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Attualità

Serena Scarinzi piazza l’acuto

Dopo “Madama Butterfly” al Petruzzelli di Bari, il Mezzosoprano di Tricase si prepara per il debutto del 17 aprile in “Suor Angelica”

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Periodo di grande ribalta e tanto lavoro per il mezzo soprano salentino Serenza Scarinzi: dopo il grande successo in “Madama Butterfly” al Petruzzelli di Bari, debutterà, il 17 aprile, nel ruolo di “maestra delle novizie” dell’opera Suor Angelica di Puccini presso la Basilica Cattedrale di Conversano (Ba), diretta dal maestro Angelo Schirinzi con la regia di Luigi Travaglio. Sempre ad aprile debutterà nel ruolo di Kate ancora in “Madame Butterfly” presso il Teatro Traetta di Bitonto (Ba) e al Teatro Curci di Barletta.


SerenaSerena, mezzosoprano, laureata con lode in Musica Antica, indirizzo Canto Barocco presso il Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce sotto la guida del soprano Anna Aurigi, e diplomanda in pianoforte, dal 2005 fa parte della Schola gregoriana “Cum jubilo”. Insegna canto leggero e lirico presso varie scuole di musica tra cui l’Associazione Latin Project (Movida Club) di Tricase oltre che lavorare, dal dicembre 2012, tra gli artisti della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari. Da più di 10 anni cura la musica durante le cerimonie nuziali, come organista e cantante. Studia pianoforte dall’età di sei anni assecondando il desiderio della sua mamma di “avvicinarla” alla musica. Nel 1998 consegue il Primo Premio Assoluto per la sezione Pianoforte al Concorso Musicale Nazionale “Giovanni Paisiello-Giovani Talenti” e nello stesso periodo inizia a prestare il suo servizio (prima come organista, poi come direttrice del coro) presso la parrocchia di Sant’Antonio da Padova a Tricase dove tutt’oggi collabora, compatibilmente con gli impegni lavorativi.


ScarinziA 19 anni, sotto consiglio del suo maestro di pianoforte Francesco Scarcella (da lei stessa definito “padre artistico”), tenta con successo l’ammissione in conservatorio come cantante. È al termine di questo percorso che inizia la sua carriera artistica. Nel luglio 2005, infatti, si classifica seconda nella Prima Edizione del Premio Voci Liriche “Terra di Leuca” a Morciano di Leuca. Ha seguito stage con il famoso sopranista Michael Aspinall, Katia Ricciarelli, i soprani Mina Yamasaki ed Amelia Felle, il tenore Mario Cananà. Ha frequentato un corso di alta formazione specialistica post-lauream su Autori e fonti pugliesi della Musica Sacra presso il Conservatorio di Lecce ed un Master biennale in Musicarterapia nella Globalità dei Linguaggi, metodo Stefania Guerra Lisi, indetto dall’Università di Roma “Tor Vergata”. Nel 2006 ha preso parte all’allestimento in prima assoluta moderna, dell’opera lirica “Scanderberg” diretta dal M° Jerome Correas e rappresentata presso l’Accademia di Musica di Tirana, in collaborazione con il Conservatorio di Versailles. Ha debuttato nella selezione dell’opera lirica “Norma” nel ruolo di Adalgisa per l’evento “Il Belcanto nel Salento”- Le Perle del Melodramma. Per la stagione lirica 2014/2015 ha lavorato come mezzosoprano per il Circuito lirico di Como “Aslico”, presso i teatri di Cremona, Brescia, Como, Pavia, Reggio Emilia. Nel dicembre 2014 ha preso parte alla stagione lirica del Teatro Ducale di Cavallino dove ha debuttato il ruolo di Lola in “Cavalleria Rusticana”.

Tra un impegno e l’altro Serena ama ricordare che “la famiglia è stata la colonna portante della mia vita, artistica e non; in particolar modo devo tutto alla mia mamma ed al mio papà che, con tanti sacrifici, han reso possibile gli studi continui e mi hanno supportata sempre”.


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Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…

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In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.

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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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