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Alessano

Il Ministero boccia Radio Padania: “Niente trasmissioni ad Alessano”

Il Ministero dello Sviluppo economico, accogliendo il ricorso proposto dal gruppo Radio Rama con l’avvocato Gianluigi Pellegrino, ha disposto che l’impianto acceso

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Il Ministero dello Sviluppo economico, accogliendo il ricorso proposto dal gruppo Radio Rama con l’avvocato Gianluigi Pellegrino, ha disposto che l’impianto acceso da Radio Padania ad Alessano non è autorizzato in quanto interferisce con le trasmissioni di altre radio preesistenti. “Come avevamo segnalato con il ricorso”, evidenzia l’avvocato Pellegrino, “nel caso salentino non vi erano per Radio Padania nemmeno i presupposti per applicare una legge di assurdo privilegio che le consente di accendere autonomamente canali radio divenendone titolare per silenzio assenso se entro 90 giorni non emergono interferenze. Per questo abbiamo dovuto immediatamente segnalare al Ministero che le interferenze c’erano sia su quella stessa frequenza (Radio Nice) sia sulla frequenza assai prossima di Radio Rama (che trasmette da Santa Maria di Leuca). Ed ora vediamo con soddisfazione che il Ministero ha rilevato fondato il nostro esposto rilevando “esistenza di interferenze ad altri (quindi più di uno) soggetti concessionari”. Il Ministero ha inoltre evidenziato le sanzioni cui va incontro Radio Padania se continua a trasmettere. Non resta che notare”, conclude Pellegrino, “che se Radio Padania avesse civilmente preso atto dell’interferenza non ci sarebbe stato bisogno dell’intervento sanzionatorio. Per i danni causati agiremo in giudizio evidenziando anche l’assoluta incostituzionalità dei privilegi che il Governo assegna a Radio Padania che poi non li utilizza per aprire finestre di dialogo, ma per offendere il Mezzogiorno”.


Soddisfazione espressa dall’editore di Radio Rama srl, il salentino Paolo Pagliaro: “Abbiamo spiegato alla Lega Nord che da qui non si passa, che i Salentini ed il Salento non sono colonizzabili, che qui le loro bandierine non stanno in piedi neanche coi carrarmati. Perché il Salento è stufo di essere una terra arata coi soprusi, con la violenza. Perché questa terra, che di per sé è orgogliosa, se si sente aggredita ed insultata tira fuori il suo cuore mediterraneo. Siamo il luogo del confronto, non dello scontro. Ma ci si porta sul terreno del conflitto, oggi (finalmente!) ci sappiamo difendere. Messa da parte la soddisfazione per questa vittoria, non posso che evidenziare la mia amarezza per non aver ricevuto dall’On. Matteo Salvini, direttore di Radio Padania, neanche una telefonata per tentare di comporre bonariamente la questione. Così come Salvini non ha risposto per accettare o declinare l’invito (ancora valido) a trascorre le vacanze estive nel Salento insieme alla sua famiglia, miei ospiti. Questa vicenda insegna, per fortuna, che nel confronto con i sedicenti “duri”, i “Terroni” dimostrano di avere una scorza niente male. E così vincono per ko”.

Alessano

La speranza nel dono

Ad Alessano una serata di testimonianze e letture sulla forza dei pazienti. Domani 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele. Fulcro della serata la presentazione del libro “Mi racconto a voi”, realizzato da sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico

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Si rinnova l’annuale appuntamento intitolato “La speranza nel dono”.

L’evento rappresenta un’importante occasione per condividere le esperienze e i racconti di pazienti che hanno affrontato il difficile percorso di cura e guarigione dai tumori del sangue.

L’evento è in programma per domani, martedì 19 novembre, dalle 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele, ad Alessano.

I saluti istituzionali apriranno l’evento.

Seguiranno gli interventi del dottor Nicola Di Renzo (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Vito Fazzi di Lecce), della dottoressa Anna Mele (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Cardinale Panico di Tricase) e del dottor Mario Tarricone (Presidente di AIL Lecce ODV e Referente nazionale del Gruppo Pazienti Linfomi AIL-FIL).

Il fulcro della serata sarà la presentazione del libroMi racconto a voi”, realizzato grazie alla collaborazione di sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico, tra cui i dottori Di Renzo, Mele, Dargenio, De Giorgi, De Risi, G. Greco, C. Greco e la dottoressa S. Sibilla.

