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News & Salento

Casarano: basta pasticci a scuola

Poli scolastici: Comune, Provincia, Regione… c’è il rischio di avere un unico mega-polo di oltre 2.000 fanciulli ed un’offerta formativa senza pluralità e senza concorrenza

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POF, PON, USR… manca BANG e SLURP per dare l’idea che stiamo parlando di fumetti; in realtà, i primi tre acronimi, insieme a tantissimi altri, sono ormai il gergo in codice della scuola di questi anni. Una scuola che si confronta con l’Europa, si potrebbe dire, ma anche una scuola che deve fare i conti con i continui tagli ma anche con gli amministratori pubblici che, in ogni cosa che toccano, riescono a far danni ed a prendere decisioni tanto cervellotiche, quanto illogiche. Per spiegare l’accaduto bisogna fare una piccola premessa che cercheremo (e non è facile) di rendere il più possibile comprensibile. Per quanto riguarda la scuola primaria (i bimbi nella fascia che va dall’asilo alle scuole medie), ormai da anni si è statisticamente visto che il cosiddetto bacino d’utenza casaranese si aggira intorno alle 2.100 / 2.200 unità. Negli anni passati, presi forse da una dose eccessiva di smanie di grandezza, pur avendo a disposizione questo bacino d’utenza, si decise di costituire ben 4 Poli Didattici (via Ruffano, via Messina, piazza S. Domenico e via IV novembre) e quindi 4 offerte formative differenti (gran bella cosa), ma anche 4 dirigenti, 4 segretari, insomma 4 contabilità da finanziare per lo Stato (e quindi uno spreco). Fu così che, primi nella Regione (con l’Amministrazione De Masi), alcuni anni fa si decise di precorrere i tempi e di sopprimere il 4° polo per unificarlo al 3°, riuscendo così a risparmiare qualcosina. L’operazione non fu certo indolore, ci furono mobilitazioni da parte di insegnanti e genitori che trovarono svariati modi di manifestare il proprio dissenso, ma alla fine la fusione si fece, anche se, ancora oggi, a distanza di anni, vi è qualche strascico contabile nelle segrete delle segreterie. Quello che però sino ad allora era un buon proposito “facoltativo”, dettato da ragioni di opportunità, ben presto divenne un obbligo e la legge decise di fissare a 600 il numero minimo di iscritti per mantenere in vita un polo didattico. Casarano in realtà ha una suddivisione non omogenea degli iscritti e mentre il polo 2 ha ben più di 1.000 iscritti, il polo 3 si è “salvato” per il rotto della cuffia superando di solo 18 unità lo sbarramento dei 600. Chi invece è stato dalla sorte beffato, è stato il polo 1 che, fermo a 597 iscritti, per sole 3 unità, ha già perso lo scorso anno l’indipendenza amministrativa ed è stato affidato ad un cosiddetto “reggente” in attesa di essere inesorabilmente inglobato in un altro Polo il prossimo anno. Ora, già la prima decisione presa dai soliti politicanti ha dimostrato un certo che di “irrazionale”.

Dovendo infatti affidare la reggenza di un Polo Didattico (per un solo anno prima della fusione con un altro) composto da 600 bambini, i loro insegnanti, il personale parascolastico e tutti gli annessi e connessi, ad uno dei due Dirigenti presenti a Casarano, voi, affidandovi alla sola logica, lo avreste affidato a quello che ne ha già più di 1.000 da gestire o a quello che ne ha solo 600? La dimostrazione che non è certo la logica a caratterizzare i politici, sta proprio nel fatto che l’affidamento in regime di reggenza è stato affidato alla Prof.ssa Salento che è Dirigente del polo 2 e che quindi per quest’anno ha la responsabilità su quasi 1.600 alunni.


