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Vernole

PUG di Vernole: prosegue il dibattito con la Regione

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Prosegue serrato il dibattito tra il Comune di Vernole e l’Assessorato all’Ambiente della Regione Puglia al fine di addivenire alla valutazione quanto più positiva possibile della proposta progettuale del P.U.G. migliorandola con l’accoglimento delle tante osservazioni presentate dai cittadini dopo l’adozione del Piano. Il punto nodale della questione è la valutazione dei parametri sui quali poggiare sia le volumetrie quantificate in sede di programmazione del Piano, sia i miglioramenti proposti con tante osservazioni al PUG presentate da soggetti interessati.


Col proprio parere negativo del 09/04/2009 la Regione ritenne sottrarre a qualsiasi forma di calcolo delle volumetrie che possono essere espresse e di utilizzo di una ampia fascia del territorio comunale, avendola considerata “trofica” e cioè da preservare ad ogni forma di intervento, per consentire alla fauna delle Cesine di alimentarsi. Per dirimere dunque la restrittiva valutazione dell’Assessorato all’Ambiente, il Comune di Vernole ha fatto elaborare dalla Università del Salento un apposito, molto approfondito studio sul contesto territoriale ritenuto “trofico” dall’Assessorato all’Ambiente. Tale studio, in sintesi, rileva che la paventata pressione antropica sull’intero territorio comunale non incide sulla capacità dell’avifauna delle Cesine di trovare comunque agevole sostentamento. Nella riunione interlocutoria tenutasi il 14 ottobre 2009 presso la Regione Puglia a Bari alla quale hanno partecipato il Commissario ad acta per l’adozione del PUG Ing. Panfilo Traficante, il Rup del Comune di Vernole ing. Antonio Castrignanò, il progettista del Piano Arch. Fulvio Rizzo, il Prof. Silvano Marchiori ed il Prof. Piero Medagli per l’Università del Salento, e poi ancora nella veste di solo osservatori, il Sindaco Mario Mangione, l’assessore addetto Pantaleo Mangè ed il Presidente del Consiglio Comunale Antonio Pascali, l’Assessorato regionale all’Ambiente ha ribadito e confermato le proprie precedenti posizioni, introducendo altresì un nuovo fattore limitativo determinato dalla sottrazione dal calcolo delle volumetrie quelle espresse dalla linea di costa.


È bene chiarire che per quantificare il numero dei nuovi vani complessivamente esprimibili dal territorio si tiene conto di tanti fattori tra i quali anche la lunghezza della costa. La Regione Puglia ritiene ora di dover sottrarre anche questa volumetria esprimibile con la motivazione che i circa otto chilometri di costa a ridosso dell’area delle Cesine non sono fruibili. L’Amministrazione Comunale, che ha presenziato alla riunione a mero titolo di osservatrice non avendo allo stato alcuna veste giuridica per intervenire nelle scelte, a conclusione dei lavori ha rappresentato il forte disappunto della comunità locale che vede così mortificate le proprie aspettative. L’Amministrazione infatti, puntando proprio sulla salvaguardia dei beni ambientali e culturali del territorio che costituiscono il capitale e la ricchezza del Comune, intende riconvertire l’economia del territorio proponendo programmi e progetti pubblico-privati in grado di assecondare la propensione del territorio alla ospitalità ed all’accoglienza e determinando così fonti di reddito e di occupazione. Per queste ragioni non è per nulla ipotizzabile negare le volumetrie esprimibili poggiandone la ragione sulla difficoltà di utilizzo della costa sia perché la comunità locale non può aprioristicamente rinunciare agli otto chilometri di spiaggia demaniale a ridosso delle Cesine, ma soprattutto perché il programma di rilancio dell’economia del territorio ha come obiettivo l’ampliamento dell’offerta ricettiva che dunque non punta esclusivamente sull’utilizzo del mare, ma intende invece relazionare la crescita attraverso la reale destagionalizzazione delle presenze offrendo agli ospiti, oltre al limitato periodo estivo e quindi al mare, ben altre opportunità costituite dalla fruizione dei beni culturali ed ambientalistici, dall’esercizio di attività sportive e per questo il golf e le piste ciclabili, nonché altre attività congressuali, culturali, ludiche e di intrattenimento.

