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Galatina

“San Martino in cantina” a Scorrano ed in giro con l’Apt

Cantina aperta in onore del vino e dell’olio nuovo, ma non solo. In occasione del “San Martino in Cantina”, organizzato dal Movimento Turismo del Vino Puglia

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Cantina aperta in onore del vino e dell’olio nuovo, ma non solo. In occasione del “San Martino in Cantina”, organizzato dal Movimento Turismo del Vino Puglia, l’Azienda Agraria Duca Carlo Guarini di Scorrano aprirà le sue porte domenica 14 novembre, dalle 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 20,30, per offrire una domenica fuori dal comune a quanti vorranno conoscere e degustare il vino della vendemmia appena conclusa e il primo olio della raccolta appena iniziata. La Cantina Duca Carlo Guarini sarà l’unica in Puglia a ospitare la MonVINguide, giovane appassionato di vino e conoscitore non solo del nettare di Bacco, ma anche del suo territorio di origine. Questa nuova figura nasce grazie al Movimento Turismo del Vino con la collaborazione dell’Enoteca Italiana che ha selezionato i semi finalisti e i finalisti delle ultime Viniadi, il campionato italiano per degustatori non professionisti e in occasione del San Martino accompagnerà i visitatori a scoprire le cantine in alcune regioni come la Campania, l’Emilia-Romagna, il Lazio, le Marche, il Piemonte, la Toscana, il Veneto e la Puglia. Nella nostra regione la MonVINguide Marilena Capodiferro, bancaria 35enne, proviene da Gioia del Colle (Ba) ed ha scelto la storica Cantina Duca Carlo Guarini: qui accoglierà gli ospiti, li aiuterà a scoprire come nasce il Nettare di Bacco, che caratteristiche ha, quali sono i suoi territori e quali i migliori abbinamenti. Non solo gusto, ma anche musica in un ambiente davvero accogliente: nell’agrumeto dell’antica cantina, gli Agorà, gruppo di canti antichi, trascineranno i visitatori in una allegra pizzica.


“San Martino in Cantina” con l’Apt

Domenica 14 novembre, per la seconda volta in Puglia, la manifestazione “San Martino in Cantina”, organizzata dal Movimento Turismo del Vino Puglia grazie al contributo dell’Assessorato regionale Area Politiche per lo Sviluppo rurale. “San Martino in Cantina” sposa anche un altro importante progetto della Regione Puglia, il progetto di accoglienza “Città Aperte 2010” promosso dall’Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia e organizzato dall’Azienda di Promozione Turistica della provincia di Lecce. Domenica 14 novembre, infatti, turisti e appassionati potranno partecipare gratuitamente all’iniziativa “Per le vie gustose del Salento”, escursioni in bus con guida, gratuite, promosse dagli Assessorati regionali al Turismo e alle Risorse Agroalimentari ed organizzate dall’Apt di Lecce in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino Puglia. Gli itinerari enologici per le aree vitivinicole del Salento sono due: il primo percorso è programmato in mattinata, con partenza da Lecce alle 9 dal City Terminal, per la visita a Leverano a “Conti Zecca” ed a Guagnano, “Feudi di Guagnano”, per un’interessante visita agli impianti e agli splendidi vigneti aziendali (rientro a Lecce alle 13,30). Il secondo itinerario, nel pomeriggio, partirà da Lecce (City Terminal) alle 15 e da Nardò (Largo Osanna) alle 15,30 per la visita a Galatina all`azienda agricola “Santi Dimitri”, dove si potrà apprezzare la qualità della produzione vinicola ed olearia nella sala degustazione che si affaccia sulla barricaia scavata nella roccia; a Melissano  per la visita all’Unione Agricola di Melissano, importante realtà cooperativa; a Scorrano all’Azienda agraria “Duca Carlo Guarini”. Il rientro è previsto per le 19 a Nardò e per le 19,30 a Lecce.


