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Attualità

Tricase, Coppola e “la forza delle idee”

I primi 100 giorni: “La nostra è un’Amministrazione serena e questo mi dà grande forza e non mi obbliga a inutili perdite di tempo per salvaguardare gli equilibri”

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Il sindaco di Tricase, Antonio Coppola


di Giuseppe Cerfeda


Dopo i primi100 giorni di mandato si è soliti stilare un primo bilancio e il sindaco Antonio Coppola non si tira certo indietro: “La prima considerazione è di tipo politico: la nostra è un’Amministrazione serena: gli Assessori, che questa volta sono appena quattro, sostenendosi e proponendosi senza risparmio, lavorano come una vera squadra; cosa mai vista in tanti anni di attività amministrativa comprese le mie precedenti esperienze. Lo stesso sta accadendo con i Consiglieri: c’è una fortissima collaborazione tra tutti perché le liste si sono formate per tempo e ci si è uniti attraverso la condivisione di interessi, idee e progetti. Tutto questo mi dà grande forza e non mi obbliga a inutili perdite di tempo per salvaguardare gli equilibri. L’altro aspetto positivo che ho verificato è che, nonostante i cinque anni di assenza da Palazzo Gallone, tutti i rapporti istituzionali avviati precedentemente si sono riattivati immediatamente. E non solo quelli con Regione e Provincia, sempre eccellenti, ma anche, per esempio, quelli con l’Università che stanno cominciando a dare i primi frutti sul territorio”.


A cosa si riferisce in particolare?


Abbiamo ripreso dopo cinque anni di sosta il progetto del Laboratorio di Biologia Marina sul Lungomare. Il Professore Ferdinando Boero ha già sottoscritto con noi un protocollo d’intesa e abbiamo buone possibilità di ottenere un finanziamento”.


Quali saranno i benefici?


Tricase può avere sviluppo soltanto se lavoriamo in modo organico per promuovere il turismo culturale e valorizzare il patrimonio storico-artistico, il Parco e, eventualmente, il Parco marino. Se confezioniamo un pacchetto completo di offerta tra Parco marino e quello a terra, se riusciamo a valorizzare tutti i nostri prodotti nel Parco, il turismo nel Parco e nel Centro storico, con la messa in rete già avviata coll PIS 14 (“Turismo Cultura e Ambiente nel Territorio del Sud Salento”), abbiamo la possibilità di realizzare un progetto Tricase complessivo di enorme valore”.



“Il Parco di porterà grandi benefici”


Eppure del Parco in tanti lamentano sia solo un recinto con tanti vincoli e zero contenuti.


Questo perché ancora manca un regolamento. E non è assimilato il concetto di Parco come fonte di benessere. Ma sono sicuro ci arriveremo presto e per diversi motivi. Intanto abbiamo una condivisione sempre più larga perché la gente comincia ad accorgersi che essere fuori dal Parco significa avere comunque tutti i vincoli a cui è sottoposta la zona in questione e non potere godere di alcun beneficio. I bandi per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli, i finanziamenti cospicui per i rifacimenti dei muri a secco, ecc.: chi è nel parco può partecipare, chi è fuori no. Attraverso il Parco siamo anche riusciti finalmente ad ottenere le risorse per il restauro della Chiesa dei Diavoli che sta ormai arrivando a compimento: non possiamo non tenere presente che essere all’interno del Parco dà premialità su altri progetti. Abbiamo già realizzato due incontri itineranti, più di promozione che di vera e propria discussione, ma che comunque rappresentano l’avvio di un processo partecipato di costruzione del regolamento che sarà il primo strumento per gestire il Parco”.


Si potrà arrivare mai ad un “do ut des”, nel senso che noi lavoriamo per il Parco, lo tuteliamo e in cambio ci sarà consentito di avere uno sviluppo magari anche mediante l’edificazione, pur con tutti i limiti del caso?


