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Castiglione: ecco la prima casa ecologica

Nasce a Castiglione, frazione di Andrano, in Zona Linazza, la prima casa completamente biocompatibile ad energia zero. Vale a dire una casa costruita con materiali

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Nasce a Castiglione, frazione di Andrano, in Zona Linazza, la prima casa completamente biocompatibile ad energia zero. Vale a dire una casa costruita con materiali tutti ecocompatibili ed in modo che il proprietario non avrà costi aggiuntivi per riscaldarla d’inverno o rinfrescarla d’estate. Ad aprire la “nuova” strada dell’edilizia è Michele Arsieni, già del settore (con la sua azienda MA Impianti lavora nel fotovoltaico), che per dare l’esempio sta realizzando la casa… per se stesso: l’edifico è costruito con grande attenzione alla coibentazione e con un particolare sistema di ventilazione naturale e con il famoso tetto verde, in pratica un giardino sul tetto. “Si prende esempio dalla natura”, spiega Arsieni, “e dagli animali che ci insegnano che le case si costruiscono per stare bene, non per rovinarsi la salute inquinando l’ambiente. Se si considera la tana di una volpe, questa ha una temperatura ideale nonostante fuori la colonnina di mercurio possa scendere anche fino a -50°. Allo stesso modo, le termiti fanno le loro tane in modo che siano completamente ventilate e abbiano un tetto spesso, che le protegga dal calore e dal freddo”. Importante anche il fatto che vengano utilizzati “materiali completamente biocompatibili, tutti naturali come legno, fibra del legno e fibra di roccia”. E il cemento? “Solo per il basamento, ma trattasi di cemento senza ammoniaca, quindi a bassissimo impatto ambientale. Un domani che si vorrà smontare questa casa, non si avranno materiali da smaltire ma solo da riciclare”. Più che il futuro, verrebbe da dire che questo è il presente, anche perché “già sono in vigore leggi regionali, statali ed europee che incentivano a questo tipo di costruzioni. Non ultima la Legge 13 della Regione Puglia (Legge “Abitare sano”) che indirizza i Comuni a rivedere tutti i piani di costruzione per agevolare chi costruisce secondo canoni di risparmio energetico ed usa materiali biocompatibili: si ha diritto a detrazioni fiscali ed anche all’aumento del volume edificabile”. Tornando a monte, questa casa “ha bisogno di pochissima energia e per quella di cui ha bisogno, provvede da sé col fotovoltaico e quant’altro. Per tutti questi motivi, mi piace definirla come una casa amica dell’uomo”. Quello che incuriosisce di più, forse, è il “tetto verde”: “È una sorta di giardino su cui far crescere il Sedum, una pianta che cresce al massimo per 4 centimetri, impedisce ad altri tipi di vegetazione di crescere, non ha bisogno di manutenzione e può resistere alla siccità fino ad 8 mesi. E con un sistema particolare di plastica riciclata, si creano dei vassoi che raccolgono l’acqua piovana indispensabile alla sopravvivenza del Sedum. Che ha la doppia funzione di isolare il tetto dal caldo d’estate e proteggere la casa dalle gelate e dal freddo invernale”. La costruzione, in fase di realizzazione, è di 145 mq su due livelli. È completamente antisismica e, nonostante sia fatta in legno, rispetta perfettamente i nostri canoni edilizi con il tetto in piano, l’intonaco bianco, ecc. “La struttura portante è in legno”, spiega sempre Arsieni, “ma tutt’intorno vengono installati dei pannelli in fibrogesso su cui va l’intonaco (“termoimpermeabile e termoisolante”), che col passare degli non necessitano in pratica di alcuna manutenzione”. Chiunque voglia ulteriori informazioni in merito alla “Casa Biocompatibile”, può contattare lo stesso Michele Arsieni (tel. 320/3555416). Ma, a proposito di informazioni, i costi sono accessibili a chiunque? Arsieni spegne subito qualunque tipo di dubbio: “I costi sono più o meno quelli di una costruzione tradizionale, diciamo intorno ai mille euro a mq, con la differenza che una volta realizzata, questa abitazione non ti farà sborsare più un euro per elettricità, gasolio, gas, ecc. Anzi, essa stessa sarà fonte di reddito”. Meglio di così…


Giuseppe Cerfeda


Cos’è il tetto verde?

Una semplice copertura con terra e vegetali che si adattano al caldo e al freddo estremi. I Sedum, nella fattispecie, sono gli unici vegetali a sopportare a meraviglia temperature comprese fra i -30 °C e i +60 °C. Tra le oltre 500 specie di questa pianta, sono state individuate una dozzina di varietà che si prestano molto bene a questo scopo, tanto per le loro caratteristiche estetiche quanto per la loro adattabilità: la più alta non supera i 3-4 cm, mentre la più veloce a crescere ricopre in un anno 60 centimetri quadrati.


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Progetto Simona: immersione e inclusione per le persone con diverse abilità

Il convegno alle 18 in biblioteca. Il progetto si prefigge di creare un ponte tra mare e accessibilità, dimostrando come l’ambiente subacqueo possa rappresentare una nuova frontiera di integrazione per chi vive condizioni di disabilità

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Il comune di Andrano presenta il convegno “Progetto Simona: Immersione e Inclusione per le Persone con Diverse Abilità”, un’iniziativa nata dalla collaborazione con la Fondazione “Noi Siamo Paola” e l’Associazione Gruppo A-Mare.

