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Attualità

La crisi? Il Sud è la soluzione

Francesco Logiudice, calabrese, autore del libro “Cambiare il Sud per cambiare l’Italia”, in Redazione: “Salento esempio virtuoso e positivo nonostante le criticità caratteristiche del Meridione”

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“Il Sud è la grande occasione dell’Italia per costruirsi un futuro dalla crisi che stiamo vivendo: da pseudo colonia oggi diventa opportunità di rilancio civile ed economico”. Questo in sintesi il pensiero di Francesco Lo Giudice, 34enne ricercatore calabrese e studioso delle persone e della società meridionale, scrittore e soprattutto uomo del sud impegnato in politica (è consigliere Comunale nel suo paese, Bisignano, in provincia di Cosenza, è stato candidato Sindaco nel 2012 ed è fresco di nomina a responsabile Culturale dell’ANCI giovani Calabria) e nel sociale.


libroLo Giudice, in questo periodo nel Salento per presentare il suo libro “Cambiare il Sud per Cambiare l’Italia” (Apollo Edizioni), è stato ospite in Redazione e ci ha regalato un punto di vista diverso da quello solito, pessimista e disfattista, sulla questione meridionale.

Francesco lancia una sfida a tutti i meridionali, ma soprattutto a quelle persone che vogliono vivere, crescere i figli, lavorare e studiare nella propria terra, perché non hanno alcuna intenzione di andare via. Il suo testo raccoglie i lavori giornalistici prodotti in sette anni nei quali l’autore scrive con tutto se stesso, del Sud e per il Sud. Pensieri rivolti a quel lembo di terra troppo spesso bistrattato dalle forze politiche, dilaniato dalla corruzione a tutti i livelli, abbruttito dai illogici piani industriali, deturpato della sua originale bellezza da scempi inconcepibili. Eppure Lo Giudice ne è convinto: “È proprio dal Sud dell’Italia, piattaforma strategica del Mediterraneo e tornato a rivestire un ruolo fondamentale, che avrà inizio il cambiamento. Anzi”, si spinge ancora oltre, “paradossalmente il Sud, macroregione d’Europa con i suoi 21 milioni d’abitanti, tanti quanti la Norvegia, la Finlandia e la Svezia messe insieme, può salvare l’Italia ed anche l’Europa. Per iniziare questo processo, però, dobbiamo smetterla di piangerci addosso, cominciare a dare risalto a tutti i fattori positivi che ci caratterizzano, dal patrimonio umano a quello paesaggistico e naturale, cercando di scalzare tutti quegli aspetti negativi che ancora ci frenano”.

Lo Giudice non si nsconde dietro ad un dito, non nega che “cattiva politica, mafia, clientelismo e corruzione siano un freno amano tirato per tutti noi”, ma resta convinto che “il cambio generazionale con una scolarizzazione a livelli finora sconosciuti e la possibilità di informarsi in tempo reale che ci ha regalato il web, ci offre un’opportunità unica. Di eccellenze al sud ne abbiamo tante, basta fare in modo che investano le loro energie ed i loro saperi nella loro terra d’origine. Ovvio che non basta la buona volontà, occorre anche una classe dirigente all’altezza e finalmente slegata dalle tante storture che fino ad ora ci hanno tenuto in gabbia”. Francesco è rimasto impressionato dal Salento e, quasi con un pizzico di invidia, dice: “Da calabrese, lettore e studioso, guardo con molta ammirazione i grandi progressi che avete fatto nel campo della valorizzazione ecosostenibile delle risorse. Non ho difficoltà a dire che siete un esempio virtuoso e positivo nonostante le criticità caratteristiche del Meridione. Il Salento sta sperimentando u nuovo sud e può essere di esempio per il resto del Mezzogiorno. Ce la possiamo, fare dobbiamo solo imparare ad abbandonare gli individualismi ed agire in sinergia per ottenere finalmente un’emancipazione culturale ed economica”.