Questo è un punto sempre molto delicato, tenendo anche presente che la porzione di territorio tricasino in cui c’è il Parco è sottoposta a vincoli di inedificabilità assoluta da 40 anni. Ma le possibilità di sviluppo per attività finalizzate al Parco saranno certamente possibili. Si comincerà a discuterne in modo serrato già in autunno con incontri tematici per informare la cittadinanza di quello che si sta facendo e raccioglierne le istanze”.


PIS 14: il sud Salento fa sistema in rete


Abbiamo citato il PIS 14, un’opportunità niente male.


Credo che la sua importanza sia stata addirittura sottovalutata. È una vera rivoluzione che ci consente di passare dalla carta all’informatizzazione. Quello che deve essere compreso da tutti (nei 62 Comuni del Sud Salento già messi in rete nei progetti integrati settoriali interessati) è che abbiamo uno strumento formidabile. Tra poco si aprirà il Centro Servizi a Tricase, in Piazza Dell’Abate, dove sarà offerta la possibilità a chiunque di vedere di cosa si tratta. Ma ognuno potrà contribuire da casa propria per ogni Comune, ogni biblioteca, ogni chiesa, ogni quadro, ecc. È un archivio che si amplia, si aggiorna, dialoga con tutti gli utenti autorizzati. Se un parroco vuole inserire la storia di un quadro della sua chiesa, nell’ambito del suo patrimonio la mette on line: quando uno clicca, per esempio, su “Tricase” e digita “Chiesa”, vede le chiese che ci sono, se digita “Veronese”, scopre che in quella Chiesa c’è un quadro di Veronese. Non è soltanto un archivio di tipo statico ma uno strumento fondamentale per la promozione del territorio e la sua conoscenza. Se noi abbiamo a Tricase decine di Bed and Breakfast ed agriturismi che lavorano da soli, la loro capacità di attrazione avrà un raggio limitato; se qualunque turista, invece, sa che esiste un portale del Sud Salento, può cliccare alla voce “ricettività” e trovare tutte le indicazioni possibili fornite dalla rete di Comuni, mediante un software di altissimo livello che ci consente di essere all’avanguardia. Grazie a questo progetto, abbiamo un wi-fi nel centro storico per il quale è previsto un progetto di ampliamento”.


A proposito di informatizzazione, il Consiglio comunale si può seguire online.


Un segnale della volontà di rendere partecipi tutti. Oltre a questo, con l’aiuto dell’Università di Lecce, presto avremo la possibilità di fornire un indice e dividere la seduta consiliare in sezioni. Così, chi lo vorrà, cliccherà sull’argomento che gli interessa e potrà vedere solo la parte di Consiglio comunale che gli interessa”.


Centrale di compostaggio nella zona Industriale


Un problema serio oltre che annoso resta quello dei rifiuti.


La raccolta differenziata porta porta non ci dà i risultati che dovremmo avere perché dobbiamo portare l’umido fino a Conversano con costi di trasporto maggiori di quelli di conferimento in discarica. Per questo stiamo cercando di far installare a Tricase una centrale di compostaggio che preveda anche la produzione di energia con livelli di inquinamento prossimi allo zero. Un imprenditore ha già presentato la proposta e se dovessimo riuscire a portare a compimento il progetto sarebbe una gran cosa”.


E i rischi? “Non ce ne sono perchè si tratta di materiale organico che viene trattato in camere stagne. Cattivo odore? No, ci sono metodi di controllo molto alti e comunque sarebbero attività da avviare nella zona industriale, lontano dal centro abitato. Una zona peraltro che rischia di diventare un deserto, una sorta di città fantasma: iniziative che consentano di trasformare i capannoni esistenti in attività produttive non possono che incontrare il nostro interesse”.


PUG: “Questa volta lo facciamo”


Intanto avete riavviato i contatti con l’Università di Bari per la realizzazione del Piano Urbanistico.


