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News & Salento

Flc Cgil e Cgil Lecce: “Trasparenza e democrazia nell’Università del Salento”

Gli accadimenti degli ultimi giorni evidenziano sempre più l’inadeguatezza della gestione politica e amministrativa dell’Università del Salento. Prima c’è stata la vicenda

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Gli accadimenti degli ultimi giorni evidenziano sempre più l’inadeguatezza della gestione politica e amministrativa dell’Università del Salento. Prima c’è stata la vicenda dello Statuto, formulato senza una condivisione di tutta la comunità accademica e con diversi vizi procedurali e irregolarità varie, tanto da costringere alcuni rappresentanti istituzionali a ricorrere al Tribunale amministrativo; poi il Regolamento Generale imposto in maniera analoga e senza il prescritto parere obbligatorio del Ministero con la previsione di alcune norme che non sono state accettate dal personale; quindi, la vicenda della nomina del Direttore Generale anch’essa caratterizzata da una serie di vizi procedurali e con la presenza tra i candidati di un dirigente con pendenze giudiziarie. A ciò si devono aggiungere i vari comportamenti antisindacali messi in atto dall’Amministrazione universitaria che hanno costretto, come estrema ratio, la maggior parte delle Organizzazioni sindacali a ricorrere alle vie legali per chiederne la repressione, senza peraltro trovare giustizia. In questo scenario il Rettore dell’Università del Salento, anziché aprirsi al confronto democratico e fornire le risposte adeguate ai vari interrogativi posti, persevera nella sua opera di delegittimazione del movimento sindacale e di personalizzazione dello scontro. Continua strumentalmente a parlare di privilegi e ricatti senza però spiegare chi ne siano gli autori e in cosa consistano, continua a criminalizzare la critica e le voci del dissenso. Tutto ciò sta producendo un vulnus di democrazia e grande malessere all’interno dell’Ateneo e non solo tra il personale tecnico-amministrativo che pur vede compromessi diritti acquisiti e tutele. Anche tra i docenti si sta determinando una grave conflittualità alimentata dai comportamenti del Rettore. Basti vedere ciò che sta accadendo nelle elezioni dei nuovi direttori di dipartimento. C’è una frammentazione e una spaccatura piuttosto preoccupante e profonda con lo stesso Rettore che non sempre conserva la sua neutralità entrando pesantemente in campo. Ed infine gli studenti che a fronte di servizi sempre insufficienti si vedono costretti a pagare una contribuzione che ormai è tra le più elevate, se rapportate alla situazione economica del territorio. Per tutto ciò la CGIL e la FLC CGIL non possono che esprimere preoccupazione per la deriva antidemocratica e falsamente efficientista cui l’Ateneo sta andando incontro. Invitano il Rettore e tutta l’amministrazione universitaria ad invertire la rotta, a fare un passo indietro, a ripristinare corrette relazioni sindacali ed un clima di migliore convivenza, nonché il rispetto delle regole,delle norme e dei principi di trasparenza.


CGIL LECCE – FLC CGIL

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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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