“Noi vorremmo”, ha affermato il sindaco di Vergole, Mario Mangione, “che la Regione Puglia concertasse realmente, con i fatti e non solo a parole, le scelte con le comunità locali, le uniche che possono autodeterminarsi per essere artefici del proprio destino”.


Appuntamenti

Vernole, La Scuola in Ospedale: un Faro oltre la Malattia

Un viaggio di resilienza e apprendimento che ci fa conoscere storie e sfide di piccoli pazienti che proseguono il loro percorso formativo durante la degenza ospedaliera. Le copie del libro di Fabio Manni sono state donate ad AIRC e i fondi raccolti dalla loro distribuzione contribuiranno a finanziare la ricerca contro il cancro

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La Scuola in Ospedale: un Faro oltre la Malattia” è il libro scritto dal prof. Fabio Manni, edito da Pensa Multimedia Lecce e distribuito da AIRC (Fondazione nazionale per la Ricerca sul Cancro ETS).

Le copie del libro sono state donate ad AIRC e i fondi raccolti dalla loro distribuzione contribuiranno a finanziare la ricerca contro il cancro.

Verrà presentato il libro venerdì 22 novembre, alle ore 18,30, presso l’Aula consiliare del Comune di Vernole.

All’evento, organizzato dall’amministrazione comunale di Vernole in collaborazione con A.I.R.C., ASL di Lecce, U.S.R. Puglia – Scuola in Ospedale e Associazione “Vivere a colori – Alberto Capone”, dopo i saluti istituzionali (del sindaco di Vernole Mauro De Carlo, del direttore generale dell’ASL Stefano Rossi, della dirigente scolastica dell’I.c. “Alighieri-Diaz” di Lecce Marina Nardulli e del dirigente scolastico dell’I.C. “Diaz” di Vernole Pantaleo Conte),  interverranno come relatori: Fabio Manni, Roberta Tornese (dirigente medico e referente ASL della scuola in ospedale), Federico Diomeda (dirigente medico del reparto pediatrico di Reumatologia e immunologia presso il Vito Fazzi di Lecce).

La Scuola in Ospedale: un Faro oltre la Malattia” è frutto della passione e dell’impegno del prof. Fabio Manni, docente dell’I.C. Alighieri-Diaz di Lecce e responsabile della SIO (Scuola in Ospedale) presso l’Ospedale Vito Fazzi del capoluogo salentino.

Il volume analizza la parola “cura” come un nuovo concetto di persona, si propone come un valido contributo per chi opera alla connessione tra salute e istruzione.

Un viaggio di resilienza e apprendimento che ci fa conoscere storie e sfide di piccoli pazienti che proseguono il loro percorso formativo durante la degenza ospedaliera.

Il volume si impreziosisce anche della prefazione composta da tre medici/pediatri del Vito Fazzi di Lecce, A. Civino, F. Diomeda, R. Tornese e dal linguista A. Sobrero che ha curato la postfazione.

In scenari odierni caratterizzati da continui metacambiamenti, nei quali le sfide mediche ed educative si intrecciano, il volume rappresenta una visione nuova che interconnette il sapere medico, la letteratura, la ricerca scientifica, offrendo agli alunni degenti un sostegno non solo  educativo ma anche emotivo e psicologico.

Il libro, scritto con l’intenzione di illuminare il valore della Scuola in Ospedale, mostra come l’apprendimento possa divenire un vero e proprio “faro” per i ragazzi in cura, garantendo continuità didattica e stimoli intellettuali che li accompagnano oltre la malattia. Grazie ad una collaborazione interdisciplinare e integrata, l’opera esplora come la letteratura sia in grado di ispirare e confrontare, la medicina di curare e supportare, la ricerca scientifica di creare nuovi strumenti per un nuovo benessere bio-psicosociale.