Il progetto, nato per dare voce ai vissuti personali dei pazienti e delle loro famiglie, intende sensibilizzare il pubblico e promuovere una maggiore empatia e comprensione verso chi affronta queste sfide.

Attraverso la narrazione, l’obiettivo è migliorare la comunicazione medico-paziente, rendendo più evidente l’importanza di comprendere e rispondere alle esigenze individuali.

Durante l’evento, Elisea Ciardo e Valerio Melcarne interpreteranno le storie ed emozioni dei sei protagonisti, ripercorrendo il loro cammino dalla diagnosi alla guarigione con letture profonde e toccanti.

A concludere la serata, il dottor Vincenzo Pavone dell’Ospedale Cardinale Panico di Tricase offrirà un intervento riassuntivo e riflessivo.

La serata sarà moderata dalla giornalista Silvia Cazzato.

Il volume e l’iniziativa si inseriscono nel contesto della Medicina Narrativa, una disciplina che ha iniziato a diffondersi negli anni ’90 e che dal 2015 ha trovato il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità, che ne ha pubblicato le linee di indirizzo per l’uso nelle malattie croniche e rare.

La Medicina Narrativa si distingue per l’adozione di una metodologia comunicativa che riconosce il valore della narrazione come strumento fondamentale per integrare i punti di vista di tutti gli attori del processo di cura.

La speranza nel dono” è un evento che invita alla riflessione e all’ascolto, sottolineando che dietro ogni numero e statistica c’è una persona con un vissuto unico e prezioso.

Partecipare significa contribuire a costruire una comunità più consapevole e solidale.

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Alessano

Tragedia ad Alessano: 26enne muore nel giorno del suo compleanno

Il giovane potrebbe essere deceduto a causa dell’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloni contenenti un gas aspirato per godere degli effetti esilaranti

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Una festa finita in tragedia nel Capo di Leuca dove un ragazzo è deceduto nel giorno del suo compleanno.

È quanto accaduto nelle scorse ore ad Alessano dove ha perso la vita un 26enne del posto.

Il giovane era in compagnia di alcuni suoi amici per il suo giorno di festa. All’improvviso le celebrazioni si sono trasformate in dramma: per il ragazzo si è reso necessario l’intervento d’urgenza del 118, tra lo sgomento dei suoi amici.

Il giovane è irrimediabilmente deceduto nel giro di pochi minuti. A provocarne la morte, con tutta probabilità, secondo le prime ricostruzioni, l’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloncini contenenti protossido d’azoto.

Una pratica in voga secoli fa tra i giovani britannici e tornata, purtroppo, di moda ai nostri giorni: inspirare il cosiddetto gas esilarante per godere degli effetti che provoca, una sorta di sballo esilarante.

Pratica che, purtroppo, può avere anche conseguenze letali. I carabinieri, intervenuti sul luogo della tragedia, sono al lavoro in queste ore per ricostruire nel dettaglio l’accaduto.

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Alessano

A casa non risponde e si teme il peggio. Ma era in ospedale da tre giorni

Sul posto carabinieri e vigili del fuoco allertati dai vicini e dalla donna che lo accudiva. L’uomo, invece, non si era sentito bene e aveva allertato da solo il 118

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Paura questa mattina per le sorti di un uomo di Alessano, residente sulla via per Specchia.

Molti hanno pensato al peggio quando hanno visto arrivare, sotto la sua abitazione, carabinieri e vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase.

Anche perché, sono noti in paese i problemi di salute dell’uomo, che deve ricorrere alle bombole di ossigeno per sopravvivere.

Nessuno sapeva dove potesse essere e persino la donna che lo aiutava in casa, non aveva più sue notizie da tre giorni.

Alla fine, si è scoperto che lo scomparso, proprio da tre giorni, si trova ricoverato presso il reparto di pneumologia dell’OspedaleCardinale Panico” di Tricase.

Si era sentito poco bene e, in qualche modo, era riuscito ad allertare il 118, che ha provveduto a trasportarlo in ospedale.

Evidentemente di notte, perché i residenti della zona erano ignari di tutto e non si erano accorti dell’avvenuto ricovero.

Sono stati i carabinieri a ricostruire l’intera vicenda e smontare la preoccupazione per il silenzio dell’uomo.

*In alto foto di repertorio

 

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