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Gallipoli

Gallipoli: Settimana della Cultura del Mare

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È fissata alle 18 di sabato 10 novembre, l’inaugurazione della “Settimana della Cultura del Mare”, che si svolge sino al 18 novembre presso l’ex mercato coperto, da poco inaugurato e che di fatto è il prologo ideale per l’apertura ufficiale del Museo del Mare (sabato 17 novembre), allestito al pianterreno della sede municipale di Palazzo Balsamo, con accesso da via Sant’Angelo. Nutrito il programma della giornata di apertura: prima, l’intervento iniziale del sindaco, dott. Francesco Errico, che illustrerà aspetti particolari e peculiarità del ricco e variegato cartellone di eventi ed appuntamenti. Quindi si terrà la presentazione della “Trilogia del mare”, a cura di Giuseppe Albahari e Luigi Tricarico con l’intervento del Prof. Nicolò Carnimeo, docente di diritto della navigazione presso Università degli studi di Bari, nonché apprezzato scrittore di tutto ciò che ha attinenza col mare. Seguirà la proiezione di “Tonnara”, filmato di Carlo Magni, con colonna sonora realizzata dal Maestro Enrico Tricarico. Il tutto farà da prologo all’inaugurazione delle mostre, quella degli “Antichi saperi del mare” a cura di Luigi ‘Mba Pì Tricarico e Ferdinando Attanasio, quella dei modellini navali a cura del locale gruppo A.N.M.I. “Emanuele Perrone”, quella fotografica e di oggetti recuperati in mare a cura dell’Ass. di volontariato subacqueo “Paolo Pinto” e quella sull’arte dei maestri d’ascia a cura dell’Ass. “Gallipoli nostra” e di Antonio e Luciano Magno. Infine si terrà anche l’apertura di diversi stand, allestiti dell’Assonautica Provinciale di Lecce, dal Circolo della Vela di Gallipoli, dall’Istituto d’istruzione superiore “Amerigo Vespucci” di Gallipoli, dalla Lega Navale di Gallipoli, dai Gruppi Navali della Guardia Costiera e delle Forze dell’Ordine ed infine a cura di “Cibusalento” sarà allestito anche uno stand d’arte, artigianato e gastronomia, con un’area di degustazione. “Sono certo”, ha commentato il primo cittadino, “che questa manifestazione saprà essere il giusto tributo della nostra città ad un elemento, quale il mare, cui noi gallipolini siamo legati in modo viscerale. Un tributo che la città rende grazie al prezioso e convinto supporto di cittadini ed associazioni, che ha garantito un’attività organizzativa corale e partecipe, che non può che essere valutata positivamente, ad ulteriore testimonianza della proverbiale generosità dei miei concittadini”.


Il programma della “Settimana della Cultura del Mare”




SABATO 10


ore 18.00



  • Presentazione della “Settimana della cultura del mare” da parte del sindaco Francesco ERRICO

  • Presentazione della “Trilogia del mare” di Giuseppe ALBAHARI e Luigi TRICARICO con l’intervento del Prof. Nicolò CARNIMEO (Docente di diritto della navigazione presso Università degli studi di Bari, scrittore di mare)

  • Proiezione di Tonnara, filmato di Carlo MAGNI, con colonna sonora realizzata dal Maestro Enrico TRICARICO

  • Presentazione delle mostre


INAUGURAZIONE



  • Mostra degli “Antichi saperi del mare” a cura di Luigi ‘Mba Pì TRICARICO e Ferdinando ATTANASIO

  • Mostra di modellini navali a cura del locale gruppo A.N.M.I. “Emanuele Perrone”

  • Mostra fotografica e di oggetti recuperati in mare a cura dell’Ass. di volontariato subacqueo “Paolo Pinto”

  • Mostra sull’arte dei maestri d’ascia a cura dell’Ass. “Gallipoli nostra” e da Antonio e Luciano MAGNO

  • Stand allestiti da Assonautica Provinciale di Lecce, Circolo della Vela di Gallipoli, Istituto d’istruzione superiore “Amerigo Vespucci” di Gallipoli, Lega Navale di Gallipoli, Gruppi navali della Guardia Costiera e delle Forze dell’Ordine

