Attualità
L’Anci Puglia rilancia: “Mille cantieri per lo Sport”
Firmata intesa regionale Anci-Coni su promozione dello sport e miglioramento impiantistica sportiva. In Puglia si comincia da 41 palestre scolastiche
Promozione dello sport e miglioramenti dell’impiantistica sportiva, a cominciare dalle palestre scolastiche: la Puglia rilancia, grazie a una intesa tra Coni e Anci regionali, e al progetto “Mille Cantieri per lo Sport”.
Entrambe le iniziative sono state presentate a Bari, in una conferenza stampa svoltasi nella sede Anci, con l’intervento del presidente CONI Puglia, Elio Sannicandro, del presidente Anci Puglia, Sen. Luigi Perrone e, per l’Istituto per il Credito Sportivo (Ics), del responsabile del progetto “500 impianti sportivi” Dr. Alessandro Bolis. Nello specifico, l’accordo Anci-Coni, siglato stamattina, prevede varie iniziative promozione e valorizzazione dello sport nei territori e per il miglioramento impiantistica sportiva. Per i Comuni, particolarmente interessanti sono l’attivazione di un servizio di consulenza sulla gestione degli impianti e la previsione di un’attività formativo-informativa per amministratori e tecnici comunali. Le altre azioni dell’intesa riguardano: censimento dell’impiantistica; sviluppo di interventi tesi a migliorare strutture esistenti e a favorire costruzione di nuovi impianti moderni, più accoglienti e accessibili e sostenibili, anche attraverso nuove forme di gestione; utilizzo dei mutui agevolati messi a disposizione da Ics; promozione dell’associazionismo sportivo, anche attraverso la messa a disposizione delle strutture scolastiche. E ancora: sperimentazione di progetti per l’utilizzo di beni sottratti alla criminalità organizzata; promozione di buone pratiche di raccolta differenziata negli impianti e società sportive; diffusione dello sport per tutti e promozione di una nuova cittadinanza sportiva tesa anche a favorire l’integrazione dei cittadini stranieri; sviluppo di azioni congiunte in ambito europeo, a partire dall’intercettazione di fondi comunitari programmazione 2014-20.
Il tema dell’impiantistica si incrocia poi col progetto “Mille cantieri per lo sport”, iniziativa nata dall’accordo tra Governo, Ics, Anci e Upi, attuata attraverso le agevolazioni previste dall’Istituto per il Credito Sportivo. Il progetto mira a incentivare gli interventi di manutenzione, ristrutturazione o costruzione ex-novo di impianti sportivi di base, prevede mutui a tasso zero, per un totale di 150 milioni di euro, più 44 milioni per abbattimento interessi, destinati da subito a 500 spazi sportivi scolastici e molto probabilmente da gennaio, a 500 altri impianti sportivi di base pubblici e privati. Dal 24 novembre scorso Comuni e Province possono presentare domanda per il programma “500 spazi sportivi scolastici”, budget totale 75 milioni per 500 interventi da 150mila euro. In Puglia previsti 41 interventi (riparto in base a popolazione regionale in età scolare), per complessivi 6.150.000 euro. (Info su http://www.creditosportivo.it/index.html – numero verde 800.431980, e-mail prontocomuni@creditosportivo.it )
“Abbiamo voluto ricalcare a livello regionale”, ha commentato il presidente CONI Puglia Sannicandro, “l’accordo stilato a livello nazionale tra Coni e Anci a testimonianza dell’intensa collaborazione esistente tra il Coni regionale e i Comuni pugliesi. La collaborazione potrà riguardare l’impiantistica sportiva, la formazione e l’organizzazione delle attività sportive didattiche nelle scuole e con il supporto delle società sportive e tutti gli organismi sportivi del Coni. In concomitanza con la firma dell’accordo cogliamo l’occasione per rilanciare le iniziative a favore dell’impiantistica sportiva con i benefici derivanti dall’accordo con l’ICS per garantire mutui a tasso zero per le palestre scolastiche e per altri impianti sportivi di base, oltre all’opportunità consentita dal decreto ‘Sblocca Italia’ di derogare dal patto di stabilità per interventi di ristrutturazione o realizzazione di impianti sportivi”.