L’autore, con esperienza pluriennale nel settore medico e formativo, pone una visione approfondita senza eccessi ed enfasi della funzione cruciale che la scuola in ospedale svolge per garantire continuità pedagogica e sostegno psicosociale ai giovani studenti.

«Come amministratori pubblici sentiamo l’obbligo di veicolare messaggi di collaborazione, empatia, coesione e comunità», dichiara il sindaco di Vernole, Mauro De Carlo, «tutto questo è racchiuso nel libro del prof. Manni e nell’attività quotidiana che lui e tanti altri tra docenti, amministrativi e sanitari svolgono per permettere che il sacrosanto diritto all’istruzione possa coesistere con il diritto alla cura e alla salute per tante bambine e bambini del nostro territorio».

La partecipazione all’evento rappresenta un’ occasione preziosa per saperne di più e riflettere sul potere trasformativo di una scuola che viene praticata anche in situazioni di svantaggio e fragilità. Le copie del volume sono donate ad AIRC e i contributi raccolti contribuiranno a finanziare la ricerca sul cancro.

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Attualità

Join the fight: proteggi il tuo seno

A ottobre torna la campagna nazionale “LILT for Women”. Tante le iniziative in programma anche nella provincia di Lecce:  dalle visite senologiche gratuite nei 33 Ambulatori Lilt alle “Farmacie in rosa”, poi incontri divulgativi, manifestazioni sportive e il coinvolgimento di scuole e aziende. L’oncologo Serravezza: «Servono nuove strategie per evitare che sempre più donne, anche giovani, si ammalino. Abbiamo intensificato le iniziative di sensibilizzazione per promuovere l’adozione di stili di vita sani e una corretta Alimentazione. Dobbiamo diffondere la Cultura della Prevenzione: Istituzioni tutte, mondo imprenditoriale e società civile devono essere coinvolte in questa battaglia. Una Grande Alleanza per sfidare il cancro sul fronte della Prevenzione Primaria e della lotta alle cause»

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LILT for Women-Nastro Rosa” è la campagna promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori nel mese di ottobre per sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione del tumore al seno che ogni anno in Italia colpisce circa 60mila donne, con una mortalità che nel 2019 ha superato la soglia dei 12.700 decessi (dato Istat).

Con il claim “Join the fight. Proteggi il tuo seno: lotta e vinci con la Lilt”, le tre protagoniste della nuova campagna nazionale “LILT for Women – Nastro Rosa 2024” invitano le donne a unirsi nella battaglia contro il cancro al seno e a diventare ambasciatrici di un messaggio di prevenzione e solidarietà, da trasmettere da madre a figlia, tra amiche e colleghe.

Il cancro al seno è il tumore femminile più frequente in Italia, rappresentando quasi il 30% di tutte le neoplasie nelle donne e, purtroppo, la prima causa di morte nella fascia d’età compresa tra i 35 e i 50 anni.

Mentre alcuni fattori di rischio, come l’età e la familiarità, non sono modificabili, uno degli obiettivi principali della campagna “LILT for Women – Nastro Rosa” è, invece, quello di sensibilizzare le donne sui fattori di rischio modificabili, grazie a una maggiore consapevolezza e corretta informazione.

Durante il mese di ottobre, come sempre la mobilitazione coinvolge l’intero territorio nazionale.

Anche quest’anno, la Lilt di Lecce offre la possibilità alle donne di sottoporsi a visite senologiche gratuite nei 33 Ambulatori Lilt sparsi sul territorio provinciale: per prenotare, basta contattare la delegazione Lilt più vicina (www.legatumorilecce.org) o la sede provinciale Lilt al numero 0833 512777.

Tantissime sono poi le iniziative di sensibilizzazione in programma in tutta la provincia, promosse dai volontari delle Delegazioni locali Lilt, per accendere i riflettori sull’importanza della prevenzione, unica arma attualmente vincente, come stile di vita.

