Attualità
Servizi sanitari via da Tricase: opposizione all’attacco
Gli uffici dei servizi sanitari si svuotano e i consiglieri di minoranza Dell’Abate e Scarcella tuonano contro il sindaco Coppola
Gli uffici dei servizi sanitari si svuotano e le minoranze tuonano contro il sindaco Antonio Coppola.
Nunzio Dell’Abate ricorda come “in campagna elettorale il candidato Coppola aveva promesso: “Ci batteremo per la riorganizzazione dei servizi socio-sanitari, per trovare soluzioni che non penalizzino i cittadini di Tricase”. In questi suoi tre anni di Amministrazione”,continua Dell’Abate, “il Sindaco Coppola, o meglio Tricase, ha perso dapprima i servizi riabilitativi ambulatoriali erogati presso il Centro Arcobaleno e da ultimo tutti i servizi sanitari, da quelli dislocati presso l’ex dispensario a quelli presso l’ex Tribunale per finire a quelli in via Dante. Tutti trasferiti a Gagliano del Capo. Nello stesso periodo, Comuni come Gallipoli o Ugento (“quest’ultimo si trovava nella stessa “barca” di Tricase con il rischio di essere inghiottito da Gagliano”) hanno inaugurato la propria Casa della Salute, conservando ed addirittura potenziando tutti i servizi socio-sanitari”.
“Sempre in questi tre anni”, insiste, “il Sindaco Coppola ha ignorato gli accorati appelli con cui noi della minoranza, offrendo tutto il nostro supporto politico-istituzionale, lo sensibilizzavamo ad attivarsi per conservare i servizi sanitari, se del caso anche attraverso una rivisitazione logistica degli uffici. Da parte sua solo slogan rassicurativi sulla stampa, neppure un Consiglio, un passaggio nella Commissione Consiliare, un incontro con la cittadinanza. Ora”, attacca, “dirà che la colpa è di Vendola, del Partito Democratico, del Direttore Generale dell’ASL, del Sindaco di Gagliano, dell’Amministrazione precedente e di chissà chi altri ancora. Certamente non sua, sia mai. Quando”, coclude Dell’Abate, “Coppola lascerà perdere i suoi faraonici progetti del mega impianto di compostaggio e delle fabbriche di rhum e sigari cubani e penserà veramente alla salute dei Tricasini?”.
Non è stato tenero neanche il consigliere d’opposizione Tony Scarcella: “Nell’ultimo Consiglio Comunale, tenutosi presso la ormai “ex” sede del Servizio Veterinario, il Sindaco Coppola dichiarava: “Abbiamo fatto tutto quanto la ASL ci ha chiesto di fare…Abbiamo messo a disposizione della ASL l’immobile dell’ex Tribunale a titolo gratuito, ma la ASL non ha rispettato comunque quanto previsto in delibera…S iamo pronti ad azioni forti” e altro del genere”. Secondo Scarcella “tutta sceneggiata, tutte chiacchiere. Siamo stanchi di assistere all’ennesimo teatrino ad opera del cangiante burattinaio Coppola, siamo stanchi di assistere all’ennesima disfatta per Tricase. Senza ripercorre questa vicenda sin dall’inizio, chiediamo al Sindaco Coppola se corrisponde al vero che nel marzo del 2014, in occasione di un sopralluogo presso l’ex sede del Tribunale in “Zona Campoverde”, e alla presenza anche di altri dirigenti ASL LE e componenti dell’attuale Amministrazione, lo stesso Sindaco prese l’impegno di approntare un progetto di recupero funzionale della struttura, da presentare in ASL e successivamente insieme alla stessa in Regione, per la richiesta di un mirato finanziamento. (“Esistono verbali a supporto”). Nonostante l’accordo, nonostante l’impegno del Sindaco, nonostante l’importanza della vicenda, dopo quel giorno, silenzio assoluto. Nessun progetto”, continua Scarcella, “è stato redatto dal Comune di Tricase, nessun finanziamento mirato è stato chiesto per il recupero dell’immobile “ex Tribunale” dove, in base alla Delibera ASL n. 1107/2011 poteva essere realizzata la nostra “Cittadella della Salute” e dove, come accaduto ad Ugento, sarebbero stati allocati anche gli uffici che oggi si trasferiscono in quel di Gagliano del Capo. Addio anche al sogno di avere a Tricase una “Cittadella della Salute”. Altri comuni, altri Sindaci, come a Gallipoli e ad Ugento per esempio, si sono dimostrati molto più interessati all’opportunità di avere nel loro Comune una grande risorsa come la “Cittadella della Salute”, dove centralizzare uffici e servizi sanitari, grazie ai quali ottimizzare l’offerta sanitaria rivolta sia ai propri cittadini che a tutto il territorio limitrofo. Siamo diventati la barzelletta Italiana, un esempio in negativo, siamo l’unico Comune in Italia nel quale si assiste ad un trasferimento di uffici pubblici verso un altro comune meno popoloso”.
Ma si sa, l’attività del Sindaco Coppola per Tricase è svolta in base al Suo esclusivo ordine di priorità, e, probabilmente, la “Cittadella della Salute” non era per lui una priorità, sulla quale concentrare energie e risorse”, conclude, “come invece lo è stato da ultimo il mega impianto di compostaggio e ancor prima la fabbrica di rhum e sigari cubani”.
Attualità
Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini
Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…
In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.
Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.
Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.
Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.
Attualità
“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.
“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:
Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.
Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.
Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.
La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.
Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.
Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.
Attualità
Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo
Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche
L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.
La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.
L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.
«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.
Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.
È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.
Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.
Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.
A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.
Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.
Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»
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