Attualità
Ria fuori dai giochi. Per ora
E il futuro? Già si parla di una sua candidatura nel PD alle Regionali E c’e chi lo vede in corsa da candidato sindaco a Corigliano D’Otranto

Grande incredulità a Taviano per la mancata ricandidatura dell’onorevole Lorenzo Ria al Parlamento italiano per le prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. Se prima erano solo voci di corridoio ora c’è la certezza che il più volte sindaco di Taviano (ben 17 anni!), già Presidente della Provincia per due legislature (dal 1995 al 2004) e Parlamentare dal 2005 non è in nessuna delle liste dei partiti presenti nel barrage della legge elettorale cosiddetta “Porcellum”. Lorenzo Ria forse ha pagato, fin troppo caro, in termini politici le sue ultime scelte, se si pensa che nel 2005, fu eletto nel centrosinistra nel collegio Casarano – Gallipoli (c’era ancora la vecchia legge elettorale modificata poi dal governo Prodi), sbaragliando il senatore Vincenzo Barba, candidato di allora del centrodestra, con un plebiscito di tipo bulgaro in tutti e dieci comuni chiamati al voto: 87% per Lorenzo Ria, 13% per Vincenzo Barba… I passaggi, certamente molto coraggiosi, delle campagne elettorali successive, quando è entrato in rotta di collisione con il PD, suo ex partito il PD, hanno fatto il resto: ha prima sostenuto Antonio Gabellone, candidato del centrodestra alla Provincia contro la sua amica di sempre Loredana Capone; poi il sostegno prima esterno e in seguito come iscritto al partito dell’UDC alle elezioni regionali vinte da Nichi Vendola; e, per finire, dopo il clamoroso litigio con il senatore Salvatore Ruggeri, l’adesione, in Parlamento, al gruppo misto.
Lorenzo Ria non ha avuto una candidatura in alcuno dei partiti delle tante coalizioni, nessuno ha creduto nelle sue grandi potenzialità di politico. Adesso si spendono i gossip su cosa farà uno dei più importanti e noti politici della nostra provincia negli ultimi anni. C’è chi giura che non resterà con le mani in mano, si parla di una sua possibile candidatura nel PD o nel centrosinistra, alle prossime elezioni regionali e c’è anche chi arriva ad ipotizzare una sua candidatura alla poltrona di sindaco a Corigliano d’Otranto, dove oggi governa sua moglie Ada Fiore, che a sua volta sarebbe in odore di candidatura alle regionali di primavera. Sono voci che oggi, ovviamente non trovano alcuna conferma ufficiale ma che potrebbero trovare risposte a breve termine. In questi giorni Lorenzo Ria, oggi solo Consigliere di opposizione nel Comune di Racale, si è chiuso in un giustificato mutismo, ha poca voglia di parlare se solo pensa ai tanti giovani politici che già hanno ufficializzato le loro candidature al Senato (come Dario Stefàno) e alla Camera come (quella Loredana Capone che lui stesso ha voluto e valorizzato in politica) e dai quali avrebbe certamente voluto maggiore riconoscenza.
A Taviano, sua città natale, c’è grande sgomento tra la gente che lo ricorda come Sindaco e, soprattutto, biasimo per chi ha tradito Lorenzo Ria proprio nel momento in cui avrebbe dovuto dimostrare maggiore riconoscenza. Sono certi, però, che quello che si vocifera lo potrebbe rilanciare alla grande nell’agone politico, basta ricordare un po’ della sua storia politica: dapprima segretario provinciale della Democrazia Cristiana e poi, uscitone, riuscì a distruggere lo scudo crociato nella sua città alle elezioni comunali del 1993, alleandosi con socialisti e comunisti e ottenendo quasi l’80% delle preferenze. In questi giorni ci si attende una conferenza stampa dove racconti la sua versione e magari, visti dal suo pulpito, i motivi della (momentanea?) esclusione.
Giuseppe Aquila
Attualità
Imparare a salvare vite: corso per uso defibrillatore
A Nardò BLSD Retraining,” basic life support and defibrillatore”, con consegna di certificato IRC necessario per l’utilizzo del macchinario

Sabato 17 Maggio alle ore 9 in Via Boito n. 22 Nardò presso la sede operativa dell’ASC Comitato Provinciale Lecce, si svolgerà il corso BLSD Retraining, ” basic life support and defibrillatore “.
Alla fine del corso i partecipanti riceveranno il certificato IRC necessario per l’utilizzo del defibrillatore.
Con Asc, puoi salvare una vita.
Per info e prenotazioni ASC Comitato Provinciale Lecce tel. 3476501102 mail. lecce@ascsport.it
Appuntamenti
Il mondo del lavoro, la cura, le discriminazioni
A scuola con la consigliera di parità della Provincia di Lecce, Antonella Pappadà, per imparare a riconoscere e affrontare le discriminazioni nel mondo del lavoro. Venerdì 11 aprile appuntamento al Liceo scientifico Da Vinci, a Maglie

