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Minervino

Vaste – Cocumola: il cimitero degli Olivi

La protesta: Circolo Legambiente Otranto, Guardia Ecozoofila Nazionale e un gruppo spontaneo di cittadini manifestano e denunciano la capitozzatura selvaggia degli olivi

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Chi percorre la strada provinciale 60 che da Vaste (Poggiardo) conduce a Cocumola, località Sant’Andrea, non può non aver notato il “cimitero degli olivi”. La veduta di questo immenso oliveto centenario decapitato ha fatto gridare in tanti allo scempio. “La cosa di cui si rimane stupiti”, dicono inviperiti i manifestanti, “è che tutto sembrerebbe “regolarmente autorizzato”; così a loro dire avrebbe risposto un funzionario della stazione del Corpo Forestale di Stato di Tricase interpellato telefonicamente. L’operazione di capitozzatura avrebbe avuto l’autorizzazione da parte dell’Ispettorato Agrario Provinciale, previa relazione di un agronomo, per poter effettuare il così detto “cambio colturale”.


La cosa però denunciano gli ambientalisti “è avvenuta in barba alla Legge 14 febbraio 1951, n. 144 concernente il divieto di abbattimento di alberi di olivo. Sicuramente questo oliveto sarebbe potuto rientrato nella legge regionale 4 giugno 2007 n° 14 di tutela e di valorizzazione degli olivi monumentali. Un paradosso italiano”, proseguono, “l’espianto degli alberi no, ma la capitozzatura in tronco si! Questa assurda autorizzazione permetterebbe di cambiare il tipo di cultivar dell’albero effettuando un innesto su un successivo pollone che nascerebbe dalla base della ceppaia! Per intenderci, se questi olivi erano del cultivar “cellina o ogliarola” con il metodo descritto, si può convertire l’oliveto in cultivar, di “olive da mensa o altra varietà”, più redditizio! Ma è mai possibile”, dicono ancora, “che il detto “fatta la legge trovato l’inganno” sia sempre così attuale? Agronomi, è mai possibile che non vi siate mai, assieme al vostro ordine, rivoltati contro questa barbarie e cercato di arrestare questo massacro contro il patrimonio olivicolo e arboreo? Ma quale tutela del paesaggio agrario!  Se tutti gli oliveti dovessero subire questa pratica di conversione “colturale”, ci troveremmo di fronte ad una barbarie autorizzata! Tra autorizzazioni all’espianto per fare strade e altre opere di pubblica utilità, autorizzazioni da parte dell’Ispettorato Agrario, modifiche e deroghe alle leggi di tutela del paesaggio degli olivi, ben presto tutto il paesaggio potrebbe essere deturpato”.


Gli ambientalisti poi ricordano che “La Commissione Europea nel 2010 ha varato un programma LIFE, coordinato dalla Direzione Generale dell’Ambiente, che si propone di favorire la diffusione delle buone prassi ambientali tra gli olivicoltori, per ridurre al minimo l’impatto negativo sull’ambiente, per minimizzare l’erosione del suolo, il consumo delle risorse idriche, evitare la desertificazione, limitare l’inquinamento della falda idrica a causa di fertilizzanti e pesticidi, limitare i danni alla biodiversità di questi importanti sistemi agro-forestali che costituiscono le “foreste” del Salento. Qui, invece”, denunciano, “hanno trasformato questo oliveto maturo in un ceduo. Mentre i GAL invitano i proprietari degli oliveti secolari ad aderire e a richiedere la potatura gratuita degli alberi di olivo in modo da non deturpare con potature scellerate le chiome e la vitalità di questi alberi, altrove si “autorizzano” simili scempi, capitozzature che cancellano il paesaggio agrario salentino in nome di una fantomatica “conversione colturale”!  Altro che buona prassi per un’olivicoltura sostenibile ed eco-compatibile! Tra verità e menzogne, tra leggi di tutela, deroghe e varianti di legge”, concludono, “il Salento muore sotto i tagli delle motoseghe”.

Fin qui il grido di allarme di Circolo Legambiente Otranto, Guardia Ecozoofila Nazionale, sezione provinciale Lecce, e un gruppo spontaneo di cittadini. Ovviamente se qualcuno avesse qualcosa da aggiungere il dibattito resta aperto.


