Tricase
Apprendimento e lavoro: il Professionale di Tricase guida l’Europa
A Ruvo il primo meeting internazionale di “ValeRIA PLUS”

L’IISS “Don Tonino Bello”, Polo Professionale di Tricase (Istituto Coordinatore) e L’Università del Salento insieme ad altri 19 partner, scuole ed istituzioni italiane ed europee con rappresentanze anche turche, ungheresi e polacche, sono a Ruvo di Puglia (giovedì 22 e venerdi 23 novembre) per il primo meeting internazionale di “ValeRIA PLUS”. Il percorso progettuale coinvolge un Consorzio di 21 partner che vede la partecipazione attiva di Istituti di Istruzione Secondaria Superiore italiani e stranieri, un centro di formazione, l’Università del Salento e come Partner sostenitori Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, la Provincia di Lecce, l’Associazione Italiana di Valutazione.
Così la Dirigente del “Don Tonino Bello”, Anna Lena Manca, orgogliosa per l’importante ruolo assegnato al “suo” Istituto nell’importante progetto: “Nella consapevolezza che per lo sviluppo economico, culturale e turistico del territorio sia fondamentale predisporre un’offerta di istruzione e formazione, funzionale ai bisogni del mercato, si è fatto in modo di coinvolgere anche le istituzioni locali al fine di promuovere un momento di raccordo tra tutte le istituzioni, in linea con gli orientamenti delle più autorevoli organizzazioni internazionali (Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo dell’ONU, UNESCO, OCSE, Agenda Dell’UE da Bruxelles a Lisbona, a Europa 2020)”.
Per comprendere quelle che sono le finalità e le caratteristiche del progetto, occorre partire dalla considerazione che nella cornice delle strategie “Europa 2020”, miranti a rilanciare l’economia dell’UE nel prossimo decennio affinchè si attui un’economia intelligente, sostenibile e solidale, l’istruzione e la formazione svolgono un ruolo chiave.
Il progetto ”ValeRIA PLUS” vuole contribuire al raggiungimento di tali obiettivi, mirando a consolidare ed estendere le best practices del precedente progetto “ValeRIA” sia come target, che come territorio, al fine di fornire alle Scuole Secondarie di 2° grado e ai Centri di Formazione Professionale “metodologia e strumenti di lavoro per testare e valutare quale relazione intercorre tra insegnamenti e apprendimenti”, mettendo in evidenza come tale relazione influenzi il successo formativo degli studenti attraverso:
– la diffusione delle Linee guida di “ValeRIA”, con la codifica della relazione tra insegnamento e apprendimento e la presentazione iniziale del kit di strumenti e metodiche a disposizione di Scuole e Centri di Formazione Professionale, tenendo conto delle specificità delle singole tipologie d’istituzioni;
– la valorizzazione del ruolo dello studente, prevedendone il coinvolgimento attivo;
– l’individuazione come target degli studenti del terzo e quarto anno (per l’a.s. 2012/2013) e del quarto e quinto anno (per l’a.s. 2013/2014);
– l’osservazione in aula nel primo anno e la partecipazione all’audit nel secondo anno;
– la prefigurazione come parametro d’indagine anche della differenza di genere e della nazionalità;
– l’estensione a tutte le classi terze, quarte e quinte di una rete di scuole eterogenea per territorio e tipologia, costituita da 16 Scuole del Nord, Centro e Sud Italia, dal Centro di Formazione Professionale “CNOS “ con sedi che coprono quasi tutto il territorio nazionale, da quattro Scuole di istruzione secondaria superiore di Ungheria, Polonia e Turchia, di cui una Direzione Provinciale d’ Istruzione Nazionale Turca;
– l’osservazione di insegnamenti che coinvolgeranno quasi tutto il consiglio di classe (area comune: italiano, matematica: lingua straniera; almeno due materie d’indirizzo);
– la possibilità per gli studenti, quando la distribuzione territoriale lo permette, di frequentare lezioni incrociate per brevi periodi (ad esempio, studenti del liceo presso CFP e viceversa), al fine di cogliere eventuali caratteristiche metodologiche e strategie didattiche differenziate;
– l’integrazione e l’adattamento del kit di strumenti a disposizione di Scuole e Centri di Formazione Professionale, tenendo conto delle specificità delle singole tipologie d’istituzioni;
– l’osservazione d’aula da parte di alunni, opportunamente preparati (peer to peer), di classi quinte nelle classi terze e quarte;
– l’osservazione d’aula da parte dei docenti, con possibilità di scambio tra docenti di Scuole diverse.
