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Casarano

Casarano: bagni pubblici o centro benessere?

L’Acquedotto Pugliese, per i bagni pubblici di Via San Domenico, mai utilizzati e chiusi da due anni, vanta un credito di 22mila euro maturato nell’arco di una diecina di mesi…

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C’era un tempo in cui gli sprechi ed i disservizi facevano notizia; così come c’era un tempo in cui anche i burocrati, vuoi per principio morale, vuoi più banalmente per becera applicazione delle norme, facevano quel minimo indispensabile per guadagnarsi quel compenso che la collettività gli riconosceva per quel minimo che veniva loro richiesto di fare. Come dire: nessuno statale si è mai ammazzato di lavoro ma quantomeno la maggior parte dello stipendio era guadagnata. Poi i tempi sono cambiati per tutti: è arrivato un nuovo concetto di politica, di Amministrazione della cosa pubblica e della burocrazia e questo ha comportato da un lato una parvenza di modernità ma dall’altro il precipitare definitivo di una situazione già di per sé critica. Capita così che oramai è pressoché impossibile dare una notizia che scandalizzi o meglio indigni i propri lettori che sono ormai quotidianamente informati delle peggio zozzerie che i vari politici di ogni ordine e grado sono capaci di fare coi soldi e con i beni di tutti. Ma i fatti e le zozzerie continuano ad esistere indipendentemente dall’indignazione che ne consegue e quando vengon fuori, devono quantomeno esser denunciate.


In via S. Domenico a Casarano, ci sono i bagni pubblici. Una prima notizia potrebbe esser quella che, a memoria d’uomo, pur essendo sino a non molto tempo fa custoditi, nessuno si ricorda di averne mai beneficiato e questo per una singolare forma di “riverenza” nei confronti del custode che purtroppo ora è passato a miglior vita. Una seconda notizia potrebbe ad esempio essere quella che, ormai da quasi un paio d’anni, detti bagni pubblici sono mestamente chiusi costringendo gli eventuali turisti (che tanto cerchiamo di invogliare a visitarci) ad un penoso peregrinare tra i bar del centro per i propri bisogni. In realtà la vera notizia è quella che probabilmente quei bagni sono in realtà l’ingresso segreto a qualche centro benessere sotterraneo dotato di piscina e faraoniche vasche con idromassaggio e che nessuno se ne sia mai accorto.


A far venire il dubbio però ci ha pensato l’Acquedotto Pugliese che, per quei bagni pubblici mai utilizzati ed addirittura chiusi da due anni… vanta un credito di 22.000 euro maturato nell’arco di una diecina di mesi!!! L’arrivo di tali bollette avrebbe dovuto far saltare dalla sedia i vari dirigenti, tecnici o impiegati… in realtà è passato nella più totale indifferenza per più di mezzo anno, come se l’impennarsi del mille per cento di una bolletta dell’Acquedotto (oltretutto per dei bagni chiusi da anni) non fosse un problema.

Allora delle due l’una: o le bollette che arrivano non vengono nemmeno lette o, se vengono lette, vengono bovinamente mandate avanti nella macchina burocratica comunale, senza nemmeno domandarsi il perché di un aumento vertiginoso di un importo (“tanto i soldi non li caccio io”). Noi non sappiamo quale delle due sia la verità (comunque inquietante) ma se pensiamo che quella di Casarano è l’unica Amministrazione che è stata talmente abile da sforare il patto di stabilità anche durante il periodo di Commissariamento (caso mai sentito prima a livello nazionale) l’idea su quel che possa essere successo… ci viene.

Al momento pare che l’arcano sia stato svelato e che, nascosto nei sotterranei di Piazza S. Domenico, non vi sia un ultra moderno centro benessere ma una più banale ma pur sempre deleteria falla nelle condutture che, prima o poi, verrà riparata. Quel che probabilmente sarà difficile riparare è la mentalità fatta di pigrizia mista ad incompetenza di molti burocrati che noi paghiamo per amministrare la nostra città.


Attualità

Medici salentini contro l’autonomia differenziata

Il presidente dell’OMCeO di Lecce Donato De Giorgi: «La scarsezza di risorse, vera causa di tempi di attesa vergognosamente lunghi, sarà sempre più evidente dall’applicazione dell’autonomia differenziata che penalizzerà il Sud, creando gravissimi disagi ai medici e, soprattutto, ai cittadini»

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«Si rimane basiti da alcune dichiarazioni comparse sulla stampa locale, secondo cui per risolvere le emergenze, che alcune Strutture stanno vivendo nel nostro territorio in maniera drammatica, sia necessario non solo “una più efficace organizzazione delle risorse umane”, ma anche “la necessità che alcuni Direttori di Unità Operative abbandonino la scrivania e diano una mano concreta”. Oltre a grossolane inesattezze riguardanti l’attività del presidio ospedaliero di Gallipoli, che avrebbe “sale operatorie inattive da mesi”, le dichiarazioni puntano il dito nella direzione sbagliata».

È lo sfogo di Donato De Giorgi, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO) di Lecce.

