Questi sono gesti inqualificabili, ma decisamente sintomatici di un clima di difficoltà che pone in discussione le più elementari norme di confronto democratico e civile. Dispiace che dopo Roma, Terni e Prato anche la nostra città capiti in questa scia di odio e di intimidazione, ma proprio questo episodio ci fornisce l’occasione di unirci a quanti, oltre a considerare ancora l’attività del sindacato elemento fondamentale della democrazia in questo Paese, la difendono da attacchi ignobili senza alcun distinguo di natura politica e ideologica. A Cisl e Uil arrivi la nostra vicinanza ed il nostro incoraggiamento a continuare a difendere il lavoro ed i diritti dei lavoratori”.