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Attualità

Colletti bianchi: educazione e rispetto per favore

Quante volte vi è capitato di recarvi in un ufficio pubblico per sbrigare una pratica e siete stati maltrattati da grigi personaggi che vantano uno stipendio pagato da tutti noi cittadini?
Avete presente gli omini dai visi pallidi che vagano come spettri stanchi nei corridoi dei nostri Municipi? Quei folletti solitari che appiccicati ad un computer o davanti ad una fotocopiatrice sbuffano in continuazione? Ecco proprio di loro voglio parlarvi.

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Quante volte vi è capitato di recarvi in un ufficio pubblico per sbrigare una pratica e siete stati maltrattati da grigi personaggi che vantano uno stipendio pagato da tutti noi cittadini?


Avete presente gli omini dai visi pallidi che vagano come spettri stanchi nei corridoi dei nostri Municipi?  Quei folletti solitari che appiccicati ad un computer o davanti ad una fotocopiatrice sbuffano in continuazione? Ecco proprio di loro voglio parlarvi.


Esistono due categorie di impiegati comunali, quelli che lavorano e sanno lavorare e quelli che sbandierano la loro inutile saccenza, e talvolta (è doveroso dirlo), non san far bene neanche quello.

I nostri comuni sono piccoli e spesso arrancano sotto il peso di una crisi globale che schiaccia sempre i pesciolini sfiorando solo marginalmente gli squali predatori. Molti di noi sono senza lavoro pur avendo studiato e molti invece studiano ancora sperando in un futuro meno critico. C’è chi è tranquillo e vive bene raccogliendo i frutti del lavoro di una vita e c’è invece chi non sa più come fare a tirare avanti. Questa molteplicità di condizioni economicamente variegate si interseca con un altrettanto molteplice e variegata pluralità di condizioni culturali.


È inutile negare la diffusa ignoranza che aleggia come uno spettro sui nostri paesi, è un’ignoranza malsana, un cancro per la società e la tomba del progresso educativo e socio-culturale. “C’è un’ignoranza da analfabeti e un’ignoranza da dottori”, scriveva Montaigne. Ed è proprio l’ignoranza “da dottori” che é ingiustificata e ingiustificabile. Oggi il lavoro è un privilegio e forse i nostri cari impiegati comunali, spesso non si rendono conto della fortuna immane che vivono quotidianamente.

Spesso si tratta di impiegati che non solo non sanno fare il loro lavoro, ma dovrebbero astenersi dal rapporto coi terzi perché non idonei alle pubbliche relazioni. Denuncio una prassi vergognosa che si perpetua in molti uffici pubblici dei nostri Comuni, la tendenza maniacale ad aggredire acidamente chi per sfortuna o per scelta “dottore” non è.  Pensate alle vostre mamme o ai vostri papà, a quelli che non hanno studiato perché non hanno potuto farlo, oppure a quelli che pur avendo studiato non riescono a tenere il passo con l’incremento della produzione cartacea richiesta da Comuni ed affini.  Cosa succede quando un non “dottore” si presenta allo sportello per chiedere informazioni? Nella maggior parte dei casi, i “dottori” malcelano il loro “inacidimento” per l’interruzione imposta alle continue pause che il lavoro “dipendente” largamente concede.

Spero che i diretti interessati si ravvedano e la smettano una volta per tutte di ritenersi al di sopra del sistema. L’altezzosa saccenza dei “dottori” non si addice alla posizione che ricoprono. Un impiegato comunale dovrebbe essere al servizio della cittadinanza, non sono ammissibili aggressioni verbali e sfoghi personali. Tutto quello che si chiede ad un “dottore” è di semplificare ciò che la burocrazia ha reso difficile e di rispondere in modo cordiale ed educato alle richieste del pubblico. Se non sanno fare neanche questo, di buono sul loro conto e sul loro lavoro resta ben poco da dire.


Luana Prontera


Attualità

Poste Italiane: al via i lavori nell’ufficio Maglie Centro

Interventi di ammodernamento per migliorare la qualità dei servizi e dell’accoglienza. La continuità dei servizi postali e finanziari ai cittadini sarà garantita nell’ufficio postale di Maglie 1 con orario prolungato

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Poste Italiane comunica che da domani (mercoledì 23 aprile) l’ufficio postale di Maglie Centro sarà interessato da interventi di ammodernamento per migliorare la qualità dei servizi e dell’accoglienza.

La sede di via Regina Margherita, infatti, è inserita nell’ambito di “Polis – Casa dei Servizi Digital”, il progetto di Poste Italiane per rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione nei Comuni con meno di 15mila abitanti, con l’obiettivo di favorire la coesione economica, sociale e territoriale del nostro Paese e il superamento del digital divide.

Durante il periodo dei lavori sarà garantita la continuità dei servizi postali e finanziari nell’ufficio postale di via Salvatore Fitto (Maglie 1), che, per l’occasione, verrà potenziato osservando orario di apertura anche pomeridiana: dal lunedì al venerdì dalle ore 8,20 alle 19,05 e il sabato fino alle 12,35.

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Gli Après La Classe lanciano “Casa di legno”

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Con “Casa di legno” gli Après La Classe inaugurano un nuovo capitolo del loro percorso artistico. Il singolo, in uscita oggi, martedì 22 aprile, è un brano che si fa rifugio e slancio, radice e orizzonte. Una traccia intensa e visionaria, capace di oltrepassare i generi e le sovrastrutture per restituire all’ascolto tutta la potenza di una musica autentica, viva, profondamente libera.

