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Andrano

Tentato omicidio a Castiglione di Andrano

Mahamed Alajaba, 25enne cittadino del Ciad, ospite di una struttura di accoglienza, ha tentato di uccidere un suo connazionale in seguito ad una lite

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I Carabinieri della Stazione di Spongano hanno arrestato, per tentato omicidio aggravato e premeditato, Mahamed Alajaba, 25enne cittadino del Ciad, ospite di una struttura di accoglienza di Castiglione (fraz. di Andrano), la Sud Salento Antica Masseria del Monte nelle campagne tra Castiglione e Depressa. Nel primo pomeriggio di mercoledì 11 ottobre, la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Tricase è stata contattata, tramite il Numero Unico Europeo di Emergenza 112, dai responsabili della struttura i quali riferivano una violenta lite fra due ospiti uno dei quali armato di coltello. Giunti sul posto, nel cortile interno della masseria, i militari della Stazione Carabinieri hanno visto un uomo steso a terra che sanguinava copiosamente da varie parti del corpo ed un altro, con lievi ferite alle mani e gli abiti sporchi di sangue che veniva trattenuto a fatica da alcuni degli operatori e degli altri ospiti della struttura. Fatti evacuare i feriti tramite il servizio 118, sono iniziati gli accertamenti finalizzati a ricostruire la dinamica del fatto ed il movente dell’aggressione. Grazie anche alla corale ed incondizionata collaborazione fornita dai responsabili della struttura e dalla gran parte degli stranieri in essa ospitati, si è potuto accertare che da diverse settimane O. B., il ferito, e il suo aggressore, avevano frequenti litigi dovuti al fatto che Alajaba era solito ascoltare la musica tenendo il volume del proprio stereo decisamente alto anche durante le ore di riposo e non di rado in arco notturno. Le discussioni, spesso sfociate in urla ed offese, non erano mai andate al di là degli eccessi verbali e si erano sempre concluse in pochissimi istanti grazie all’intervento conciliatore di operatori della struttura ed alcuni ospiti. Ieri, invece, nel primo pomeriggio, la situazione è improvvisamente degenerata e Alajaba, dopo aver pesantemente insultato e minacciato il suo connazionale O. B., lo ha proditoriamente assalito con calci e pugni. Il repentino intervento di alcuni testimoni, che hanno allontanato l’aggressore dalla sua vittima, sembrava avere ancora una volta risolto la questione ma, mentre i presenti stavano soccorrendo O. B., Alajaba, non visto, ha estratto un lungo coltello da cucina, probabilmente sottratto nei giorni precedenti dalle cucine della struttura, e si è nuovamente avventato contro la vittima colpendola in rapidissima sequenza quasi venti volte prima che gli attoniti e sgomenti testimoni riuscissero a bloccarlo. E, dopo una breve ma violenta colluttazione nel corso della quale riportava lievi ferite alle mani, disarmarlo. In ospedale O.B. è stato giudicato guaribile in venti giorni a seguito delle numerose e profonde coltellate ricevute, quasi tutte al torace, mentre Alajaba è stato riscontrato affetto da lievi ferite da taglio e giudicato guaribile in pochi giorni. Tenuto conto della gravità delle lesioni patite dalla vittima, delle modalità del gesto, avvenuto con evidente lucida premeditazione e reiterazione, della localizzazione delle ferite, tutte provocate da fendenti diretti in zone vitali del corpo, essendo evidente l’intento omicida di Alajaba, non avvenuto solo grazie al doppio, rapido, intervento di operatori e ospiti della struttura i quali, in entrambe le occasioni, bloccavano l’aggressore per impedirgli di porre in essere il suo proposito, Mahamed ALAJABA è stato dichiarato in arresto per tentato omicidio aggravato e premeditato. Condotto presso gli uffici della Stazione Carabinieri di Spongano, Mahamed Alajaba, con il concorde parere del PM di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, dr.ssa Licci, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato presso la Casa Circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce dove dovrà rimanere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Progetto Simona: immersione e inclusione per le persone con diverse abilità

Il convegno alle 18 in biblioteca. Il progetto si prefigge di creare un ponte tra mare e accessibilità, dimostrando come l’ambiente subacqueo possa rappresentare una nuova frontiera di integrazione per chi vive condizioni di disabilità

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Il comune di Andrano presenta il convegno “Progetto Simona: Immersione e Inclusione per le Persone con Diverse Abilità”, un’iniziativa nata dalla collaborazione con la Fondazione “Noi Siamo Paola” e l’Associazione Gruppo A-Mare.

Il progetto, che sarà illustrato quest’oggi presso la Biblioteca Comunale “Don Giacomo Pantaleo”, rappresenta una straordinaria evoluzione dell’evento teatrale “Ho Amato Tutto” tenutosi questa estate presso l’Abbazia del Mito.