Tutti gli appuntamenti del mese rosa organizzati dalla Lilt Lecce si avvalgono del patrocinio della Provincia di Lecce – Salento D’Amare e della ASL di Lecce.

Come da tradizione, la campagna “Lilt for Women” nel nostro territorio coinvolge i comuni, invitati a illuminare di rosa i monumenti principali e a collaborare nell’organizzazione di incontri divulgativi, convegni, camminate e biciclettate “in rosa” o altre manifestazioni pensate per coinvolgere la cittadinanza.

Torna, inoltre, per il quarto anno, la campagna “Farmacie in Rosa”, realizzata da Lilt Lecce in collaborazione con l’Ordine provinciale dei Farmacisti di Lecce, Federfarma Lecce e Sunifar Lecce (farmacie rurali): in tutte le farmacie del territorio aderenti (più di 170 nel 2023), sarà distribuito materiale informativo LILT sulla prevenzione del tumore al seno, opuscoli sull’autopalpazione del seno, il decalogo per la prevenzione primaria e la rivista trimestrale dell’Associazione, con la possibilità di prenotare una visita senologica/oncologica con i medici specialisti volontari della Lilt di Lecce.

Fondamentale è poi il coinvolgimento diretto e attivo del mondo scolastico per diffondere le “buone pratiche” di Prevenzione, come l’autopalpazione del seno, una corretta alimentazione e stili di vita sani.

Per queste ragioni, LILT sarà presente anche quest’anno nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della provincia di Lecce, con due progetti di Educazione alla Salute, “Prevenire è vivere: le comunità della salute contro le dipendenze” e “Guadagnare salute con la LILT”, a cura di un gruppo di esperti: una psicologa, un biologo nutrizionista e un oncologo.

Oltre 70 sono stati gli istituti scolastici coinvolti nell’anno scolastico 2023-2024.

Nel corso degli incontri sarà distribuito nelle scuole anche il Codice europeo contro il cancro”che contiene 12 regole essenziali per una corretta ed indispensabile Prevenzione Primaria dei tumori.

Come sempre, infine, si terranno incontri con esperti Lilt dedicati alla prevenzione del tumore al seno anche all’interno delle aziende del territorio aderenti al programma “In-vesti salute con LILT”. Al termine dell’incontro, le dipendenti potranno prenotare una visita senologica gratuita. Perché ogni azienda può e deve divenire un luogo in cui si può imparare a fare Prevenzione.

Il calendario degli appuntamenti in programma nel mese di ottobre è in continuo aggiornamento sul sito www.legatumorilecce.org e sui canali social dell’Associazione (Facebook: @Lilt.Lecce e Instagram: @liltlecce). Per contattare la Lilt di Lecce: 0833 512777 oppure info@legatumorilecce.org.

Il programma completo delle iniziative è stato presentato questa mattina a Palazzo Adorno a Lecce. Sono intervenuti: Giuseppe Serravezza, oncologo, responsabile scientifico LILT Lecce; Stefano Minerva Fabio Tarantino, rispettivamente presidente e vice presidente della Provincia di Lecce; Stefano Rossi e Maria Nacci, rispettivamente direttore generale e direttore sanitario della ASL di Lecce; Maria Giovanna Nuccio per l’Ordine provinciale dei Farmacisti di Lecce; Simonetta Pepe, responsabile del progetto “Farmacie in rosa” per Federfarma Lecce e componente del Direttivo LILT Lecce; Antonio Marchetti, presidente Sunifar Lecce (Sindacato unitario dei farmacisti rurali); Manuela Colazzo, biologa nutrizionista.

«IL DESTINO DELLE BAMBINE DI OGGI DIPENDE DALLE SCELTE DI TUTTI NOI»

«Occorre sfidare il cancro sul fronte della Prevenzione primaria e della lotta alle cause di malattia», ha sottolineato l’oncologo Giuseppe Serravezza (foto in alto), responsabile scientifico Lilt Lecce, «aumentando il livello di consapevolezza della popolazione femminile sui gravi danni dell’abuso di fumo e alcol, ma anche di sovrappeso e obesità dovuti ad un’alimentazione non sana a causa delle contaminazioni chimiche e della presenza di interferenti endocrini in moltissimi prodotti industriali e beni di consumo. La Cultura della Prevenzione è la prima rivoluzione da compiere se vogliamo davvero vincere la battaglia contro il cancro. Per questo occorre una Grande Alleanza che coinvolga l’intera società civile».

numeri del cancro al seno continuano a destare allarme a livello nazionale, ma anche territoriale.

