Alessano
Studenti del Polo Professionale “Don Tonino Bello” in Inghilterra
Si è concluso per quindici alunni dell’Istituto Scolastico “Don Tonino Bello”, Polo Professionale di Tricase /Alessano, il percorso formativo “Let’s go to England!”.
Si è concluso per quindici alunni dell’Istituto Scolastico “Don Tonino Bello”, Polo Professionale di Tricase /Alessano, il percorso formativo “Let’s go to England!”. Per 21 giorni gli allievi hanno avuto la possibilità di frequentare il college universitario di Birmingham nel Regno Unito per migliorare le conoscenze della lingua inglese e conseguire la certificazione “Trinity”. Il percorso formativo è stato autorizzato e finanziato dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e rientra nel Programma Operativo Regionale Puglia, Obiettivo Convergenza del FSE 2007-2013, finalizzato ad “aumentare l’accesso all’istruzione e alla formazione iniziale, professionale e universitaria, migliorandone la qualità”. Tale esperienza ha riscontrato il parere entusiasta delle famiglie e degli studenti coinvolti, tanto da voler sin d’ora adoperarsi affinché si possa ripetere nell’immediato futuro. Ciò permetterà sempre a più studenti di confrontarsi con realtà diverse da quelle della propria sfera abituale, formando sul campo cittadini europei padroni delle competenze chiave. A dir poco entusiaste le ragazze che hanno partecipato al percorso formativo. “Ventuno giorni…. tre settimane… un’esperienza fantastica!”, dice C.B. della 4B del settore Chimico-Biologico. “Ho trascorso dei giorni bellissimi ed è stata una grande opportunità per ampliare le conoscenze in inglese e per parlarlo correttamente. L’ultimo giorno è stato tragico: nessuno di noi voleva lasciare quel posto, nessuno voleva tornare più in Italia. Sarebbe bello ripetere l’esperienza anche l’anno prossimo, nel frattempo ringrazio le professoresse che ci hanno accompagnato (e anche sopportato) e la nostra Preside per averci dato quest’opportunità e averci fatto vivere 21 giorni da… teen agers inglesi. Thank you very much”. Per A.R. della 5A, “queste tre settimane oltremanica sono state molto utili perché ci hanno permesso ci confrontarci con i nostri pari età di un altro Paese e di vivere una full immersion in lingua inglese. È stata un’esperienza bella che ricorderò per sempre. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno consentito la realizzazione di questo bellissimo progetto”. M.S. (4B del settore Chimico-Biologico) invece dice di aver “visitato posti che mai avrei creduto di vedere e trascorso 21 giorni fantastici con persone disponibili. Oltre alla sua utilità didattica quest’esperienza mi ha anche aiutato a crescere”. Anche C. Z. (4B) sottolinea l’opportunità di crescita “non solo nella pratica della lingua inglese ma anche per le nuove conoscenze e la possibilità di confrontarsi con una quotidianità diversa da quella italica. Soprattutto per il cibo, spesso… a base di patate. Per tutto questo ringrazio la nostra Preside che ci ha consentito di fare questa meravigliosa esperienza”.
Alessano
La speranza nel dono
Ad Alessano una serata di testimonianze e letture sulla forza dei pazienti. Domani 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele. Fulcro della serata la presentazione del libro “Mi racconto a voi”, realizzato da sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico
Si rinnova l’annuale appuntamento intitolato “La speranza nel dono”.
L’evento rappresenta un’importante occasione per condividere le esperienze e i racconti di pazienti che hanno affrontato il difficile percorso di cura e guarigione dai tumori del sangue.
L’evento è in programma per domani, martedì 19 novembre, dalle 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele, ad Alessano.
I saluti istituzionali apriranno l’evento.
Seguiranno gli interventi del dottor Nicola Di Renzo (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Vito Fazzi di Lecce), della dottoressa Anna Mele (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Cardinale Panico di Tricase) e del dottor Mario Tarricone (Presidente di AIL Lecce ODV e Referente nazionale del Gruppo Pazienti Linfomi AIL-FIL).
Il fulcro della serata sarà la presentazione del libro “Mi racconto a voi”, realizzato grazie alla collaborazione di sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico, tra cui i dottori Di Renzo, Mele, Dargenio, De Giorgi, De Risi, G. Greco, C. Greco e la dottoressa S. Sibilla.