  • Stand d’arte, artigianato e gastronomia, con area degustazione a cura di “CIBUSALENTO”


DOMENICA   11

ore 09.00 – Pulizia dello specchio acqueo del Rivellino da parte dei sub volontari dell’Associazione “Paolo Pinto” con la collaborazione della locale Sez. della Lega Navale Italiana

ore 17.00 – Apertura dei locali del mercato

ore 19.00  -Concerto inaugurale del restauro del pianoforte a coda di proprietà comunale con l’esibizione dei Maestri:



  • Luigi SOLIDORO

  • Gabriella STEA e Stefano SCHIROSI

  • Enrico TRICARICO

  • Enrico ZULLINO


LUNEDÌ 12

ore 17.00 – Apertura dei locali del mercato

ore 18.00 – Incontro sul rapporto tra tutela del mare e volontariato, con l’introduzione del sindaco e partecipazione di:



  • Luigi RUSSO (Presidente CSV Salento)

  • Salvatore BISANTI (Presidente del coordinamento delle Ass. e gruppi comunali di protezione civile della Provi. di Lecce)

  • Carmelo FANIZZA (Presidente dell’Associazione “Jonian Dolphin Conservation” di Taranto) – Coordina la giornalista Antonella MARGARITO. A seguire: Proiezione del documentario scientifico “I DELFINI DI TARAS a cura della suddetta Associazione


ore 19.30 – Concerto del duo pianoforte, fisarmonica: Enrico TRICARICO e Cristian CALÒ


MARTEDÌ 13

ore 17.00 – Apertura dei locali del mercato

ore 18.00 – “È festa a tavola” – Incontro sulla gastronomia tradizionale delle ricorrenze cittadine, introdotta dal sindaco, con la partecipazione di Ivana PISANELLO e Titti PAGLIARINI

A seguire: Presentazione del numero di novembre della rivista “SAPORI D’ITALIA” che dedica ampio spazio ai Gamberoni di Gallipoli, con diapositive e l’intervento dell’autore, il giornalista Nunzio PACELLA

ore 19.30 – Concerto di chitarra di Danilo LEGARI


MERCOLEDÌ 14

ore 17.00 – Apertura dei locali del mercato

ore 18.00 – Introdotta dal consigliere comunale delegato al marketing territoriale Maria Teresa PERRONE, esecuzione commentata in diretta di piatti marinari con la partecipazione degli chef: Anna Maria CHIRONE (Accademia del sapore), Lucio COLIZZI (Doctorchef). Proiezione del filmato “Vivere il mare” di Giorgio CATALDINI. A seguire: “Trofeo Cucinazzurra” gara tra cuoche/i amatoriali con piatti marinari

ore 19.30 – Concerto di pianoforte e soprano con: Luigi SOLIDORO e Laura DE VITA


GIOVEDÌ 15

ore 17.00 – Apertura dei locali del mercato

ore 18.00 – “Diportismo e Territorio” Convegno introdotto dal sindaco con la partecipazione di:


  • Pantaleo BACILE (Presidente Lega Navale Italiana di Gallipoli)

  • Giacinto COLUCCI (Presidente Assonautica Provinciale di Lecce)

  • Michele DE SIMONE (Presidente Circolo della Vela di Gallipoli)

  • Antonio RIMA (Resp. Sez. Vela Ist.“A. Vespucci” di Gallipoli)

  • Vincenzo MARIELLO (Presidente Club Nautico Gallipoli)

  • Giancarlo PICCIRILLO (Dir. dell’Ag. Reg. Puglia Promozione), Coordina il giornalista Giuseppe Albahari. Proiezione di filmati sull’attività nautica agonistica promossa dal Club Nautico Gallipoli


ore 19.30 – Serata lounge con il dj Daniele SUEZ


VENERDÌ 16

ore 17.00 – Apertura dei locali del mercato

ore 18.00 – La Capitaneria di porto, “Sportello Unico” per gli utenti del mare, convegno introdotto dal sindaco con la partecipazione di:



