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Sport

Calcio: i provvedimenti disciplinari in Eccellenza e Promozione

Il Giudice Sportivo del Comitato Regionale Puglia della Lega Nazionale Dilettanti, Avv. Angelo Maria Romano, assistito dal rappresentante dell’A.I.A.,

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Il Giudice Sportivo del Comitato Regionale Puglia della Lega Nazionale Dilettanti, Avv. Angelo Maria Romano, assistito dal rappresentante dell’A.I.A., Sig. Pasquale Cariello (Delegato del CRA Puglia), nella seduta dell’8/3/2011, ha adottato le decisioni che di seguito integralmente si riportano: 


1.1.1.      Campionato di Eccellenza


— GARE DEL 5/ 3/2011 —


Provvedimenti disciplinari


In base alle risultanze degli atti ufficiali sono state deliberate le seguenti sanzioni disciplinari.


A carico di società


Ammende


€ 200                 GIOVENTU MARTINA


Durante l’intervallo un soggetto estraneo proferiva espressioni ingiuriose e minacciose all’indirizzo di un assistente dell’arbitro nella zona degli spogliatoi.


A carico di calciatori


Espulsi dal campo


Squalifica per una gara effettiva


MASSARO ROBERTO                                               (Gioventu Martina)


Non espulsi dal campo


Squalifica per una gara effettiva per recidivita’ in ammonizione (XI infr)


HURTADO JOSE FEDERICO (Gioventu Martina)


FUMAI NICOLA (Liberty S.R.L.)


Squalifica per una gara effettiva per recidivita’ in ammonizione (IV infr)


MUSCATO DOMENICO (Gioventu Martina)


— GARE DEL 6/ 3/2011 —


Provvedimenti disciplinari


In base alle risultanze degli atti ufficiali sono state deliberate le seguenti sanzioni disciplinari.


A carico di società


Ammende


€ 800                 LUCERA CALCIO


Propri tifosi facevano esplodere in tribuna un petardo senza conseguenze (1° RECIDIVA). I medesimi sostenitori colpivano ripetutamente con sputi l’allenatore della squadra avversaria (1° recidiva).


A carico di dirigenti


Inibizione a svolgere ogni attivita’ ai sensi art.19 C.G.S. fino al 10/ 4/2011 al sig.  FENUTA MARIO DINO (LUCERA CALCIO)  (Vedi rapporto Commissario di campo)


A carico di allenatori


Squalifica fino al 10/ 4/2011


CIMINO ALFREDO (MARUGGIO CALCIO)


Squalifica fino al 17/ 3/2011


TORRE TEODORO (LUCERA CALCIO)


 (Vedi rapporto Commissario di campo)


A carico di calciatori


Espulsi dal campo


Squalifica per una gara effettiva


MINARI CONTE MAURICIO                                   (Lucera Calcio)


Non espulsi dal campo


Squalifica per una gara effettiva per recidivita’in ammonizione (VIII infr)


CARRINO GIUSEPPE (Copertino)


DE BENEDICTIS NATALE (Copertino)


CIMINO FABIANO (Maruggio Calcio)


Squalifica per una gara effettiva per recidivita’ in ammonizione (IV infr)


RIONTINO MICHELE (Audace Cerignola)


SPARTA GIUSEPPE (Audace Cerignola)


COPPOLA DANILO (Copertino)


DERAZZA STEFANO (Racale)


PACE GIOVANNI (Victoria Locorotondo)


 1.1.2.      Campionato di Promozione


— GARE DEL 6/ 3/2011 —


Gare non disputate o sospese


Gara NUOVA ANDRIA – POLIMNIA CALCIO del 6/ 3/2011


Esaminati gli atti ufficiali;


rilevato che l’arbitro alla presenza dei capitani di entrambe le squadre constatava che il terreno di gioco era reso impraticabile dalla pioggia e, pertanto, non dava inizio alla gara


DEMANDA


Al Comitato Regionale Puglia per i provvedimenti di sua competenza in ordine al recupero della gara.