“L’Anci così come il Coni sono enti fortemente radicati nel territorio”, ha dichiarato il presidente Anci Puglia Perrone, “e ritengo importante e strategico unire le nostre forze per promuovere e valorizzare la diffusione della pratica sportiva “per tutti” in Puglia. Lo sport ha un’enorme valenza educativa e sociale, significa salute, benessere fisico-mentale e prevenzione di malattie. Ma bisogna puntare ad avere condizioni di accessibilità, sicurezza e sostenibilità delle strutture, nelle scuole così come nelle società sportive. Il progetto ‘dei mille cantieri’” è stato presentato durante l’assemblea Anci di Milano, attendiamo da Governo conferma sulla seconda tranche che dovrebbe partire a gennaio. Le agevolazioni del Credito Sportivo possono dare impulso alla riqualificazione e al potenziamento dell’impiantistica sportiva, il ricorso a forme di gestione innovativa inoltre, può assicurarne la sostenibilità. Un’opportunità per i Comuni strategica anche in ottica turismo, per aumentare la capacità di attrarre eventi sportivi dei nostri territori. Sicuramente positiva l’esclusione degli interventi dal patto di stabilità, ma altrettanto importante da parte del Governo, consentire ai nostri comuni di avere risorse disponibili da destinare”.
“Il progetto”, ha aggiunto Alessandro Bolis dell’ICS, “è iniziato nel migliore dei modi; la risposta da parte dei comuni è stata davvero ottima. Speriamo che arrivino altre domande per continuare a costruire insieme il futuro dello sport italiano partendo proprio dalle scuole. Siamo sicuri che la collaborazione con il Coni e con l’Anci regionale porterà una ancora maggiore sensibilizzazione di tutti i comuni pugliesi nei confronti di questa ottima opportunità”.
Giuseppe Cerfeda
Attualità
Come rendere più attrattivo il Salento?
La fragilità del sistema di collegamento, sia aereo sia ferroviario rende necessario l’utilizzo dell’automobile, con rischi di incidenti su strade non adeguate
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di Hervé Cavallera
Il recente G7 tenuto a Borgo Egnazia, di là dai risultati politici, ha contribuito, come era prevedibile, a far scoprire a gran parte del mondo la bellezza del Salento.
In verità, già da tempo il “Tacco d’Italia” conosce una meritata fortuna turistica nella Penisola.
Ora l’evento politico l’ha per così dire lanciato sul piano internazionale, sì da non percepirci al momento, noi salentini, come i trascurati abitanti della periferia d’Italia.
Ovunque si parla dell’ottimo cibo, delle bellezze paesaggistiche, delle imponenti tracce di una storia plurimillenaria e così via.
è giusto e comprensibile godersi la meritata notorietà e, per gli addetti ai lavori, trarre i debiti vantaggi dal turismo.
Come è doveroso pensare ad un miglioramento della qualità delle offerte.
Tuttavia, proprio questo momento felice deve spingerci a considerare con maggiore attenzione tutto quello che non va… proprio bene, in modo da migliorarci non nel lusso o nel superfluo, bensì in primo luogo nell’essenziale.
La Puglia, si sa, è una lunga regione e per chi si sposta con l’auto da Leuca al confinante Molise ha l’impressione di effettuare un viaggio senza fine.
E qui si tocca il centro nevralgico del discorso. Il viaggio, la comodità dello spostarsi.
Lo sapevano già gli antichi Romani che furono maestri nella realizzazione di strade extraurbane che consentivano un rapido spostamento, per i tempi, nelle diverse parti dell’impero.
E a Brindisi, ad esempio, terminava la via Appia, determinante per coloro che volevano imbarcarsi per l’Oriente.
Oggi, oltre alle strade tradizionali e alle superstrade e autostrade, vi sono aeroporti, treni ad alta velocità.
Ci sono o ci dovrebbero essere? Ecco il punto.
Se il Salento costituisce una attrazione seducente è pur vero che raggiungerlo si può, ma con qualche difficoltà. Sarebbe auspicabile una maggiore presenza di aeroporti, a prescindere da quelli prevalentemente militari; il sistema aeroportuale di Brindisi, che collega il Salento col resto d’Italia, ha subìto vari tagli di voli.
Che dire poi dell’alta velocità ferroviaria che si ferma a Bari?
Proprio in questi giorni il Movimento Regione Salento (insieme al sindaco di Lecce) è tornato ad insistere sull’annosa questione.
Né sono sempre lodevoli i trasporti su strada.
Così nei primi di luglio si è dato l’avvio per i lavori del primo stralcio per il primo lotto per l’ampliamento della strada statale 275, che dai dintorni di Maglie dovrebbe condurre sino a Leuca, ampliamento che si aspettava da almeno trent’anni e che non si sa quando effettivamente verrà portato a pieno compimento (il primo lotto, però, come riportiamo da pagina 11 dovrà essere completato entro tre anni).
Né le cose vanno meglio per la linea ferroviaria locale e, anche in questo caso, da vari decenni nelle diverse campagne elettorali si ascoltano candidati regionali o nazionali che asseriscono di voler trasformare, una volta eletti, le Ferrovie del Sud Est in una metropolitana di superficie.
Parole, parole, parole… come in un nota canzone di tanti anni fa.