  • C.F. Giacomo CIRILLO (Com. Comp. maritt. di Gallipoli)

  • Antonio FACHECHI (Preside Istituto “A. Vespucci” di Gallipoli)

  • Angelo LAZZARI (Presidente UNPLI Puglia), Coordina il giornalista Nunzio PACELLA


ore 19.30 – Concerto del duo pianistico: Marzia DE ROSA e Lucia ESPOSITO


SABATO 17

ore 17.00 EX-MERCATO COPERTO



  • Apertura dei locali

  • Workshop nell’ambito del Primo Stage Basic della specialità Kiteboarding “Race” promosso dalla sezione vela dell’Istituto “A. Vespucci”, in programma il 17 e 18 novembre


ore 18.30 – Esibizione della Filarmonica Città di Gallipoli diretta da Pascal COPPOLA

ore 18.00 – PIAZZETTA SANTA TERESA, Esibizione del gruppo Cheerleaders Gold Stars dell’ANSPI “Il Gabbiano”

ore 18.00 – BIBLIOTECA SANT’ANGELO, Tavola rotonda sulla nuova realtà museale cittadina, con la partecipazione di:



  • Francesco ERRICO (Sindaco di Gallipoli)

  • Marco BORRI (già direttore del Museo zoologico “La specola” – Università di Firenze)

  • Flegra BENTIVEGNA (Direttrice dell’acquario e del museo della Stazione zoologica “Anton Dohrn” di Napoli)

  • Giorgio CATALDINI (Curatore del Museo del mare cittadino)


ore 19.30 – PALAZZO ROCCI – Ingresso da via Sant’Angelo – Inaugurazione   MUSEO   DEL   MARE


DOMENICA 18

ore 9.00 – Nel naturale anfiteatro marino cittadino, Veleggiata e regata velica TROFEO DELLE TONNARE DI GALLIPOLI

ore 10.00 – EX-MERCATO COPERTO

Introdotto dal vice sindaco Antonella GRECO,

incontro – dibattito con gli interventi degli amministratori dei Gruppi di azione costiera salentini:



  • Francesco PACELLA (Presidente GAC adriatico)

  • Angelo PETRUZZELLA (Presidente GAC jonico)

  • Franco CRISOGIANNI (Direttore GAC jonico)

  • elice STASI (Consigliere del GAC jonico)


Dopo le relazioni e gli interventi, risponderanno alle domande di amministratori dei Comuni costieri e addetti al settore, Coordina il giornalista Davide TUCCIO

ore 17.00 – Apertura dei locali del mercato – Premiazione regatanti

ore 19.00 – Concerto conclusivo del gruppo musicale Steady Rollin, con Vittorio PERRONE, Davide SERGI, Daniele OTTAVIANO, Corrado VISCONTE, Francesco GRISOLIA.


Durante i giorni della manifestazione, i locali del mercato saranno aperti dalle ore 17.00 alle ore 21.00. Per le mostre, le funzioni di guida saranno svolte dagli allievi dell’Istituto d’istruzione superiore “A. Vespucci” di Gallipoli. Le scolaresche potranno visitare le mostre anche nelle mattinate dei giorni 14, 15 e 16, previo accordo telefonando alla Pro Loco di Gallipoli al 0833 263007 – Referente Sig.ra Titti Pagliarini.


d.t.


Attualità

Offerte di lavoro: tutte le opzioni

34° Report Arpal Puglia: 342 posizioni aperte nel Leccese e tirocini per turismo accessibile, agricoltura e pasticceria

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Cercasi psicologi, pasticcieri, tirocinanti nel settore del turismo accessibile e dell’agricoltura.

Tra le nuove ricerche di personale attive in tutta la provincia di Lecce, spiccano alcune figure specializzate o da formare in settori diversificati.
A partire da Calimera, dove l’associazione 2HE – Io posso cerca un tirocinante che si occuperà della predisposizione e gestione di database per il turismo accessibile.

