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Cronaca

Cutrofiano: spacciavano eroina e cocaina, manette per tre

Con l’aiuto dei cani poliziotto tratti in arresto, questa mattina, in due diverse operazioni, Luana Giovanna Congedo, Pierluigi Carechino e Tamara De Simone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti

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I militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Gallipoli, unitamente ai colleghi della Stazione di Cutrofiano e con il prezioso supporto dei Carabinieri del Nucleo Cinofili di Modugno, hanno tratto in arresto, questa mattina, in due diverse operazioni, Luana Giovanna Congedo, Pierluigi Carechino e Tamara De Simone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.


Luana Giovanna Congedo

Luana Giovanna Congedo


Da tempo erano pervenute ai Carabinieri numerose lamentele da parte di alcuni cittadini per dei sospetti ritrovi di giovani in diversi bar Cutrofiano. I Carabinieri hanno a quel punto avviato numerosi servizi di osservazione inizialmente sui bar ed i luoghi di ritrovo e successivamente sulle abitazioni tanto da arrivare a ritenere quali fornitori di sostanza stupefacente da una parte la Congedo e dall’altra il Carechino e la convivente De Simone. Questa mattina, con l’ausilio di Chan e Boss, due pastori tedeschi del Nucleo Cinofili di Modugno, i carabinieri hanno perquisito le due abitazioni. In quella della Congedo hanno rinvenuto 40 grammi di eroina, 10 di cocaina ed un bilancino di precisione. In quella di Carechino e della De Simone, inizialmente, i Carabinieri si erano visti consegnare tre dosi di cocaina per complessivi 1,5 grammi.


 


Pierluigi Carechino

Pierluigi Carechino

Il successivo controllo, condotto con il contributo dei cani dell’Arma, ha però permesso di rinvenire oltre 100 grammi di eroina “Brown sugar” purissima, in forma solida, oltre 40 grammi di hashish, già frazionato, due semi di marijuana, oltre 50 grammi di mannitolo, sostanza normalmente usata per il taglio dello stupefacente, due bilancini di precisione, nastro adesivo e ritagli compatibili con quelli delle dosi di cocaina rinvenute e la somma di € 450,00, frutto di spaccio; nonché una lista di clienti con le somme in denaro da ricevere dagli stessi. La droga era nascosta in un vano ricavato nella dispensa della cucina ed in un doppio fondo appositamente realizzato nell’armadio della camera da letto, dove gli operanti hanno anche rinvenuto i bilancini di precisione, il materiale per il confezionamento ed il denaro.


 


Tamara De Simone

Tamara De Simone


I tre soggetti sono stati dichiarati in stato di arresto e, su disposizione del P.M. di turno, Dott. Arnesano, la Congedo è stata tradotta agli arresti domiciliari, mentre i due conviventi Carechino e De Simone presso la Casa Circondariale di Lecce.


Cronaca

Marijuana e fucile a canne mozza in masseria

Fermato un uomo che a bordo di un furgone nascondeva 700 grammi di droga. La successiva perquisizione domiciliare ha portato al ritrovamento di altri 27 chili di marijuana e dell’arma illegalmente detenuta

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Durante un posto di controllo nei pressi del Campus Universitario Ecotekne di Monteroni di Lecce, unità specializzate dei Baschi Verdi del Gruppo di Lecce hanno sottoposto a controllo un uomo che viaggiava a bordo di un furgone al cui interno sono stati rinvenuti 700 grammi di marijuana.

I militari, con l’ausilio delle unità cinofile del Corpo, hanno esteso le perquisizioni presso una masseria, sita nell’agro leccese e nella disponibilità dell’uomo fermato, dove dopo accurate ricerche trovavano ulteriori 27 chili sempre di marijuana.

Durante le ricerche è stato anche trovato un fucile a canne mozze con calcio e canna tagliata senza matricola; a corredo, rinvenute anche 32 cartucce.

Sequestrato quanto rinvenuto, su indicazione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Lecce, le Fiamme Gialle hanno proceduto all’arresto dell’uomo fermato che è stato condotto in carcere.

Dovrà rispondere di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di arma.

