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Appuntamenti

Il Maestro Muti a Otranto

Gran concerto sull’asse Otranto-Ravenna

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C’è grande attesa nella Città dei Martiri per il grande concerto del 6 luglio, in una location d’eccezione, la Cattedrale.


Il Sindaco Luciano Cariddi esprime viva soddisfazione per il progetto che lega Otranto e Ravenna, due storiche città che si affacciano sul medesimo mare, l’Adriatico, e che hanno condiviso, a distanza, un’intensa esperienza durante il periodo bizantino in Italia:


“Un rapporto di collaborazione culturale in cui si inserisce anche la scelta fatta dalla Fondazione del “Ravenna Festival” di coinvolgerci quest’anno nell’evento da loro organizzato; infatti, ospiteremo nella nostra Cattedrale lo straordinario concerto “Le vie dell’Amicizia” diretto dal Maestro Riccardo Muti, che prevede la presenza di circa 200 professori d’orchestra, artisti del coro e solisti”.


“E ancora. Ad Expo 2015 vi è un’esposizione caratterizzata dal tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, per la quale si è voluto assumere a simbolo un albero della vita, concettualmente ispirato a quello del mosaico pavimentale della Cattedrale di Otranto.

La scelta fatta dal comitato organizzatore ci ha sorpresi e resi felici, orgogliosi del nostro patrimonio storico-culturale, e ci ha stimolati a valutare la possibilità di realizzare uno specifico progetto per essere presenti negli eventi che caratterizzeranno la manifestazione, a Milano e sul territorio nazionale, durante tutto il periodo.

Partendo proprio dall’Albero della Vita del nostro mosaico abbiamo costruito, insieme alla Città di Ravenna, conosciuta in tutto il mondo per i suoi stupendi mosaici, e in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti e il Liceo Artistico ravvennati, il progetto “Le porte di Oriente, tessere di sapienza dell’Albero della Vita”.

Un’iniziativa che prevede la riproduzione, da parte degli allievi del Liceo e dei loro maestri mosaicisti, di alcuni tondi del ciclo dei mesi dell’anno raffigurati nel nostro mosaico. Particolari, questi, molto suggestivi e che ci parlano dei mestieri, delle abitudini alimentari e della vita dell’epoca. Tali riproduzioni saranno esposte nel Palazzo Italia, nello spazio che sarà dedicato alla nostra Regione in modo da richiamare visivamente l’originale Albero della Vita cui si è ispirato quello di Expo 2015. Ma i tondi riprodotti potrebbero poi essere esposti in altre mostre, che si terranno anche all’estero, per promuovere l’immagine turistica della nostra terra”.


“Vie” e “ponti di fratellanza” che, dopo il primo sorprendente viaggio a Sarajevo nel 1997 – quando ancora si respirava la polvere dei bombardamenti – grazie a Riccardo Muti, ambasciatore della musica nel mondo, hanno legato Ravenna alle città e ai luoghi più diversi, colpiti dalla guerra, come Beirut, dalla violenza del terrorismo (e retrospettivamente possiamo pensare anche ad El Djem, in Tunisia, poco distante da Sousse, teatro del recente ed efferato massacro), come New York, da ferite e dissidi secolari, Istanbul e Erevan, o dalla violenza della natura, la vicina Mirandola; ma spesso anche a luoghi in cui scoprire profonde affinità e radici comuni, come per la meta di questa ventiseiesima edizione: Otranto.


Ravenna e Otranto, dunque, due città affacciate ad Est, protese sullo stesso mare – non deve stupire che i viaggiatori ottocenteschi le collegassero in un unico ideale viaggio, come lo svedese Charles Yarte, che nella sua celebre guida, stampata nel 1881 e dedicata alle meraviglie dell’intero pianeta, proponeva appunto un itinerario “da Ravenna a Otranto”. Città accomunate dal destino di rappresentare in diversi momenti storici un punto di incontro tra Oriente e Occidente, tra Europa, Africa e Asia. Entrambe crogiuolo di culture, così come lo è quell’Albero della Vita, impressionante labirinto musivo, prodigioso simbolo “transculturale”, che si dispiega e dilaga nelle navate come un inesausto fiume di fantasia e di dettagli, secondo un preciso programma sacro in cui, tra il 1163 e il 1165, il monaco Pantaleone, l’autore, mescola Bibbia e Torah, Islam e Cabbala, romanzi gotici e salmi antichi e chanson de geste: tronco da cui tutto ha origine e fiorisce, in cui s’incastonano le storie più diverse, in una sorta di inestricabile mito fondativo, che porta con sé la memoria di una tradizione millenaria. Un’elaborazione grafica arborescente in cui il decorativismo illustrativo si fa pensiero teologico, e racconto capace di connettere mondi distanti.


Sotto la bacchetta di Riccardo Muti, la Cattedrale di Otranto ospiterà i giovani dell’Orchestra Cherubini insieme al coro La Stagione Armonica, preparato da Sergio Balestracci; ma a loro si uniranno anche i musicisti dell’Orchestra e del Coro della massima istituzione musicale di Puglia, il Teatro Petruzzelli di Bari, nonché le voci del tenore Matthias Stier, del soprano Rosa Feola e del baritono Thomas Tatzl. Un concerto che avrà luogo al cospetto dell’Albero della Vita, lo straordinario e celebre mosaico realizzato nel XII secolo (e restaurato tra gli anni Ottanta e Novanta proprio da una équipe di mosaicisti ravennati, guidati da Carlo Signorini).