Tra i requisiti richiesti, l’iscrizione nelle liste speciali art. 1 L. 68/99 (persone con disabilità), conoscenza dei principali applicativi informatici e conoscenza base della lingua inglese.

L’offerta è collegata al progetto “Tacco – Turismo Accessibile di Comunità”, finanziato dal “Fondo per l’inclusione delle persone con “disabilità” nell’ambito del programma “Costa” della Regione Puglia.

Ci si può candidare su Lavoro Per Te – Regione Puglia entro il 30 settembre 2024.

Si cercano due tirocinanti innestatori, invece, a Melendugno, dove un’azienda vivaistica seleziona, entro il 30 settembre, due persone da formare tra i candidati pronti ad apprendere questa particolare tecnica.

Una nuova offerta nel settore amministrativo-pedagogico a Nardò, dove la cooperativa sociale Bethel ricerca quattro figure specializzate da inserire nel proprio organico: uno psicologo specializzato in psicologia clinica e della riabilitazione, un pedagogista, un docente di sostegno e un educatore professionale.

Per tutte le figure è richiesta la disponibilità a trasferte per la formazione dei minori e la formazione personale, pazienza nell’ approccio con i minori, e ottima predisposizione a lavorare in team.

Ci si può candidare entro il 5 ottobre (entro l’8 ottobre per la figura di pedagogista) su Lavoro Per Te.

Interessanti opportunità anche nel settore ristorazione: si cercano pasticcieri e aiuto-pasticcieri (già formati o da formare tramite tirocinio extra-curriculare) a Racale, Nardò, Campi Salentina, Sogliano Cavour e Maglie.

Il 34° Report dell’Ambito di Lecce di Arpal Puglia riporta un totale di 171 annunci che corrispondono a 342 posizioni aperte nella provincia di Lecce.

Tra i settori con maggiore richiesta spicca quello edile con la richiesta di 119 professionisti.

Segue il comparto socio-sanitario che registra 22 annunci per un totale di 93 posizioni, mentre il comparto turistico presenta 84 posizioni aperte, concentrate principalmente lungo la costa ionica e nel Capo di Leuca.

L’agricoltura e l’ambiente contano 34 risorse ricercate.

Tra gli altri settori, il TAC (tessile-abbigliamento-calzaturiero) offre 34 posizioni, il settore commerciale 26, le telecomunicazioni 10 e il comparto trasporti e riparazione veicoli presenta 18 opportunità.

Inoltre, nel settore amministrativo, informatico ed educativo sono ricercate 54 figure professionali.

Il report segnala anche opportunità in ambiti più specifici, come l’industria metalmeccanica con 8 posizioni, il settore pulizie e multiservizi con 3 opportunità, l’industria del legno con 16 e il settore bellezza e benessere con altre 8 offerte.

Sono disponibili, inoltre, tre posizioni riservate a persone con disabilità e quattro per iscritti nelle categorie protette.

Infine, la sezione tirocini include 17 opportunità in diversi ambiti, mentre la rete Eures offre numerose possibilità di lavoro e formazione all’estero, anche per personale altamente qualificato come medici, infermieri ed educatori.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it e sono diffuse anche sulla pagina FacebookCentri Impiego Lecce e Provincia”, sul portale Sintesi Lecce e sui profili Google di ogni centro per l’impiego.

Le candidature possono essere trasmesse tramite Spid, via mail o direttamente allo sportello presso gli uffici, aperti dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16,30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

CLICCA QUI PER CONSULTARE LA VERSIONE INTERGALE DEL 34°REPORTO DI ARPAL – AMBITO DI LECCE

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Approfondimenti

Comitati feste per cosa? Devozione o occasioni per eventi, sagre, fiere e lucro?

Far partecipare fisicamente e coinvolgere in una festa diventa anche un compito educativo per far incontrare e dialogare le persone, il coinvolgimento è necessario per far crescere la comunità ed è una delle sfide che ci attende se si vuole essere una società civile in cui tutti si sentano veramente e responsabilmente di far parte…

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di Hervé Cavallera

Le sagre paesane, volte di solito a celebrare il Santo patrono (feste patronali), ma anche positivi eventi come il raccolto o un particolare cibo, si perdono, per così dire, nella notte dei tempi.
Il Salento, come ogni parte d’Italia, ne vanta tantissime e non si può elencarle tutte, considerando i tanti centri della provincia di Lecce.

