Cronaca
Donna caduta dal capannone Adelchi: il processo
Udienza per la tragica morte dell’ingegnere 31 enne avvenuta il 29 settembre 2010. Rimbalzo di responsabilità tra le parti. Prossima seduta in aula il 31 maggio
Un’altra puntata del processo per la morte di Lisa Picozzi, ingegnere milanese di 31 anni, avvenuta il 29 settembre del 2010 a Tricase in seguito ad una caduta dal tetto del capannone industriale della Selcom (Gruppo Adelchi) sulla via per Montesano Salentino. Lisa Picozzi, aveva 31 anni ed era a Tricase per un sopralluogo per conto della Sun System, un’azienda che si occupa di impianti fotovoltaici.
Coinvolti nel processo, a diverso titolo, Adelchi Sergio, il figlio Luca, legale rappresentante della Selcom, e Davide Scarantino, amministratore delegato dell’azienda milanese.
Nell’udienza di ieri la deposizione di Giuseppe Milone, responsabile dell’ufficio legale della Sun System. Secondo quanto dichiarato in aula dall’avv. Milone, la Picozzi avrebbe dovuto solo scattare delle foto dei capannoni senza per forza doversi recare in cima agli stessi. Diametralmente opposta la testimonianza di Gianluca Zaccaria, che aveva avuto un ruolo da intermediario tra il Grupo Adelchi e la Sun System: secondo Zaccaria gli accordi prevedevano proprio un sopralluogo come quello che l’ingener Picozzi stava facendo. E, secondo quanto appreso, la donna incaricata del sopralluogo al suo arrivo avrebbe trovato già sistemata la scala che l’avrebbe condotta sul tetto dell’edificio dove poi sarebbe avvenuta la tragedia. Davanti al giudice ieri anche il maresciallo dei Carabinieri (ora in pensione) Stefano Taddei che ha reso conto dei rilievi e dei sopralluoghi effettuati proprio dai Carabinieri prontamente intervenuti quel tragico 29 settembre. Nodo del contendere la prevenzione e sicurezza e la Sun System, è accusata di non aver svolto le giuste indagini preliminari per verificare potenziali pericoli de solaio, di cui è responsabile, ovviamente anche la Selcom. Prossima udienza il 31 maggio.
Cronaca
Dramma a Maglie: muore uomo in bici
Dramma in pieno centro abitato a Maglie dove un uomo è deceduto in serata mentre era in sella alla sua bici.
Quello che inizialmente sembrava essere un incidente, si è rivelato col passare dei minuti un malore fatale.
Un 61enne di Scorrano è caduto dalla sua bici mentre percorreva proprio una delle traverse che da Maglie conducono sulla strada per il centro abitato scorranese: via Einaudi.
Alcuni passati hanno chiesto l’intervento dei soccorsi che, purtroppo, si sono rivelati vani.
Per l’uomo non c’è stato nulla da fare. L’uomo potrebbe aver accusato un malore ed esser deceduto per arresto cardiaco. Così fosse, non sarebbe stata una caduta a costargli la vita.
Le cause, ad ogni modo, saranno approfondite nelle prossime ore.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale Compagnia.
Cronaca
Lupi nel Salento: altro avvistamento
L’animale stava camminando in una strada senza illuminazione sulla litoranea di Tricase quando è stato ripreso da un passante a bordo della sua auto.
Ancora un avvistamento per un esemplare adulto di lupo a bordo delle strade della litoranea a Tricase, un’altra testimonianza della sua presenza.
«Un lupo, un lupo!»: queste le parole di un cittadino che nella serata del 21 novembre, ha avvistato l’animale passeggiare tranquillamente lungo la strada della litoranea tricasina.
Preso dall’emozione del momento, l’uomo ha immediatamente premuto “rec” sul suo telefonino e ha iniziato a riprendere lo spettacolare esemplare.
Nel video si vede che l’animale passeggiava in solitaria al centro della carreggiata, poi al passaggio dell’auto si è addentrato tra le canne facendo perdere lesue tracce.
Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, si tratta «dell’ennesimo episodio che documenta l’incremento di lupi sull’intera Terra d’Otranto che molti reputano pericolosi ma che rappresentano anche la cartina al tornasole dello stato di un intero territorio dal punto di vista ambientalistico».
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Cronaca
Incidente a San Dana, morto operaio nettezza urbana
L’uomo, un trentenne di Castrignano del Capo, era stato da poco assunto
Morte sul lavoro questa mattina a San Dana, frazione di Gagliano del Capo.
Cosimo Bello, 30 anni, ha perso la vita in un incidente stradale tra un camion della nettezza urbana ed un suv Kia, avvenuto alle 5 del mattino sulla Statale 275.
L’operaio a quanto è dato sapere era da poco stato assunto.
Nello scontro sono rimaste anche ferite altre tre persone: due di loro trasportate in codice rosso all’ospedale di Tricase (un passeggero dell’auto ed un operatore ecologico), ed una in codice giallo (era a bordo della Kia) a quello di Scorrano.
Sul posto oltre ai sanitari del 118 sono intervenuti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase.
I carabinieri sono al lavoro per ricostruire le esatte cause dell’incidente.
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