Il mondo del lavoro, la cura, le discriminazioni sono i temi al centro del nuovo ciclo di incontri formativi organizzati nell’ambito del progetto “Parità di genere nel lavoro: donne, lavoro e inclusione”, ideato e realizzato dalla consigliera di parità della Provincia di Lecce.
Ad affrontarli, tra i banchi di scuola, è la stessa consigliera Antonella Pappadà che, proprio in virtù del suo ruolo di sentinella del territorio, ha scelto di confrontarsi direttamente con le studentesse e gli studenti delle quattro scuole superiori coinvolte, in via sperimentale, nel percorso progettuale: Meucci di Casarano, Olivetti di Lecce, Giannelli di Parabita e Da Vinci di Maglie.
«Credo che la migliore forma di prevenzione venga dalla conoscenza. Ecco perché», spiega Antonella Pappadà, consigliera di parità provinciale, «ho ritenuto necessario affrontare questi temi con le ragazze e i ragazzi che saranno le lavoratrici e i lavoratori di domani. È fondamentale sapere che possono esserci problematiche, come le discriminazioni sul posto lavoro, e quali sono i riferimenti e gli strumenti per affrontarle e rimuoverle. Proprio la consigliera di Parità della Provincia ha, tra gli altri, questo compito e può assistere chi ne è vittima».
Il terzo ciclo di incontri formativi previsto dal progetto è partito il 14 marzo al Meucci di Casarano ed è proseguito il 28 marzo all’Olivetti di Lecce e il 3 aprile al Giannelli di Parabita, dove, insieme alla consigliera Pappadà, è intervenuta come testimonial anche Stefania Monosi, presidente del Consiglio notarile di Lecce.
L’ultimo appuntamento è in programma venerdì 11 aprile, nel Liceo scientifico Da Vinci, a Maglie.
Il Progetto “Parità di genere nel lavoro: donne, lavoro e inclusione” è un percorso triennale di formazione e sensibilizzazione sul tema della parità di genere nel lavoro, strutturato in tre moduli, uno per ciascun anno scolastico, inseriti tra le attività dei PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) delle quattro scuole superiori coinvolte.
Tra gli obiettivi generali: imparare a riconoscere stereotipi e pregiudizi, diffondere l’educazione e la formazione alla parità di genere nel lavoro, favorire la conoscenza e la possibilità sia per le donne che per gli uomini di accedere ad un lavoro dignitoso e, ancora, promuovere una cultura di parità di genere per sradicare le iniquità anche nei confronti delle persone con disabilità.
Il primo modulo intitolato “Oltre gli stereotipi”, rivolto alle classi del terzo anno, è stato avviato a dicembre con il ciclo di incontri “Stereotipi e pregiudizi: che cosa sono e quali sono quelli più diffusi”,affrontato dalle esperte di politiche di genere Michela Di Ciommo ed Elisa Rizzello.
Il secondo ciclo “La scienza ha un genere?” è stato sviluppato da studiose e affermate professioniste, tra cui, Cristina Mangia, ricercatrice dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR, Elisabetta De Marco, docente universitaria e ricercatrice nel settore scientifico disciplinare di Pedagogia sperimentale, Maria Antonietta Aiello, pro rettrice di UniSalento e docente ordinario di Tecnica delle Costruzioni, Serena Arima, docente di Statistica presso UniSalento, Fabiana De Santis, manager e ingegnera gestionale specializzata in sviluppo aziendale e gestione dell’innovazione, Carola Esposito Corcione, professore associato in Sistemi, metodi e tecnologia dell’ingegneria chimica e di processo presso UniSalento e socia fondatrice della sturtup Womat.
Il percorso progettuale si concluderà con l’ultimo ciclo di incontri sul tema “Il rispetto e la violenza di genere: quale percezione nelle/negli adolescenti”.
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Attualità
Da giugno niente più treni diretti da Roma alla Puglia!
Tornare in Salento in treno questa estate rischia di diventare un vero incubo per lavoratori, studenti fuori sede e turisti. L’on. Andrea Caroppo vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera, scrive all’Amministratore Delegato di Trenitalia, «per conoscere le ragioni di questa inspiegabile programmazione e, soprattutto, per chiedere l’immediato ripristino dei treni diretti verso la Puglia»

Non c’è niente da fare, vogliono relegarci in un angolo!
Non bastassero l’isolamento fisiologico, che è una questione geografica, e quello strutturale, frutto di anni di scarsa attenzione al sud e poche lucidità e lungimiranza da parte dei nostri politici e rappresentanti istituzionali, arriva anche la notizia che, da metà giugno, il Salento (come del resto tutta la Puglia) non sarà più raggiungibile dalla Capitale con treni diretti.
A lanciare l’allarme il deputato salentino e vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera, Andrea Caroppo: «Raggiungere la Puglia in treno questa estate rischia di diventare un vero incubo per lavoratori, studenti fuori sede e turisti».
Il perché è presto detto: «Dal 10 giugno non è previsto, al momento, nessun treno diretto tra Roma e la Puglia e le uniche offerte disponibili prevedono più cambi e alcune sfiorano addirittura le 12 ore. In pratica, si impiegherà meno tempo per arrivare a Roma da New York o Pechino che da Roma a Lecce».
Per l’on. Caroppo «è una situazione inaccettabile, destinata a creare forti disagi ai pugliesi che vogliono raggiungere la Capitale o rientrare in Puglia e che rischia di mettere in ginocchio la stagione turistica pugliese, scoraggiando i visitatori, soprattutto stranieri, a programmare un viaggio nella nostra regione».
Per questo motivo il vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera ha inviato una richiesta formale di chiarimento all’Amministratore Delegato di Trenitalia, Ing. Gianpiero Strisciuglio, «per conoscere le ragioni di questa inspiegabile programmazione e, soprattutto, per chiedere l’immediato ripristino dei treni diretti che collegano la Puglia a Roma».
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