In “Cambiare il Sud per cambiare l’Italia” si coglie non solo la capacità di Francesco Lo Giudice di riconoscere pregi e difetti di una terra definita dal lui stesso come “il diamante ancora grezzo del nostro Paese perché bellissimo e prezioso ma oppresso dalle incrostazioni sociali” ma anche la volontà di chi vuole ribaltare le sorti di una terra in grado di brillare di luce propria.

“Cambiare il Sud per cambiare l’Italia” si può acquistare anche online su ibs.it, libreria universitaria.it e inmondadori.it.


Ulteriori informazioni su www.francescologiudice.it


Giuseppe Cerfeda


Attualità

FAI… una domenica a Morciano di Leuca

FAI Finibus Terrae, con gli Apprendisti Ciceroni del comprensivo di Salve, Morciano e Patù tra palazzi, torri, chiese e frantoi ipogeo

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Conosciamo il territorio con il FAI (Delegazione di Lecce, Gruppo de Finibus Terrae).

In programma una passeggiata, a Morciano di Leuca, tra i vicoli più antichi del centro storico tra palazzi, torri, chiese e frantoi ipogei.

Gli Apprendisti Ciceroni, gli studenti di terza media dell’Istituto Comprensivo di Salve Morciano e Patù guideranno i visitatori alla scoperta di storia e tradizioni di questo piccolo centro del Capo di Leuca.

Domenica 13 aprile, dalle 9,30, appuntamento a Morciano di Leuca, in via Roma 4.

Per informazioni 339 34 72 356.

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Attualità

Rifiuti nelle campagne, due milioni per i Comuni

Ufficiale l’impegno di Regione Puglia a istituire un fondo per liberare i terreni dai rifiuti illecitamente sversati. Sicolo (CIA Puglia): «Risultato storico. Strumento utile a sostenere gli agricoltori vittime di una drammatica aggressione delle ecomafie»

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La Regione Puglia ha messo nero su bianco il proprio impegno a istituire un Fondo di 2 milioni di euro per sostenere i Comuni pugliesi nella raccolta e nello smaltimento di rifiuti sversati illegalmente, e a danno degli agricoltori, nelle campagne ricadenti all’interno del loro territorio.

È quanto è stato deciso nel corso di una riunione della Commissione Ambiente.

L’istituzione del Fondo era la prima e più importante richiesta avanzata dal Forum di oltre 50 associazioni – tra cui CIA Agricoltori Italiani – coordinato da Massimo Fragassi, responsabile dell’Ufficio Legislativo di CIA Puglia.

«Ringraziamo i consiglieri regionali Antonio Tutolo e Rosa Barone per aver portato la questione all’attenzione dell’ente Regione», dichiara Gennaro Sicolo (foto in alto), vicepresidente nazionale di CIA e presidente regionale dell’organizzazione, «Un ringraziamento, inoltre, va all’assessore regionale all’Ambiente Serena Triggiani, al presidente della Commissione Michele Mazzarano e a tutti i componenti. Così come mi preme ringraziare l’assessore regionale Donato Pentassuglia che, fin da quando parlammo per la prima volta della necessità del Fondo, si è adoperato affinché si arrivasse a questo risultato».

Molto soddisfatto anche Massimo Fragassi: «L’istituzione del Fondo era il nostro primo obiettivo, il più importante, e averlo centrato è un risultato storico: per la prima volta, la Regione Puglia dedica specificamente dei fondi alla raccolta e allo smaltimento di rifiuti sversati illegalmente su terreni agricoli privati, ovviamente nel caso che la colpa di quegli sversamenti non sia imputabile agli agricoltori proprietari o conduttori dei terreni in questione. Anche a nome di tutte le componenti del Forum, mi associo ai ringraziamenti rivolti dal presidente Sicolo e aggiungo un grazie di cuore per il loro impegno a tutte le oltre 50 realtà che aderiscono al Forum oltre che al Vescovo di Foggia, Monsignor Ferretti, e al Vescovo di Manfredonia, Monsignor Moscone, la cui lettera-appello in favore dell’istituzione del Fondo ha aperto stamattina i lavori della Commissione».

