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Attualità

Trivellazioni: tutti a Leuca per dire “no”

Manifestazione in mattinata con sindaci ed esponenti politici tanto di destra quanto di sinistra. Anche il PD locale si oppone alle scelte del Governo

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Il lungomare di Santa Maria di Leuca ha accolto, questa mattina, la manifestazione del Movimento Regionale Salento contro il progetto di trivellazione della Global Med.


Centinaia di cittadini si sono uniti liberamente a numerosi sindaci del Capo di Leuca ed a Francesco Zecca, responsabile del movimento No Triv.


no triv3La protesta pacifica dice “no” al progetto di ricerca subacqueo che andrebbe a interessare un’area di 2.207 km quadrati, toccando i Comuni di Tricase, Gagliano del Capo, Ugento, Racale, Alessano, Castrignano del Capo, Taviano, Andrano, Diso, Morciano di Leuca, Patù, Tiggiano, Alliste, Salve, Santa Cesarea Terme, Castro, Corsano, Gallipoli e Otranto.


Presenta a Leuca anche Roberto Tundo, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, che orgoglioso della partecipazione all’evento, si dichiara preoccupato dai possibili risvolti cui porterebbe la trivellazione: “Hanno ragione i sindaci ed i cittadini salentini a preoccuparsi per le prospezioni finalizzate alla ricerca di idrocarburi. L’eventuale estrazione del petrolio metterebbe a rischio, oltre all’ecosistema, anche la vocazione turistica del territorio. Ma il rischio non proviene solo dalle trivelle sulle coste salentine”, continua Tundo, Sappiamo che il Mediterraneo, è un mare intercontinentale, un bacino semichiuso. Il ricambio completo dell’acqua avviene all’incirca in 90 anni. Pur rappresentando meno dell’1% della superficie complessiva di tutti i mari del pianeta, accoglie oltre il 20% del traffico mondiale marittimo di prodotti petroliferi. Già oggi è soggetto ad un forte inquinamento delle acque a causa dell’elevata immissione di idrocarburi. Cosa accadrà quando Croazia, Montenegro e Grecia, oltre all’Italia, daranno via libera alle multinazionali petrolifere per la ricerca e per l’estrazione degli idrocarburi?“.


Interviene anche Luigi Mazzei, per il gruppo Forza Italia, dichiarando di voler esser vicino a “ai sindaci ed ai cittadini di quei comuni che vedono sorgere al largo delle proprie spiagge impianti che hanno l’unica finalità di cercare l’oro nero senza condividere con le comunità ogni necessaria strategia di crescita e sviluppo.

no trivMa la voce del dissenso non viene solo da destra. Anche una delegazione pugliese del PD, stamattina, ha manifestato a Leuca la contrarietà al progetto, protestando contro il Governo e contro le scelte del loro stesso partito che, con il decreto Sblocca Italia, hanno di fatto sottoscritto la messa in atto delle trivellazioni.


Sergio Blasi, consigliere regionale PD in Puglia, si fa portavoce del pensiero di quanti nel suo partito hanno preso parte alla manifestazione. “Non sento nessun imbarazzo, nessuna difficoltà, né alcun peso sulla coscienza nello scendere in piazza per il nostro mare, contro l’ipotesi di ricerca di petrolio”, afferma, “Oggi a Santa Maria di Leuca ha sfilato proprio l’indignazione per lo Sblocca Italia. Bisogna comprendere che le persone che nel Salento vivono di mare, col mare e lavorano grazie al mare nel turismo, nella pesca, in quella nuova economia che faticosamente abbiamo cercato di costruire negli ultimi dieci anni, non si rassegneranno. La politica deve rappresentarli a tutti i livelli, a Leuca come a Bari, come a Roma, uscendo dall’ambiguità e dalle momentanee tentazioni di campagna elettorale”.


Lorenzo Zito


Foto gentilmente concesse da Luigi Greco


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Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…

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In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.

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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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