Cronaca
Specchia: in manette stalker
I Carabinieri di Specchia hanno arrestato, Antonio Aspirante, 35enne del posto, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile di stalking ai danni di una sua concittadina.
I Carabinieri di Specchia hanno arrestato, Antonio Aspirante, 35enne del posto, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile di stalking ai danni di una sua concittadina. Agli inizi di aprile la vittima si era presentata presso uffici della caserma di Specchia e aveva raccontato ai Carabinieri di essere, da diversi mesi, oggetto di una serie di “attenzioni” asfissianti da parte dell’uomo. Specificava, la donna, di aver ricevuto centinaia di bigliettini e lettere che, in un primo tempo, contenevano dichiarazioni di amore e frasi dolci ma ben presto, visto che il sentimento non era ricambiato, le belle parole si erano trasformate in insulti e minacce. Alle missive si erano ben presto aggiunte molestie di vario tipo ed ulteriori minacce fatte di persona da Aspirante. Le ossessive attenzioni riservatele avevano costretto la donna a cambiare le proprie abitudini di vita, tanto che ormai non poteva praticamente più uscire dalla propria abitazione da sola con la conseguenza di un perenne stato di ansia ed agitazione. Svolte le indagini del caso ed accertata la veridicità delle dichiarazioni della donna, i militari della Stazione Carabinieri di Specchia hanno informato la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce chiedendo all’Autorità Giudiziaria l’emissione di un provvedimento che tutelasse la serenità e l’incolumità della vittima ponendo, contemporaneamente, un freno alle azioni sconsiderate di Aspirante. Il 15 maggio scorso a carico dell’uomo veniva emessa un’ordinanza cautelare che gli vietava di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla sua vittima. Il giorno successivo il provvedimento era notificato all’interessato il quale, quindi, aveva piena conoscenza dei divieti e degli obblighi impostigli dall’Autorità Giudiziaria. Le decisioni adottate, però, non hanno avuto alcun effetto sull’uomo il quale ha continuato imperterrito a perseguitare e minacciare la sua vittima attendendola fuori dalla propria abitazione e dai luoghi da lei solitamente frequentati. La notte fra il 22 ed il 23 maggio Aspirante è nuovamente piombato davanti alla casa della donna inveendo e minacciando sia lei che i suoi familiari intervenuti per cercare di calmare l’uomo. Vista l’inutilità di qualsiasi argomentazione e l’impossibilità di ridurre a più miti consigli il persecutore, è stato richiesto l’intervento dei Carabinieri che, giunti in prossimità del luogo, hanno trovato lo stalker, in evidente stato di agitazione dovuta presumibilmente all’abuso di sostanze alcoliche o psicotrope. L’uomo, non solo non accennava a tranquillizzarsi ma continuava a sciorinare tutto il suo bagaglio di offese e minacce verso la propria vittima anche davanti ai agli uomini dell’Arma. Avuta la certezza che l’uomo avesse fatto rientro a casa, i Carabinieri hanno immediatamente relazionato quanto accaduto all’Autorità Giudiziaria che ha emesso l’ordinanza di sostituzione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima con quella della custodia cautelare in carcere. Così sono per Antonio ASPIRANTE sono scattate le manette ed il trasferimento presso il carcere di Lecce.
Cronaca
Arrestato corriere della droga
Sulla Brindisi Lecce fermato 50enne albanese a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta. Trasportava 17 chili di cocaina che, una volta immessi sul mercato avrebbero consentito alle organizzazioni criminali destinatarie della droga profitti illeciti per 2 milioni di euro
I finanzieri del Comando Provinciale di Lecce durante un servizio di controllo economico del territorio, nella tarda serata di ieri, hanno individuato e fermato un’autovettura che procedeva sulla statale 613 tra Brindisi e Lecce.