“Casa di legno è il posto in cui ci sentiamo in perfetta connessione con l’universo, un posto in cui il giudizio non esiste e la musica domina senza alcun limite stilistico. Una volta entrati, non vorrete più andar via!” – Après La Classe

Una band che ha consolidato nel tempo un’identità musicale riconoscibile, attraverso un lavoro collettivo che continua a evolversi tra studio e palcoscenico. Distribuito da Ada, registrato presso Funkeria Records, mixato da Alex Fazzi e masterizzato da Giovanni Versari, il brano si arricchisce della partecipazione speciale alla tromba di Gabriele Blandini, dando vita a una traccia intensa e coinvolgente, figlia delle mille anime musicali che da sempre abitano l’universo sonoro della band salentina. Il singolo sarà presentato dal vivo lunedì 21 aprile con un evento speciale al Parco Gondar di Gallipoli (LE).

Nati nel 1996 nel cuore del Salento, gli Après La Classe si fanno presto conoscere nei live club pugliesi, fino a conquistare l’intera penisola con l’uscita del primo album omonimo nel 2002 e una travolgente attività dal vivo. Nel 2004 pubblicano Un numero, che inaugura un viaggio musicale libero da etichette e costantemente aperto alla contaminazione. La vera casa della band è il palco, dove negli anni costruiscono una fanbase solida e appassionata. Il riconoscimento come Gruppo rivelazione dell’anno 2005 da Super Club Live ne è solo la conferma. Con gli album Luna Park (2006), Mammalitaliani (2010, prodotto da Caparezza), Riuscire a volare e Circo Manicomio (2017), il gruppo prosegue una crescita artistica segnata da importanti collaborazioni: Caparezza, Giuliano Sangiorgi, Alborosie, Tormento, Manu Chao. Numerosi i tour internazionali (New York, Los Angeles, Montreux Jazz Festival) e i successi radiofonici, tra cui Mammalitaliani, premiato come Pezzo Folk dell’anno dal MEI, e Sogno Otro Mundo con Manu Chao, pubblicato nel 2022 all’interno del disco Santa Marilena.

Nel 2024, gli Après La Classe pubblicano il singolo Estate a Monaco feat. Laioung e annunciano un nuovo album in arrivo. Nel frattempo, ci accolgono nella loro nuova Casa di legno.

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Oggi è la Giornata Mondiale della Terra

Quest’anno cade proprio il giorno dopo la scomparsa di Papa Francesco, sempre in prima linea per le battaglie in difesa dell’ambiente. Il Santo Padre parlava di «insensata guerra al Creato»…

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Istitutita nel 1970 dall’ambientalista statunitense Gaylord Nelson, Giornata Mondiale della Terra si svolge il 22 aprile di ogni anno ed è dedicata alla sensibilizzazione e all’azione per la protezione dell’ambiente.

L’idea nacque nel 1969, quando Nelson, allora senatore degli Stati Uniti, fu testimone di una devastante marea nera che colpì la costa di Santa Barbara, in California.

Questo incidente suscitò grande preoccupazione riguardo alla salute del nostro pianeta e spinse Nelson a cercare un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle questioni ambientali.

Così, il 22 aprile 1970, Nelson organizzò il primo Earth Day negli Stati Uniti.

L’obiettivo principale era quello di creare un movimento che unisse le persone nella lotta per la salvaguardia del nostro pianeta.

Grazie al successo del primo Earth Day, l’evento si diffuse rapidamente in tutto il paese e presto divenne un movimento globale. Oggi, la Giornata della Terra è celebrata in tutto il mondo, coinvolgendo persone di diverse nazionalità e culture che si uniscono per promuovere la consapevolezza ambientale e adottare comportamenti sostenibili.

Il tema scelto per il 2025 è “Il Nostro Potere, Il Nostro Pianeta” e i volontari della Fondazione Internazionale La Via della Felicità di tutta Italia, continueranno le loro iniziative di riqualificazione urbana nel rispetto della guida al buon senso per una vita migliore dal titolo La Via della Felicità scritta dall’umanitario L. Ron Hubbard.

Si tratta del primo codice morale che ha come scopo quello di arrestare il declino morale nella società e ripristinare integrità e fiducia nell’uomo, riempie il vuoto morale in una società sempre più materialista e contiene 21 principi fondamentali che guidano una persona a un migliore tenore di vita.

Interamente non religioso, può essere seguito da persone di ogni razza, colore o credo per ripristinare i legami che uniscono l’umanità.

PAPA FRANCESCO: «INSENSATA GUERRA AL CREATO»

La casualità (o forse no) che la Giornata Mondiale della Terra cada proprio il giorno dopo la scomparsa di Papa Francesco, ci ricorda anche le battaglie del Santo Padre per la difesa dell’ambiente.

Bergoglio parlava di «insensata guerra al Creato».

Con gli effetti di questo conflitto che sono il prosciugamento di tanti fiumi, lo stravolgimento del ciclo dell’acqua prodotto da un «consumismo rapace», l’innalzamento delle temperature con le gravi siccità, effetto dell’uso sfrenato di combustili fossili e dell’abbattimento delle foreste.

«Inoltre», aggiungeva il Papa, «industrie predatorie stanno esaurendo e inquinando le nostre fonti di acqua potabile con pratiche estreme come la fratturazione idraulica per l’estrazione di petrolio e gas, i progetti di mega-estrazione incontrollata e l’allevamento intensivo di animali».

Anche questa è l’eredità lasciataci da Papa Francesco. Non sciupiamola!

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