Cronaca
Scoperto laboratorio per esplosivi, armi e munizioni
Pistole artigianali, bombe dalla potenzialità devastante e proiettili d’ogni tipo in casa tra stanza da letto e un fasullo laboratorio per il bricolage
Alla luce del clima che nelle ultime settimane si è vissuto in particolar modo a Lecce, per quanto riguarda atti intimidatori perpetrati con colpi di arma da fuoco, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Lecce ha impresso un grande impulso alle attività volte all’inquadramento di tali fenomeni ed alle conseguenti attività investigative sul territorio, non solo al fine di risalire eventualmente alle matrici ed agli autori di tali atti, ma anche per intercettare potenziali canali di rifornimento per le armi ed il munizionamento utilizzato nei vari episodi.
Per le indagini, sin dall’inizio è stato adottato un peculiare e versatile “modulo operativo”, formato da più reparti, tale da contenere tutte le caratteristiche peculiari delle varie specialità dell’Arma ed intervenire in sinergia in ogni situazione, per analizzare sotto ogni punto di vista ed in maniera certosina i differenti aspetti emergenti dalle attività investigative.
Nella giornata odierna, proprio a riscontro di ipotesi emerse durante le indagini, il “modulo operativo” formato dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Lecce, dall’Aliquota Operativa della Compagnia di Lecce e dalla Stazione Carabinieri di Lizzanello, è intervenuto a Merine di Lizzanello presso l’abitazione di Mauro Bascià, 45enne, già noto alle forze dell’ordine per i numerosi precedenti di polizia collezionati negli anni per reati contro il patrimonio, e correlati a stupefacenti e armi da sparo.
I Carabinieri hanno fatto ingresso repentino nella sua abitazione, utilizzando all’inizio soltanto personale in abiti civili, cogliendolo di sorpresa e procedendo ad una immediata perquisizione domiciliare. All’interno dell’abitazione, gli uomini dell’Arma si sono trovati davanti ad uno sgabuzzino, di quelli che a prima vista sembra essere un classico locale destinato al bricolage, con attrezzi vari per il “fai da te” e diversi materiali sparsi sia su un tavolo da lavoro che su ripiani di piccole scaffalature; da un più accurato controllo però, ecco emergere le sorprese: in tale locale Bascià si dedicava si al “fai da te”, ma nel senso che vi costruiva armi clandestine, modificava armi giocattolo, ricaricava munizionamento e creava dei piccoli ordigni.
Questo quanto ritrovato dai Carabinieri: una pistola “softair” metallica priva di tappo rosso e canna perforata; una pistola tipo revolver “softair” metallica priva di tappo rosso con canna perforata verosimilmente a seguito di esplosione di proiettili e tamburo lesionato; 4 altre pistole metalliche tipo revolver a salve prive del tappo rosso; vari tondini in ferro filettati predisposti alla funzione di percussore con molla utilizzabili per costruzione di “pistole artigianali”; una macchina da pressa per caricare cartucce; circa 3 kg di polvere da sparo divisa in vari involucri; circa 3,5 kg di pallettoni da caccia; ogive da ricarica per pistola; varie cartucce da caccia; circa 40 proiettili per pistola di vari calibri; inneschi per cartucce.
Nella stanza da letto dell’uomo, nascosto sotto il suo cuscino, un revolver scacciacani con la canna modificata, carico con 6 proiettili in calibro 9 e pronto a far fuoco; sempre nella stessa stanza rinvenuta un’altra pistola metallica tipo revolver “scacciacani” priva di tappo rosso e con 8 cariche calibro 8 mm, nonché una “pistola artigianale” completa di canna con relativo colpo. Vista l’ingente quantità di materiale esplodente e di armi modificate, sul posto si è reso necessario l’intervento, oltre che dei militari della Sezione Rilievi, anche degli artificieri del Comando Provinciale di Lecce, visto che tra il materiale venivano rinvenuti due veri e propri ordigni: uno era costituito da un artifizio pirotecnico tipo petardo, al quale erano stati aggiunti frammenti di piombo per ottenere dallo scoppio l’effetto dilaniante tipo bomba a mano; l’altro formato da una cartuccia metallica per armi a gas riempita con polvere da sparo e attivabile da una miccia a combustione inserita
Tra il materiale sequestrato, oltre alle due suddette “bombe a mano” artigianali, particolare attenzione hanno destato nei militari le citate “pistole artigianali”: si tratta in pratica di armi create tramite una vite cava, attaccata ad un’impugnatura, nella quale scorre un percussore a “L” collegato ad una molla; all’estremità di tale vite, ove il percussore fuoriesce, viene avvitata una “canna” contenente un proiettile; così assemblata, l’arma può effettivamente sparare, tirando indietro il percussore e lasciandolo scattare per effetto della molla, andando quindi a percuotere l’innesco del proiettile facendolo partire.
Er Basciù si sono ovviamente aperte le porte del carcere di Lecce per i reati di “detenzione abusiva di munizionamento ed esplosivi”, “fabbricazione e detenzione di armi clandestine” ed “omessa denuncia di possesso di munizionamento”.
Il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro, e verrà trattenuto presso il Comando Provinciale di Lecce, in attesa dell’invio al RIS per le prove balistiche e le indagini tecniche da effettuare sia sulle armi che sul munizionamento, al fine di stabilire se siano state utilizzate in qualche atto intimidatorio o nella commissione di altri reati.
