Casarano
Tar Bari: illegittima la bocciatura della centrale “Heliantos 1”
Il Tar Bari con ordinanza pubblicata il 02.12.2010 ha sospeso il provvedimento della Regione Puglia che aveva chiuso negativamente la conferenza di servizi sulla centrale, denominata Heliantos 1
Il Tar Bari con ordinanza pubblicata il 02.12.2010 ha sospeso il provvedimento della Regione Puglia che aveva chiuso negativamente la conferenza di servizi sulla centrale, denominata Heliantos 1, per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile alimentata da biomasse, da realizzare nel Comune di Lecce. Lo scorso 10 di agosto lo conferenza di servizi convocata a Bari si era chiusa con un provvedimento di bocciatura, motivata sulla base del fatto che la società Italgest Energia SpA non aveva adeguatamente e tempestivamente dimostrato la sostenibilità dell’alimentazione dell’impianto con biomasse provenienti da filiera corta (da reperirsi cioè entro il raggio di 70 Km) per almeno il 40% del fabbisogno di combustibile. Nell’udienza tenutasi il 1 dicembre dinanzi al Tar Bari (Presidente e relatore Doris Durante) erano presenti l’avv. Triggiani per la Regione Puglia, l’avv. Laura Astuto per il Comune di Lecce e il Prof. Saverio Sticchi Damiani per la società Italgest Energia SpA. I fatti possono sinteticamente sintetizzarsi in questo modo: con l’entrata in vigore della legge regionale 31 del 2008 si è introdotto il divieto di realizzare in zona agricola impianti alimentati da biomasse, salvo che non si tratti di centrali in grado di reperire stabilmente le biomasse, per almeno il 40% del fabbisogno, entro un raggio di 70 chilometri dall’impianto (cd: filiera corta).
Italgest Energia SpA, con riferimento all’impianto da realizzare nel Comune di Lecce ha dimostrato alla Regione Puglia di essere in grado di garantire la “filiera corta” depositando un accordo quadro siglato con Coldiretti. Nella successiva seduta della Conferenza di servizi, tenutasi il 1 luglio 2010, la Regione ha ritenuto non adeguatamente probante l’accordo quadro siglato con Coldiretti ed ha assegnato ad Italgest un nuovo termine (20 luglio) entro cui dimostrare la filiera corta. Nel silenzio della norma che non specifica attraverso quali documenti vada comprovata la “filiera corta” Italgest ha stipulato oltre 100 contratti di fornitura di biomasse oleose con i coltivatori ubicati nel suddetto raggio di 70 km. La maggior parte dei contratti sono stati depositati in Regione entro il 20 luglio, per la restante parte Italgest ha chiesto una breve proroga dovuta alla difficoltà di provvedere ad un onere probatorio così gravoso. Nello stesso giorno, il 10 di agosto 2010, in cui la società ha depositato i contratti mancanti (per una fornitura totale superiore alle 15.000 tonnellate, ben maggiore del 40% prescritto dalla norma sulla filiera corta), la Regione ha ritenuto di non dover concedere la proroga e quindi di non dover nemmeno analizzare la documentazione integrativa presentata e quindi di poter procedere alla chiusura della conferenza di servizi con provvedimento negativo. Il Tar di Bari con ordinanza n.891/2010 ha accolto le tesi del Prof. Saverio Sticchi Damiani ed ha sospeso il provvedimento di conclusione negativa della conferenza di servizi spiegando che “il procedimento è stato concluso malgrado la ricorrente avesse chiesto un termine per produrre la documentazione richiesta dall’amministrazione, effettivamente prodotta il giorno successivo l’adozione della determina impugnata. Considerato che non sussistevano ragioni o termini perentori che imponevano all’amministrazione di concludere il procedimento senza valutare la documentazione che era stata richiesta.” Inoltre lo stesso giudice ha disposto alla Regione “l’obbligo di valutare la documentazione prodotta da Italgest nonché ogni altro elemento che possa essere utile ai fini di una ponderata valutazione della fattispecie”.
