News & Salento
Crisi del Calzaturiero: in Veneto fanno così
Mentre si consuma lentamente il dramma dei 500 e passa dipendenti Adelchi, abbiamo voluto vedere come in un altro polo del Calzaturiero, quello di Montebelluna (Treviso), ci si è adoperati per affrontare i cambiamenti dello scenario internazionale riguardo al mercato del lavoro prima e alla crisi economica poi. In particolare, ci ha colpito (anche perché è una conferma di quanto andiamo dicendo da un decennio) una frase del sindaco di Montebelluna, Laura Puppato: “Chi ha investito nella qualità ha retto, gli altri no”.
E probabilmente, visti i risultati, sia il gruppo Adelchi che quello Filanto non sono stati in grado di prevedere i cambiamenti del mercato, errore imperdonabile per chi vuole fare impresa a certi livelli. Il risultato? Nel Salento lacrime e palliativi; nel montebellunese fiori all’occhiello come Geox e Stone Fly. E non è che nel Veneto la crisi economica in atto non si senta, anzi. “Va detto”, premette infatti il primo cittadino di Montebelluna, “che purtroppo anche il settore calzaturiero risente della cattive e persistenti congiunture economiche. In una crisi profonda come questa, però, i dati in nostro possesso ci mettono in evidenza che mentre tutti perdono con conseguente calo di fatturato, c’è chi ha subito un autentico crollo ed è chi non ha saputo puntare sulla qualità, anche quella di confezione tipicamente italiana.
A supporto di quanto sto dicendo ci sono i numeri: Geox, nonostante la crisi, chiuderà l’anno in sostanziale pareggio se non addirittura con piccoli aumenti; Stone Fly, un marchio che si sta facendo strada, non ha subito riduzioni di fatturato. Oltre alla Lotto, che risente pesantemente della concorrenza importante di marchi storici come Nike ed Adidas, abbiamo, poi, altre situazioni, come quella della “Rossignol Lange” per tutte, in cui invece la riduzione di fatturato è davvero preoccupante. Con tutto quello che comporta, a partire dai tagli delle maestranze che sono sempre le prime a subirne le conseguenze”. Per quegli operai che restano tagliati fuori state però provvedendo ad una sorta di ricollocamento.
“È vero”, conferma il sindaco Puppato, “è un’operazione in corso, ma tutt’altro che facile. Per questo stiamo cercando di mettere in piedi una sorta di holding con Provincia e Regione per organizzare dei corsi che possano formare delle figure poi realmente in grado di rientrare nel mondo del lavoro. L’obiettivo è quello di offrire una specializzazione sempre più spiccata perché più la maestranza è priva di professionalità e conoscenza e meno possibilità ha di lavorare”. Anche le fabbriche del montebellunese delegano la produzione a quelle collocate in Paesi dove il costo del lavoro è più conveniente? “Il nostro sta diventando un settore sempre più specialistico nella prototipazione (insieme di tecniche industriali volte a realizzare il cosiddetto prototipo, Ndr) e quindi qui si fa soprattutto design, elaborazione dei nuovi prodotti e ricerca. È chiaro che questo mette in crisi proprio il settore della manovalanza.
E marchi importanti come quelli che abbiamo nominato hanno il 70, in qualche caso il 90%, dei dipendenti assunti composto da tecnici, amministrativi o personale specialistico. Ma avendo agito con lungimiranza, si salva comunque una consistente fetta di occupazione. Geox, per intenderci, ha oltre 700 dipendenti tra design, tecnici e manager. È una grande azienda che lavora già nel futuro, ecco perché amo definire il nostro il “distretto della conoscenza”, proprio perché il lavoro materiale è decisamente ridotto rispetto a qualche anno fa”. Avete avuto l’intuizione di giocare d’anticipo… “Diciamo che abbiamo l’abitudine di cercare le soluzioni e questo è un aspetto che ci qualifica. Pubblico e privato tendono a lavorare insieme ed a concepire il necessario puntando sull’intelligenza e sulle conoscenze di tutti, nessuno escluso. Il pubblico non può non considerare fondamentale il benessere collettivo della società gestita, perché questo garantisce in termini di sicurezza e in termini di welfare”. Da Nord a Sud…
Giuseppe Cerfeda
L’idea e il primo brevetto
Durante un viaggio a Reno in Nevada (USA) per promuovere i vini di famiglia in una conferenza del settore, Mario Moretti Polegato (oggi presidente di Geox S.p.A., nonché maggiore azionista del Gruppo) decide di fare una passeggiata. Infastidito dal surriscaldamento dei piedi causato dalle scarpe con le suole di gomma che indossava, istintivamente fora entrambe le suole di gomma con un coltello. In questo modo aveva trovato una soluzione semplice ed efficace per far fuoriuscire il calore in eccesso dalle sue scarpe. Successivamente, Moretti Polegato sviluppa la sua intuizione nei laboratori di una piccola azienda calzaturiera di proprietà della famiglia, mettendo a punto una nuova tecnologia per le suole in gomma. La brevetta immediatamente e crea la prima “scarpa che respira”. Eravamo nel 1995…
News & Salento
Dalle auto in fiamme alla fuga di gas: le emergenze della viglia
Una notte della vigilia di Natale intensa per le squadre del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce che sono dovute intervenire in diversi comuni per porre rimedio ad una serie di emergenze.