Il progetto, che sarà illustrato quest’oggi presso la Biblioteca Comunale “Don Giacomo Pantaleo”, rappresenta una straordinaria evoluzione dell’evento teatrale “Ho Amato Tutto” tenutosi questa estate presso l’Abbazia del Mito.

Durante lo spettacolo, dedicato alla vita di Donna Paola Menesini Brunelli, erano stati raccolti fondi destinati a supportare progetti di inclusione per persone con disabilità, in particolare con l’obiettivo di avvicinarle al mondo subacqueo.

Grazie ai fondi raccolti e alla partecipazione di organizzazioni specializzate, “Progetto Simona” si propone di formare istruttori esperti per consentire a persone con disabilità fisiche e motorie di vivere l’esperienza dell’immersione subacquea in sicurezza.

Durante il convegno, che inizierà alle ore 18, saranno presenti Alberto Brunelli, presidente della Fondazione “Noi Siamo Paola”; Salvatore Accogli, presidente dell’Associazione Gruppo A-Mare; Angela Pinto, presidente dell’Associazione Albatros, specializzata in immersioni per disabili non vedenti; e Salvatore Colazzo, garante dei diritti delle persone con disabilità dell’Unione dei Comuni Terre a Levante.

L’evento vedrà inoltre l’intervento dei sindaci di Tricase e Andrano, Antonio De Donno e Salvatore Musarò che ribadiranno l’impegno delle amministrazioni locali verso iniziative di inclusione sociale innovative.

“Progetto Simona” si prefigge di creare un ponte tra mare e accessibilità, dimostrando come l’ambiente subacqueo possa rappresentare una nuova frontiera di integrazione per chi vive condizioni di disabilità.

Il Comune di Andrano invita tutti i cittadini, le associazioni e le istituzioni a partecipare a questo importante momento di confronto e presentazione.

Il convegno vuole essere non solo un’occasione per approfondire i dettagli di “Progetto Simona”, ma anche per sensibilizzare la comunità sui temi dell’inclusione e della solidarietà.

L’ingresso è libero e aperto a tutti.

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Erogazione acqua: posibili disagi a Depressa e Andrano, compreso Marina e Castiglione

Lavori di risanamento della rete idrica, temporanea sospensione della normale erogazione idrica mercoledì 16 ottobre dalle 14 alle 20

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Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio negli abitati di Andrano e Tricase.

I lavori riguardano il risanamento della rete idrica.

Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica mercoledì 16 ottobre nell’abitato di Andrano, delle frazioni Castiglione d’Otranto e Marina di Andrano e a Depressa, nella frazione di Tricase.

La sospensione avrà la durata di 6 ore, a partire dalle ore 14 e con ripristino alle ore 20.

Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica.

I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

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Castiglione d’Otranto: spara a lupo e lo lascia morire agonizzante

LNDC Animal Protection denuncia e lancia un appello: “Chi sa parli”. L’associazione esprime «profonda indignazione e dolore per il terribile atto di violenza. L’animale, colpito da un’arma da fuoco e lasciato a morire tra atroci sofferenze, rappresenta l’ennesimo esempio di crudeltà gratuita e intollerabile verso creature innocenti»

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Secondo quanto riportato dalle fonti locali, un animale – che sembra essere un lupo – è stato visto in gravi condizioni, con ferite compatibili con un colpo di fucile, e purtroppo non è stato possibile salvarlo.

Quando i Carabinieri Forestali sono giunti sul posto, a seguito di una segnalazione, il corpo dell’animale era stato già rimosso, ma chi l’aveva visto aveva avuto la prontezza di fotografarlo e di fotografare anche il cacciatore che presumibilmente si è reso responsabile di questa atrocità.

LNDC Animal Protection, da sempre impegnata nella difesa dei diritti degli animali, annuncia di aver sporto denuncia presso le autorità competenti, chiedendo che si proceda con celerità nelle indagini e che il responsabile venga individuato e punito secondo quanto previsto dalla legge. «Non è accettabile che episodi del genere continuino a verificarsi nel nostro Paese», afferma Piera Rosati, presidente di LNDC Animal Protection, «la violenza contro gli animali è un sintomo di una società che ha perso il rispetto per il prossimo, umano o animale che sia. Continueremo a batterci perché ogni colpevole di tali atti paghi le conseguenze delle proprie azioni».

LNDC invita chiunque abbia informazioni utili a contribuire alle indagini, inviando una e-mail ad avvocato@lndcanimalprotection.org o collaborando con le forze dell’ordine per assicurare il responsabile alla giustizia.

L’associazione sottolinea, inoltre, l’urgenza di rafforzare le misure preventive e punitive per chi si macchia di tali crimini: «La legge italiana prevede pene troppo lievi per chi maltratta o uccide animali», aggiunge Rosati, «per questo torniamo a chiedere che il Parlamento riprenda quanto prima la discussione sulla proposta di legge per il loro inasprimento. Non possiamo più permettere che atti di questo tipo passino inosservati o rimangano impuniti.

LNDC Animal Protection ribadisce il proprio impegno nel promuovere una cultura di rispetto e amore verso tutti gli animali, continuando a operare su tutto il territorio nazionale attraverso campagne di sensibilizzazione, interventi di soccorso e azioni legali.

 

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