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Cronaca

Saltato incontro in Provincia con azienda HDS

Questa azienda aveva assunto l’impegno di presentarsi in Provincia con assegni alla mano delle mensilità di dicembre e gennaio, ma causa maltempo

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Come spesso accade, dai riflettori all’oblio il passo è breve. Così accade che cadano nel disinteresse, fatte salve alcune eccezioni, anche vicende che hanno riempito a lungo strade e stampa. Ve la ricordate la multinazionale British American Tobacco, che pur producendo utili per migliaia di euro, ha deciso di chiudere per traslocare la produzione in paesi dove il costo e il diritto del lavoro sono nettamente inferiori? Bene, ad oggi la questione lavorativa, nonostante le rassicurazioni di tanti, è ancora più che aperta. Oggi presso la Provincia di Lecce si sarebbe dovuto tenere un incontro con una delle aziende, la HDS, individuata per la ricollocazione di 26 lavoratori precedentemente in forze alla BAT, per monitorare lo stato delle cose. Questa azienda, che al 30 gennaio scorso avrebbe dovuto corrispondere ai lavoratori le mensilità di dicembre e gennaio, aveva assunto l’impegno di presentarsi oggi in Provincia con assegni alla mano. Pare, invece, che abbia comunicato poche ore prima che, causa maltempo, non avrebbe potuto partecipare alla riunione. Bene, allora i lavoratori si sarebbero aspettati che quanto meno si fosse proceduto, in un mondo altamente tecnologizzato, a pagare telematicamente quanto dovuto. E invece no, il maltempo sembra aver reso impraticabili anche le autostrade dell’informazione.


Aleggiavano già dei dubbi sul reale interesse dell’azienda a sviluppare la propria attività nel Salento. Ritengo che il comportamento odierno, quantomeno poco serio, non faccia altro che rafforzare quei sospetti ed allarmare ulteriormente le 26 famiglie interessate, che alla tranquillità erano già state costrette a rinunciare fin dall’avvio dell’assurdo calvario cui l’intera vicenda BAT le ha condannate”.

On. Teresa Bellanova


Cronaca

Incendio a Napoli, muore turista salentina

Il rogo scoppiato nella notte in un B&B del centro della città. La donna, 28 anni, è morta probabilmente per asfissia

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Tragedia nella notte a Napoli dove una salentina, di 28 anni, in vacanza nel capoluogo partenopeo è deceduta a causa di un incendio.

La donna alloggiava al settimo piano di un bed and breakfast della centralissima Piazza Municipio.

Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco e la pattuglia del commissariato Decumani della Polizia di Stato, sono in corso accertamenti sulle cause; intervenute anche le forze dell’ordine, i rilievi sono affidati alla Polizia Scientifica.

Al momento non si esclude nessuna ipotesi, viene ritenuta maggiormente verosimile quella di un corto circuito all’impianto o di un malfunzionamento di un elettrodomestico.

Il corpo sarebbe stato trovato, già privo di vita, quando i vigili del fuoco sono entrati nell’appartamento per spegnere le fiamme.

Si pensa la donna possa essere morta per asfissia.

Al momento, di lei, si sa solo che è della provincia di Lecce.

L’incendio e, soprattutto, il fumo ha interessato anche altri appartamenti.

Il palazzo non è stato sgomberato e non avrebbe subito danni strutturali anche se alcune persone si sono comunque riversate in strada.

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Cronaca

Arrestato corriere della droga

Sulla Brindisi Lecce fermato 50enne albanese a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta. Trasportava 17 chili di cocaina che, una volta immessi sul mercato avrebbero consentito alle organizzazioni criminali destinatarie della droga profitti illeciti per 2 milioni di euro

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I finanzieri del Comando Provinciale di Lecce durante un servizio di controllo economico del territorio, nella tarda serata di ieri, hanno individuato e fermato un’autovettura che procedeva sulla statale 613 tra Brindisi e Lecce.

L’autovettura con a bordo solo il conducente, un 50enne di nazionalità albanese, è stata sottoposta ad un normale controllo di polizia, in quanto i militari insospettiti dalla velocità sostenuta alla quale viaggiava il mezzo, un’Alfa Romeo Giulietta, nonché da evidenti segni di irrequietezza del’uomo, inducevano gli stessi ad approfondire tale situazione sospetta.

Il controllo preliminare e l’atteggiamento elusivo del conducente facevano ritenere necessaria un’ispezione più accurata del mezzo presso gli uffici di piazzetta dei Peruzzi, anche attraverso l’ausilio delle unità cinofile del Gruppo di Lecce.

L’approfondita ispezione ha dato esito positivo e consentito di individuare quindici panetti di circa 1.100 grammi ciascuno, per un peso complessivo di circa 17 chilogrammi di cocaina.

Il corriere, con precedenti penali specifici in materia di stupefacenti, è stato tratto in arresto e condotto presso la casa di reclusione di Borgo Sannicola a Lecce, mentre il veicolo utilizzato per il trasporto illecito, unitamente al quantitativo dello stupefacente, sono stati sottoposti a sequestro.

La cocaina immessa sul mercato avrebbe consentito alle organizzazioni criminali destinatarie dello stupefacente di ottenere illeciti profitti per circa 2 milioni di euro.

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Cronaca

Bruciava letame in campagna, denunciato titolare azienda agricola

Odori nauseabondi e inquinamento, rinvenuti dai carabinieri 140 metri cubi di letame combusto

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A far scattare le indagini sono state le numerose segnalazioni da parte dei cittadini di Veglie.

Il titolare di un’azienda agricola è stato denunciato per illecita gestione di rifiuti speciali non pericolosi, depositati al suolo e smaltiti mediante combustione.

Gli odori nauseabondi che, negli ultimi giorni, hanno investito la cittadina vegliese hanno portato all’avvio delle indagini da parte dei militari della locale Stazione unitamente a quelli del Nucleo Carabinieri Forestali di Lecce che hanno ricondotto l’origine del fenomeno all’illecito trattamento di rifiuti da parte di un’azienda del territorio.

A seguito delle segnalazioni i carabinieri hanno effettuato diversi sopralluoghi e circoscritto l’area di origine fino ad individuare un’azienda agricola ricadente nel territorio di Salice Salentino.

L’ispezione ha consentito di accertare all’interno dell’area aziendale la presenza di numerosi cumuli di letame derivante da attività di allevamento zootecnico, sparsi su un’area di circa 450 metri quadri, per un volume di circa 140 metri cubi, per la maggior parte combusto.

Il titolare dell’azienda è stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per illecita gestione di rifiuti speciali non depositati al suolo e smaltiti mediante combustione.

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