Ma il vero problema è arrivato dopo. Dovendo trovare ulteriori soluzioni necessarie a fare ancor più economia e risparmio, la soglia che solo qualche tempo fa fu fissata a 600, è stata ora innalzata a ben 900 unità. Questo vuol dire una sola cosa: che ad oggi neanche il polo 3 ha il numero minimo per “sopravvivere” all’ennesimo taglio di “Edward mani di forbice Monti”. Io sono più che sicuro che la logica che alimenta voi lettori ha già trovato una soluzione al problema e cioè formare due poli composti da 1.000 alunni cadauno; non tanto per avere una soddisfazione tutta campanilistica di poter affermare che Casarano ha due poli didattici, quanto piuttosto avere la possibilità di poter avere almeno due offerte formative e con esse la possibilità di poter avere anche una sana competizione fra due poli per spingerli a far sempre meglio. Io sono sicuro che ognuno di voi agirebbe con logica, ma il timore è che i politici seguano altre labirintiche strade, con la conseguenza che Casarano si potrebbe trovare ad avere un unico mega-polo di oltre 2.000 fanciulli ed un’offerta formativa senza pluralità e senza concorrenza. Chi deve decidere è ai classici diversi livelli: Comunale, provinciale e regionale… e l’appello è ovviamente a tutti: una volta tanto… fate funzionare il cervello!

Antonio Memmi


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Disturbi dello spettro autistico: a Specchia un centro diurno per adulti

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Specchia accoglie l’apertura del nuovo Centro Diurno per adulti con disturbi dello spettro autistico, sito nel cuore del paese, in Piazza della Libertà, 5.

Questa importante iniziativa è resa possibile grazie all’impegno di Sollevante, realtà da sempre attenta alle esigenze del territorio e delle famiglie che necessitano di supporti specialistici.

Si tratta di un servizio unico per l’intera Provincia di Lecce, e per questo risulta essere di straordinaria rilevanza per tutte le famiglie del Salento che ogni giorno affrontano le sfide legate all’autismo in età adulta.

Il centro offrirà attività mirate, supporto terapeutico, e un ambiente sicuro in cui le persone con disturbo dello spettro autistico possano sviluppare abilità sociali e cognitive, migliorando il proprio benessere e la qualità della vita.

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Social Basket a Nardò

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Parte il progetto “Social Basket 2024: in campo”! Un’iniziativa inclusiva e gratuita per ragazzi e ragazze tra i 10 e i 18 anni, promossa da ASC Comitato Provinciale Lecce in collaborazione con Social Aut – Associazione di Promozione Sociale e Centro Devils Basket Nardò per favorire l’inclusione sociale tra ragazzi/e con Disturbo dello Spettro Autistico e coetanei a sviluppo tipico.


Ogni venerdì dalle ore 16:00 alle ore 17:00 presso la palestra dell’Istituto Comprensivo Polo 1, Nardò (LE).

Per informazioni e iscrizioni:
Email: social.aut.aps@gmail.com
WhatsApp: +39 389 650 7868

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Attualità

Intesa Sanpaolo, sito di nuovo down e clienti imbufaliti

Problemi d’accesso per app e home banking. Intesa Sanpaolo è down: clienti bloccati fuori dall’home banking e impossibilitati a gestire conti e pagamenti online…

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Un bug che sta affliggendo il sistema informatico di Intesa Sanpaolo, non permettendo ai clienti di eseguire on line nessuna operazione: questa potrebbe essere la causa, ma nessuna dichiarazione è arrivata da parte della banca finora.

I social network si stanno riempiendo di post e commenti di clienti frustrati per il disservizio, impossibilitati di eseguire regolari pagamenti o altri tipi di operazioni on line.

Questo evento è simile a quanto già accaduto il 31 ottobre, allora un altro malfunzionamento aveva compromesso l’accesso all’home banking per ore, generando altrettanto malcontento tra i clienti.

Per via di un problema tecnico non funziona l’accesso all’applicazione e al servizio Web di Intesa Sanpaolo: questo impedisce la gestione dei conti e delle carte, impedisce anche l’autorizzazione dei pagamenti online tramite le notifiche push in-app (che servono a confermare le transazioni).

Questo è il messaggio che legge chi si appresta ad andare, virtualmente, on line: «Ci scusiamo ma, per un problema tecnico, non puoi proseguire».

Le difficoltà degli utenti sono iniziate intorno alle 9 di questa mattina, con un’ondata di report che evidenziano problemi nell’accesso, nell’autenticazione e nell’utilizzo generale delle funzionalità dell’app.

 

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