Attualità

Galatina: sala operatoria chiusa perché senza aria condizionata? No, si, forse…

Mettetevi comodi, ci sarà da aspettare. Alla terza chiamata, dopo esserci garbatamente presentati, qualcuno dall’altra parte risponde: “Cerchiamo il direttore sanitario, dott. De Maria”; “Mi dispiace, ma lo trova domattina”. “Ma non c’è nessuno che…”

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Cosa può e deve fare un giornale quando riceve diverse telefonate di denuncia circa la malasanità pubblica?

A cosa serve il mestiere di giornalista se non a riportare pedissequamente, previa verifica, ogni spiffero o lode di quello accade fra le pieghe della pubblica amministrazione che sia essa sanitaria o di altra natura? A tutelare le fasce più deboli, a difendere chi non può, non sa o non vuole difendersi?

Ebbene, da giorni riceviamo in redazione delle lamentele circa il malfunzionamento di una delle sale operatorie dell’ospedale Santa Maria Novella di Galatina, nella fattispecie l’ultima lagnanza, arrivata via Whatsapp stamattina, è di una signora che oggi avrebbe dovuto subire un intervento in day hospital e, arrivata diligentemente e puntualmente in ospedale, si è sentita rispondere: “Signora, mi dispiace ma deve tornare a casa, sono slittati tutti gli interventi perché si è rotta l’aria condizionata e da 15 giorni la sala operatoria è rimasta ferma“.

Se non fosse seria e grave la situazione ci sarebbe da ridere. E allora? Cosa abbiamo pensato di fare? Quello che avrebbe fatto qualsiasi giornale: chiamare l’ospedale di Galatina e scrivere alla ASL.

Mettetevi comodi, ci sarà da aspettare. Alla terza chiamata, dopo esserci garbatamente presentati, qualcuno dall’altra parte risponde: “Cerchiamo il direttore sanitario, dott. De Maria“; “Mi dispiace, ma lo trova domattina“. “Ma non c’è nessuno che lo sostituisca, che ci possa informare sulla sala…“, insistiamo, “Aspetti le passo qualcuno della sala operatoria“.

Dopo aver spiegato il motivo della nostra telefonata, dall’altra parte ci rispondono: “Mi dispiace deve aver sbagliato numero!“. Basiti ribattiamo: “Come abbiamo sbagliato numero, non è la sala operatoria? Mi hanno passato lei dal centralino, saprà che numero fare il centralinista. E comunque: è vero che la sala operatoria non funziona da 2 settimane perché è rotta l’aria condizionata?”, assordante silenzio dall’altra parte, “mi scusi”, ribattiamo caparbi, “ma con chi stiamo parlando?”. 

“Sono l’infermiere E.S. e non sono tenuto a risponderle”. “Quindi”, incalziamo, “è una malcelata forma per dirmi che quello che le sto chiedendo è vero!?”.

Come tutte le cose la gentilezza si consuma, il garbo finisce, la pazienza si squaglia, con questo caldo poi: “Guardi che questo è un numero per le urgenze, e lei lo deve lasciare libero!”. ” Va bene”, replichiamo, “basta un si o un laconico no!… Tuuu, tuuu, tuuu.”

Ci appigliamo ancora al centralinista il quale, con rinnovata pazienza, ci prega di attendere e ci assicura che avrebbe cercato di passarci al telefono il direttore sanitario.

L’attesa è piacevole, le note sprigionate dalla musichetta d’attesa è puro jazz: lo si riconosce dalla grande varietà di attacchi. Spiacevole è invece la notizia, un perentorio telefonista, dopo una breve attesa, ci liquida: “Il direttore sanitario mi suggerisce di richiamare domani mattina, tuuu, tuuu, tuuu…“.