Il lato debole del nostro Salento su cui si deve intervenire in modo oculato è pertanto questo: la fragilità del sistema di collegamento, sia aereo sia ferroviario che rende necessario l’utilizzo dell’automobile, con seri rischi di incidenti su strade non sempre adeguate.
Non è per nulla una questione da sottovalutare, come si fa praticamente da sempre, poiché i diversi governi regionali non hanno mirato ad una effettiva valorizzazione di Terra d’Otranto, che invece avrebbe giovato all’intera Puglia, che tutta infatti avrebbe guadagnato in ogni senso di fronte ad uno stimolante percorso verso il Salento.
Inoltre, la corretta efficienza di mezzi pubblici di comunicazione (aerei e treni) avrebbe consentito una riduzione dei mezzi privati, con conseguente risparmio economico, minore inquinamento, netta riduzione degli incidenti stradali, talvolta mortali. Il problema della facilitazione degli spostamenti è essenziale per una regione, consentendo una crescita di benessere e sicurezza.
Se assistiamo al boom della presenza di turisti nel Salento è perché questa terra, che pur vanta dei porti storici come Taranto e Brindisi, non ha ricevuto negli anni passati una soddisfacente visibilità nella strategia dei politici che hanno retto la vita pubblica.
In questo millennio il Salento è apparso come uno splendido fiore inatteso, pur avendo una storia che si perde nella notte dei tempi.
Diventa allora importante, oggi più che mai, il che fare?
Le risposte sono evidenti e si concentrano in primo luogo nel miglioramento dei servizi stradali, ferroviari, aerei.
Geograficamente è il Salento che si affaccia sul Mediterraneo e collega con la Grecia e l’Oriente, non il Foggiano e il Barese, ed è evidente che la sua valorizzazione deve essere vista non solo nell’ottica turistica, ma anche per le potenzialità di collegamento con il bacino del Mediterraneo.
Si spera che non ci si trovi ancora una volta dinanzi ad un’occasione perduta.
La qualità del futuro dipende infatti da ciò che riusciamo con intelligenza e attenzione a costruire nel proprio territorio rapportandosi correttamente con gli altri.
Certo, si sa che è più facile pensare il bene che realizzarlo, ma ciò non esime dall’impegno coloro che si dedicano alla vita pubblica.
Attualità
L’eterna Danza delle Onde
Il Salento, con il suo mare cristallino, la sua ricca storia e cultura, si eleva come fonte d’ispirazione per un emozionante progetto musicale delle FeminaeMaris che abbraccia anche l’Albania
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Nasce FeminaeMaris, il trio formato dalle musiciste salentine Silvia Boccadamo e Antonella Napoli, unite alla talentuosa cantante albanese Hersi Matmuja.
Il mare, forza dominante e collante culturale delle nazioni del Mediterraneo, è il filo conduttore del loro progetto.
Silvia e Antonella, animate dalla passione per la loro terra, hanno trovato in Hersi una compagna di viaggio altrettanto legata alla sua amata Albania. Le tre musiciste, tutte di formazione classica, daranno così vita a “L’eterna Danza delle Onde”.
VIAGGIO MUSICALE TRA STORIA E CULTURA
“L’eterna Danza delle Onde” è un progetto musicale che invita l’ascoltatore a un viaggio sonoro attraverso il Salento, territorio ricco di storia e cultura.
Questo lavoro raccoglie brani inediti che descrivono luoghi specifici e le loro peculiarità, intrecciando storie e tradizioni con quelle degli antichi popoli che si insediarono nel Salento.
Il repertorio del progetto varia da pezzi a voce e tamburo, a melodie affascinanti, danze dai ritmi misti e brani strumentali evocativi.
Ogni composizione è pensata per trasportare il pubblico in una dimensione sognante, dove passato e presente si fondono in un’armonia unica.
Attraverso melodie emozionali e arrangiamenti classici, il Salento viene raccontato in modo originale, in modo diverso, rispetto ai capisaldi della Pizzica e della Taranta, con un omaggio musicale alla poesia di questo eccezionale territorio, che risuona in ogni nota e ritmo.
“L’eterna Danza delle Onde” promette di regalare un’esperienza sensoriale completa, evocando l’anima del Salento e le sue mille sfaccettature attraverso una narrazione musicale senza tempo.
IL PROGETTO DISCOGRAFICO
Il trio sta collaborando con Corrado Production per la realizzazione del primo CD del progetto. La produzione prevede registrazione, editing, missaggi e mastering, pubblicazione su piattaforme digitali e la realizzazione di videoclip.
I BRANI DEL PROGETTO
PALASCIA (Otranto) – Immersa nella magia di un luogo simbolo del Salento, Palascia è la punta più orientale d’Italia, evocando intense sensazioni legate all’anima salentina.