Ci hanno già dato la disponibilità per la consulenza. Il Piano o si fa subito, ad inizio mandato, oppure si rischia di trascinarselo dietro. Per questo siamo fortemente determinati: è arrivato il momento per realizzare il PUG anche perché non c’è instabilità politica ed è cambiata la metodologia di redazione, con i progetti non più realizzati nelle stanze di qualche studio professionale, ma elaborati mediante il confronto continuo con la città, così come fatto con i PIRP per la Zona 167”.


Il Porto: “Solo opere di protezione”

Altro progetto che continua a trascinarsi negli anni è quello del Porto.


Non sarà un ampliamento, né lo era sin dall’inizio, anche se è stato fatto passare come tale. L’unico intervento previsto nella linea di finanziamento è la realizzazione delle opere di protezione del bacino portuale. Quindi non un braccio d’attracco con ulteriori posti barca ma solo un progetto di messa in sicurezza che prevede una specie di barriera che riduca l’esposizione alle mareggiate, oltre alla realizzazione delle opere di salvaguardia del costone che rischia di crollare. Si stanno predisponendo le prove in vasca finanziate dalla Regione e i sei milioni di euro sono ancora tutti lì. Rispetto alla linea precedente, l’elemento di discontinuità è rappresentato dal fatto che saremo noi a gestire questa operazione. Non ci sarà una delega a terzi: è il Comune di Tricase a chiedere il finanziamento e le verifiche in vasca ed a portare avanti un impegno di gestione unitaria mediante regolare bando. E sempre con il controllo del Comune che gestirà in prima persona e assegnerà la gestione ad soggetto unico che dovrà tener conto di tutte le attività presenti. Come l’Associazione Magna Grecia Mare che continua a promuovere attenzione nei confronti del nostro territorio e in più dà risalto ad una tipologia di uso del mare che è perfettamente in linea col discorso del Parco marino, per il quale non ha senso metterci dentro mega imbarcazioni. Non è quello che ci interessa quanto un turismo di salvaguardia del mare”.


Lei ama ripetere che il turismo, però, non dovrà essere l’unica risorsa.


Nessuna economia, lo abbiamo già verificato a nostre spese col fallimento del calzaturiero, può basarsi su un unico settore. Quindi turismo sì, ma assieme alla valorizzazione delle campagne, della pesca, della’artigianato, ecc. In tal senso voglio sottolineare come si siano riaperti i rapporti con il Gal Capo di Leuca che mira alla salvaguardia dei borghi, dei piccoli centri e consente, attraverso un’attività mirata, di accedere a finanziamenti per la valorizzazione delle suddette attività”.


Anche perché, in tempi di spending review, quella delle idee e della progettualità sembra l’unica via rimasta per realizzare qualcosa.


Dopo averci tolto 200 mila euro prima e altri 500 mila poi, ora ci è arrivata l’ultima batosta di un’ulteriore riduzione di 600 mila euro, perché gli introiti dell’IMU rispetto alle previsioni del Ministero sono stati maggiori e di conseguenza ci verrà tolto il doppio”.


Sull’IMU: “Non faremo catastrofi”


A proposito, per la seconda tranche dell’IMU cosa dovremo aspettarci?


Non faremo catastrofi, non ci discosteremo molto da quello che aveva deciso il Commissario straordinario”. Vale a dire? “Come prima casa confermiamo il 4,5 per mille indicato dal Commissario, mentre per la seconda casa, saremo costretti ad un leggero ritocco verso l’alto. Ci rendiamo conto che in questo modo non si penalizzano solo le persone agiate perché ci sono persone che lavorano all’estero, anziani che hanno l’usufrutto, ecc. Per queste situazioni stiamo studiando delle soluzioni mirate per evitare vessazioni. Il tutto cercando di non sforare il patto di stabilità, altrimenti subiremmo ulteriori tagli che comporterebbero un ulteriore incremento di tassazione che non vorremmo attuare. Ad oggi il Bilancio è solido e siamo dentro al patto di stabilità. L’unico problema resta quello dell’impossibilità di contrarre mutui per strade, acquedotti, scuole ecc.”.