Attualità
Lotta all’abbandono dei rifiuti nell’ARO 9/LE
Campagna di sensibilizzazione a Casarano, Matino, Miggiano, Montesano Salentino, Parabita, Ruffano e Specchia: Il video, ironico ed incisivo, de I MalFattori
L’abbandono dei rifiuti costituisce una criticità che non può più essere sottovalutata.
Le nostre strade, le campagne e gli spazi verdi rappresentano un patrimonio collettivo di inestimabile valore, che necessita di tutela e rispetto da parte di tutti i cittadini.
Nonostante i numerosi servizi attivi, pensati per facilitare il corretto conferimento dei rifiuti in modo semplice e senza difficoltà, il problema persiste.
Per questo motivo, i Comuni dell’ARO 9/LE (Casarano, Matino, Miggiano, Montesano Salentino, Parabita, Ruffano e Specchia) in collaborazione con la Tekneko srl, società che gestisce il servizio di igiene urbana, hanno promosso una campagna di sensibilizzazione rivolta non solo alle comunità coinvolte, ma anche alle famiglie e ai giovani di tutto il territorio, sull’importanza di comportamenti responsabili nella gestione dei rifiuti.
«Non ci sono più scuse», hanno spiegato gli amministratori dei comuni dell’ARO 9/LE, «la tutela del territorio è una responsabilità collettiva, necessaria per garantire un ambiente pulito e vivibile alle generazioni presenti e future.
Per rafforzare questo messaggio, insieme a Tekneko abbiamo scelto un approccio innovativo. In collaborazione con il gruppo comico “I MalfAttori”, è stato realizzato un video dal tono ironico e incisivo, pensato per stimolare una riflessione seria, ma in modo originale e divertente, e per sensibilizzare i cittadini sul rispetto dell’ambiente, ricordando al contempo che la prevenzione e il contrasto all’abbandono dei rifiuti passano anche attraverso un rafforzamento dei controlli sul territorio».
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Attualità
Recriting week e il Report delle offerte di lavoro
Nella prima settimana di Recruiting Week di Arpal Puglia dedicata ai settori sanitario, socio-sanitario, socio-pedagogico e farmaceutico, oltre 1600 colloqui in presenza, al via le selezioni online. Pubblicato il 43° Report settimanale elaborato dall’Ambito di Lecce: 227 annunci e 662 posizioni aperte nel Leccese
Sono stati 1.602 i colloqui in presenza svolti nella prima settimana di Recruiting Week di Arpal Puglia dedicata ai settori sanitario, socio-sanitario, socio-pedagogico e farmaceutico.
In totale, presso i centri per l’impiego si sono presentati 1.249 candidati, di cui 628 nella provincia di Lecce, 359 nella provincia di Brindisi, 262 in quella di Taranto.
Ogni candidato ha potuto sostenere anche più colloqui di lavoro.
Nel dettaglio, ne sono stati svolti 871 nel Leccese, 469 nel Brindisino, 262 nel Tarantino.
A questi numeri si aggiungono quelli delle prenotazioni dei colloqui online, che prendono il via questa settimana: rappresentano un’opportunità preziosa, legata alla strategia #mareasinistra della Regione Puglia volta all’attrazione e alla valorizzazione dei talenti.
Grazie anche alla collaborazione con numerose Università italiane, con gli Ordini professionali e con i centri per l’impiego delle altre regioni, la Recruiting Week ha suscitato grande interesse, coinvolgendo professionisti da tutta Italia e dall’estero.
Tra le città di provenienza spiccano metropoli come Milano, Roma, Napoli, ma anche grandi città come Palermo, Bologna, Torino, Pesaro, Bolzano, Cagliari, Avellino, Pavia, Messina, Matera, Treviso, Agrigento, Ancona, Cuneo, Ferrara, L’Aquila e tante altre.
Non sono mancate candidature internazionali, provenienti da Grecia e Germania.
Si tratta quasi sempre di pugliesi che lavorano fuori e vogliono cogliere l’occasione per rientrare nella propria terra, ma numerosi sono anche i casi di candidati originari di altre regioni, soprattutto meridionali, disposti a trasferirsi in Puglia per lavorare e vivere.