Nel frattempo, per non venire meno al nostro dovere abbiamo scritto, alla direzione della Asl e ci siamo armati, noi insieme a tutti i pazienti che non hanno usufruito del servizio, di Santa Pazienza, in attesa del domani. To be continued…

Luigi Zito

 

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Attualità

Medici salentini contro l’autonomia differenziata

Il presidente dell’OMCeO di Lecce Donato De Giorgi: «La scarsezza di risorse, vera causa di tempi di attesa vergognosamente lunghi, sarà sempre più evidente dall’applicazione dell’autonomia differenziata che penalizzerà il Sud, creando gravissimi disagi ai medici e, soprattutto, ai cittadini»

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«Si rimane basiti da alcune dichiarazioni comparse sulla stampa locale, secondo cui per risolvere le emergenze, che alcune Strutture stanno vivendo nel nostro territorio in maniera drammatica, sia necessario non solo “una più efficace organizzazione delle risorse umane”, ma anche “la necessità che alcuni Direttori di Unità Operative abbandonino la scrivania e diano una mano concreta”. Oltre a grossolane inesattezze riguardanti l’attività del presidio ospedaliero di Gallipoli, che avrebbe “sale operatorie inattive da mesi”, le dichiarazioni puntano il dito nella direzione sbagliata».

È lo sfogo di Donato De Giorgi, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO) di Lecce.

«In realtà», tuona il dott. De Giorgi, «solo la straordinaria attività di tutti i medici e del Personale Sanitario ha consentito di far sopravvivere il SSN nel nostro territorio (come, del resto, conferma l’84,1% degli Italiani, secondo l’ultimo sondaggio Censis)».

Poi la sottolineatura: «Quando si afferma “tutti i Medici” ci si riferisce proprio a tutti: i MMG, i pediatri, gli specialisti territoriali, i medici del pronto soccorso, 118, continuità assistenziale, ospedalieri, direttori di U.O., medici del servizio pubblico, privati, convenzionati, ecc.».

«Solo il loro lavoro continuo, il loro impegno instancabile, la loro professionalità competente, la loro azione silenziosa in situazioni difficili di gravissimo disagio», insiste il presidente provinciale dell’OMCeO, «rappresenta lo straordinario e insostituibile riferimento per affermare la centralità della salute come diritto di tutti».

In questi giorni chi gestisce e chi amministra la salute nel nostro territorio avendo l’impegno di ridefinire ruoli, accorpamenti in situazioni ospedaliere periferiche e la decisiva riorganizzazione del territorio, ha sempre poco (o nessuno) spazio per allargare le risorse umane (assunzioni) e fornire ai professionisti motivazioni forti.

Secondo Donato De Giorgi: «La scarsezza di tali risorse, vera e decisiva causa dei tempi di attesa inaccettabilmente e vergognosamente lunghi, sarà sempre più evidente dall’applicazione dell’autonomia differenziata che penalizzerà soprattutto il Sud, creando gravissimi disagi ai medici e, ciò che più conta, ai cittadini».

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Cronaca

Violenza sessuale in un villaggio turistico, la 12enne:”L’animatore mi ha violentata”

L’allarme è stato fatto scattare dalla mamma e dalla zia della bambina, alle due la ragazzina si era rivolta per raccontare la violenza subita da un componente dell’animazione del villaggio….

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Una notizia a dir poco scioccante.

Una ragazzina di 12 anni, laziale, in vacanza in Salento con i genitori, in un villaggio vacanze situato sull’adriatico, sarebbe stata oggetto di attenzioni da parte di un animatore del villaggio.

Sull’episodio indagano i Carabinieri di Melendugno: il fatto, dai contorni ancora pochi chiari, che ha portato una 12enne in ospedale è avvenuto mercoledì scorso.

L’allarme è stato fatto scattare dalla mamma e dalla zia della bambina, alle due la ragazzina si era rivolta per raccontare la violenza subita da un componente dell’animazione del villaggio.

La piccola aveva confessato ai familiari di avvertire dei dolori nelle parti intime e di essere stata vittima, di aver subito sesso senza la sua approvazione.

La chiamata di soccorso è partita subito da parte dei parenti della ragazzina. Gli operatori del 118, una volta arrivati nella struttura, hanno preso in cura la piccola e attivato il protocollo di assistenza nell’ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina.

Indagano i carabinieri per far luce sull’intera vicenda.

 

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