Come si esce da questa situazione?


Soltanto riuscendo ad attrarre risorse e finanziamenti che ancora ci sono”.


E se il solaio di una scuola elementare avesse bisogno di interventi urgenti?


Ci dobbiamo inventare attività. I solai di tutte le scuole sono di proprietà del Comune: si potrebbe, ad esempio, studiare il modo per dotarli di tetti fotovoltaici e, oltre che godere del risparmio energetico, dare al privato cui si affidano i lavori anche il compito di rendere sicuro quel solaio”.


L’impianto di irrigazione delle acque a cui lei tanto tiene è ancora fermo.


Abbiamo parlato con la Regione che è disposta, insieme ad Ugento li Foggi, a partecipare alla messa in funzione dell’impianto. Il Consorzio di Bonifica dovrebbe fornirci la sua esperienza per poter avviare l’impianto di irrigazione che ci consentirà di non gettare a mare 4.000 metri cubi di acqua”.


Il ponte… sull’ACAIT


In paese intanto fa discutere l’idea di un ponte tra l’Acait e quello che è definito il polmone verde della città.


Se ci è stato impedito il collegamento fisico a terra e il terreno dell’Acait è sopraelevato di circa 4 metri rispetto alla Zona Lama, perché non pensare di realizzare una “passeggiata” su due livelli? Un tratto nel parco nella zona Lama, in basso, poi una sorta di porticato che lambisce via Pirandello e una rampa per disabili che sale a quattro metri; infine dei ponticelli pedonali per raggiungere l’Acait. L’obiettivo è quello di costruire con delle strutture molto leggere e poco impattanti l’unità dei due parchi, quello alto e quello basso, bypassando i fabbricati. Un disegno urbano che darebbe decoro all’intera zona. Il progetto è stato sottoposto all’attenzione dell’Assessore regionale, Angela Barbanente, che ha già espresso il suo gradimento”.


Sul Segretario part-time


Per l’assunzione part-time del Segretario avete attratto gli strali dei Segretari comunali.


C’è un fatto fuori da qualunque tollerabilità e mi riferisco al documento siglato da cinque persone che non si sono limitate a firmare con nome cognome ma come “Segretari comunali”, quindi come funzionari e dipendenti del Ministero. In quel ruolo si sono permessi di offendere un Sindaco, tre Consigli comunali (Tricase, Corsano e Salve) e Assessori e di questo dovranno rispondere nelle sedi opportune. Hanno detto che solo il Sindaco di Tricase si permette questo tipo di assunzione, quando invece è notorio che lo stesso è avvenuto anche a Casarano, Gallipoli ed altri Comuni. L’unica cosa che abbiamo fatto è stata quella di applicare la legge, tanto che il tutto è stato approvato dagli organi competenti. Non solo: con 12 ore a settimana sono riuscito a garantire la presenza del Segretario al Comune martedì mattina, giovedì pomeriggio e venerdì mattina, con un risparmio di 100 mila euro!”.


Polemica in Biblioteca


È polemica anche per l’incarico conferito per il trasferimento del materiale bibliotecario presso la nuova sede in via Micetti.


Se questi signori si informassero prima di parlare, saprebbero cosa accade a Tricase. Abbiamo la necessità di archiviare, il tutto rimanendo al centro del PIS 14 col passaggio dalla carta alla digitalizzazione. Non serve un facchino, né un impiegato di biblioteca, per quanto competente ed esperto come quelli in organico. Serve una figura professionale che consenta un collegamento tra tutto quello che già si fa in maniera egregia in biblioteca a quello che sarà il futuro di Tricase. E non si tratta di rapporto di lavoro ma di incarico professionale ad un esterno. Quindi, anche in questo caso, pieno rispetto della legge”.


