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Spiraglio Adelchi: un tavolo al Ministero a Roma il 14 dicembre

In mattinata il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, ha partecipato al tavolo istituzionale convocato in Prefettura a Lecce per fare il punto

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In mattinata il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, ha partecipato al tavolo istituzionale convocato in Prefettura a Lecce per fare il punto sulla delicata vertenza-Adelchi. La Provincia di Lecce ha portato sul tavolo i risultati del lungo e produttivo lavoro di mediazione intrapreso con pazienza in tutti questi mesi, portato avanti nel tentativo di salvare le 720 famiglie coinvolte in questa vicenda che oramai ha assunto contorni “drammatici” dal punto di vista sociale e della stessa sopravvivenza di migliaia di salentini. Il Presidente Gabellone intende esprimere la sua soddisfazione per l’accoglimento del vero e proprio ultimatum lanciato dalla Provincia di Lecce, che al tavolo si è espressa con nettezza nella direzione di un immediato e non più rinviabile tavolo interministeriale, da mesi richiesto dal Presidente Gabellone a tutti i livelli. “L’immediatezza della data del 14 dicembre”, rileva Gabellone, “soddisfa la Provincia di Lecce, che da tempo è già pronta per quella data, con la sua importante azione di scouting, di ricerca delle imprese individuate a ché possano utilizzare le risorse dell’Accordo di Programma ferme da oramai 3 anni (si tratta di 40 milioni di Euro che più gruppi imprenditoriali hanno manifestato di voler intercettare per investire e salvare i livelli occupazionali nel nostro territorio). La variabile-tempo è fondamentale in questa fase, per raggiungere entro l’anno alcuni importanti e paralleli risultati, primo tra tutti la proroga degli ammortizzatori sociali straordinari indispensabile alla sopravvivenza e alla sussistenza primaria di 720 famiglie salentine”.


L’On. Ugo Lisi: “Anche Invitalia faccia la sua parte”


“Il tavolo con i Ministeri del Welfare e dello Sviluppo Economico previsto per mercoledì prossimo a Roma potrebbe dare un risposta importante alle serie problematiche occupazionali dei lavoratori del Gruppo Adelchi, per i quali si paventa il mancato rifinanziamento della cassa integrazione a partire dal 1° gennaio 2012. Rinnegando ogni forma di demagogia e nella piena consapevolezza della difficoltà operativa in cui il Governo si dovrà muovere, non possiamo tuttavia sottovalutare l’urgenza dell’intervento che riguarda oltre 700 famiglie del nostro territorio, in una fase di difficoltà generale di sistema. Chiediamo al Governo uno scatto d’orgoglio nel pieno convincimento che il sostegno a questi lavoratori non rientra nel mero assistenzialismo, bensì potrebbe rappresentare un’occasione unica per rimettere in moto l’economia di uno specifico comparto e di una specifica area territoriale di riferimento che sono fiaccati da quando sono saltate le regole della concorrenza mondiale. Da non sottovalutare l’esortazione che il tavolo istituzionale di oggi, riunitosi in Prefettura, ha rivolto ad Invitalia che potrebbe attirare su di sé gli investimenti di alcuni imprenditori italiani e internazionali in grado di poter preparare l’assunzione di parte dei dipendenti Adelchi. Sarebbe un primo gesto concreto che non può non essere compiuto”.