Il progetto, nato per dare voce ai vissuti personali dei pazienti e delle loro famiglie, intende sensibilizzare il pubblico e promuovere una maggiore empatia e comprensione verso chi affronta queste sfide.
Attraverso la narrazione, l’obiettivo è migliorare la comunicazione medico-paziente, rendendo più evidente l’importanza di comprendere e rispondere alle esigenze individuali.
Durante l’evento, Elisea Ciardo e Valerio Melcarne interpreteranno le storie ed emozioni dei sei protagonisti, ripercorrendo il loro cammino dalla diagnosi alla guarigione con letture profonde e toccanti.
A concludere la serata, il dottor Vincenzo Pavone dell’Ospedale Cardinale Panico di Tricase offrirà un intervento riassuntivo e riflessivo.
La serata sarà moderata dalla giornalista Silvia Cazzato.
Il volume e l’iniziativa si inseriscono nel contesto della Medicina Narrativa, una disciplina che ha iniziato a diffondersi negli anni ’90 e che dal 2015 ha trovato il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità, che ne ha pubblicato le linee di indirizzo per l’uso nelle malattie croniche e rare.
La Medicina Narrativa si distingue per l’adozione di una metodologia comunicativa che riconosce il valore della narrazione come strumento fondamentale per integrare i punti di vista di tutti gli attori del processo di cura.
“La speranza nel dono” è un evento che invita alla riflessione e all’ascolto, sottolineando che dietro ogni numero e statistica c’è una persona con un vissuto unico e prezioso.
Partecipare significa contribuire a costruire una comunità più consapevole e solidale.
Alessano
Tragedia ad Alessano: 26enne muore nel giorno del suo compleanno
Il giovane potrebbe essere deceduto a causa dell’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloni contenenti un gas aspirato per godere degli effetti esilaranti
Una festa finita in tragedia nel Capo di Leuca dove un ragazzo è deceduto nel giorno del suo compleanno.
È quanto accaduto nelle scorse ore ad Alessano dove ha perso la vita un 26enne del posto.
Il giovane era in compagnia di alcuni suoi amici per il suo giorno di festa. All’improvviso le celebrazioni si sono trasformate in dramma: per il ragazzo si è reso necessario l’intervento d’urgenza del 118, tra lo sgomento dei suoi amici.
Il giovane è irrimediabilmente deceduto nel giro di pochi minuti. A provocarne la morte, con tutta probabilità, secondo le prime ricostruzioni, l’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloncini contenenti protossido d’azoto.
Una pratica in voga secoli fa tra i giovani britannici e tornata, purtroppo, di moda ai nostri giorni: inspirare il cosiddetto gas esilarante per godere degli effetti che provoca, una sorta di sballo esilarante.
Pratica che, purtroppo, può avere anche conseguenze letali. I carabinieri, intervenuti sul luogo della tragedia, sono al lavoro in queste ore per ricostruire nel dettaglio l’accaduto.
Alessano
A casa non risponde e si teme il peggio. Ma era in ospedale da tre giorni
Sul posto carabinieri e vigili del fuoco allertati dai vicini e dalla donna che lo accudiva. L’uomo, invece, non si era sentito bene e aveva allertato da solo il 118
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Paura questa mattina per le sorti di un uomo di Alessano, residente sulla via per Specchia.
Molti hanno pensato al peggio quando hanno visto arrivare, sotto la sua abitazione, carabinieri e vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase.
Anche perché, sono noti in paese i problemi di salute dell’uomo, che deve ricorrere alle bombole di ossigeno per sopravvivere.
Nessuno sapeva dove potesse essere e persino la donna che lo aiutava in casa, non aveva più sue notizie da tre giorni.
Alla fine, si è scoperto che lo scomparso, proprio da tre giorni, si trova ricoverato presso il reparto di pneumologia dell’Ospedale “Cardinale Panico” di Tricase.
Si era sentito poco bene e, in qualche modo, era riuscito ad allertare il 118, che ha provveduto a trasportarlo in ospedale.
Evidentemente di notte, perché i residenti della zona erano ignari di tutto e non si erano accorti dell’avvenuto ricovero.
Sono stati i carabinieri a ricostruire l’intera vicenda e smontare la preoccupazione per il silenzio dell’uomo.
*In alto foto di repertorio
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