Nell’intento di raggiungere gli obiettivi prefissati, il progetto può rappresentare un valido scaffolding per knowing organization diffusa.
Destinatari del progetto sono docenti, formatori, formatori di formatori, dirigenti scolastici delle Scuole Secondarie Superiori e coordinatori dei Centri di Formazione Professionale.
Potranno trarre profitto dai risultati anche le autorità scolastiche ed i decisori politici.
Destinatari finali sono, ovviamente, gli studenti che trarranno vantaggio dal miglioramento dell’offerta formativa.
Il progetto si svilupperà in cinque azioni:
1. adattamento e integrazione degli strumenti integrati in funzione del nuovo target;
2. primo trasferimento del modello integrato e monitoraggio in itinere;
3. revisione complessiva dei tempi e metodi;
4. trasferimento allargato e diffusione;
5. valutazione, documentazione e diffusione dei risultati.
Sono partner del progetto:
1. IISS “Don Tonino Bello” Polo Professionale – Tricase – Istituto Coordinatore;
2. Istituto Tecnico Tecnologico “U. Barsanti” – Castelfranco Veneto (TV);
3. Liceo Ginnasio Statale “G. Brocchi” – Bassano del Grappa (TV);
4. IPSIA Monza – Monza;
5. IISS “ A. Spinelli” – Sesto San Giovanni (MI);
6. IISS “ Ripamonti” – Como;
7. ISIS “Edoardo Amaldi” Liceo Scientifico – Classico Alzano Lombardo (BG);
8. IIS “ Alessandro Lombardi” – Aiola (BN);
9. Liceo “F. Vivona” – Roma;
10. Liceo scientifico Statale “ A. Romita” – Campobasso;
11. IPSIA “Archimede” – Barletta;
12. ITT /Liceo Scienze Applicate “ Oreste Del Prete” – Sava (TA);
13. IIS “Leonardo da Vinci” – Lamezia Terme;
14. IIS “G. La Pira” – Pozzallo (RG);
15. IT “Deledda” – Cagliari;
16. Federazione Nazionale CNOS-FAP – ROMA;
17. Zespół Szkół Zawodowych Nr 2 – Polonia;
18. Berzsenyi Dániel Gimnázium – Ungheria;
19. Ismail-Nazif Bayraktar Kzi Teknik Ve Meslek Lisesi – Turchia;
20. Kirsehir National Educational Directory – Turchia;
21. Università del Salento.
Cronaca
Moto contro palo a Tricase: soccorsi sul posto

Spavento nel centro abitato di Tricase nel primo pomeriggio, dove un motociclista è rimasto coinvolto in un incidente in prossimità del passaggio a livello situato nei pressi di via Roma.
Per cause ancora da chiarire, la moto è finita contro un palo, provocando la caduta del conducente. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli agenti della polizia locale e il personale sanitario del 118, giunto con un’ambulanza.
Il motociclista è stato soccorso e trasportato per accertamenti, ma fortunatamente non è in pericolo di vita.
Le dinamiche dell’accaduto sono ora al vaglio delle autorità competenti.
Attualità
Ayman, salentino d’Egitto. Arrivato in Salento dopo 12 giorni di mare…
È in Italia da 10 anni, tutti trascorsi a Tricase. Vi è arrivato da solo quando era ancora minorenne, appena ragazzino, dopo un viaggio che lo ha visto separarsi dal suo Paese, l’Egitto, e dalla sua famiglia….

Tutto da Zero. L’arrivo da minore straniero non accompagnato, l’integrazione e poi il sogno: “Qualcosa che posso condividere con la comunità che mi ha accolto”
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Il nome è già un assaggio della storia che stiamo per raccontare: la pizzeria “Tutto da zero” di Ruffano è una nuova attività che cela molto più del semplice sogno di chi ha lavorato alla sua apertura.
Ayman, il titolare, ha 25 anni.
Il nome ne “tradisce” le origini, ma l’impeccabile parlata salentina spiazza chi ancora non lo conosce. È in Italia da 10 anni, tutti trascorsi a Tricase. Vi è arrivato da solo quando era ancora minorenne, appena ragazzino, dopo un viaggio che lo ha visto separarsi dal suo Paese, l’Egitto, e dalla sua famiglia.
Ayman, torniamo indietro nel tempo. Cosa ricordi dei tuoi 15 anni?
