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News & Salento

Treni Fse costosi, il M5S: “Qualcuno si è arricchito?”

Interrogazione parlamentare dei pentastellati che reclamano assenza di trasparenza. Il Governo scarica le responsabilità sulla Regione Puglia

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Il Ministero dei trasporti risponde ad una interrogazione del deputato leccese M5S, Diego De Lorenzis, segretario della IX commissione Trasporti della Camera, sulla questione riguardanti i treni delle Ferrovie Sud-Est costosi ma non in linea con gli standard europei.


Il Ministero scarica completamente sulla regione Puglia le eventuali responsabilità in merito all’acquisto dei 27 treni  ATR 220, comprati con fondi regionali da Ferrovie Sud Estpiù 2 rivenduti senza bando di gara, ad un prezzo maggiorato, alle ferrovie lombarde. Sulla questione sta indagando la Procura e pertanto il Ministero si limita a riportare quanto l’Ufficio speciale trasporti e impianti fissi (USTIF) per la Puglia, riferisce in merito.


Restano molti dubbi sugli alti costi di acquisto e sulla commessa alla Varsa. Mentre, dalla disamina dell’Ustif, risulta che i prezzi maggiorati dei treni rivenduti in Lombardia siano dovuti al sistema di sicurezza SCMT (Sistema Controllo Marcia Treni), di cui i treni lombardi devono essere provvisti mentre quelli pugliesi sono privi. Scmt è un sistema per la sicurezza che attua la protezione della marcia del treno, controllando la velocità massima ammessa, istante per istante, tenendo conto dei vincoli relativi al segnalamento, alle caratteristiche dell’infrastruttura ed alle prestazioni del rotabile, sia in condizioni normali che di degrado, attivando la frenatura d’emergenza, in caso di superamento dei limiti di controllo.


Intanto 7 carrozze acquistate con soldi pubblici delle FSE sono ferme alla stazione di Gallipoli dopo il revamping di qualche anno fa.

La candidata alla presidenza della Regione Antonella Laricchia e i portavoce pugliesi di Camera, Senato e Parlamento Europeo incalzano la gestione Vendola: “Occorreva che un cittadino entrasse nelle istituzioni come parlamentare per conoscere l’esatto costo dei treni acquistati da FSE,  un costo di 3,5 milioni di euro secondo l’USTIF, ben superiore rispetto ai 2 milioni di euro inizialmente pubblicati dalle fonti di stampa – dichiarano-  ciò significa che il costo per 27 treni non è di 50 milioni di euro circa, ma di ben oltre 90.  I giudici  verificheranno certamente se tali costi siano effettivamente in linea con le quotazioni di mercato o se qualcuno si sia arricchito con i soldi dei cittadini. Inoltre, si è appreso che solo i 2 treni acquistati da Ferrovie Nord di Milano tramite FSE – precisano i pentastellati – sono dotati, con un sovrapprezzo di mezzo milione di euro cadauno, del sistema Scmt per rispondere al nuovo standard europeo di interoperabilità tra le reti ferroviarie. Per le FSE, la Regione ha preferito risparmiare sulla sicurezza dei cittadini. Gli utenti delle FSE non sono degni di avere sistemi di sicurezza e controllo che sono ormai standard nella UE?”.


