Cronaca
Studente ingegneria salentino vince a Sydney “the fifth element”
L’università del Salento, nel team che dopo sei anni, fa tornare l’Italia sul podio mondiale del concorso microsoft per i migliori progetti hi-tech degli studenti
Dopo la competizione italiana, hanno trionfato anche a livello mondiale: l’“Italian Ingenium Team” ha vinto l’Health Awareness Award del concorso Microsoft “Imagine Cup”, che da dieci anni premia i migliori progetti hi-tech pensati dagli studenti. Dopo sei anni, l’Italia torna sul podio delle finali mondiali di Sydney grazie a questo affiatato team di studenti di ingegneria informatica composto da Antonio Vecchio (Università del Salento), Antimo Musone (Seconda Università degli Studi di Napoli), Daniele Midi (Università di Roma3) e Matteo Valoriani (in dottorato di ricerca al Politecnico di Milano). Conosciutisi grazie al programma “Microsoft student partners”, i quattro hanno vinto la competizione grazie al progetto “The fifth element” dedicato ai bambini autistici. «Il concorso», commentano, «è stata una grande occasione di condivisione e crescita e ci ha dato la possibilità di mettere alla prova la nostra creatività e il nostro ingegno. Tutto è nato da un’idea e “Imagine Cup” è stato il perfetto incubatore. Siamo entusiasti di questo premio che ci consentirà di perfezionare il nostro progetto e di svilupparne di nuovi». Il concorso “Imagine Cup” di Microsoft premia da dieci anni i migliori progetti hi-tech pensati da studenti over 16 e universitari: dal 2003 a oggi ha coinvolto circa 1,4 milioni gli studenti di 183 Paesi.
> Il progetto “The fifth element”
«L’idea è nata dall’incontro con una terapista che quotidianamente lavora con bambini autistici», spiega Antonio Vecchio, «Ognuno di questi bambini è unico e uniche sono le sue esigenze, quindi abbiamo pensato a ideare giochi fortemente personalizzabili che “sfruttano” uno dei pochi, naturali interessi di questi bambini, quello appunto per la tecnologia. Il sistema utilizza Kinect, device per Xbox creato da Microsoft, e delle “librerie” scritte dal team per il riconoscimento dei movimenti del corpo e della voce per controllare e interagire con i giochi. Purtroppo non tutti i bambini hanno l’opportunità di recarsi in centri specializzati, perciò abbiamo lavorato a un sistema utilizzabile in casa, con la possibilità di assistenza remota da parte del terapista di un centro specializzato. Questa funzionalità di assistenza remota permette di scambiare immagini, video, audio e informazioni sulla posizione del corpo del bambino in tempo reale anche a grande distanza, e tutti i progressi e i commenti che il terapista vuol comunicare ai genitori sono automaticamente salvati in un diario web. Sia la parte di assistenza remota che quella web sfruttano Azure, la piattaforma di cloud computing di Microsoft. Questo garantisce un sistema altamente efficiente e scalabile in base al numero di utenti». Il sito ufficiale del progetto: www.fifthelementproject.com. In allegato alcune immagini della premiazione mondiale.
Cronaca
Arrestato corriere della droga
Sulla Brindisi Lecce fermato 50enne albanese a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta. Trasportava 17 chili di cocaina che, una volta immessi sul mercato avrebbero consentito alle organizzazioni criminali destinatarie della droga profitti illeciti per 2 milioni di euro
I finanzieri del Comando Provinciale di Lecce durante un servizio di controllo economico del territorio, nella tarda serata di ieri, hanno individuato e fermato un’autovettura che procedeva sulla statale 613 tra Brindisi e Lecce.
L’autovettura con a bordo solo il conducente, un 50enne di nazionalità albanese, è stata sottoposta ad un normale controllo di polizia, in quanto i militari insospettiti dalla velocità sostenuta alla quale viaggiava il mezzo, un’Alfa Romeo Giulietta, nonché da evidenti segni di irrequietezza del’uomo, inducevano gli stessi ad approfondire tale situazione sospetta.
Il controllo preliminare e l’atteggiamento elusivo del conducente facevano ritenere necessaria un’ispezione più accurata del mezzo presso gli uffici di piazzetta dei Peruzzi, anche attraverso l’ausilio delle unità cinofile del Gruppo di Lecce.
L’approfondita ispezione ha dato esito positivo e consentito di individuare quindici panetti di circa 1.100 grammi ciascuno, per un peso complessivo di circa 17 chilogrammi di cocaina.
Il corriere, con precedenti penali specifici in materia di stupefacenti, è stato tratto in arresto e condotto presso la casa di reclusione di Borgo Sannicola a Lecce, mentre il veicolo utilizzato per il trasporto illecito, unitamente al quantitativo dello stupefacente, sono stati sottoposti a sequestro.
La cocaina immessa sul mercato avrebbe consentito alle organizzazioni criminali destinatarie dello stupefacente di ottenere illeciti profitti per circa 2 milioni di euro.
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Cronaca
Bruciava letame in campagna, denunciato titolare azienda agricola
Odori nauseabondi e inquinamento, rinvenuti dai carabinieri 140 metri cubi di letame combusto
A far scattare le indagini sono state le numerose segnalazioni da parte dei cittadini di Veglie.
Il titolare di un’azienda agricola è stato denunciato per illecita gestione di rifiuti speciali non pericolosi, depositati al suolo e smaltiti mediante combustione.
Gli odori nauseabondi che, negli ultimi giorni, hanno investito la cittadina vegliese hanno portato all’avvio delle indagini da parte dei militari della locale Stazione unitamente a quelli del Nucleo Carabinieri Forestali di Lecce che hanno ricondotto l’origine del fenomeno all’illecito trattamento di rifiuti da parte di un’azienda del territorio.
A seguito delle segnalazioni i carabinieri hanno effettuato diversi sopralluoghi e circoscritto l’area di origine fino ad individuare un’azienda agricola ricadente nel territorio di Salice Salentino.
L’ispezione ha consentito di accertare all’interno dell’area aziendale la presenza di numerosi cumuli di letame derivante da attività di allevamento zootecnico, sparsi su un’area di circa 450 metri quadri, per un volume di circa 140 metri cubi, per la maggior parte combusto.
Il titolare dell’azienda è stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per illecita gestione di rifiuti speciali non depositati al suolo e smaltiti mediante combustione.
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Cronaca
Lucugnano: «Sistemate quei semafori»
«Aspettiamo che qualcuno si faccia male per ripararli?». La segnalazione: all’ingresso della frazione, per chi proviene da Tricase, tre semafori che da fine settembre non funzionano
Se ad un incrocio vi è un semaforo vuol dire che qualcuno, a monte, lo ha ritenuto importante per la sicurezza di tutti i passanti, in auto, moto, bici o a piedi che sia.
A Lucugnano, all’ingresso per chi proviene da Tricase, da oltre due mesi, tre semafori sono lampeggianti, non funzionano!
«La funzionalità dei semafori per la viabilità che regola il traffico sulla provinciale è inefficace», ci ha segnalato Elisa C., una nostra lettrice della frazione tricasina.
Che risale anche alla causa e alle origini del guasto: «Il loro funzionamento si è interrotto durante un temporale a fine settembre, sono lampeggianti da allora e, nonostante le sollecitazioni, nessuno è mai intervenuto».
«Aspettiamo che qualcuno si faccia male per ripararli?» si chiede Elisa, che evidenzia come questo non sia «un piccolo inconveniente ma un potenziale pericolo che richiede attenzione immediata per la sicurezza di tutti».
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