Gara REAL SQUINZANO – GALLIPOLI FOOTBALL 1909 del 6/ 3/2011


IL GIUDICE SPORTIVO


esaminati gli atti ufficiali, rilevato


– che la società A.S.D. REAL SQUINZANO non si presentava sul terreno di gioco nei tempi regolamentari, giusta comunicazione via fax del 04 marzo 2011;


visti ed applicati gli artt. 53 delle N.O.I.F. e 17 Codice di Giustizia Sportiva


DELIBERA

di comminare alla società A.S.D. REAL SQUINZANO:


1) la punizione sportiva della perdita della gara con il risultato di 0 – 3 in favore della società A.S.D. GALLIPOLI FOOTBALL 1909;


2) la penalizzazione di un punto in classifica;


3) l’ammenda di € 5. 000,00 per quarta rinuncia.


Manda al C.R.P. per l’adozione dei provvedimenti di sua competenza.


Provvedimenti disciplinari


In base alle risultanze degli atti ufficiali sono state deliberate le seguenti sanzioni disciplinari.


A carico di società


Perdita della gara:


REAL SQUINZANO


Vedi delibera.


Penalizzazione punti in classifica:


REAL SQUINZANO             -1


Vedi delibera.


Ammende


€ 5.000              REAL SQUINZANO


Vedi delibera.


€ 500                 CRISPIANO


A fine gara soggetto estranei negli spogliatoi proferivano espressioni ingiuriose e minacciose all’indirizzo dei componenti della terna arbitrale. I medesimi sostenitori colpivano piu’ volte con calci e pugni la porta dello spogliatoio occupato dalla terna.


A carico di dirigenti


Inibizione a svolgere ogni attivita’ ai sensi art.19 C.G.S. fino al 10/ 4/2011 al sig.  CONSERVA MAURIZIO (CRISPIANO)


Inibizione a svolgere ogni attivita’ ai sensi art.19 C.G.S. fino al 24/ 3/2011 al sig.  CAGNAZZO GIANFRANCO (BOYS B. CALCIO)


Inibizione a svolgere ogni attivita’ ai sensi art.19 C.G.S. fino al 24/ 3/2011 al sig.  LICHELLO LUCIO (BOYS B. CALCIO)


A carico di allenatori


Squalifica fino al 17/ 3/2011


ABBRESCIA SAVERIO (REAL ALTAMURA)


A carico di calciatori


Espulsi dal campo


Squalifica per due gare effettive


BIRTOLO GIUSEPPE                                                   (Crispiano)


SIMONETTI FABIO                                                    (Fragagnano)


Squalifica per una gara effettiva


ANGELICO GIOACCHINO                                        (Real Altamura)


TEDESCO ONOFRIO                                                  (Real Altamura)


SIGRISI GIUSEPPE                                                      (Rinascita Rutiglianese)


LUPERTO GIANLUCA                                               (San Cesario Aria Sana)


Non espulsi dal campo


Squalifica per due gare effettive


MACALUSO DAMIANO                                          (Crispiano)


A fine gara.


Squalifica per una gara effettiva per recidivita’ in ammonizione (XI infr)


VICENTI DOMENICO (Real Altamura)


Squalifica per una gara effettiva per recidivita’in ammonizione (VIII infr)


BOCCUNI GIUSEPPE (Crispiano)


FACCITONDO PAOLO (Libertas Palese)


PRESICCE MARIO (Lorenzo Mariano)


MURCIANO MASSIMO (Martano)


PERRONE PARIDE (Massafra)


VERNICE ROBERTO (Real Barletta)


DE FLORIO LUIGI (Stella Jonica Carosino)


Squalifica per una gara effettiva per recidivita’ in ammonizione (IV infr)


SILIBERTO COSIMO (Alberobellonoci)


MASTROLONARDO GIULIO (Atletico Mola)


MONGELLI MICHELE (Atletico Mola)


CIARDI DOMENICO (Libertas Palese)


BOMMINO MARIO (Massafra)


SCHIAVO PASQUALE (Minervino Murge)


DIMATTEO ALESSANDRO (Real Barletta)


CATAPANO FRANCESCO (Stella Jonica Carosino)


COGNETTI ANTONIO (Torremaggiore Calcio)


PADALINO DANIELE (Torremaggiore Calcio)