A Lecce alle 20:50 di ieri un pino marittimo di grandi dimensioni, situato lungo la strada Lecce-Frigole, si è inclinato pericolosamente. L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco ha permesso il taglio della pianta e il ripristino della sicurezza e della viabilità dell’area.
A Castri di Lecce poco dopo le 22:30 ha preso fuoco una autovettura parcheggiata in una pubblica. L’incendio si è propagato ad un altro veicolo. Le squadre intervenute hanno domato rapidamente le fiamme, evitando ulteriori danni.
A Melissano, all’una, intervento di una squadra del distaccamento di Gallipoli per un incidente domestico causato da un malfunzionamento del regolatore di pressione del gas GPL, che ha provocato un’ustione di primo e secondo grado a un residente. L’area è stata messa in sicurezza, evitando gravi conseguenze.
Nella marina di Torre dell’Orso (Melendugno) questa mattina altra autovettura in fiamme alle ore 07:41. L’episodio è stato prontamente risolto senza ulteriori danni.
News & Salento
Auto in fiamme, fuga di gas, albero pericolante: emergenze della notte di viglia
Una notte della vigilia di Natale intensa per le squadre del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce che sono dovute intervenire in diversi comuni per porre rimedio ad una serie di emergenze.
A Lecce alle 20:50 di ieri un pino marittimo di grandi dimensioni, situato lungo la strada Lecce-Frigole, si è inclinato pericolosamente. L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco ha permesso il taglio della pianta e il ripristino della sicurezza e della viabilità dell’area.
A Castri di Lecce poco dopo le 22:30 ha preso fuoco una autovettura parcheggiata in una pubblica. L’incendio si è propagato ad un altro veicolo. Le squadre intervenute hanno domato rapidamente le fiamme, evitando ulteriori danni.
A Melissano, all’una, intervento di una squadra del distaccamento di Gallipoli per un incidente domestico causato da un malfunzionamento del regolatore di pressione del gas GPL, che ha provocato un’ustione di primo e secondo grado a un residente. L’area è stata messa in sicurezza, evitando gravi conseguenze.
Nella marina di Torre dell’Orso (Melendugno) questa mattina altra autovettura in fiamme alle ore 07:41. L’episodio è stato prontamente risolto senza ulteriori danni.
News & Salento
SIULP Lecce: “Più sicurezza per donne e uomini in divisa”
Riceviamo e pubblichiamo.
“Continua senza sosta la scia di aggressioni alle donne ed agli uomini in divisa, nella stessa giornata non abbiamo fatto in tempo a tirare un respiro di sollievo per lo scampato pericolo dei due poliziotti affrontati a Padova da un individuo di nazionalità nigeriana armato di ascia, che a poche ore dall’accaduto l’episodio si è ripetuto nel centro cittadino di Lecce, dove un cittadino extracomunitario ha aggredito un Poliziotto senza un apparente motivo ovvero per il solo fatto di indossare un’uniforme.”
E’ quanto afferma in una nota Mirko BRAY, Segretario Generale del SIULP Lecce, a seguito della vile aggressione avvenuta ai danni di un Poliziotto nelle prime ore della scorsa serata ad opera di un cittadino extracomunitario poi arrestato per tentato omicidio.
“La nostra impressione è che la Polizia di Stato stia pagando lo scotto della grave carenza negli organici, problematica che in questa Provincia ci penalizza particolarmente, al contempo emerge nitidamente la necessità di introdurre tutti quegli strumenti che consentano ai tutori dell’ordine pubblico di operare in condizioni di sicurezza, in particolare ci riferiamo all’ampliamento delle dotazioni dei Taser, alla fornitura delle bodycam e dei giubbini tattici antitaglio. Non solo! Chiediamo anche delle tutele legali differenti rispetto a quelle in vigore che giudichiamo eccessivamente garantiste nei confronti di chi delinque a scapito della gente onesta e di chi opera per la legalità e il bene comune. Avvertiamo un’eccessiva tolleranza verso chi usa violenza contro un poliziotto, che sia in ordine pubblico o in un intervento di polizia, di contro il solo sospetto di un possibile eccesso nelle nostre reazioni, che scaturiscono sempre a contenimento delle violenze di ogni genere che siamo chiamati a fronteggiare, è sufficiente ad innescare il c.d. “atto dovuto” che da inizio a quella che oggi in Italia è la vera e propria pena: ovvero, l’iter processuale. Auguriamo al nostro collega una pronta guarigione nella certezza che il consueto spirito di servizio e l’indubbia abnegazione, lo spronerà a superare nuovamente quanto già vissuto in passato.”
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