«Ad essere colpite purtroppo sono donne sempre più giovani»ha spiegato ancora l’oncologo Serravezza: “Nella nostra provincia ogni anno si ammalano circa 900 donne per cancro al seno e registriamo ancora una mortalità molto alta: i dati Istat più recenti parlano di 183 decessi per carcinoma mammario nel 2019, con un tasso di mortalità per 10mila abitanti (4,47) che supera la media nazionale (4,16) e anche quella pugliese (4,24). Addirittura, peggiori risultano i dati delle altre due province salentine, Brindisi (5,07) e Taranto (4,7). Sono numeri drammatici, si va aggravando il trend degli ultimi 15-20 anni. Da qui la necessità di adottare nuove strategie operative per ridurre, a monte, il rischio di ammalarsi, eliminando i fattori di rischio noti, presenti nell’ambiente e nei luoghi di vita e di lavoro. Il destino delle bambine di oggi dipende dalle scelte di tutti noi».

«PREVENZIONE FONDAMENTALE»

A fare gli onori di casa è stato il presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva, presente all’incontro insieme al vicepresidente Fabio Tarantino.

«Per combattere il cancro la Prevenzione è fondamentale, ma soprattutto è fondamentale costruire una coscienza civica», ha rimarcato Minerva, «che porti a cambiare abitudini dannose. Per questo tutti insieme, come istituzioni, dobbiamo stare accanto alla Lilt e impegnarci a costruire questo percorso di cambiamento culturale che parte dal basso».

Per la Asl di Lecce sono poi intervenuti il direttore generale Stefano Rossi e la direttrice sanitaria Maria Nacci.

«La Prevenzione», ha detto il Dg Rossi, «è fondamentale anche per garantire la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale. Oggi cresce il bisogno di benessere e di Salute, siamo una società sempre più anziana, ma le risorse sono sempre le stesse. La Prevenzione è il modo più intelligente per approcciare le sfide future, perché costa poco e dà tanto in termini di bilancio di Salute. Ringraziamo ancora una volta  la Lilt per il suo prezioso lavoro»

Anche per la direttrice sanitaria dell’Asl di Lecce, Maria Nacci, «è fondamentale lavorare uniti, dentro e fuori gli ospedali, per aumentare la consapevolezza sull’importanza della Prevenzione e delle nostre scelte quotidiane, coinvolgendo soprattutto le famiglie e le fasce d’età più giovani. L’auspicio è quello di continuare ad integrarci con il mondo dell’Associazionismo per coinvolgere il più possibile la popolazione in questa importante sfida».

FARMACIE IN ROSA

«Noi farmacisti siamo fieri di unirci, ancora una volta, a questo invito corale della Lilt alla Prevenzione primaria, ci teniamo ad essere sempre più preparati a pronti al fine di dare un contributo fattivo a questa missione, invogliando e sensibilizzando le donne, anche quelle più giovani, a fare una corretta prevenzione. C’è bisogno di una grande rivoluzione culturale, a partire dall’educazione dei bambini e delle famiglie e anche in questo senso il nostro ruolo può e deve essere decisivo», ha dichiarato Maria Giovanna Nuccio dell’Ordine dei farmacisti di Lecce.

«Le farmacie rappresentano un presidio di sanità sul territorio e il loro ruolo oggi è ancor più fondamentale, a fronte delle numerose criticità che il Servizio Sanitario nazionale sta vivendo, per dare una risposta immediata, efficace e tempestiva ai bisogni di Salute dei cittadini”, ha rimarcato Tonino Marchetti in rappresentanza di Federfarma Puglia e Sunifar Lecce, «siamo felici del forte entusiasmo trasmesso dalla Lilt, i cui valori oggi più che mai devono ispirare la nostra professione».