Casarano

Passerella d’onore per il Casarano

Sconfitta indolore a Gravina per i rossoazzurri già promossi. All’ingresso in campo “pasillo de honor” dei baresi che hanno reso omaggio ai vincitori del campionato. Domenica prossima festa al “Capozza” e poi la poule scudetto

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GRAVINA- CASARANO 4-2

Reti: pt 5′ Stauciuc (G), 11′ e 32′ Santoro (G); st 28′ Perez (C), 32′ Santoro (G), 41′ rig. Malcore (C)

Accoglienza d’eccezione per il Casarano, fresco vincitore del girone H e promosso nei professionisti: i calciatori rossoazzurri fanno il loro ingresso in campo fra gli applausi dei gravinesi schierati in due file all’uscita dallo spogliatoio.

Ma, iniziato l’incontro le cose cambiano decisamente: nessun timore reverenziale e pronto e servito un sonoro tre a zero già poco dopo la mezz’ora.

Si spreca l’ironia: Casarano già in vacanza, in ciabatte, reduce dallo champagne.

In realtà, accade che Di Bari, per coerenza con quanto sostenuto circa la vittoria di tutto il gruppo-squadra e per alcune assenze rilevanti, schiera una formazione del tutto inedita e per questo di scarsa intesa.

Poi vengono anche l’ardore e la decisa volontà del Gravina di assicurarsi la salvezza anticipata, traguardo meritato e conseguito.

Mister Di Bari ammette in sala-stampa che “le motivazioni del Gravina erano superiori, avevano più fame”.

Ordunque, non resta altro che prepararsi per bene alla domenica finale del prestigioso percorso, con una prestazione consona alla festa attesa al Capozza, gremito come non mai.

Da non dimenticare, inoltre, le successive fasi della poule scudetto tra le vincitrici dei nove gironi di serie D, cui la Società tiene molto.

Giuseppe Lagna

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Cronaca

Lecce d’applausi. Lezione all’Italia pallonara

Sulle linee guida dettate dal presidente Saverio Sticchi Damiani giallorossi campioni di comportamento e stile. Anche nella difficoltà estrema, tra il devastante dolore per l’improvvisa e tragica scomparsa del fisioterapista Graziano Fiorita e l’imbarazzo di dover andare a giocare una partita con la morte nel cuore…

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Il lunedì è costume molto italiano discutere delle partite del fine settimana, celebrare la vittoria della propria squadra, sfottere chi tifa per una squadra diversa dalla tua o prendersela con l’arbitro di turno.

Oggi ci accodiamo anche noi, ma l’argomento seppur sempre calcistico, è molto diverso.

Vogliamo rendere onore al Lecce del presidente Saverio Sticchi Damiani.

Il presidente, un Signore, che sicuramente ha poco a che vedere con certi personaggi che gravitano (e comandano) nel mondo del calcio, ha sempre detto che il suo Lecce deve essere portabandiera dell’intero Salento anche nel comportamento e nello stile.

Ed è stato di parola!

Anche nella difficoltà estrema tra un lutto che devasta per l’improvvisa e tragica scomparsa del fisioterapista Graziano Fiorita e l’imbarazzo di dover andare a giocare una partita con la morte nel cuore.

Morte non certo sportiva, perché anche salvezza e retrocessione sono termini che, davanti alla vita umana, perdono di significato.

Pur nella difficoltà di cui sopra, il presidente, la società e la squadra hanno messo in piedi un capolavoro.

E non ci riferiamo certo al pareggio di Bergamo, che pure rimane un risultato straordinario.

Ci riferiamo alla protesta civile messa in atto senza violare le regole, senza sceneggiate ed isterie.

Il Lecce ieri sera ha indossato una maglia bianca senza loghi e con la scritta “Nessun valore. Nessun colore“.

Decisione preannunciata da un comunicato stampa della società che dovrebbe far riflettere tanta gente: «Ad una grave ingiustizia non si risponde violando platealmente le regole, come se per onorare Graziano si debba intraprendere una gara, tra noi e la Lega, a chi fa peggio. Giocheremo la partita “dei valori calpestati”», annunciava il Lecce, «ma lo faremo indossando una anonima casacca bianca, che non ci rappresenta, senza colori, stemmi e loghi. Torneremo a vestire la nostra maglia quando Graziano ritornerà a casa e sarà omaggiato, come merita, dalla sua gente».

