Cronaca
Lecce, tre arresti per furti di cavi di rame
Nel primo pomeriggio di ieri, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Lecce hanno tratto in arresto Gianni Dolce classe ’79 e Daniele Leotta classe ’77, entrambi di Surbo e Pierfrancesco Caramuscio classe ’86 da Veglie, per furto di cavi di rame di proprietà della Telecom
Nel primo pomeriggio di ieri, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Lecce hanno tratto in arresto Gianni Dolce classe ’79 e Daniele Leotta classe ’77, entrambi di Surbo e Pierfrancesco Caramuscio classe ’86 da Veglie, per furto di cavi di rame di proprietà della Telecom. Durante il servizio di pattuglia i militari hanno notato 3 giovani dal fare sospetto lungo la provinciale 93 che da Surbo porta a Torre Rinalda. All’altezza di Via Monticelli, uno era intento a fare la vedetta, gli altri due si davano da fare: avevano tagliato il cavo con un seghetto e l’avevano legato ad una corda; la tiravano con la propria automobile con il chiaro intento di farlo saltare giù dai pali ai quali era assicurato. Non è un fenomeno nuovo questo dei furti di cavi di rame, è piuttosto un business ben avviato ed i militari li hanno colti con le mani nel sacco. Alla vista dei militari, i tre hanno cercato la via della fuga: una volta raggiunti hanno provato a giustificare la loro presenza con una scampagnata domenicale alla ricerca di erbe spontanee ma la loro versione non poteva essere creduta. Sul posto, ancora legato all’automobile, venivano rinvenuti 20 metri di cavo ed il successivo intervento dei tecnici della Telecom ne quantificava l’ammanco in 280 metri. Le successive perquisizioni, in collaborazione con i militari della Stazione di Surbo, permettevano di rinvenire arnesi e materiale vario utilizzati per l’azione delittuosa e numerosi frammenti di guaina per il rivestimento dei cavi già “spellata” o bruciata, frutto dei furti precedenti. Sono scattate, così, le manette con l’accusa di furto aggravato ed i tre sono stati associati alla Casa circondariale di Lecce. Rimangono particolarmente attive le indagini per risalire la filiera dei furti di rame verso i centri di raccolta clandestini, vero business di questa particolare forma di criminalità oramai diffusa in tutto il territorio nazionale.
Aradeo
Un bar chiuso e un altro sospeso, pizzeria sanzionata
I bar sono di Aradeo: mancanza di conformità ai requisiti di sicurezza nei luoghi di lavoro, lavoratori senza impiego di un lavoratore senza la necessaria comunicazione. Il titolare di una pizzeria di Copertino segnalato per carenze igienico-sanitarie e strutturali
I carabinieri della Compagnia di Gallipoli hanno portato a termine un’importante operazione di controllo del territorio a largo raggio, coadiuvati dai militari del NAS e del N.I.L. e dal personale civile dell’Ispettorato del Lavoro.
Questo tipo di servizio è stato messo in atto per garantire il rispetto delle normative in materia di salute pubblica e per combattere il lavoro sommerso e irregolare, in un’ottica di congiunta azione repressiva.
Nel corso dell’operazione, sono state ispezionate cinque aziende, tutte sanzionate per violazioni relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro e all’osservanza delle normative riguardanti il lavoro regolare.
Sono stati controllati complessivamente 24 lavoratori, di cui 3 sono risultati irregolari.
Le violazioni emerse hanno comportato una serie di provvedimenti.
Tra i casi più significativi, un titolare di un bar di Aradeo è stato deferito per la mancanza di conformità ai requisiti di sicurezza nei luoghi di lavoro, con un’ammenda di circa 6mila euro e la sospensione immediata dell’attività per l’impiego di due lavoratori senza la dovuta comunicazione al Centro per l’Impiego, portando a sanzioni totali superiori ai 10mila euro.
Un altro titolare di un bar nella stessa località ha ricevuto una sospensione immediata e sanzioni per oltre 6mila euro per l’impiego di un lavoratore senza la necessaria comunicazione.
Un imprenditore di una ditta di costruzioni è stato deferito per violazioni delle norme di sicurezza e per non aver aggiornato il documento di valutazione dei rischi, con un’ammenda totale di quasi 7mila euro.
A Copertino, il titolare di una pizzeria è stato segnalato per carenze igienico-sanitarie e strutturali, con sanzioni pari a 3mila euro, mentre la titolare di un bar è stata segnalata per simili violazioni igienico-sanitarie.
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Cronaca
Ladri a scuola, tentavano di rubare purificatori d’aria
Li stavano portando via su un carrello della spesa ma sono stati fermati dai carabinieri
I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Lecce hanno segnalato alla Procura della Repubblica del capoluogo salentino due uomini, entrambi leccesi, per il reato di furto aggravato.
Durante un servizio di controllo del territorio nelle periferie della città, i militari hanno notato i due aggirarsi con un carrello della spesa, in piena notte.
Insospettiti, hanno proceduto con l’identificazione, constatando che trasportavano tre purificatori d’aria, in ottime condizioni e con numero di serie intestato.
I carabinieri non hanno creduto alle giustificazioni fornite dai due uomini sul rinvenimento degli elettrodomestici (avevano riferito di averli trovati in stato di abbandono nelle campagne limitrofe). Durante le perquisizioni personali, a uno dei due, è stato rinvenuto un passamontagna di tipo mefisto, che è stato sequestrato.
I successivi accertamenti hanno rivelato che i purificatori d’aria erano stati rubati da tre aule della Direzione Didattica Statale IV Circolo “Sigismondo Castromediano“, a seguito di forzatura della porta antincendio.
Il valore complessivo del materiale sottratto è stimato intorno ai 2.500 euro.
Al momento del furto, le telecamere di videosorveglianza dell’istituto non erano funzionanti.
Sono intervenuti anche i militari della sezione rilievi del nucleo Investigativo di Lecce per i necessari approfondimenti scientifici.
Uno dei due fermati era anche sottoposto alla libertà vigilata, per cui dovrà rispondere anche della violazione connessa alla citata misura.
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Cronaca
Arresto cardiaco durante match di volley a Tricase
Uno spettatore è deceduto sugli spalti del palazzetto dello sport: vani i soccorsi
Un malore improvviso è costato la vita questa sera ad un uomo presso il palazzetto dello sport di Tricase.
Era in corso il match di pallavolo tra Aurispa Links Per la Vita e Impavida Ortona quando uno spettatore di 67 anni si è sentito male sugli spalti.
I primi soccorsi, nella concitazione del momento, gli sono stati prestati da un medico fuori servizio, presente sul posto.
Poi, dopo una chiamata al 118, l’arrivo di un’ambulanza. Il personale medico accorso a bordo del mezzo è intervenuto mentre la gara, valevole per la settima giornata del campionato di A3, era stata interrotta.
Purtroppo il lavoro dei sanitari si è rivelato vano: l’uomo è deceduto a causa di un arresto cardiaco, tra lo sgomento dei presenti. La vittima è Giovanni Iezzi, conosciuto in paese per la sua attività di parafarmacista.
Sul posto anche i Carabinieri della Compagnia di Tricase.
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