Appuntamenti

Miss Mamma 2025, le salentine con la fascia

A Carmiano si sono svolte le selezioni per “Miss Mamma Italiana 2025”, concorso nazionale di bellezza e simpatia che sostiene “Arianne”, Onlus per la lotta all’Endometriosi

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Proseguono in tutta Italia le selezioni per Miss Mamma Italiana edizione 2025, concorso nazionale di bellezza e simpatia giunto quest’anno alla sua trentaduesima edizione, curato dalla Te.Ma Spettacoli di Paolo Teti (ideatore e Patron del concorso) e riservato a tutte le mamme di età compresa tra i 25 ed i 45 anni, con fascia “Gold” per le mamme dai 46 ai 55 anni e fascia “Evergreen” per le mamme con più di 56 anni.

Miss Mamma Italiana sostiene Arianne, associazione Onlus per la lotta all’Endometriosi, una malattia cronica, progressiva ed invalidante, ancora poco conosciuta, che in Italia colpisce quasi 4 milioni di donne fin dall’adolescenza e che, per questo motivo, deve essere ben conosciuta per permettere un’attivazione spontanea in caso di sintomi sospetti.

Al cine teatro “Fratelli Lumiere” di Carmiano, si è svolta una selezione valevole per l’elezione di Miss Mamma Italiana 2025.

Le mamme partecipanti, oltre a sfilare in passerella con abiti eleganti, hanno sostenuto una prova di abilità (come cantare, ballare, illustrare ricette gastronomiche, cimentarsi in esercizi ginnici ed in prove creative ed artistiche), che rappresentasse la loro personalità.

La giuria ha proclamato vincitrice della selezione Eva Agrimi, 30 anni, estetista, di Carmiano, mamma di Rachele ed Ester, di 7 e 3 anni; la fascia Miss Mamma Italiana Gold (riservata alle mamme dai 46 ai 55 anni), è andata ad Alessandra Semeraro, 47 anni, coreografa, di Arnesano, mamma di Nicholas e Michael, di 16 e 14 anni; mentre la fascia Miss Mamma Italiana Evergreen (riservata alle mamme con più di 56 anni) è andata a Rosa Stringano, 56 anni, casalinga, di Modugno (BA), mamma di Nancy e Sharon, di 39 e 21 anni.

LE ALTRE MAMME PREMIATE

Miss Mamma Dolcezza, Lisa Pierri, 44 anni, avvocato, di Copertino, mamma di Marco di 10 anni;

Miss Mamma Eleganza, Mery Martina, 42 anni, cassiera, di Galatina, mamma di Anastasio e Ginevra;

Miss Mamma in Gambe, Angela Antonaci, 34 anni, imprenditrice, di Botrugno, mamma di Giada e Gioia, di 14 e 10 anni;

Miss Mamma Solare, Maria De Jesus, 40 anni, imprenditrice, di Otranto, mamma di Fabrizio e Salvatore, di 24 e 13 anni;

Miss Mamma Sorriso, Klaudia Zaneta, 34 anni, casalinga, di Monteroni, mamma di Diletta, Jonela, Silvia, Viviana ed Enga, di 13, 10, 8, 6 e 3 anni;

Miss Mamma Sprint, Serena Rizzelli, 45 anni, assistente sociale, di Tricase, mamma di Angelica di 15 anni e dei gemelli Jacopo e Francesco, di 11 anni;

Miss Mamma Simpatia, Verena Tarantino, 30 anni, casalinga, di Copertino, mamma di Kevin, Nicolò e Giulio, di 12, 10 ed 1 anno;

Miss Mamma Gold Fashion, Anna Panico, 52 anni, avvocato, di Monteroni, mamma di Gabriele, Alessandro e Nicolò, di 14, 13 e 10 anni;

Miss Mamma Gold Radiosa, Loredana Zaccaro, 55 anni, imprenditrice, di Valenzano (BA), mamma di Angelo ed Asia Pia, di 30 e 21 anni;

Miss Mamma Gold Sportiva, Anna Giusy Perrone, 46 anni, casalinga, di Lequile, mamma di Melany, Jacopo e Matteo, di 16, 12 e 7 anni;

Miss Mamma Gold Simpatia, Simona Manca, 55 anni, casalinga, di Arnesano, mamma di Tania e Nicholas, di 31 e 30 anni;

Miss Mamma Evergreen Glamour, Maria Chimienti, 62 anni, casalinga, di Manduria (TA), mamma di Andrea e Simone, di 33 e 29 anni.