Cronaca

Travolta da auto “pirata”: muore una donna

Dramma a Minervino: anziana deceduta sotto gli occhi del marito

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Dramma nel tardo pomeriggio di oggi a Minervino, sulla provinciale per Giuggianello.

Una donna ha perso la vita dopo esser stata travolta da un’auto in transito. La vittima, 70 anni, di Specchia Gallone, era scesa dalla sua macchina, probabilmente a causa di un guasto, quando è sopraggiunta la vettura che l’ha fatalmente colpita senza poi fermarsi a prestare soccorso.

La donna è deceduto dinanzi agli occhi del marito, col quale era in auto.

Vani i soccorsi prestati sul posto. I carabinieri sono al lavoro per ricostruire l’accaduto ed individuare l’auto pirata.

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Attualità

Minervino di Lecce: «L’Ufficio postale non chiuderà»

Nota ufficiale dalla sede centrale di Poste Italiane: la sede di Via Giuseppina Scarciglia, da oggi, è chiusa solo temporaneamente per permettere l’inizio dei lavori di ammodernamento nell’ambito del progetto Polis. Nel frattempo, la continuità dei servizi sarà assicurata presso l’ufficio postale di Uggiano La Chiesa

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I paventati timori di una possibile chiusura dell’Ufficio postale di Minervino di Lecce e relativo trasferimento ad Uggiano la Chiesa di tutti i servizi vengono spazzati via da una nota dell’Ufficio centrale di Poste Italiane.

Una nota precisa che la sede, da oggi, è chiusa solo temporaneamente per permettere l’inizio dei lavori di ammodernamento nell’ambito del progetto Polis.

Nel frattempo, la continuità dei servizi sarà assicurata presso l’ufficio postale di Uggiano La Chiesa.

A conclusione dei lavori, anche i cittadini di Minervino di Lecce potranno accedere in maniera semplice e veloce ai servizi della Pubblica Amministrazione nell’ambito del progetto Polis che coinvolge i comuni con meno di 15mila abitanti con l’obiettivo di favorire la coesione economica, sociale e territoriale del nostro Paese e il superamento del digital divide.

«Da oggi l’ufficio postale di Minervino di Lecce», si legge nella nota, «è interessato da interventi di ammodernamento per migliorare la qualità dei servizi e dell’accoglienza. La sede di via Giuseppina Scarciglia, infatti, è inserita nell’ambito di “Polis – Casa dei Servizi Digital”, il progetto di Poste Italiane per rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione nei comuni con meno di 15mila abitanti con l’obiettivo di favorire la coesione economica, sociale e territoriale del nostro Paese e il superamento del digital divide».

Durante il periodo dei lavori, Poste Italiane garantirà la continuità di tutti i servizi ai cittadini di Minervino di Lecce presso l’ufficio postale di Uggiano La Chiesa (Via Rubichi) che osserva orario di apertura 8,20-13,35 dal lunedì al venerdì; 8,20-12,35 il sabato.

 

 

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Attualità

“L’ufficio postale di Minervino sta per chiudere!”

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Riceviamo e pubblichiamo la nota de Il Pumo da Minervino, a firma di Fredy Antonio.

Una notizia a dir poco sconvolgente, che ahimè penalizzerà tutti i Cittadini del nostro Comune.

L’Ufficio Postale di Minervino di Lecce sta per chiudere!!!

Tutti noi non dobbiamo permettere che ciò accada!

Un servizio che da sempre è stato attivo nel nostro Comune e sta per essere scippato!

Da chi?! E perché?!

Chiedo un incontro urgentissimo tra l’Amministrazione Comunale e i vertici Provinciali e Regionali e me medesimo.

Mi rivolgo ai nostri rappresentanti Politici di ogni ordine e grado e di qualsiasi colore Politico, di verificare sulla veridicità di questa eclatante e bruttissima notizia riferita al sottoscritto.

Semmai ciò è stato deciso chiedo fermamente di scongiurare tale chiusura al fine di salvaguardare tutti i cittadini che vedrebbero il servizio “Ufficio Postale” spostarsi c/o il Comune di Uggiano la Chiesa a danno e discapito di tutti i nostri Concittadini.

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