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Miggiano

FIERAmente Miggiano

Da giovedì 18 a domenica 21 ottobre

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di Donatella Valente


Pronti? Via! Anche quest’anno, da giovedì 18 a domenica 21 ottobre, appuntamento con uno dei più grandi avvenimenti dell’autunno salentino, la Fiera di Miggiano, oramai nota come Fiera Regionale “Expo 2000: Industria, Artigianato, Agricoltura del Salento”. Frutto di uno straordinario impegno organizzativo da parte dell’Amministrazione comunale di Miggiano, guidata dal sindaco Giovanni Damiano, Expo 2000 si preannuncia come un appuntamento di sicuro successo caratterizzato dalle due imprescindibili caratteristiche che ne identificano il carattere: tradizione e novità.


Storia ed innovazione, passato e futuro, dunque, si incontrano in un evento che ha saputo tenere il passo dei tempi che cambiano ma che allo stesso tempo ha continuato a mantenere inalterati i tratti di una manifestazione storica. La vecchia e bella “Fera de Miscianu”, quella che abbiamo amato da bambini, è da tempo finita. L’avvenimento si è via via trasformato negli ultimi 10 anni, adeguandosi al modello dei sistemi fieristici internazionali, tanto da diventare un vero e proprio evento, un’autentica “campionaria” seconda solo alla Fiera del Levante, la più importante di sicuro dell’intera area del Capo di Leuca. Tutto ciò premia la scelta che l’Amministrazione comunale ha fatto negli anni, ovvero quella di puntare tutto sull’evento Fiera, facendolo diventare fiore all’occhiello non solo della cittadina di Miggiano ma di tutto il Salento: la manifestazione fa registrare un’inversione di tendenza nel contesto economico–produttivo salentino fortemente provato dalla crisi, continuando a produrre benefici e ricadute positive.


Nota e frequentata a livello regionale, e negli ultimi anni anche nazionale, la Fiera Regionale Expo 2000 rappresenta un punto di incontro tra diverse realtà economiche. Nei quattro giorni di esposizione essa diventa di fatto imprescindibile crocevia per commercianti, operatori economici, industriali e operatori della distribuzione rappresentando una concreta occasione per aprirsi a nuovi mercati ed allacciare proficui scambi commerciali per tutti gli operatori del settore, ma soprattutto per le piccole e medie imprese.

Expo 2000, che vanta un’area espositiva totale di oltre 45.000 mq, interessa un bacino d’utenza estremamente vasto, tanto da raggiungere oltre 100.000 visitatori e circa 270 espositori. Essa si caratterizza, dunque, quale ampia e qualificata vetrina di prodotti che offre anche tante opportunità d’acquisto alle migliaia di visitatori che attendono con entusiasmo l’annuale appuntamento. L’ingresso libero, inoltre, consente a questi ultimi, e in particolar modo alle famiglie, di visitare la Fiera più volte e scegliere con tranquillità tra i numerosi e diversificati prodotti in mostra. Saranno presenti le aziende del settore tessile e pelletteria, significativo il numero di quelle d’arredamento, di complementi di arredo e di cucine componibili, dell’oggettistica, dei casalinghi, termosanitaria, ma anche produttori di macchine agricole, concessionari di autovetture e di materiale edilizio, insieme agli espositori di infissi, di tappeti d’oriente, di antiquariato e di prodotti agro-alimentari.


La tradizione


Quale storia locale racconta la fiera di Miggiano? “La Fiera di Miggiano” che si svolgerà nella mattinata di domenica 21 ottobre, è nota tradizionalmente come “Fera de Miscianu ci boi”. È una Fiera che risale agli inizi del secondo millennio; ogni anno in quella data gli allevatori e i contadini del Salento nonché greci ed albanesi si incontravano a Miggiano per scambiarsi sementi e animali. Raggiungere Miggiano a quei tempi non era facile, considerando i mezzi di trasporto e le distanze percorse, pertanto, arrivavano il sabato sera e consumavano il loro pasto con carne lessa di maiale. I maiali venivano allevati dai contadini del luogo nei loro cortili e venivano macellati in occasione della fiera, per offrire agli ospiti un gustoso ristoro. La “Sagra del Maiale”, che avrà luogo sabato 20 ottobre, si svolgerà secondo un’antica tradizione che risale all’XI secolo: in enormi pentole di rame rosso  si prepara la “carne de porcu ndalessata” con il contorno di “foie reste” che in passato venivano offerti agli avventori delle osterie insieme al classico bicchiere di vino locale.


Cronaca

Tricase: Guardia Medica chiusa, rivolgersi altrove

Su un foglio scritto a mano sulla porta si legge: «Questa sede di continuità assistenziale è chiusa dalle 8 alle 20, per indisponibilità del personale medico. Si prega pertanto di rivolgersi alla sede di Miggiano in piazza municipio…”

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La segnalazione di un nostro lettore che esprime sorpresa e disagio, per la verità condivisi da tanti altri che hanno fatto notare la cosa, apre il dibattito sulla chiusura momentanea della guardia medica a Tricase.

«Un mio ospite ha avuto dei problemi di salute», ha raccontato il nostro lettore, «così l’ho immediatamente accompagnato alla guardia medica. O meglio nel luogo che ospita la guardia medica a Tricase. Perché con mia grande sorpresa abbiamo trovato il presidio sanitario chiuso».

Sulla porta campeggiava e campeggia l’avviso che “dall’8 settembre questa sede di continuità assistenziale è chiusa dalle 8 alle 20, per indisponibilità del personale medico. Si prega pertanto di rivolgersi alla sede di Miggiano in piazza municipio…”.