Ad esse naturalmente sono da aggiungere le Festività nazionali religiose e civili come Natale, Capodanno, la Festa delle Repubblica e così via.

Una volta, la festa era sempre accolta con particolare gioia soprattutto dai bambini e ragazzi. Basti ricordare che già la domenica era un giorno felice in quanto non si andava a scuola.  Poi nella festa patronale e in quelle importanti vi erano i dolci, alcuni propri della festa. Inoltre, vi erano le fiere e i piccoli vedevano e chiedevano ai genitori l’acquisto dei giocattoli. Era il momento dell’incontro e delle curiosità, come attraevano le bande musicali che, suonando, percorrevano le strade.

Chi non è più giovane ricorda molto bene che le feste rappresentavano per la comunità in cui si viveva un momento nel quale si interrompeva la routine di una realtà prevalentemente agricola, e quindi scandita dalle stagioni e dalla levata e dal tramonto del sole, e ci si riuniva nella pubblica piazza liberamente e allegramente, e si comunicava.

Il clima festaiolo era di fatto per lo più connesso con l’evento religioso che trovava (e trova) per il pubblico il momento più appariscente nella processione con la statua del Santo.

Di fatto i buoni pranzi e quant’altro non erano che una forma di testimonianza della benevolenza del Patrono a cui andava il ringraziamento solenne. Di qui lo spettacolo delle luminarie, per alcune delle quali il Salento è noto in tutta Italia.

Accadeva – e accade tutt’oggi –  che tra paesi o tra frazioni dello stesso paese si facesse a gara a chi riusciva a realizzare il festeggiamento più spettacolare. Il che ha condotto, dappertutto nella Penisola, a spostare l’attenzione dalla celebrazione liturgica in sé alla festa come spettacolo.

L’elemento laico ha finito col prevalere su quello religioso con la presenza di cantanti, ghiottonerie, balli e tant’altro. Questo sempre a prescindere dalle sagre chiaramente mangerecce come a Tricase la Sagra di San Vito Cucuzza e Cadduzzu» (9 agosto) e la Sagra de la Pasta fatta a casa (17 agosto, frazione di Depressa) per fare qualche esempio di sagre che hanno caratterizzato un determinato prodotto.

Ora, che le festività patronali e le sagre continuino ad esserci è un fatto chiaramente positivo in quanto rappresentano la nostra tradizione, solo che si stanno risolvendo, alcune volte, in puro spettacolo volto alla promozione turistica e al guadagno (basti pensare alla “Notte della Taranta” che è divenuto un notissimo e fortunato festival della canzone popolare, ma che ha perduto ogni rapporto con l’ancestrale fenomeno del tarantismo).

Sotto tale profilo sono soprattutto da tenere presenti le festività religiose, dove la celebrazione del sacro dovrebbe essere prevalente e veramente sentita.

Tali feste, infatti, non hanno alcun scopo di lucro, anche se in alcune le spese per luminarie e complessi musicali sono ingenti e non mancano le difficoltà a far quadrare il bilancio.

Né solo questo. È in forte crescita, purtroppo, il fenomeno della denatalità. I giovani sono sempre meno e talvolta disattenti alle tradizioni. Il mondo dei social networks è per lo più quello della comunicazione quotidiana, dell’immersione nel contingente.

Avviene così che viene meno quel cambio generazionale che vi è stato per secoli e i componenti dei comitati festa, i quali curano l’aspetto esteriore delle feste religiose dedicate alla Madonna e ai Santi venerati nella parrocchia di appartenenza, non hanno il naturale ricambio, spesso apportatore di nuove idee.

Così, generalizzando un discorso che ovviamente è diverso variando i luoghi e le persone, si rischia, soprattutto per le feste patronali, che tutto si traduca in un déjà vu, in un prodotto già visto e quindi poco attraente.  Tuttavia, occorre non confondere due elementi che sono diversi e, però, accomunati.