Paolo Pellegrino, presidente provinciale Fli Lecce


“La notizia della dichiarata disponibilità dei Ministri Fornero e Passera di incontrare mercoledì 14 dicembre una delegazione interistituzionale per discutere della situazione in cui versano centinaia di lavoratori dell’Adelchi di Tricase, ci rassicura circa la sensibilità di questo Governo che, dipinto come una equipe di tecnocrati, dimostra, invece, grande attenzione per i cittadini in gravi difficoltà lavorative. Tuttavia, l’ennesima situazione complessa che vivono quelle maestranze salentine, professionalmente invidiate da tanti altri comparti italiani del calzaturiero, ci obbliga ad una discussione un po’ più approfondita sulla riconversione del settore che abbisogna di un nuovo piano economico e imprenditoriale per l’intero Mezzogiorno. Sarà anche e soltanto una vicenda salentina e tricasina, ma la storia di questi lavoratori va inquadrata nella più generale mancanza di attenzione per il Sud che si è avuta in questi ultimi decenni, quando dapprima si è sottovalutata la concorrenza sleale di molti paesi emergenti e poi non si è compreso che occorrevano nuove idee di crescita per affrontare e vincere la sfida dell’economia globale. Il sostegno all’economia familiare dei lavoratori salentini deve andare di pari passo con un’altra idea di sviluppo che il Salento deve saper prendere sulle sue spalle, perché di emergenza in emergenza si rischia di trasformare il diritto al lavoro in semplice richiesta di sussidio”.

Il comunicato della Segreteria provinciale di Lecce dei Comunisti Sinistra Popolare


“Dopo più di 10 anni di lotte e di proteste, la vicenda dei 720 lavoratori del gruppo Adelchi licenziati ed in cassa integrazione, sembra non finire mai. Anche oggi, compatti ed uniti, si sono presentati con striscioni e  cori di protesta, sotto la Prefettura di Lecce, dove per le ore 10 era previsto un ulteriore tavolo a livello locale e regionale tra le parti sociali e i rappresentanti di Regione e Stato. Dopo l’ultimo tavolo che, a livello regionale, aveva richiesto un incontro interministeriale per l’agganciamento della cassa integrazione dei lavoratori con quella straordinaria nazionale (visto che quella a cui attingono ora scadrà a fine mese), un muro di silenzio era calato tanto da costringere (sotto la pressione dei lavoratori) le sigle sindacali a richiedere un incontro urgente per oggi in Prefettura. Solo grazie alla forzatura “violenta” (blocco del traffico davanti la Prefettura) fatta dai lavoratori che gli stessi sono riusciti a strappare una data ed un orario per l’incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma: il 14 dicembre alle ore 15,00. E così le speranze dei lavoratori e delle loro famiglie di avere delle buone notizie per prossimo  natale si spostano a livello romano. Due diritti primari, quello del lavoro e quello di una retribuzione dignitosa, si scontrano da anni contro il muro del padre-padrone Adelchi che, “ingrassatosi” con gli aiuti statali attraverso i giochini delle scatole cinesi (chiudo una fabbrica e ne riapro un’altra con un nome diverso spostando i lavoratori da una all’altra percependo così gli incentivi all’occupazione e quant’altro), ha pensato bene, piano a piano, di delocalizzare le proprie strutture produttive in paesi in cui il costo del lavoro e le tutele sindacali risultano essere pressoché ridicole se non del tutto inesistenti. E così facendo  ha “spremuto e sfruttato” Stato e lavoratori per poi dare un calcio al “sedere” all’uno e agli altri, uscendone così sempre più ricco e potente. Comunisti Sinistra Popolare chiede che gli interessi dei lavoratori vengano messi al primo posto in questa vicenda e che non si continui semplicisticamente a parlare della crisi dell’Adelchi come riprova del periodo di crisi globale che sta attraversando il nostro pianeta. Il caso Adelchi non è sintomatico della crisi economica, ma è strutturale e funzionale al capitalismo: massimizzare i profitti azzerando i costi e, in particolar modo, azzerando il costo dl lavoro attraverso o la fruizione di incentivi e/ detrazioni statali oppure attraverso la delocalizzazione produttiva verso paesi in cui il costo della forza lavoro sia irrisorio. Per questo vediamo come unica via di uscita la nazionalizzazione di tutte le strutture produttive del gruppo Adelchi presenti sul territorio Italiano sia per via diretta (in cui l’Adelchi stesso risulti il proprietario), sia per via indiretta (tutte le imprese che se pur non aventi a capo il sig. Adelchi, di fatto fanno capo a lui), e il loro affidamento ai lavoratori, in quanto gli unici in grado di gestire e portar avanti la produzione; nonché il recupero di tutti gli incentivi e gli aiuti ricevuti dall’imprenditore a qualsiasi titolo dallo Stato ( a scapito del suo patrimonio personale e familiare) e dagli altri Enti locali e il loro utilizzo per la ricapitalizzazione dell’azienda gestita direttamente dai lavoratori. Per questo Comunisti Sinistra Popolare è stata oggi al fianco dei lavoratori del gruppo Adelchi così come lo sarà il 14 dicembre a Roma ed ogni qualvolta i lavoratori lo vogliano”.