Cronaca
Ugento: materiale esplosivo in casa, arrestato
Importante operazione di sicurezza condotta dai Carabinieri che ha portato al sequestro di oltre 2 tonnellate di materiale esplosivo, rinvenuto all’interno di un’abitazione. Il blitz è stato effettuato in seguito a indagini che hanno sollevato dei sospetti su un uomo di 38 anni, il quale è stato arrestato durante l’operazione
A Ugento, i carabinieri hanno condotto a un’operazione di controllo che ha portato all’arresto in flagranza di reato di un 38enne del luogo per possesso illegale di sostanze esplosive e artifici pirotecnici.
L’intervento è stato condotto dai Carabinieri della Compagnia di Casarano e dagli Artificieri Antisabotaggio del Comando Provinciale di Lecce.
Le perquisizioni sono state eseguite nei locali-deposito di cui l’arrestato è titolare.
I militari dell’Arma hanno scoperto un ingente quantitativo di materiale esplosivo vietato e di articoli pirotecnici di produzione clandestina.
Inoltre, in un garage adiacente all’abitazione dell’arrestato, sono stati rinvenuti circa 2 chili e 100 grammi di polvere nera di prima categoria e 12 petardi di fabbricazione non autorizzata.
Inoltre, sono stati scoperti 15 chili di artifici pirotecnici del tipo T1, spezzoni di miccia pirotecnica e altro materiale
destinato alla produzione di artifici, tra cui due dispositivi smontati e privi di sicurezze.
L’operazione ha svelato ulteriori evidenze sull’elevata pericolosità della situazione poiché, all’interno di un magazzino della sua abitazione, sono state rinvenute circa 2.304 cartucce da caccia e dispositivi di controllo per l’accensione di artifici pirotecnici e micce.
Ancora più preoccupante è la scoperta di un furgone, non marciante, adiacente all’abitazione, utilizzato come deposito per circa 1.300 chilogrammi di materiale esplosivo non classificato, insieme a 49 artifici pirotecnici artigianali e numerosi mortai da lancio.
Da sottolineare che la prossimità dei luoghi di stoccaggio del materiale esplosivo ad altre abitazioni metteva a rischio la sicurezza della popolazione, sollecitando un intervento tempestivo da parte degli uomini dell’Arma.
A seguito dell’arresto, sono state sequestrate 19 armi regolarmente detenute dall’arrestato, insieme ai relativi titoli abilitativi.
Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato arrestato e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Il materiale pericoloso rinvenuto sarà distrutto dagli artificieri, mentre quello classificato sarà custodito in un deposito giuridico autorizzato, a garanzia della sicurezza pubblica.
L’intervento immediato degli artificieri dei carabinieri sottolinea l’importanza della prontezza operativa della Benemerita nel prevenire situazioni che potrebbero mettere in pericolo la sicurezza pubblica.
La scoperta di un così elevato quantitativo di materiale esplosivo e la sua vicinanza a zone abitate rappresenta un grave allarme per la comunità locale.
L’operazione non solo ha portato alla rimozione immediata di rischi potenziali per i cittadini, ma ha anche attivato un monitoraggio più attento delle attività sospette in tutta la provincia salentina, contribuendo a un clima di maggiore sicurezza.
Le indagini continueranno per accertare eventuali collegamenti o complici.
I carabinieri restano fermamente determinati a mantenere un territorio sicuro e rispettoso della legalità.
L’attività investigativa ha sicuramente evitato situazioni di potenziale pericolo che può sfociare in tragedie, come è avvenuto pochi giorni orsono in provincia di Napoli.
Tale attività è l’inizio di controlli serrati organizzati dall’Arma salentina per prevenire situazioni di pericolo
connesse all’utilizzo illecito e superficiale dei fuochi di artificio che hanno interessato anche in passato la nostra provincia, nel periodo natalizio.
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Cronaca
Dramma a Maglie: muore uomo in bici
Dramma in pieno centro abitato a Maglie dove un uomo è deceduto in serata mentre era in sella alla sua bici.
Quello che inizialmente sembrava essere un incidente, si è rivelato col passare dei minuti un malore fatale.
Un 61enne di Scorrano è caduto dalla sua bici mentre percorreva proprio una delle traverse che da Maglie conducono sulla strada per il centro abitato scorranese: via Einaudi.
Alcuni passati hanno chiesto l’intervento dei soccorsi che, purtroppo, si sono rivelati vani.
Per l’uomo non c’è stato nulla da fare. L’uomo potrebbe aver accusato un malore ed esser deceduto per arresto cardiaco. Così fosse, non sarebbe stata una caduta a costargli la vita.
Le cause, ad ogni modo, saranno approfondite nelle prossime ore.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale Compagnia.
Cronaca
Lupi nel Salento: altro avvistamento
L’animale stava camminando in una strada senza illuminazione sulla litoranea di Tricase quando è stato ripreso da un passante a bordo della sua auto.
Ancora un avvistamento per un esemplare adulto di lupo a bordo delle strade della litoranea a Tricase, un’altra testimonianza della sua presenza.
«Un lupo, un lupo!»: queste le parole di un cittadino che nella serata del 21 novembre, ha avvistato l’animale passeggiare tranquillamente lungo la strada della litoranea tricasina.
Preso dall’emozione del momento, l’uomo ha immediatamente premuto “rec” sul suo telefonino e ha iniziato a riprendere lo spettacolare esemplare.
Nel video si vede che l’animale passeggiava in solitaria al centro della carreggiata, poi al passaggio dell’auto si è addentrato tra le canne facendo perdere lesue tracce.
Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, si tratta «dell’ennesimo episodio che documenta l’incremento di lupi sull’intera Terra d’Otranto che molti reputano pericolosi ma che rappresentano anche la cartina al tornasole dello stato di un intero territorio dal punto di vista ambientalistico».
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