Fino a fine mese, sarà ancora possibile prenotare i colloqui online, compilando il form dedicato, avendo cura di specificare il codice offerta per cui ci si candida.
Il modulo è accessibile cliccando qui.
Tutte le offerte di lavoro, con i profili ricercati e le modalità di candidatura, sono raccolte nel Report Speciale Recruiting Week consultabile cliccando qui.
IL REPORT SETTIMANALE DI ARPAL
Intanto, nel 43° Report settimanale elaborato dall’Ambito di Lecce vengono segnalati 227 annunci che corrispondono a 662 posizioni aperte nella provincia in tutti i comparti.
Il settore edile è in testa con la richiesta di 149 professionisti, seguito dal comparto turistico offre 61 opportunità, concentrate prevalentemente lungo la costa ionica e nel Capo di Leuca.
Nel settore amministrativo, informatico si cercano 23 figure, in quello pedagogico 119, le telecomunicazioni segnalano 10 opportunità, mentre il settore commerciale conta 31 posizioni aperte.
Per l’agricoltura e l’ambiente si cercano sette risorse, mentre il TAC (tessile-abbigliamento-calzaturiero) propone 22 posizioni. Il comparto socio-sanitario pubblica 54 annunci per un totale di 172 posizioni disponibili, per il settore trasporti e riparazione veicoli si selezionano 18 lavoratori.
Il settore bellezza e benessere offre nove posizioni aperte mentre per l’industria metalmeccanica sono richieste 13 figure.
Infine, ci sono sette posizioni aperte per iscritti nelle categorie protette e tre per persone con disabilità.
La sezione tirocini offre otto opportunità, mentre la rete Eures segnala anche opportunità di lavoro e formazione all’estero per personale altamente qualificato, come medici, infermieri, ingegneri ed educatori.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it e sono diffuse anche sulla pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia“, sul portale Sintesi Lecce e sui profili Google di ogni centro per l’impiego.
Le candidature possono essere trasmesse tramite Spid, via mail o direttamente allo sportello presso gli uffici, aperti dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
PER CONSULTARE IL REPORT ARPAL NELLA SUA VERSIONE INTEGRALE CLICCA QUI
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Casarano
Rossoazzurri ancora imbattuti ma scavalcati
Pari a Manfredonia (2-2), il Casarano resta senza macchia: resiste lo zero alla casella sconfitte ma il Francavilla mette la freccia
MANFREDONIA-CASARANO 2-2
Reti: pt 18′ Carbonaro (M), 30′ Logoluso (C), 43′ De Luca (M); st 42′ Loiodice (C)
Note: espulso 31′ pt Montinaro (M) per fallo a gioco fermo
Al “Miramare” di Manfredonia, il Casarano salva lo “zero” nella casella delle sconfitte, ma perde il primo posto e passa secondo insieme alla coinquilina Nocerina.
Ne approfitta per risalire in testa la Virtus Francavilla e avanzano di grado Andria e Palmese.
Insomma le prime cinque in cinque punti.
Se consideriamo che Martina e Matera non stanno a guardare, si comprende subito quanto sia complicato il girone H di serie D.
Ma, limitando il discorso ai Rossoazzurri di mister Laterza, va detto della ormai costante di finire sotto ad inizio gara e dover poi sudare sette camicie (nel caso “maglie”), per raddrizzare il risultato.
È accaduto tante di quelle volte, in casa e fuori, da aver perso il conto e, pertanto, sarebbe il momento giusto per farla finita una buona volta, se davvero si vuol mantenere il proposito del benedetto salto di categoria.
Siamo sicuri che personale tecnico e Società interverranno nei modi e tempi opportuni, onde porre riparo a tali situazioni.
Nel dopogara il tecnico delle Serpi ammette “dobbiamo farci un esame di coscienza” e “siamo ancora imbattuti, certo potevamo fare meglio in alcune partite fuori casa”.
Domenica il Casarano affronterà al Capozza i lucani del Francavilla in Sinni per la quattordicesima giornata, mentre la Virtus Francavilla se la vedrà in casa contro il Matera e la Nocerina si recherà a Brindisi.
È severamente vietata ogni minima distrazione!
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Giuseppe Lagna
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