Soddisfazione è stata espressa anche dal consigliere regionale Antonio Tutolo: «Sono contento per l’esito della seduta. L’istituzione del Fondo è importantissima, perché aiuta i comuni a sostenere un impegno gravoso e contribuisce a liberare le nostre campagne da ecoballe e rifiuti che danneggiano le loro culture, il nostro ambiente e la salute di tutti i cittadini».

L’intendimento emerso nel corso della seduta della Commissione è quello di confermare e rendere ancora più capiente il Fondo nella prossima Consiliatura.

L’impegno congiunto contro lo sversamento illegale dei rifiuti di CIA Agricoltori Italiani e di tutte le altre organizzazioni, scuole, parrocchie e associazioni aderenti al Forum continua.

Un numero crescente di Comuni sta infatti aderendo al Protocollo Demetra e alle linee guida sui procedimenti amministrativi di rimozione e di smaltimento dei rifiuti.

Ad oggi, hanno aderito al Protocollo 13 Comuni e altri stanno completando l’iter di approvazione per l’adesione a questo importante patto sociale tra cittadini, associazioni e istituzioni.

«Finalmente», ha concluso Sicolo, «passa il principio per cui gli agricoltori sono vittime di questo fenomeno, perché sono loro a subire lo sversamento illegale di rifiuti organizzato dalle mafie. Gli agricoltori pugliesi sono vittime di un’aggressione drammatica al nostro territorio da parte delle organizzazioni mafiose che, attraverso il traffico e lo sversamento illecito di rifiuti, hanno messo su un business mortale per l’ambiente e l’agricoltura. Da oggi abbiamo uno strumento importante per contrastare questo fenomeno».

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Massimo Fragassi

 

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Attualità

Voli da e per il Salento, stanziati 5 milioni

Approvato in Legge di Bilancio un emendamento dei deputati di Forza Italia Caroppo e D’Attis, sulla continuità territoriale

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Con le imminenti vacanze di Pasqua arrivano gli anunciati rincari per chi vuole tornare in Salento, con prezzi dei biglietti che schizzano alle stelle.

«Per mettere la parola fine a questo salasso», a dicembre è stato approvato in Legge di Bilancio un emendamento dei deputati i deputati di Forza Italia Andrea Caroppo e Mauro D’Attis, sulla continuità territoriale e stanziato un finanziamento di 5 milioni di euro per avere più voli e a prezzi di più bassi da e per Brindisi.

Si tratta di una misura già presente da tempo in molti altri aeroporti d’Italia come Ancona e Trieste e che ora riconosce anche all’Aeroporto del Salento una condizione svantaggiata per la sua posizione periferica e la sua distanza dall’alta velocità ferroviaria.

«In questo modo», spiegano in una nota i deputati  promotori dell’emendamento, «garantiamo dei fondi pubblici nazionali per assicurare non solo i voli minimi da e per Brindisi ma anche una programmazione strategica su alcune tratte verso mete principali come Roma e Milano. Come abbiamo ribadito al secondo incontro sulla continuità territoriale, convocato oggi a Lecce, ora tocca ad Aeroporti di Puglia e alla Regione adeguarsi alla normativa nazionale, lavorando a una programmazione dei voli da e per Brindisi che sia seria e competitiva, oltre che condivisa con le istituzioni locali, le categorie produttive e gli operatori, anche attraverso risorse regionali che si aggiungano a quelle messe in campo dal Governo nazionale».

Con l’incontro di oggi è stato fatto un ulteriore passo in avanti: «Abbiamo preso atto che il piano è stato consegnato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e a questo punto sarà nostra cura fare attivare al più presto la conferenza dei servizi».

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