I ragazzi in campo hanno mostrato orgoglio e umanità, così come anche il pubblico presente, gli ultrà bergamaschi, hanno applaudito a lungo i giallorossi all’arrivo allo stadio, durante la partita e alla fine.

Non hanno esposto striscioni e, per usare un termine in voga in questo periodo, hanno tifato in modo sobrio, per rispetto della vita umana e di chi tutto avrebbe voluto fare tranne che giocare una partita di pallone.

Ieri il calcio doveva fermarsi, doveva chinare la testa, farsi piccolo davanti alla vita vera.

Non si gioca sopra le lacrime, non si corre sopra il cuore spezzato di una squadra che aveva solo voglia di piangere.

Invece, la Lega ha deciso: si è giocato.

Come se il dolore si potesse mettere da parte.

Come se un uomo fosse solo un numero da sostituire.

Ne possono bastare un minuto di silenzio o una fascia nera al braccio.

La gente comune, le tifoserie, gli appassionati di calcio di tutta Italia si sono schierati senza esitazioni al fianco dei giallorossi e contro chi non conosce più il significato di rispetto, di umanità.

La Lega ha mostrato di avere interesse solo per sponsor e televisioni.

Ha perso l’ultimo briciolo di dignità ed ha tradito chi ama il calcio con il cuore.

Attenzione, però! Anche un amore incondizionato, come quello di noi italiani per il calcio, potrebbe improvvisamente finire.

Giuseppe Cerfeda

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Sport

Il Lecce gioca con maglia “anonima”: “Ingiustizia, ma non violiamo le regole”

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Il Lecce prende parola sul match in programma stasera a Bergamo con l’Atalanta e di cui a lungo si è parlato per via della decisione della Lega Calcio di farlo disputare nonostante il grave lutto in casa giallorossa.

La nota

“L’U.S. Lecce ritiene che la decisione della Lega di recuperare la gara con l’Atalanta a poche ore di distanza dalla scomparsa del nostro Graziano Fiorita, sia terribilmente irrispettosa del grave lutto che ha colpito la famiglia del ragazzo, la Società ed i tifosi del Lecce. In altri casi, altrettanto dolorosi, sono state prese decisioni più ragionevoli. Emerge una gerarchia della morte in base al blasone della società colpita, o peggio ancora, in considerazione del ruolo rivestito da chi viene a mancare.

Il “gruppo squadra”, per chi conosce il calcio, rappresenta una bolla fuori dai riflettori dove le figure meno appariscenti possono essere trainanti esempi virtuosi. Era così per il nostro Graziano che per 26 anni ha prestato servizio nel Lecce e che, per quanto ci riguarda, continuerà a farlo, almeno finché ci sarà questa proprietà.

Graziano Fiorita è deceduto mentre era in ritiro con la squadra, lontano da sua moglie e dai suoi 4 figli ed ancora giace a migliaia di chilometri di distanza da casa, in attesa che il magistrato ne autorizzi il ritorno. Questa gara non andava disputata oggi, ma tutti i tentativi di rinviarla sono stati cinicamente rigettati. Si ringrazia il Ministro dello Sport Andrea Abodi che fino all’ultimo, ma senza successo, ha tentato di far disputare la partita in una data più consona. La squadra si presenterà regolarmente in campo nonostante sia partita dal Salento soltanto oggi, nella speranza, fino all’ultimo, di un ripensamento mai arrivato. La memoria di Graziano non si onora non presentandosi in campo o facendo giocare la Primavera.

Ad una grave ingiustizia non si risponde violando platealmente le regole, come se per onorare Graziano si debba intraprendere una gara, tra noi e la Lega, a chi fa peggio.

Giocheremo la partita “dei valori calpestati”, ma lo faremo indossando una anonima casacca bianca, che non ci rappresenta, senza colori, stemmi e loghi. Torneremo a vestire la nostra maglia quando Graziano ritornerà a casa e sarà omaggiato, come merita, dalla sua gente”.

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