L’autovettura con a bordo solo il conducente, un 50enne di nazionalità albanese, è stata sottoposta ad un normale controllo di polizia, in quanto i militari insospettiti dalla velocità sostenuta alla quale viaggiava il mezzo, un’Alfa Romeo Giulietta, nonché da evidenti segni di irrequietezza del’uomo, inducevano gli stessi ad approfondire tale situazione sospetta.
Il controllo preliminare e l’atteggiamento elusivo del conducente facevano ritenere necessaria un’ispezione più accurata del mezzo presso gli uffici di piazzetta dei Peruzzi, anche attraverso l’ausilio delle unità cinofile del Gruppo di Lecce.
L’approfondita ispezione ha dato esito positivo e consentito di individuare quindici panetti di circa 1.100 grammi ciascuno, per un peso complessivo di circa 17 chilogrammi di cocaina.
Il corriere, con precedenti penali specifici in materia di stupefacenti, è stato tratto in arresto e condotto presso la casa di reclusione di Borgo Sannicola a Lecce, mentre il veicolo utilizzato per il trasporto illecito, unitamente al quantitativo dello stupefacente, sono stati sottoposti a sequestro.
La cocaina immessa sul mercato avrebbe consentito alle organizzazioni criminali destinatarie dello stupefacente di ottenere illeciti profitti per circa 2 milioni di euro.
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Cronaca
Bruciava letame in campagna, denunciato titolare azienda agricola
Odori nauseabondi e inquinamento, rinvenuti dai carabinieri 140 metri cubi di letame combusto
A far scattare le indagini sono state le numerose segnalazioni da parte dei cittadini di Veglie.
Il titolare di un’azienda agricola è stato denunciato per illecita gestione di rifiuti speciali non pericolosi, depositati al suolo e smaltiti mediante combustione.
Gli odori nauseabondi che, negli ultimi giorni, hanno investito la cittadina vegliese hanno portato all’avvio delle indagini da parte dei militari della locale Stazione unitamente a quelli del Nucleo Carabinieri Forestali di Lecce che hanno ricondotto l’origine del fenomeno all’illecito trattamento di rifiuti da parte di un’azienda del territorio.
A seguito delle segnalazioni i carabinieri hanno effettuato diversi sopralluoghi e circoscritto l’area di origine fino ad individuare un’azienda agricola ricadente nel territorio di Salice Salentino.
L’ispezione ha consentito di accertare all’interno dell’area aziendale la presenza di numerosi cumuli di letame derivante da attività di allevamento zootecnico, sparsi su un’area di circa 450 metri quadri, per un volume di circa 140 metri cubi, per la maggior parte combusto.
Il titolare dell’azienda è stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per illecita gestione di rifiuti speciali non depositati al suolo e smaltiti mediante combustione.
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Cronaca
Lucugnano: «Sistemate quei semafori»
«Aspettiamo che qualcuno si faccia male per ripararli?». La segnalazione: all’ingresso della frazione, per chi proviene da Tricase, tre semafori che da fine settembre non funzionano
Se ad un incrocio vi è un semaforo vuol dire che qualcuno, a monte, lo ha ritenuto importante per la sicurezza di tutti i passanti, in auto, moto, bici o a piedi che sia.
A Lucugnano, all’ingresso per chi proviene da Tricase, da oltre due mesi, tre semafori sono lampeggianti, non funzionano!
«La funzionalità dei semafori per la viabilità che regola il traffico sulla provinciale è inefficace», ci ha segnalato Elisa C., una nostra lettrice della frazione tricasina.
Che risale anche alla causa e alle origini del guasto: «Il loro funzionamento si è interrotto durante un temporale a fine settembre, sono lampeggianti da allora e, nonostante le sollecitazioni, nessuno è mai intervenuto».
«Aspettiamo che qualcuno si faccia male per ripararli?» si chiede Elisa, che evidenzia come questo non sia «un piccolo inconveniente ma un potenziale pericolo che richiede attenzione immediata per la sicurezza di tutti».
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