Loredana Capone, vice presidente Regione Puglia


“La vertenza Adelchi continua a preoccuparci:  720 lavoratori, a cui scade la Cassa Integrazione il 31 dicembre, rappresentano oggettivamente il rischio di un dramma sociale insostenibile”. La vice presidente della Regione Puglia, Loredana Capone, ha preso parte questa mattina al Tavolo convocato  Prefettura alla presenza di Istituzioni, sindacati e parlamentari. “Nel corso dei lavori, dopo le tante insistenze mie e del Presidente Vendola nei giorni scorsi, ho avuto finalmente il piacere di sentire dalla viva voce del Direttore del Ministero dello Sviluppo Economico la concessione di una data per la convocazione del Tavolo nazionale. La vicenda Adelchi”, aggiunge Loredana Capone, “è infatti una crisi nazionale per i numeri e per il settore di attività”. Il tavolo nazionale è convocato per il 14 dicembre alle 15 a Roma presso la sede del Ministero allo Sviluppo Economico alla presenza del rappresentato del Ministero del Lavoro. “Esprimo soddisfazione”, dice ancora la Capone, “per il primo passo ma anche preoccupazione per la prospettiva di ricollocazione dei lavoratori, almeno parte alla volta. Perciò al tavolo romano chiederemo di velocizzare l’iter per l’Istruttoria delle Pratiche relative alle domande di investimento già presentate e chiederemo altresì al Ministero e ad Invitalia di impegnarsi insieme a noi al reperimento di altre aziende che vogliano investire nell’Area Pit9 dove ha sede Adelchi. Non c ‘è tempo da perdere, la nuova Cig per gli operai Adelchi è il primo obiettivo, ma per noi è indispensabile riconvertire il tessuto per dare prospettive ai lavoratori. Ringrazio i sindacati e tutti coloro che stanno seguendo la causa insieme alla Regione, che assicura il costante impegno al fianco dei lavoratori con tutti gli incentivi di cui dispone”.


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Collepasso, vincita col botto al 10eLotto

Si festeggia in Puglia in occasione del concorso del 10eLotto di martedì 16 luglio. La fortuna fa tappa a Collepasso, in provincia di Lecce, dove sono stati centrati…

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10eLotto, colpo da 50mila euro a Collepasso

Si festeggia in Puglia in occasione del concorso del 10eLotto di ieri martedì 16 luglio.

La fortuna fa tappa a Collepasso, in provincia di Lecce, dove sono stati centrati 50mila euro grazie ad un “9 Oro”.

L’ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per oltre 25,9 milioni di euro, per un totale di oltre 2,14 miliardi da inizio anno.

 

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Riparte LINEA, il servizio di trasporto pubblico comunale di Ugento

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Da ieri è attivo il servizio di trasporto pubblico comunale LINEA che collega i centri abitati di Gemini e Ugento con le splendide località costiere di Torre San Giovanni, Fontanelle, Torre Mozza e Lido Marini.

Fino al 10 settembre, saranno disponibili ben 13 corse giornaliere, distribuite tra le 7:30 e le 1:40, con una pausa tra le 14:00 e le 16:00. Quest’anno, il servizio si arricchisce di una nuova immagine coordinata, attualmente in fase di allestimento sui minibus e presso tutte le fermate. Inoltre, nei prossimi giorni, sarà disponibile una nuova app per smartphone che permetterà di ottenere informazioni in tempo reale sugli orari di passaggio da ciascuna fermata e di acquistare digitalmente i biglietti.