Il primo e fondamentale è la venerazione del Santo Protettore, con le cerimonie sacre pertinenti che riguardano esplicitamente il Parroco e nel quale si manifesta la liturgia propria del culto. Il secondo è il bisogno di accrescere la partecipazione della comunità attraverso manifestazioni non ripetitive e che coinvolgano i giovani e non solo i giovani.

L’accortezza è appunto quella di conservare il passato nei suoi elementi qualificanti, i quali consentono di non perdere l’identità di una cultura, di un luogo, in un mondo in cui tutto sembra invece omologarsi e smarrirsi nel contingente, e al tempo stesso arricchire la manifestazione con innovazioni mirate al coinvolgimento dei presenti.

La festa è un fatto corale, di partecipazione collettiva e non un mero spettacolo a cui si assiste da estranei. Occorre sentirsi parte della comunità. Ciò è oggi molto difficile poiché si tende a vivere una comunicazione virtuale, tramite i social.

Per tale motivo, far partecipare fisicamente e coinvolgere in una festa diventa anche un compito educativo per far incontrare e dialogare le persone. Si capisce che tutto questo non è facile, ma il coinvolgimento è necessario per far crescere la comunità ed è una delle sfide che ci attende se si vuole essere una società civile in cui tutti si sentano veramente e responsabilmente di far parte.

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Attualità

Un milione di italiani costretto a spostarsi al nord per cure mediche

Dallo studio emerge anche che il 41% degli italiani del Sud e delle Isole si dichiara complessivamente poco soddisfatto del sistema sanitario regionale e che ben il 44% ritiene che negli anni il servizio sanitario regionale sia peggiorato. In particolare, gli aspetti considerati più critici sono: le liste attesa per esami diagnostici e visite ospedaliere nel servizio pubblico (82%), i servizi ospedalieri in generale (65%) e i servizi ambulatori e specialistici (62%).

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Un milione di Italiani residenti al Sud e nelle isole, negli ultimi tre anni, è stato costretto a spostarsi dalla propria regione di residenza per sottoporsi a cure mediche. È quanto emerge dal sondaggio “Studio sui migranti sanitari” realizzato da EMG Different per CasAmica, organizzazione di volontariato che dal 1986 si occupa di accogliere presso le proprie strutture in Lazio e Lombardia i migranti della salute e le loro famiglie.

Dallo studio emerge anche che il 41% degli italiani del Sud e delle Isole si dichiara complessivamente poco soddisfatto del sistema sanitario regionale e che ben il 44% ritiene che negli anni il servizio sanitario regionale sia peggiorato. In particolare, gli aspetti considerati più critici sono: le liste attesa per esami diagnostici e visite ospedaliere nel servizio pubblico (82%), i servizi ospedalieri in generale (65%) e i servizi ambulatori e specialistici (62%).

L’analisi è stata realizzata su un campione rappresentativo di cittadini residenti in Calabria, Puglia, Campania, Sicilia e Sardegna con età compresa tra i 35 ai 65 anni di età, al fine di studiare la migrazione sanitaria e le motivazioni che spingono i malati a cercare cure fuori dalla propria regione.

In Italia il fenomeno è in costante crescita, basti pensare che solo nel 2023 l’organizzazione ha registrato un aumento di ben il 25% delle richieste di supporto, offrendo complessivamente 43mila notti di accoglienza alle persone malate e ai loro familiari. Per rispondere a questo aumento del bisogno, l’organizzazione di volontariato CasAmica sta realizzando alle porte di Milano una nuova struttura che potrà ospitare fino a 80 persone al giorno.

La nuova casa sorgerà nel comune di Segrate – nei pressi di importanti poli di eccellenza sanitaria quali l’Istituto Nazionale dei Tumori, l’Istituto Neurologico Carlo Besta e l’IRCSS Ospedale San Raffaele – e rappresenterà un’importante risorsa per il 25% dei migranti della salute che, secondo il recente studio, ogni anno raggiungono il capoluogo lombardo per sottoporsi a cure mediche spesso salvavita.