L’evento è stato presentato da Lucia Dipaola, referente del concorso, per la Puglia.

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Da sinistra, Rosa Stringano (vincitrice di selezione categoria “Evergreen”); Eva Agrimi (vincitrice di selezione categoria “Miss Mamma Italiana”); Lucia Dipaola presentatrice dell’evento ed Alessandra Semeraro (vincitrice di selezione categoria “Gold”). Nella foto in alto le 12 mamme della provincia di Lecce premiate

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Attualità

Incendio d’auto a Ruffano nella notte

In fiamme una Audi in via Rattazzi, necessario l’intervento di vigili del fuoco, carabinieri e carro attrezzi

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Incendio d’auto nella notte a Ruffano, attorno all’1:30 circa.

Sul posto è intervenuta una squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Tricase in via Rattazzi.

A prendere fuoco è stata un’autovettura marca Audi, per la cui rimozione si è reso necessario un carro attrezzi.

L’intervento del 115 è valso allo spegnimento dell’incendio e alla messa in sicurezza dell’area circostante, evitando il propagarsi delle fiamme e danni ad altri veicoli o abitazioni vicine.

Sul posto erano presenti i Carabinieri della Stazione di Casarano per gli accertamenti di competenza.
Le cause sono in corso di accertamento.

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Attualità

Ospedale di Galatina tra criticità, degrado e cantieri fermi

“Solita” ispezione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro: «Laboratorio analisi nel degrado, situazione critica al Pronto soccorso e cantieri fermi. Ma c’è anche un fiore all’occhiello, il Centro trasfusionale»

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«Siamo tornati nell’ospedale di Galatina, che avevamo ispezionato a giugno 2023. Ad aprile 2024 erano state esaminate in Commissione Sanità tutte le carenze emerse, e incassammo l’impegno del direttore generale Asl Rossi e dell’ex assessore Palese e risolverle in tempi brevi. A distanza di un anno, il bilancio è appena sufficiente perché molto resta ancora da fare».

Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia Domani, reduce dall’ennesimo blitz in una struttura sanitaria pubblica salentina.

CRITICITÀ AL PRONTO SOCCORSO

Le criticità maggiori al Pronto soccorso: «Locali angusti e inadeguati, il solito unico bagno promiscuo, solo una postazione di pronto intervento grave fra le tende, pazienti parcheggiati in barella anche la notte, spazi sacrificati e difficoltà operative».

Nel frattempo, la nuova sistemazione resta «un miraggio visto che il cantiere, così come quello della Terapia intensiva e sub intensiva, rimane bloccato».

LABORATORIO DI ANALISI PATOLOGICA CLINICA

Situazione molto critica al Laboratorio di analisi patologica clinica: «Abbiamo trovato alcuni locali fatiscenti e umidi, spogliatoi non a norma e l’antibagno utilizzato come spogliatoio. C’è una zona chiusa e degradata che otto anni fa è stata praticamente distrutta da un incendio e non è mai stata ripristinata. Abbiamo riscontrato la presenza di reagenti chimici abbandonati, frigoriferi non a norma per conservare prodotti chimici e farmaceutici, impianti elettrici con cavi precari e acque reflue a rischio biologico non adeguatamente trattate. Lo smaltimento dei reagenti prende una via rapida, diretta, probabilmente fuori protocollo. Si usano tubi volanti collegati a taniche di plastica di fortuna, a rischio rotture o perdite».

