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News & Salento

“La Tares deve essere abrogata!”

Allarme-Tares dalla Confcommercio Puglia “per impedire l’ennesimo disastroso salasso ai danni delle aziende e delle famiglie italiane”. E poi: “Per i ristoranti la tassa aumenterà mediamente di quasi il 500% e per le discoteche aumenterà addirittura quasi del 700%”

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È impensabile che il settore dei pubblici esercizi possa essere ulteriormente gravato dall’aumento vertiginoso della tassazione sui rifiuti. Per i ristoranti la tassa aumenterà mediamente di quasi il 500% e per le discoteche aumenterà addirittura quasi del 700%”. L’allarme-Tares arriva direttamente dalla Confcommercio Puglia assieme ad una raccomandazione “alle forze politiche, ai parlamentari e ai consiglieri regionali, provinciali e comunali a far quadrato per impedire l’ennesimo disastroso salasso ai danni delle aziende e delle famiglie italiane“. La Tares, tributo previsto nel decreto “Salva Italia” che andrà a sostituire i tre prelievi sui rifiuti Tarsu, Tariffa di Igiene ambientale (Tia1) e Tariffa Integrata (Tia2), secondo Confcommercio “deve essere abolita. Mentre non solo inutile, ma addirittura dannoso appare il rinvio deciso da un Governo”, denuncia il direttore generale di Confcommercio Puglia, Giuseppe Chiarelli, “che di fatto ha scaricato ogni responsabilità sul sistema della imprese italiane. Infatti, se nel 2013, restano  in piedi i meccanismi della Tarsu e della Tia per le prime due rate, a maggio e settembre, il conguaglio sull’ultima rata non solo è praticamente certo, ma soprattutto la parte più consistente andrà sborsata insieme al saldo dell’Imu per l’abitazione principale e gli altri immobili, per un totale di 426 euro a nucleo familiare, senza considerare che a Natale si paga pure il secondo acconto Ires e Irpef per gli autonomi, e il conguaglio Irpef per i dipendenti”.


Secondo un’indagine della nostra Associazione”, spiega il presidente di Confcommercio Puglia, Alessandro Ambrosi, “la categoria del commercio più colpita in assoluto sarà quella relativa a discoteche e night club. Ristoranti, trattorie, pizzerie, osterie, pub sono al quarto posto. Non va molto meglio a bar e pasticcerie che assieme alle mense, birrerie e amburgherie potranno veder lievitare il costo per la raccolta dei rifiuti di ben oltre il 300%, con pesanti ripercussioni sia sui livelli occupazionale che sui costi. E di conseguenza con effetti disastrosi per i bilanci di tutte le famiglie”.


La nuova Tares comprende, oltre alla quota ambientale per lo smaltimento dei rifiuti, anche una quota “servizi” per sicurezza, illuminazione e gestione delle strade (i servizi indivisibili) e dovrà essere corrisposta da chiunque possegga, occupi o detenga a qualsiasi titolo, locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti. Nel determinare le tariffe, quindi dovrà tenersi conto sia della quota relativa al costo del servizio, sia di quella rapportata alla quantità di rifiuti relativi al servizio fornito e ai costi di gestione. Poi c’è la componente “servizi” che sarà calcolata in base al valore dell’immobile attraverso un’aliquota comunale, rappresentata da una maggiorazione di 30 centesimi per mq che i consigli comunali potranno aumentare fino ad un importo massimo di 40 centesimi, incassando così i 10 centesimi in più (i trenta di base vanno allo Stato).

Evidenzio”, aggiunge Ambrosi, “la necessità di un intervento normativo per l’avvio di un tavolo tecnico aperto alle principali associazioni di categoria per la determinazione di nuovi coefficienti che tengano conto anche della reale produzione dei rifiuti e, di conseguenza, chiediamo senza mezzi termini non il rinvio ma la totale abrogazione della tassa così come è stata concepita. Con l’augurio che diventa un vero e proprio appello per la sopravvivenza della nostra aziende, ad una svolta in tempi brevissimi da parte del Parlamento e del nuovo governo per trovare coperture alternative che non vadano a gravare ulteriormente sul peso fiscale, già a livelli oppressivi, per milioni di contribuenti  provati dagli effetti recessivi di interventi introdotti per far fronte alla crisi contingente, ma che di fatto hanno paralizzato e impoverito famiglie e imprese”.


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Disturbi dello spettro autistico: a Specchia un centro diurno per adulti

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Specchia accoglie l’apertura del nuovo Centro Diurno per adulti con disturbi dello spettro autistico, sito nel cuore del paese, in Piazza della Libertà, 5.

Questa importante iniziativa è resa possibile grazie all’impegno di Sollevante, realtà da sempre attenta alle esigenze del territorio e delle famiglie che necessitano di supporti specialistici.

Si tratta di un servizio unico per l’intera Provincia di Lecce, e per questo risulta essere di straordinaria rilevanza per tutte le famiglie del Salento che ogni giorno affrontano le sfide legate all’autismo in età adulta.

Il centro offrirà attività mirate, supporto terapeutico, e un ambiente sicuro in cui le persone con disturbo dello spettro autistico possano sviluppare abilità sociali e cognitive, migliorando il proprio benessere e la qualità della vita.

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Social Basket a Nardò

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Parte il progetto “Social Basket 2024: in campo”! Un’iniziativa inclusiva e gratuita per ragazzi e ragazze tra i 10 e i 18 anni, promossa da ASC Comitato Provinciale Lecce in collaborazione con Social Aut – Associazione di Promozione Sociale e Centro Devils Basket Nardò per favorire l’inclusione sociale tra ragazzi/e con Disturbo dello Spettro Autistico e coetanei a sviluppo tipico.


Ogni venerdì dalle ore 16:00 alle ore 17:00 presso la palestra dell’Istituto Comprensivo Polo 1, Nardò (LE).

Per informazioni e iscrizioni:
Email: social.aut.aps@gmail.com
WhatsApp: +39 389 650 7868

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Attualità

Intesa Sanpaolo, sito di nuovo down e clienti imbufaliti

Problemi d’accesso per app e home banking. Intesa Sanpaolo è down: clienti bloccati fuori dall’home banking e impossibilitati a gestire conti e pagamenti online…

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Un bug che sta affliggendo il sistema informatico di Intesa Sanpaolo, non permettendo ai clienti di eseguire on line nessuna operazione: questa potrebbe essere la causa, ma nessuna dichiarazione è arrivata da parte della banca finora.

I social network si stanno riempiendo di post e commenti di clienti frustrati per il disservizio, impossibilitati di eseguire regolari pagamenti o altri tipi di operazioni on line.

Questo evento è simile a quanto già accaduto il 31 ottobre, allora un altro malfunzionamento aveva compromesso l’accesso all’home banking per ore, generando altrettanto malcontento tra i clienti.

Per via di un problema tecnico non funziona l’accesso all’applicazione e al servizio Web di Intesa Sanpaolo: questo impedisce la gestione dei conti e delle carte, impedisce anche l’autorizzazione dei pagamenti online tramite le notifiche push in-app (che servono a confermare le transazioni).

Questo è il messaggio che legge chi si appresta ad andare, virtualmente, on line: «Ci scusiamo ma, per un problema tecnico, non puoi proseguire».

Le difficoltà degli utenti sono iniziate intorno alle 9 di questa mattina, con un’ondata di report che evidenziano problemi nell’accesso, nell’autenticazione e nell’utilizzo generale delle funzionalità dell’app.

 

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