Cronaca
Cocaina dal Sud America: 5 salentini in manette
Tra di loro anche Samantha Scarlino, soubrette 32enne di Melissano, nota per le sue partecipazioni a diversi varietà in tv e, come corteggiatrice, ad Uomini e Donne di Maria de Filippi
Narcotraffico dall’America latina. In manette anche 5 salentini
Ventidue arresti in tutta Italia per narcotraffico. Tra i fermati anche cinque salentini: Davide Caputo, 38 anni, di Melissano; Roberto Chezzi, 44 anni di Maglie; Mario Rosafio, 57 anni, e la moglie Antonietta Vantaggiato, 44 anni di Melissano; Samantha Scarlino, 32enne, di Melissano, nota per le sue partecipazioni a Miss Italia, altri varietà in tv e, come corteggiatrice, ad Uomini e Donne di Maria de Filippi. Da noi intervistata nell’ottobre 2009 ci confidò il suo sogno di diventare attrice e girare un giorno un film con Raul Bova… sogno destinato almeno per un po’ di anni a restare nel cassetto: l’avvenente aspirante attrice è stata fermata in un albergo milanese. Secondo le prove raccolte Samy, come si fa chiamare, si recava periodicamente in Perù dal boss, un milanese 60enne ricercato da tempo, per recapitargli il denaro necessario per il carico di droga.
L’indagine che ha portato anche all’arresto dei cinque salentini effettuato dagli agenti della squadra mobile della questura di Lecce, coordinati dal dirigente Rocco Carrozzo, è partita nel 2010 nell’ambito dell’operazione X-Five 2010 condotta dalla squadra mobile di Como e dagli agenti della Sezione criminalità organizzata e straniera. Al comando del gruppo malavitoso in provincia di Lecce sarebbero stati i coniugi Rosafio, tutti gli altri erano semplici corrieri. Le indagini svolte dalla squadra mobile lariana hanno consentito di accertare senza margini di errore l’importazione di circa 500 chilogrammi di cocaina purissima. Cocaina destinata ai mercati europei con tappe in Belgio, Oland Spagna e Francia. In Italia le destinazioni erano Milano, Pavia, Genova, Imperia, Roma e Lecce.
Attualità
Castro, addio all’ultimo Vescovo
Se n’è andato Mons. Richard John Sklba, il Vescovo Titolare (ex Diocesi di Castro di Puglia), Ausiliare emerito di Milwaukee (USA)
Si è spento Mons. Richard John Sklba, vescovo titolare di Castro dal 6 novembre 1979 al 21 novembre 2024, giorno della sua morte a 89 anni (era nato l’11 settembre 1935).
La diocesi di Castro di Puglia è una sede soppressa (dal 1818) e sede titolare della Chiesa cattolica.
La diocesi comprendeva la città di Castro e i centri di Andrano, Castiglione, Cerfignano, Cocumola, Diso, Marittima, Nociglia, Ortelle, Poggiardo, Santa Cesarea Terme, Surano, Spongano, Vaste, Vignacastrisi e Vitigliano.
Mi piace ricordare che, alcuni anni fa, in età avanzata e, specialmente, in incognito, alla stregua di un comune fedele, detto Presule ha voluto affrontare il lungo viaggio dagli USA a Castro, al fine di conoscere la sua Diocesi.
Dopo essersi trattenuto privatamente per un po’ di giorni e aver compiuto visite quotidiane alla nostra bella e antica ex Cattedrale, solamente sulla navetta di ritorno per l’aeroporto ha rivelato a chi lo accompagnava la propria identità.
In seguito, per ricordo e con interiore ammirevole senso di gratitudine, ha inviato un generoso contributo al Comitato organizzatore dei festeggiamenti in onore della Madonna Annunziata, Patrona di Castro.
Riposa in pace, Monsignore.
Rocco Boccadamo
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Casarano
Due auto in fiamme a Casarano
Incendio nella notte a Casarano, dove due auto sono andati in fiamme in piano centro abitato (video a fine articolo).
Le squadre dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Gallipoli sono intervenute in via Oriani, per domare le fiamme che avevano avvolto una Nissan Qashqai e una Renault Megane.
Le macchine sono state completamente distrutte dalle fiamme, che a loro volta hanno danneggiato anche il prospetto di un’abitazione vicino cui erano parcheggiate.
L’intervento dei Vigili del Fuoco è valso a spegnere l’incendio e a mettere in sicurezza l’area, prevenendo ulteriori danni e garantendo la tutela della pubblica incolumità.
Le cause dell’incendio sono attualmente in fase di accertamento.
Aradeo
Un bar chiuso e un altro sospeso, pizzeria sanzionata
I bar sono di Aradeo: mancanza di conformità ai requisiti di sicurezza nei luoghi di lavoro, lavoratori senza impiego di un lavoratore senza la necessaria comunicazione. Il titolare di una pizzeria di Copertino segnalato per carenze igienico-sanitarie e strutturali
I carabinieri della Compagnia di Gallipoli hanno portato a termine un’importante operazione di controllo del territorio a largo raggio, coadiuvati dai militari del NAS e del N.I.L. e dal personale civile dell’Ispettorato del Lavoro.
Questo tipo di servizio è stato messo in atto per garantire il rispetto delle normative in materia di salute pubblica e per combattere il lavoro sommerso e irregolare, in un’ottica di congiunta azione repressiva.
Nel corso dell’operazione, sono state ispezionate cinque aziende, tutte sanzionate per violazioni relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro e all’osservanza delle normative riguardanti il lavoro regolare.
Sono stati controllati complessivamente 24 lavoratori, di cui 3 sono risultati irregolari.
Le violazioni emerse hanno comportato una serie di provvedimenti.
Tra i casi più significativi, un titolare di un bar di Aradeo è stato deferito per la mancanza di conformità ai requisiti di sicurezza nei luoghi di lavoro, con un’ammenda di circa 6mila euro e la sospensione immediata dell’attività per l’impiego di due lavoratori senza la dovuta comunicazione al Centro per l’Impiego, portando a sanzioni totali superiori ai 10mila euro.
Un altro titolare di un bar nella stessa località ha ricevuto una sospensione immediata e sanzioni per oltre 6mila euro per l’impiego di un lavoratore senza la necessaria comunicazione.
Un imprenditore di una ditta di costruzioni è stato deferito per violazioni delle norme di sicurezza e per non aver aggiornato il documento di valutazione dei rischi, con un’ammenda totale di quasi 7mila euro.
A Copertino, il titolare di una pizzeria è stato segnalato per carenze igienico-sanitarie e strutturali, con sanzioni pari a 3mila euro, mentre la titolare di un bar è stata segnalata per simili violazioni igienico-sanitarie.
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