Durante lo spettacolo, dedicato alla vita di Donna Paola Menesini Brunelli, erano stati raccolti fondi destinati a supportare progetti di inclusione per persone con disabilità, in particolare con l’obiettivo di avvicinarle al mondo subacqueo.

Grazie ai fondi raccolti e alla partecipazione di organizzazioni specializzate, “Progetto Simona” si propone di formare istruttori esperti per consentire a persone con disabilità fisiche e motorie di vivere l’esperienza dell’immersione subacquea in sicurezza.

Durante il convegno, che inizierà alle ore 18, saranno presenti Alberto Brunelli, presidente della Fondazione “Noi Siamo Paola”; Salvatore Accogli, presidente dell’Associazione Gruppo A-Mare; Angela Pinto, presidente dell’Associazione Albatros, specializzata in immersioni per disabili non vedenti; e Salvatore Colazzo, garante dei diritti delle persone con disabilità dell’Unione dei Comuni Terre a Levante.

L’evento vedrà inoltre l’intervento dei sindaci di Tricase e Andrano, Antonio De Donno e Salvatore Musarò che ribadiranno l’impegno delle amministrazioni locali verso iniziative di inclusione sociale innovative.

“Progetto Simona” si prefigge di creare un ponte tra mare e accessibilità, dimostrando come l’ambiente subacqueo possa rappresentare una nuova frontiera di integrazione per chi vive condizioni di disabilità.

Il Comune di Andrano invita tutti i cittadini, le associazioni e le istituzioni a partecipare a questo importante momento di confronto e presentazione.

Il convegno vuole essere non solo un’occasione per approfondire i dettagli di “Progetto Simona”, ma anche per sensibilizzare la comunità sui temi dell’inclusione e della solidarietà.

L’ingresso è libero e aperto a tutti.

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Erogazione acqua: posibili disagi a Depressa e Andrano, compreso Marina e Castiglione

Lavori di risanamento della rete idrica, temporanea sospensione della normale erogazione idrica mercoledì 16 ottobre dalle 14 alle 20

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Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio negli abitati di Andrano e Tricase.

I lavori riguardano il risanamento della rete idrica.

Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica mercoledì 16 ottobre nell’abitato di Andrano, delle frazioni Castiglione d’Otranto e Marina di Andrano e a Depressa, nella frazione di Tricase.

La sospensione avrà la durata di 6 ore, a partire dalle ore 14 e con ripristino alle ore 20.

Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica.

I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

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Castiglione d’Otranto: spara a lupo e lo lascia morire agonizzante

LNDC Animal Protection denuncia e lancia un appello: “Chi sa parli”. L’associazione esprime «profonda indignazione e dolore per il terribile atto di violenza. L’animale, colpito da un’arma da fuoco e lasciato a morire tra atroci sofferenze, rappresenta l’ennesimo esempio di crudeltà gratuita e intollerabile verso creature innocenti»

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Secondo quanto riportato dalle fonti locali, un animale – che sembra essere un lupo – è stato visto in gravi condizioni, con ferite compatibili con un colpo di fucile, e purtroppo non è stato possibile salvarlo.

Quando i Carabinieri Forestali sono giunti sul posto, a seguito di una segnalazione, il corpo dell’animale era stato già rimosso, ma chi l’aveva visto aveva avuto la prontezza di fotografarlo e di fotografare anche il cacciatore che presumibilmente si è reso responsabile di questa atrocità.

LNDC Animal Protection, da sempre impegnata nella difesa dei diritti degli animali, annuncia di aver sporto denuncia presso le autorità competenti, chiedendo che si proceda con celerità nelle indagini e che il responsabile venga individuato e punito secondo quanto previsto dalla legge. «Non è accettabile che episodi del genere continuino a verificarsi nel nostro Paese», afferma Piera Rosati, presidente di LNDC Animal Protection, «la violenza contro gli animali è un sintomo di una società che ha perso il rispetto per il prossimo, umano o animale che sia. Continueremo a batterci perché ogni colpevole di tali atti paghi le conseguenze delle proprie azioni».

LNDC invita chiunque abbia informazioni utili a contribuire alle indagini, inviando una e-mail ad avvocato@lndcanimalprotection.org o collaborando con le forze dell’ordine per assicurare il responsabile alla giustizia.

L’associazione sottolinea, inoltre, l’urgenza di rafforzare le misure preventive e punitive per chi si macchia di tali crimini: «La legge italiana prevede pene troppo lievi per chi maltratta o uccide animali», aggiunge Rosati, «per questo torniamo a chiedere che il Parlamento riprenda quanto prima la discussione sulla proposta di legge per il loro inasprimento. Non possiamo più permettere che atti di questo tipo passino inosservati o rimangano impuniti.

LNDC Animal Protection ribadisce il proprio impegno nel promuovere una cultura di rispetto e amore verso tutti gli animali, continuando a operare su tutto il territorio nazionale attraverso campagne di sensibilizzazione, interventi di soccorso e azioni legali.

 

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