PERSONALE

Sul fronte del personale, «per risolvere il deficit che evidenziammo, finalmente ci sono stati rinforzi in quest’ultimo anno. Dopo decenni sono stati nominati i capisala, come in tutta la Asl Lecce».

APPARECCHIATURE OBSOLETE

Capitolo apparecchiature obsolete: «In Cardiologia sono stati sostituiti il carrello dell’emergenza, gli elettrocardiografi e l’ecografo guasti. Nelle sale operatorie, così come avevamo sollecitato, è stata sostituita tutta la ferristica che trovammo logora e antiquata. Mentre resta da rifare la pavimentazione, sostituendo il linoleum alle vecchie piastrelle».

A causa della mancanza di anestesisti, «vera piaga dell’intera azienda sanitaria, l’Unità di Terapia intensiva cardiologica non è operativa benché ci sia un reparto nuovo e attrezzato, che rimane chiuso».

Ferma anche la Rianimazione e «resta chiuso e inutilizzato il quarto piano che ospitava la Chirurgia».

Per quanto riguarda l’Oncologia, «l’ambulatorio funziona solo un giorno a settimana. Quello di Urologia è invece chiuso, come avevamo paventato, dopo il pensionamento dell’unico medico e dell’infermiere che erano in servizio. Funziona, invece, il servizio Dialisi, dove avevamo segnalato la necessità di sostituire l’elettrocardiografo e la carenza di infermieri specializzati.

Come avevamo richiesto, la Farmacia è stata dotata di nuovi computer, stampanti, sedie, poltrone e armadi.

La Riabilitazione non ha ancora una palestra, ma sono arrivati gli standing che avevamo richiesto per sollevare e trasportare in piedi i pazienti. Per il rifacimento degli spazi di Endoscopia digestiva, che non erano a norma, è stato approvato un progetto da 49mila euro».

Infine, la Nefrologia «continua a risentire della mancanza di personale, e in tutto l’ospedale si attende la dotazione di barelle e letti bariatrici per i pazienti obesi, che sono stati ordinati come avevamo sollecitato».

IL FIORE ALL’OCCHIELLO

L’ospedale di Galatina vanta anche «un fiore all’occhiello»: il Centro trasfusionale, «che opera a pieno ritmo e con un’ottima organizzazione».

Le donazioni di sangue intero si effettuano dalle 8,30 alle 10,30 dal lunedì al sabato, con l’accesso di sei donatori ogni mezzora previa prenotazione (al numero 0836 529223).

Chi non prenota va in coda o entra se qualcuno non si è presentato e il turno di sei non è completo.

Il Centro opera in stretta collaborazione con le associazioni di donatori di sangue, per contribuire a soddisfare le necessità trasfusionali dell’Asl di Lecce e sensibilizzare i cittadini alla cultura della donazione del sangue.

La struttura, collocata al piano terra e accessibile anche alle persone con disabilità, è dotata delle più moderne attrezzature mediche che permettono di lavorare in tranquillità e sicurezza.

Si può donare sangue intero, plasma e piastrine, dopo accurati accertamenti clinici ed ematochimici eseguiti nel laboratorio del Centro, che meriterebbe la classificazione di unità semplice a valenza dipartimentale.
«Usciamo da questa ispezione con un quadro di luci e ombre», tira le somme Pagliaro, «mai con il dito puntato ma con la mano tesa per portare in Regione le esigenze di questo ospedale e di tutto il territorio di Lecce e provincia».

Infine, il fondatore di Regione Salento annuncia: «Torneremo in tutte le strutture sanitarie già ispezionate per verificare se gli impegni assunti nelle relative audizioni in Commissione Sanità abbiano avuto seguito, e intanto proseguiremo con le visite al Dea e al Fazzi, reparto per reparto, sempre con l’obiettivo di contribuire a garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini».

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