1481 LA RECONQUISTA (Otranto) – Il brano rievoca la battaglia di Otranto del 1480-1481, una tragica pagina di storia in cui l’esercito ottomano attaccò la città, allora parte del Regno di Napoli.
FLORILANDA – (Torre Sabea Gallipoli) – La leggenda di Flavio e la sua amata che scompaiono verso l’orizzonte, rappresenta un eterno destino d’amore, simboleggiato dai gabbiani che danzano nel cielo di Gallipoli.
LACRIME D’ARGENTO – Una terra ferita, dove prima c’era l’oro del Salento adesso c’è solo un paesaggio lunare. Il dramma della xylella che ha provocato dolore e danni, raccontato con la sensibilità di chi non si arrende mai alle avversità. Questo è un brano dedicato all’ulivo, simbolo eterno del Salento; il brano celebra la resilienza e la bellezza di questo albero secolare e la forza di un territorio mai domo, pronto a rialzarsi sempre, dopo ogni caduta.
LA DANNATA (Torre dell’Alto, Nardò) – La tragica storia di una giovane fanciulla che, per sfuggire all’ingiustizia dello jus primae noctis, si getta dalla rupe, diventando leggenda nelle notti di luna piena.
ANI MORI HANA – Oh Mia Luna (Albania-Salento) – Una danza popolare del nord Albania si intreccia con i dialetti albanese e salentino, creando una preghiera alla luna per guidare verso l’amore.
KALÀ (Albania) – Ispirato alla leggenda della Fortezza di Rozafat in Albania e alla principessa di Acaia, il brano narra di sacrifici e magie, di una madre murata viva e di una principessa trasformata in pietra.
LA DANZA DEI DUE MARI – Una terra magica, il Salento, descritta dal detto “lu sule, lu mare, lu ientu”, viene celebrata per le sue limpide acque, giornate soleggiate e il vento che mitiga il caldo. Questo brano è un inno alla bellezza con punte liriche piene di vita e di speranza.
IL POZZO DEI MIRACOLI (Galatina) – Un brano ispirato alla leggenda del miracolo dell’acqua di Galatina, capace di guarire dalla puntura delle tarante.
LE SECCHE DI PIRO (Ugento) – Dedicato alla leggenda di Pirro e alle temutissime secche ugentine che ostacolarono il suo soccorso a Taranto.
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO – La presentazione del progetto è in programma domenica 21 luglio alle ore 21, presso il Teatro Cavallino Bianco di Galatina, con ingresso gratuito per invito.
Attualità
Specchia: vai piano, anche per loro
Un passo avanti nella tutela degli animali e della sicurezza stradale
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Specchia si distingue per un’iniziativa di rilevanza nazionale volta alla protezione degli animali e alla sicurezza stradale.
È stata avviata una significativa campagna per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di una guida prudente, specialmente nelle zone frequentate da animali randagi.
SICUREZZA E RISPETTO
Alcuni cartelli sono stati installati strategicamente in vari punti del comune.
Questi segnali non solo avvisano i conducenti sull’importanza di una guida attenta per prevenire incidenti, ma rappresentano anche un chiaro impegno verso il benessere degli animali che abitano le strade cittadine.
I nuovi cartelli, posizionati lungo le strade più trafficate e potenzialmente pericolose, presentano l’immagine di quattro animali accompagnati da un breve ma potente messaggio: «Vai Piano anche noi abbiamo famiglia (proprio come te)»
«CIVILTÀ E SENSIBILITÀ»
La sindaca di Specchia Anna Laura Remigi ha espresso il suo orgoglio riguardo a questa iniziativa innovativa: «Sono orgogliosa di questa nuova iniziativa che non solo migliora la sicurezza stradale, ma dimostra anche il nostro impegno a proteggere e rispettare tutte le forme di vita che condividono il nostro ambiente urbano. Questi cartelli non sono solo segni di progresso per la nostra città, ma testimoniano la nostra civiltà e sensibilità verso gli animali».
UN PASSO SIGNIFICATIVO
Concludendo, l’introduzione di questi cartelli rappresenta un passo significativo per Specchia, che si pone come esempio di buone pratiche nella tutela degli animali e nella promozione di una convivenza urbana sicura e responsabile.
Il paese in questo modo non solo si distingue per la rinomata bellezza del borgo ma anche per l’attenzione e il rispetto verso la fauna che la abita.
Quest’iniziativa non è soltanto un segno di progresso, ma un impegno tangibile verso un futuro in cui umani e animali possano convivere armoniosamente, con rispetto reciproco e consapevolezza ambientale.
Un’iniziativa che ci ricorda l’importanza di proteggere e preservare il mondo naturale che ci circonda, anche nelle sue forme più vulnerabili e spesso dimenticate.
Un esempio da seguire per altre comunità, dimostrando che è possibile conciliare sviluppo urbano e tutela dell’ambiente.
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