«Come si può chiudere il presidio di continuità assistenziale di un paese con 18mila abitanti (e punto di riferimento di un hinterland che può anche sfiorare le ottantamila presenze con i turisti che ci sono ancora in giro) e costringere a Miggiano chi ha bisogno? E poi: se un turista fosse senza auto? E se si trattasse di un anziano che non ha la possibilità di spostarsi? Poi ci si lamenta che il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Tricase sia ingolfato anche da quei (tanti) pazienti in attesa per situazioni che potrebbero tranquillamente essere risolti da un medico di guardia. Ritengo quanto sta accadendo a Tricase quanto meno una mancanza di buon senso».

Intanto chi avesse bisogno è avvertito.

Inutile recarsi alla guardia medica di via Santo Spirito nel centro storico tricasino, tanto è chiusa.

E, come si legge su quel foglietto scritto a mano (!), retto da un po’ di nastro adesivo sul portone di ingresso, “solo per urgenze rivolgersi al Pronto Soccorso”.

Altrimenti vi tocca a Miggiano…

Giuseppe Cerfeda

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Attualità

Commissioni tematiche permanenti Anci: ecco chi ne fa parte

Insediate le commissioni per PNRR e Politiche Comunitarie, Turismo, Welfare e Coesione, Ambiente, Rifiuti e Cambiamenti Climatici. La vice sindaco di Poggiardo Antonella Pappadà componente di “Rifiuti e Cambiamenti Climatici”: «Più farà caldo più aumenteranno le disuguaglianze tra le diverse fasce di popolazione e gli impatti del cambiamento climatico già incidono pesantemente sulla nostra salute»

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Si è tenuta a Bari la riunione di insediamento delle quattro Commissioni tematiche permanenti di ANCI Puglia, competenti nelle seguenti aree: PNRR e Politiche Comunitarie, Turismo, Welfare e Coesione, Ambiente, Rifiuti e Cambiamenti Climatici.

Per quanto riguarda i salentini, tra i componenti della Commissione PNRR e Politiche Comunitarie, la sindaca di Tuglie Silvia Romano; nella Commissione Turismo la sindaca di Porto Cesareo Silvia Tarantino; nella Commissione Welfare e Politiche di Coesione la vice sindaca di San Cesario Elisa Rizzello e la consigliera di Nociglia Luana Nutricato; nella Commissione Ambiente, Rifiuti e Cambiamenti Climatici, la consigliera di Bagnolo Sonia Mariano e la vice sindaco di Poggiardo Antonella Pappadà.

«Sono onorata di essere stata nominata nella Commissione Permanente di Anci Puglia “Ambiente, Rifiuti e Cambiamenti Climatici” e cercherò di onorare l’incarico con la passione che mi contraddistingue», ha commentato a caldo la vice sindaco di Poggiardo Antonella Pappadà (in alto tra la presidente Anci Puglia Francesca Pancrazio ed il vice Michele Sperti, sindaco di Miggiano), «ringrazio la presidente Fiorenza Pascazio, il vice presidente Michele Sperti e tutto il direttivo Anci. Auguro buon lavoro a tutti i colleghi e le colleghe».

«Continuerò ad impegnarmi e a lavorare per la tutela del nostro ambiente», la promessa della vice del sindaco Antonio Ciriolo, «senza trascurare il fenomeno dei cambiamenti climatici perchè più farà caldo più aumenteranno le disuguaglianze tra le diverse fasce di popolazione e gli impatti del cambiamento climatico già incidono pesantemente sulla nostra salute».

«Affrontare il problema e cercare di contribuire ad invertire la rotta» ha concluso Antonella Pappadà, «è essenziale non solo per proteggere il nostro Pianeta, ma anche per salvaguardare la salute e il benessere di tutte e tutti noi, generazioni presenti e future».

 

 

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Attualità

Infrastrutture: «Finalmente dalle parole ai fatti»

Intervento del presidente della Camera di Commercio di Lecce, Mario Vadrucci, a margine dell’incontro avvenuto oggi a Castrignano del Capo, con il Sottosegretario ai Trasporti ed Infrastrutture, Tullio Ferrante

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«Non più promesse, ma finanziamenti concreti e lavori da scadenzare per le infrastrutture e i trasporti nel Salento, precondizione essenziale per il futuro della nostra terra», commenta il presidente della Camera di Commercio di Lecce, Mario Vadrucci al termine dell’incontro organizzato dal sindaco di Castrignano del Capo Francesco Petracca, con l’intervento dell’on. Andrea Caroppo, vice presidente della Commissione Trasporti della Camera, che hanno fatto incontrare nel sud Salento il sottosegretario ai Trasporti e Infrastrutture, Tullio Ferrante, ed alcuni importanti responsabili delle aziende che operano sul territorio.

«Aver appreso, da tutti gli interventi dell’incontro, che sono iniziati i lavori per il primo lotto della Statale 275, ed aver ascoltato anche le disposizioni operative per il secondo lotto della stessa arteria, le scadenze dei lavori ferroviari in corso sulle tratte dell’Adriatica e della Bari-Napoli, la predisposizione delle operatività per il collegamento ferroviario da Lecce all’Aeroporto del Salento, a Brindisi», sottolinea soddisfatto Vadrucci, «ci fa capire che effettivamente le imprese del Salento e l’intera comunità possono sperare in un cambiamento effettivo dei collegamenti da e per la Puglia meridionale, senza il quale le condizioni di arretramento del territorio non potrebbero essere superate come invece da tempo attendono le comunità che la popolano e per le quali hanno investito lavoro e risorse»

«Come Camera di Commercio di Lecce», conclude il presidente Vadrucci, «seguiremo queste scadenze con grande attenzione per sostenere, nel migliore e più operativo dei modi, le trasformazioni per collegare la Puglia meridionale al resto del Paese e all’Europa».

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