«È l’età alla quale ho lasciato il mio villaggio, Asyut, nel sud dell’Egitto, in cerca di un futuro. In Egitto, soprattutto da dove vengo io, le opportunità sono pochissime. Andare via è stata un’esperienza che non si dimentica: dopo essermi separato dai miei affetti, ho affrontato 12 giorni di viaggio in mare, su una barca, fino alla Calabria. Da lì sono stato trasferito in una comunità per minori stranieri non accompagnati a Tricase. È stato un passaggio duro, fatto di paura e speranza. Ma è anche lì che è iniziato tutto per me».
Che tipo di percorso hai affrontato una volta arrivato a Tricase?
«Un percorso lungo, difficile, ma ricco. All’inizio era tutto nuovo: la lingua, le persone, le abitudini. Ma ho trovato educatori e operatori che mi hanno aiutato tanto. Ho iniziato a frequentare l’istituto alberghiero e, già a 17 anni, ho cominciato a lavorare nella ristorazione.
Il primo impiego è stato in una pizzeria di Tricase, come lavapiatti. Da lì ho voluto imparare tutto: come si impasta, come si stende una pizza, come si gestisce una cucina. Lavorare mi ha messo in contatto con tante persone e mi ha fatto sentire parte della comunità.
Oggi parlo perfettamente l’italiano, faccio anche da mediatore linguistico e, cosa più importante, ho costruito relazioni vere: ho una compagna con cui condivido la vita e, da due anni, ho qui anche mio fratello maggiore che lavora con me».
E adesso sei titolare della tua pizzeria. Come è nato il progetto “Tutto da Zero”?
«Quello della pizzeria è più di un nome, è la mia storia. Sono arrivato qui senza nulla, ho imparato appunto tutto da zero, e da zero riparto, ma con un bagaglio enorme fatto di esperienza, passione e voglia di fare.
Era da tempo che pensavo di aprire qualcosa di mio: volevo dimostrare a me stesso di saper mettere in pratica ciò che ho imparato e creare un luogo dove la gente potesse stare bene, mangiare bene, sentirsi accolta».
È una sfida grande
«Certo, ma sono pronto. Volevo qualcosa che potessi condividere con la mia famiglia, con mio fratello, con la comunità che mi ha accolto. È un modo per restituire un po’ di ciò che ho ricevuto. E ogni giorno mi alzo con l’idea di fare meglio, di offrire qualcosa di buono, non solo da mangiare».
Lorenzo Zito
Appuntamenti
#TAURISANOSVAPO, nuova apertura dopo Maglie e Tricase
“Abbiamo sempre lavorato per fornire il miglior servizio possibile, anche esponendoci di persona per cercare di diventare trend setter in questo settore”…

Nuova apertura a Taurisano per Svapo già presente a Tricase e Maglie.
«Già presenti sul territorio leccese con due negozi», spiega Dario Surano, «abbiamo deciso di arricchire il sud Salento con un terzo punto vendita. Lo scopo cardine è di espandere la nostra rete di negozi per avvicinare sempre più persone alla nostra visione».
Infatti, prosegue, «operando nel settore svapo dal 2015, abbiamo affinato esperienza e coltivato la clientela con un rapporto che va oltre il mero aspetto lavorativo. Vogliamo mettere a disposizione, tutta l’esperienza maturata in questo tempo per creare luoghi dove passione e professionalità incontrano il meglio che il mercato della sigaretta elettronica possa offrire. Al centro dell’attenzione mettiamo sempre le esigenze e le richieste di tutti coloro che negli anni si sono approcciati o che si vogliono avvicinare alla sigaretta elettronica».
Come si è arrivati alla nuova apertura?
«Insieme a tutti i nostri collaboratori», premette Surano, «abbiamo sempre lavorato per fornire il miglior servizio possibile, anche esponendoci di persona per cercare di diventare trend setter in questo settore che amiamo e in cui mettiamo tutti noi stessi. Con l’apertura di #TAURISANOSVAPO ci rimettiamo in gioco ma siamo sicuri che riusciremo a vincere anche questa una sfida con l’aiuto e anche l’apprezzamento di tutti i consumatori che si affidano a noi con fiducia».
«Vogliamo che ogni cliente di senta parte del nostro progetto», insiste, «offrire il meglio nel mondo dello svapo, con prodotti di qualità e un servizio che faccia sentire ogni persona importante grazie alla professionalità dei nostri collaboratori.
Tutti insieme ci divertiamo, certamente, ma non dobbiamo mai dimenticare che lo svapo è prima di tutto salute, ovvero uno strumento per abbandonare il vizio del fumo. Se riusciremo a trasmettere questo messaggio in allegria e con il sorriso sulle labbra, secondo me, avremo ancora più successo».
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