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Cronaca

A fuoco nella notte furgone in officina

Era fermo in sosta a Miggiano dinanzi ai locali dell’attività dove era stato portato per una riparazione. Il rogo ha interessato anche un’altra vettura e le pareti degli immobili nelle vicinanze

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Mezzo in fiamme nella notte a Miggiano (immagine di repertorio).

All’ 01:30 circa una squadra del Comando dei Vigili del Fuoco, dal Distaccamento di Tricase, è intervenuta nel Comune di Miggiano in via Giuseppe Mazzini per l’incendio di un Citroen Belingo.

Il mezzo, affidato a un’autofficina per riparazioni, è stato completamente distrutto dalle fiamme. Era parcheggiato di fronte all’ingresso dell’officina stessa.

Le fiamme hanno inoltre provocato danni alla facciata dell’edificio e a un portoncino. Per irraggiamento, si sono verificati lievi danni anche a un’autovettura marca Dacia Logan, parcheggiata nelle immediate vicinanze.

L’intervento della squadra dei VV.F. è valso ad impedire l’ulteriore propagarsi delle fiamme, limitando i danni ad altre strutture ed automezzi e scongiurando pericolo per la pubblica e privata incolumità.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Alessano.

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Cronaca

Ritrovati gli ori rubati a Vignacastrisi durante la processione

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A conclusione di complesse attività investigative, nella tarda serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Poggiardo hanno arrestato in flagranza di reato un 32enne del luogo ritenuto presunto responsabile di un furto di oro votivo, avvenuto lo scorso 9 marzo nella chiesa della Madonna Santissima del Rosario, situata nella frazione di Vignacastrisi, nel Comune di Ortelle.

In seguito della denuncia presentata dal parroco, i militari dell’Arma hanno avviato tempestivamente le indagini che si sono sviluppate mediante l’analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona e la raccolta di testimonianze utili alla ricostruzione della dinamica del reato.

Il furto, particolarmente grave per il contesto in cui si è verificato, è avvenuto durante la processione del Sacro Cuore di Gesù, quando la comunità religiosa era raccolta in un momento di profonda partecipazione spirituale. I beni sottratti – anelli, collane, medagliette e bracciali in oro – rappresentavano ex voto donati nel corso degli anni dai fedeli come segno di gratitudine e devozione.

Il loro valore, oltre che materiale, è soprattutto simbolico e identitario per l’intera comunità.

Nel pomeriggio di ieri, i militari dell’Arma hanno rinvenuto, presso un compro oro di un comune limitrofo, una spilla e una collana in oro, risultati compatibili con alcuni degli oggetti trafugati dalla chiesa.

Le attività investigative hanno consentito di individuare un 32enne. A seguito di ulteriori accertamenti, i Carabinieri hanno eseguito una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dello stesso, scoprendo un panno in velluto contenente il resto degli oggetti in oro rubati, occultato all’interno della sua autovettura. La sorpresa dei militari dell’Arma è stata enorme allorquando hanno rinvenuto circa 495 grammi di sostanze stupefacenti, di cui 490 grammi verosimilmente di marijuana e 5 grammi di cocaina che hanno sequestrato. La scoperta di banconote per un totale di circa 800 euro, di un bilancino elettronico di precisione e materiale per il confezionamento delle sostanze evidenzia la volontà dell’uomo di gestire un’attività illecita, un segnale preoccupante che non può essere trascurato.

La sostanza stupefacente è stata sequestrata, in attesa di perizia chimico tossicologica. Inoltre, il denaro e gli oggetti in oro rinvenuti sono stati posti sotto sequestro. Le indagini sono in corso per identificare eventuali complici coinvolti nel furto.

Al termine delle formalità di rito, come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, l’uomo è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

L’episodio ha posto l’attenzione sulla necessità di rafforzare le misure di tutela del patrimonio religioso, specialmente nei piccoli centri, dove la presenza di adeguati sistemi di sicurezza è spesso insufficiente a prevenire simili atti.

L’Arma dei Carabinieri rinnova il proprio impegno quotidiano a servizio delle comunità, per la tutela non solo della sicurezza pubblica, ma anche dei valori culturali e spirituali che costituiscono il tessuto identitario del territorio.

È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase preliminare e che l’eventuale colpevolezza in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.

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