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Cronaca

Neviano, 43enne percepisce la pensione della suocera defunta. Denunciata per truffa

Dopo aver incassato indebitamente 55mila Euro, è stata denunciata alla Procura della Repubblica per truffa aggravata ai danni dello Stato

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La Finanza di Gallipoli ha identificato una donna, 43enne di Neviano, che percepiva per conto della suocera defunta l’11 ottobre 2003 una pensione erogata mediante accredito su un libretto postale di Galatone. Dopo aver visionato i documenti e gli atti contenuti nel fascicolo dell’allora INPDAP, i finanzieri non hanno riscontrato la presenza di alcuna comunicazione attinente al decesso dell’avente diritto ovvero domande di reversibilità della prestazione medesima. Al fine di acquisire ulteriori elementi di dettaglio in ordine alla natura del rapporto finanziario in questione e, in particolare, del libretto postale on line sul quale erano state mensilmente accreditate le somme riconducibili alla prestazione pensionistica erogata a favore della defunta, le Fiamme Gialle hanno svolto accertamenti presso la filiale di Lecce delle “Poste Italiane S.P.A.”, per verificare se il libretto fosse “dormiente” ovvero se vi fossero situazioni di illiceità nella sua gestione, da parte di chi era eventualmente autorizzato ad operarvi.E’ così emerso che l’unica persona delegata ad operare su tale libretto, a far data dal mese di ottobre 2003, risultava essere proprio la nuora della donna deceduta. I finanzieri si sono recati a Galatone presso il locale ufficio postale, ove hanno proceduto al sequestro penale del libretto postale on-line. Inoltre, la donna è stata denunciata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, avendo indebitamente percepito, a partire dall’ottobre 2003, somme a titolo di prestazioni pensionistiche pari a circa 55mila euro. L’attività delle Fiamme Gialle si inquadra in un contesto operativo svolto su tutto il territorio nazionale con la collaborazione del personale dell’I.N.P.D.A.P..

Cronaca

Incendio a Napoli, muore turista di Maglie

Il rogo scoppiato nella notte in un B&B del centro della città. La vittima è Emanuela Chirilli, 28 anni, morta probabilmente per asfissia

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Tragedia nella notte a Napoli dove una donna, Emanuela Chirilli, 28enne di Maglie, in vacanza nel capoluogo partenopeo è deceduta a causa di un incendio.

La donna alloggiava al settimo piano di un bed and breakfast della centralissima Piazza Municipio.

Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco e la pattuglia del commissariato Decumani della Polizia di Stato, sono in corso accertamenti sulle cause; intervenute anche le forze dell’ordine, i rilievi sono affidati alla Polizia Scientifica.

Al momento non si esclude nessuna ipotesi, viene ritenuta maggiormente verosimile quella di un corto circuito all’impianto o di un malfunzionamento di un elettrodomestico.

Il corpo sarebbe stato trovato, già privo di vita, quando i vigili del fuoco sono entrati nell’appartamento per spegnere le fiamme.

Si pensa la donna possa essere morta per asfissia.

Al momento, di lei, si sa solo che è della provincia di Lecce.

L’incendio e, soprattutto, il fumo ha interessato anche altri appartamenti.

Il palazzo non è stato sgomberato e non avrebbe subito danni strutturali anche se alcune persone si sono comunque riversate in strada.

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Alliste

Rocambolesco scontro, auto vola contro un muro

Incidente tra due vetture nel primo pomeriggio a Felline, frazione di Alliste

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Una scena da film quella che si sono ritrovati dinanzi i soccorritori questo pomeriggio ad Alliste, nella frazione di Felline, dove si è verificato un rocambolesco incidente, fortunatamente senza gravi conseguenze.

I protagonisti sono però dei malcapitati automobilisti, e non degli stuntman hollywoodiani. Nel primo pomeriggio lo scontro, in via Trieste, tra due vetture: una Audi Q5 ed una Mercedes. Il conducente di quest’ultima è rimasto incastrato tra le lamiere dell’auto che, infatti, si è ribaltata su un fianco, terminando la sua corsa contro il muro di un’abitazione privata.

Estratto dai vigili del fuoco del Distaccamento di Gallipoli, è potuto rincasare sulle sue gambe: sia lui che il conducente dell’Audi, per fortuna, non ha riportato seri traumi.

La ricostruzione della dinamica è affidata alle forze dell’ordine. Pare evidente, all’origine dell’accaduto, una mancata precedenza.

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Cronaca

Arrestato corriere della droga

Sulla Brindisi Lecce fermato 50enne albanese a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta. Trasportava 17 chili di cocaina che, una volta immessi sul mercato avrebbero consentito alle organizzazioni criminali destinatarie della droga profitti illeciti per 2 milioni di euro

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I finanzieri del Comando Provinciale di Lecce durante un servizio di controllo economico del territorio, nella tarda serata di ieri, hanno individuato e fermato un’autovettura che procedeva sulla statale 613 tra Brindisi e Lecce.

L’autovettura con a bordo solo il conducente, un 50enne di nazionalità albanese, è stata sottoposta ad un normale controllo di polizia, in quanto i militari insospettiti dalla velocità sostenuta alla quale viaggiava il mezzo, un’Alfa Romeo Giulietta, nonché da evidenti segni di irrequietezza del’uomo, inducevano gli stessi ad approfondire tale situazione sospetta.

Il controllo preliminare e l’atteggiamento elusivo del conducente facevano ritenere necessaria un’ispezione più accurata del mezzo presso gli uffici di piazzetta dei Peruzzi, anche attraverso l’ausilio delle unità cinofile del Gruppo di Lecce.

L’approfondita ispezione ha dato esito positivo e consentito di individuare quindici panetti di circa 1.100 grammi ciascuno, per un peso complessivo di circa 17 chilogrammi di cocaina.

Il corriere, con precedenti penali specifici in materia di stupefacenti, è stato tratto in arresto e condotto presso la casa di reclusione di Borgo Sannicola a Lecce, mentre il veicolo utilizzato per il trasporto illecito, unitamente al quantitativo dello stupefacente, sono stati sottoposti a sequestro.

La cocaina immessa sul mercato avrebbe consentito alle organizzazioni criminali destinatarie dello stupefacente di ottenere illeciti profitti per circa 2 milioni di euro.

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