“Questa situazione – secondo la candidata governatrice Antonella Laricchiasi è creata per la completa mancanza di trasparenza nella gestione di FSE e della Regione Puglia. Trasparenza sempre decantata da Vendola, evidentemente di fatto mai riscontrata. Qualsiasi responsabilità in merito ai treni acquistati dalla FSE è imputabile unicamente alla Regione. Risulta sorprendente -continua – che, secondo l’USTIF, la clientela abbia espresso un gradimento soddisfacente sulla flotta FSE. Sul sito del gestore ferroviario e dell’agenzia regionale della mobilità, non risulta pubblicata alcuna indagine che giustifichi tale affermazione. E’ sufficiente parlare con gli studenti e con i lavoratori che regolarmente utilizzano il servizio di FSE, per avere una impressione diametralmente opposta. Inoltre, la recente notizia delle 7 carrozze ferme alla stazione di Gallipoli per problemi di sicurezza e di inadeguatezza, sono l’ennesimo emblema dell’inaffidabilità del controllo dalla Regione Puglia  e delle giunte di centro sinistra che in questi 10 anni sono state sempre pronte a finanziare con denari pubblici treni, oggi oggetto delle indagini della magistratura, senza alcun reale controllo. Fa sorridere l’assessore Giannini che minaccia di inviare gli ispettori. Dopo 10 anni di mal governo si ricorda a 2 mesi dalle elezioni di mandare a controllare le carrozze e i convogli non funzionanti. Questa vicenda mostra ancora ombre su cui si auspica che presto la magistratura possa fare chiarezza”.  


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Disturbi dello spettro autistico: a Specchia un centro diurno per adulti

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Specchia accoglie l’apertura del nuovo Centro Diurno per adulti con disturbi dello spettro autistico, sito nel cuore del paese, in Piazza della Libertà, 5.

Questa importante iniziativa è resa possibile grazie all’impegno di Sollevante, realtà da sempre attenta alle esigenze del territorio e delle famiglie che necessitano di supporti specialistici.

Si tratta di un servizio unico per l’intera Provincia di Lecce, e per questo risulta essere di straordinaria rilevanza per tutte le famiglie del Salento che ogni giorno affrontano le sfide legate all’autismo in età adulta.

Il centro offrirà attività mirate, supporto terapeutico, e un ambiente sicuro in cui le persone con disturbo dello spettro autistico possano sviluppare abilità sociali e cognitive, migliorando il proprio benessere e la qualità della vita.

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Social Basket a Nardò

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Parte il progetto “Social Basket 2024: in campo”! Un’iniziativa inclusiva e gratuita per ragazzi e ragazze tra i 10 e i 18 anni, promossa da ASC Comitato Provinciale Lecce in collaborazione con Social Aut – Associazione di Promozione Sociale e Centro Devils Basket Nardò per favorire l’inclusione sociale tra ragazzi/e con Disturbo dello Spettro Autistico e coetanei a sviluppo tipico.


Ogni venerdì dalle ore 16:00 alle ore 17:00 presso la palestra dell’Istituto Comprensivo Polo 1, Nardò (LE).

Per informazioni e iscrizioni:
Email: social.aut.aps@gmail.com
WhatsApp: +39 389 650 7868

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Intesa Sanpaolo, sito di nuovo down e clienti imbufaliti

Problemi d’accesso per app e home banking. Intesa Sanpaolo è down: clienti bloccati fuori dall’home banking e impossibilitati a gestire conti e pagamenti online…

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Un bug che sta affliggendo il sistema informatico di Intesa Sanpaolo, non permettendo ai clienti di eseguire on line nessuna operazione: questa potrebbe essere la causa, ma nessuna dichiarazione è arrivata da parte della banca finora.

I social network si stanno riempiendo di post e commenti di clienti frustrati per il disservizio, impossibilitati di eseguire regolari pagamenti o altri tipi di operazioni on line.

Questo evento è simile a quanto già accaduto il 31 ottobre, allora un altro malfunzionamento aveva compromesso l’accesso all’home banking per ore, generando altrettanto malcontento tra i clienti.

Per via di un problema tecnico non funziona l’accesso all’applicazione e al servizio Web di Intesa Sanpaolo: questo impedisce la gestione dei conti e delle carte, impedisce anche l’autorizzazione dei pagamenti online tramite le notifiche push in-app (che servono a confermare le transazioni).

Questo è il messaggio che legge chi si appresta ad andare, virtualmente, on line: «Ci scusiamo ma, per un problema tecnico, non puoi proseguire».

Le difficoltà degli utenti sono iniziate intorno alle 9 di questa mattina, con un’ondata di report che evidenziano problemi nell’accesso, nell’autenticazione e nell’utilizzo generale delle funzionalità dell’app.

 

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