«Dalla fotografia scattata dallo “Studio sui migranti sanitari” emerge in modo chiaro come nel nostro Paese esista una disparità di accesso alle cure tra chi abita al Nord e chi risiede al Sud e nelle Isole», dichiara Stefano Gastaldi, direttore generale di CasAmica. «Una ingiustizia – aggiunge – che tocchiamo con mano ogni giorno con gli ospiti delle nostre case, spesso costretti ad affrontare più volte l’anno viaggi di centinaia di chilometri e lunghe permanenze lontano da casa con pesanti conseguenze sia emotive che economiche. Noi di CasAmica, da quarant’anni, ci impegniamo ad aiutarli non solo offrendo loro una “casa” ma anche servizi e sostegno psicologico, grazie al lavoro quotidiano degli operatori e di oltre cento volontari. È proprio per poter fare di più che nasce la nuova struttura di CasAmica: la settima in Italia e la quinta in Lombardia, la più grande, progettata per dare risposte concrete alle esigenze dei beneficiari e delle loro famiglie. Un progetto che ha bisogno del supporto di tutti».

«Il fenomeno della migrazione sanitaria dal Meridione d’Italia ha assunto ormai dimensioni rilevanti, con i cittadini del Sud obbligati a spostarsi verso strutture ospedaliere di eccellenza del centro-nord o comunque verso nosocomi in grado di somministrare trattamenti idonei alle svariate patologie di cui soffre la popolazione» dichiara Fabrizio Masia, AD di EMG Different. «Costi alti per spostamenti e alloggi, nonché un senso di solitudine e abbandono, colpiscono i meridionali in modo assai serio: si è rafforzata quindi la necessità di intervenire sia per migliorare la qualità dei servizi al sud e, contemporaneamente, di supportare i migranti sanitari con alloggi a prezzo calmierato e sostegni a livello psicologico».

I DATI. Dallo “Studio sui migranti sanitari” emerge che 14,3 milioni di cittadini, pari all’81% del campione esaminato, negli ultimi 3 anni hanno avuto bisogno di cure mediche per sé o per i propri familiari.

Tra questi, ben 1 milione di cittadini provenienti dalle regioni del Sud Italia e delle isole ha scelto di curarsi in una regione diversa dalla propria per motivi legati all’opportunità di ottenere una migliore offerta sanitaria (51%) e medici più preparati (39%) o addirittura alla concreta impossibilità di ricevere cure adeguate alla propria patologia nella regione di provenienza (32%). Dallo studio emerge che gli italiani residenti nel Sud e nelle isole si spostano principalmente verso Lazio (37%) e Lombardia (32%), che risultano le principali destinazioni di coloro che hanno usufruito di cure in una regione diversa dalla propria.

Tutto questo si traduce in un impatto economico notevole sulla vita dei malati e delle loro famiglie. Secondo il sondaggio, infatti, il 60% degli intervistati denuncia costi alti per gli spostamenti e gli alloggi e il 58% dichiara che avrebbe avuto bisogno di prezzi calmierati. Oltre all’aspetto puramente economico, i migranti della salute hanno espresso anche altre esigenze come la necessità di un supporto psicologico per sé o per la propria famiglia (49%) e mezzi di trasporto per raggiungere l’ospedale (43%), servizi che CasAmica si impegna a potenziare anche attraverso la realizzazione della nuova struttura. Chi si è rivolto ad un centro di cura fuori dalla propria regione vi si è recato in media almeno 3 volte (38%) e accompagnato da un familiare (75%), con una permanenza media del soggiorno di 8 giorni.

Tra i cittadini che hanno scelto negli ultimi tre anni di curarsi, invece, nella propria regione di provenienza emerge che la decisione è stata legata a costi alti degli spostamenti (26%), lunghi tempi di spostamento (19%), costi elevati degli alloggi (15%) e impossibilità a lasciare famiglia (14%) e lavoro (12%), oltre che la conoscenza di un medico specialista (25%), il consiglio del medico di famiglia (22%) e la presenza di un centro specializzato sul territorio (20%).

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