«In realtà», tuona il dott. De Giorgi, «solo la straordinaria attività di tutti i medici e del Personale Sanitario ha consentito di far sopravvivere il SSN nel nostro territorio (come, del resto, conferma l’84,1% degli Italiani, secondo l’ultimo sondaggio Censis)».

Poi la sottolineatura: «Quando si afferma “tutti i Medici” ci si riferisce proprio a tutti: i MMG, i pediatri, gli specialisti territoriali, i medici del pronto soccorso, 118, continuità assistenziale, ospedalieri, direttori di U.O., medici del servizio pubblico, privati, convenzionati, ecc.».

«Solo il loro lavoro continuo, il loro impegno instancabile, la loro professionalità competente, la loro azione silenziosa in situazioni difficili di gravissimo disagio», insiste il presidente provinciale dell’OMCeO, «rappresenta lo straordinario e insostituibile riferimento per affermare la centralità della salute come diritto di tutti».

In questi giorni chi gestisce e chi amministra la salute nel nostro territorio avendo l’impegno di ridefinire ruoli, accorpamenti in situazioni ospedaliere periferiche e la decisiva riorganizzazione del territorio, ha sempre poco (o nessuno) spazio per allargare le risorse umane (assunzioni) e fornire ai professionisti motivazioni forti.

Secondo Donato De Giorgi: «La scarsezza di tali risorse, vera e decisiva causa dei tempi di attesa inaccettabilmente e vergognosamente lunghi, sarà sempre più evidente dall’applicazione dell’autonomia differenziata che penalizzerà soprattutto il Sud, creando gravissimi disagi ai medici e, ciò che più conta, ai cittadini».

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Casarano

Calciomercato, il Casarano batte due colpi

Arrivano il terzino sinistro Giovanni Pinto e l’attaccante Francesco Magnati. Confermati Leandro Versienti e Antonio D’Alena

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Formalizzata senza alcun problema l’iscrizione al campionato di serie D, girone H, stagione 2024-2025, il Casarano Calcio, nelle persone del direttore generale Fulvio Navone e del segretario generale Antonio Obbiettivo, hanno avviato le operazioni di mercato con due arrivi e due conferme, a disposizione di mister Giuseppe Laterza.

È giunto a indossare la maglia rossoazzurra delle Serpi, il terzino sinistro Giovanni Pinto (classe 1991, valore “Transfermarkt” 150mila euro) che in carriera ha militato in Monopoli, Ascoli, Pescara, Catania, ancora Monopoli e Brindisi.

L’altro acquisto riguarda l’attaccante esterno Francesco Magnati (classe 2006) proveniente dalle giovanili del Lecce e dalla Primavera della Virtus Francavilla.

Due conferme, peraltro attese da “radiomercato“, sono state quelle di Leandro Versienti (classe 1996) e Antonio D’Alena (classe 1998).

Nel frattempo, si sono svolti allo stadio “Capozza” i raduni del Settore giovanile, con la partecipazione di cinquecento ragazzi delle diverse categorie, per la soddisfazione del presidente Antonio Filograna Sergio, che ha inteso ringraziare i responsabili Marco Carrozzo, Raffaele Quaranta e gli altri tecnici, oltre ai genitori dei giovani per la fiducia riposta nella Società del Casarano Calcio.

Giuseppe Lagna

Nella foto in alto i nuovi acquisti Giovanni Pinto e Francesco Magnati con il presidente Antonio Filograna Sergio. Qui sotto i confermati Leandro Versienti e Antonio D’Alena . Più in basso due immagini del raduno del settore giovanile allo stadio “Capozza”

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Attualità

Previsioni Meteo: sud Italia in ebollizione, e durerà ancora per molto

Per domani temperature in lieve calo al Centro-Nord e sulla Sardegna, caldo ancora molto intenso in Sicilia e in Puglia con picchi di oltre 40 gradi…

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Italia di nuovo divisa in due dalle condizioni meteo: una perturbazione con esondazioni del lago di Como e nubifragi violenti nel varesotto, è il bollettino di oggi.

Mentre nelle regioni centro-meridionali il tempo resta soleggiato e molto caldo, con prevalenza di cieli sereni.

Temperature massime in ulteriore lieve aumento al Centro-Sud, con punte fino a 40-42 gradi nelle aree interne poco lontane dal mare.

Clima afoso. Venti a regime di brezza.

Per domani temperature in lieve calo al Centro-Nord e sulla Sardegna, caldo ancora molto intenso in Sicilia e in Puglia con picchi di oltre 40 gradi.

Caldo protagonista anche nel corso della prossima settimana, con il dominio dell’anticiclone africano, punte intorno ai 40 gradi e tanta afa. 

Quanto durerà l’ondata di caldo?

Secondo le proiezioni meteo più a lunga scadenza, al Nord l’alta pressione potrebbe indebolirsi tra domenica 21 luglio e la settimana successiva, con aria relativamente meno calda e più instabile in ingresso anche a sud delle Alpi e conseguente attenuazione della calura.

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