“Oltre 170 farmacie hanno aderito lo scorso anno al progetto ‘Farmacia in rosa’ consentendo a tantissime donne di accedere ai servizi gratuiti Lilt di prevenzione, di ricevere corrette informazioni e una guida per l’accesso ai servizi del SSN ove necessario. I numeri ci confermano che le farmacie sono  un punto di riferimento per il cittadino e il farmacista un professionista che può dare risposte efficaci ai bisogni crescenti della popolazione”, ha sottolineato Simonetta Pepe, responsabile del progetto “Farmacie in rosa” per Federfarma Lecce e componente del Direttivo Lilt Lecce.

UNA SANA E CORRETTA ALIMENTAZIONE

Infine, la biologa Manuela Colazzo ha parlato del grande lavoro che Lilt svolge sul territorio, nelle scuole, nelle aziende e dentro le Istituzioni, attraverso incontri divulgativi, corsi di formazione e tante altre iniziative. «Lavoriamo in oltre 70 istituti scolastici di tutta la provincia con progetti importanti per la promozione di una sana e corretta Alimentazione e sugli stili di vita», ha evidenziato, «perché è lì, nella fasce più giovani, che occorre incidere per cambiare le cose, con l’aiuto prezioso delle famiglie. La salute»,  ha ricordato citando la frase del famoso medico Daniel Drake, «è quel qualcosa di intangibile per la quale la gente spende con riluttanza il minimo indispensabile per mantenerla, ma per la quale spenderebbe fino all’ultimo centesimo per riconquistarla, una volta che l’abbia perduta». 

 

 

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Emozioni in corso a Vernole

Percorsi di musica viaggiando nella storia. con la partecipazione di Exquirimus International Chamber Orchestra e stand di degustazione di olio d’oliva di aziende del territorio. Domenica 29 settembre dalle 20, presso la Chiesa Maria Ss. della Visitazione

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Da Domenico Modugno a Lucio Dalla, da Francesco De Gregori a Fabrizio De André: uno spettacolo unico in Puglia che unisce l’orchestra d’archi e il cantautorato italiano.

L’Exquirimus International Chamber Orchestra, diretta dalla Maestra Paola Vizzi, incontra i grandi della musica italiana domenica 29  settembre, alle ore 20, a Vernole nello storico Piazzale della Chiesa Maria Santissima della Visitazione.

Emozioni In Corso è il nome dell’evento, legato ad un progetto della Pro Loco di Vernole “Livio De Carlo” che ha l’obiettivo di riscoprire la bellezza e le potenzialità del nostro patrimonio monumentale e insieme l’identità artistica di un territorio che da decenni regala al mondo musicisti di fama internazionale.

Prima del concerto i soci della Pro Loco, in collaborazione con le aziende olivicole del territorio, accoglieranno i partecipanti con una degustazione di olio d’oliva, prodotto enogastronomico simbolo di una terra in sofferenza ma che continua a resistere grazie all’impegno e alla passione di chi lo produce.

Presenta la serata la giornalista di Telenorba Pamela Spinelli.

Il progetto, promosso dalla Pro Loco “Livio De Carlo” di Vernole, è finanziato dalla Regione Puglia.

«Unire insieme la promozione delle bellezze monumentali del proprio territorio, l’imprenditoria enogastronomica locale e le realtà artistiche, ancora meglio se costituite da giovani del territorio, ritengo sia il modo migliore per costruire una vetrina degna del nostro Salento», dichiara Antonio Marchello, presidente della Pro Loco di Vernole, «l’iniziativa, in parte finanziata dalla Regione Puglia, è frutto di un progetto di promozione territoriale che la nostra associazione sta studiando da tempo e che nei prossimi mesi crescerà grazie ad un lavoro strutturato e frutto di una progettualità in cui i nostri soci credono fortemente».

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