Un’ulteriore novità di quest’anno è il servizio aggiuntivo FLEXI, che consentirà di prenotare corse dedicate per raggiungere la stazione FSE di Taurisano-Ugento dal centro della città e viceversa.

I servizi LINEA e FLEXI di Ugento, assieme al servizio su prenotazione lanciato recentemente a Patù, anticipano, sfruttando risorse comunali, il più esteso potenziamento dei servizi di trasporto pubblico dell’Area Interna Sud Salento, previsto per entrare a pieno regime a giugno 2025.

Il commento del sindaco Salvatore Chiga:
“Siamo entusiasti di annunciare la ripartenza del servizio di trasporto pubblico comunale LINEA, che quest’anno offre ancora più corse e nuove funzionalità per agevolare gli spostamenti di cittadini, lavoratori e turisti, studiati ad hoc insieme al presidente del consiglio Vincenzo Scorrano sulla base delle richieste pervenute la scorsa estate. Invitiamo tutti a utilizzare questo servizio, lasciando a casa l’auto, per contribuire alla riduzione dell’inquinamento e migliorare la sicurezza stradale, soprattutto per i nostri giovani. Grazie a un’ampia offerta di corse giornaliere e a orari flessibili, LINEA permette a tutti di muoversi liberamente e in modo sostenibile. Ogni anno lavoriamo per migliorare il servizio, superando complesse difficoltà amministrative. Siamo particolarmente orgogliosi di riuscire a partire 10 giorni prima rispetto all’anno scorso, dimostrando il nostro impegno nel fornire un servizio efficiente e puntuale. Auguro a tutti una buona estate, all’insegna della mobilità sostenibile e della sicurezza”.

Il commento del presidente del consiglio Vincenzo Scorrano:
“Ce l’abbiamo fatta! Ringrazio l’azienda collaboratrice, gli uffici comunali e i funzionari coinvolti per l’intenso lavoro degli ultimi giorni. Anche se nei prossimi giorni potrebbero esserci piccoli aggiustamenti da fare, siamo certi che tutto sarà presto perfetto. Il servizio è pensato per migliorare la qualità della vita dei residenti e dei turisti che scelgono Ugento. Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito a questo progetto e invitiamo la comunità a usufruire del servizio, restando sintonizzati per ulteriori novità”.

 

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Asd Città di Otranto: via alla nuova stagione con grosse novità

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Si alza il sipario sulla nuova stagione dell’Asd Città di Otranto.

Grosse novità in casa biancazzurra quelle che verranno presentate nel corso di una conferenza stampa organizzata per sabato 13 luglio alle 19 nella Sala Triangolare del Castello Aragonese della Città dei Martiri.

La serata sarà l’occasione per esporre le linee guida della stagione 2024/ 2025 e rendere ufficiali alcune situazioni già compiute e altre in fase di compimento.

Ad aprire la conferenza stampa il saluto del presidente del Città di Otranto, Giovanni Mazzeo, e le parole del direttore generale Tonino Ruggeri.

A seguire gli interventi di Luigi Santo, imprenditore di origini salentine e fondatore di Kong Energy che introdurrà le tracce fondamentali del nuovo corso biancazzurro, e quelli del commercialista Umberto Mussini che parlerà della parte economico- finanziaria del progetto, dell’avvocato Lorenzo Panelli, a lui il compito di presentare l’ossatura sostanziale del nuovo progetto sportivo e sociale. A chiudere interverrà l’utility manager Andrea Prandi.

Nuova linfa nell’organigramma societario, dunque, che garantirà negli anni a venire una solidità sostanziale alla società tra le più importanti di calcio dilettantistico nel panorama pugliese.

Durante l’incontro di sabato saranno rese note ulteriori nuove per il futuro del Città di Otranto e sarà svelato anche il nuovo logo societario.

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