Un affresco musicale che, a suggellare il messaggio di “amicizia”, si arricchisce dell’incontro di voci e lingue diverse, simboli di quelle culture che per secoli hanno convissuto nella cittadella-medina di Otranto. L’evocativo suono del “griko”, l’antica lingua dell’area grecofona della Grecìa Salentina che si estendeva tra Otranto, Υδρούς in greco antico e Gallipoli, l’antica Καλλίπολις, in cui reciterà Renato Colaci; il Mugham, l’antico sistema modale azero su cui si muoverà il canto del controtenore Ilham Nazarov; e la lingua turca che risuona nel canto d’amore e morte affidato a Simge Büyükedes.


Quei mondi evocati nella pagina di Arvo Pärt che, dopo la indicibile semplicità espressiva dell’Ave Verum, il celebre mottetto per coro, archi e organo K 618 di Mozart, risuonerà prima nella grande platea del Pala de André poi nelle navate della Cattedrale di Otranto: Orient & Occident. Una composizione del 2000, in cui l’autore lavora al dialogo di due elementi contrapposti: un brano possente, graffiante nella sua percussiva ripetitività salmodiante, che deve molto al canto fermo gregoriano, ma molto di più alla cultura sonora bizantino-ortodossa: tradizioni conflittuali, che si scontrano e confrontano, nel rullare d’onda emotiva dei soli archi, che sono come annegati, inchiostrati, in questa dilagante “dualità”. Dualità che si fonde, nelle parole d’amore del duetto “Von deiner Güt, o Herr und Gott” di Adamo ed Eva, che insieme al recitativo dell’arcangelo Uriel, “Aus Rosenwolken bricht”, dalla terza parte dell’oratorio La Creazione di Franz Joseph Haydn, costituisce un’altra tessera del composito programma del concerto: gli stessi Adamo ed Eva che nell’antico Albero della Vita otrantino appaiono, “storia originaria”, in alto, ai piedi dell’abside, nella celestiale partitura haydniana intrecciano i propri incanti vocali, nella serenità del Paradiso terrestre. Prima di lasciare il posto alla grandiosità irrequieta e sofferta che trapela dal Te Deum di Giuseppe Verdi (dai Quattro Pezzi Sacri): pura espressione sonora, che con piglio michelangiolesco scolpisce la paura ultima dell’uomo, e la sua sgomenta commozione di fronte a Dio.


Il nuovo appuntamento con le vie dell’Amicizia rinnova la partnership con la RAI che trasmetterà il concerto di Otranto in diretta radiofonica su RADIO 3, mentre televisivamente sarà presentato da RAI 1 il 17 luglio in seconda serata.

Al concerto in Cattedrale si accede solo per invito, ma il Comune di Otranto ha messo a disposizione 50 posti sorteggiati tra coloro che hanno manifestato la volontà di assistere.


Inoltre verranno installati due maxi schermi: in Largo Porta Alfonsina, dove vi saranno anche delle sedie per assistere al concerto che verrà trasmesso, e sul Lungomare degli Eroi.


 Orchestra Giovanile Luigi Cherubini


Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli

La Stagione Armonica


direttore Riccardo Muti


maestri del coro Sergio Balestracci, Franco Sebastiani


soprano Rosa Feola

tenore Matthias Stier

baritono Thomas Tatzl


con la partecipazione di Renato Colaci, Ilham Nazarov, Simge Büyükedes


Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)

Ave verum corpus, mottetto in re maggiore per coro, archi e organo, K 618


Arvo Pärt (1935)

“Orient & Occident” per orchestra d’archi

“Sa’ linnai” (Come un lumicino)

versi in griko di Salvatore Tommasi

recitati da Renato Colaci


“Mahnı Sözlri” (Pallida sposa)

canto tradizionale azero (Mugham)

Ilham Nazarov controtenore


Franz Joseph Haydn (1732-1809)

“Die Schöpfung” (La Creazione)

oratorio per soli, coro e orchestra, Hob XXI:2

dalla parte terza:

recitativo “Aus Rosenwolken bricht”

duetto con coro “Von deiner Güt, o Herr und Gott”


Matthias Stier, Rosa Feola, Thomas Tatzl


“Heryer karanlık” (Ovunque è buio)

testo Abdülhak Hâmid Tarhan, musica Hâfız Burhan

Simge Büyükedes soprano


Giuseppe Verdi (1813-1901)

Te Deum per doppio coro e orchestra


Sinfonia di voci, crogiuolo di culture


Grecìa salentina e Griko

La Grecìa salentina è un’isola linguistica ellenofona situata in provincia di Lecce, nel Salento. È formata da nove comuni (Calimera, Castrignano dei Greci, Corigliano d’Otranto, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia e Zollino) in cui si parla una lingua denominata “griko”. L’origine è controversa. Secondo alcuni (G. Rohlfs, G. Hatzidakis), risalirebbe all’epoca antica (Magna Grecia), secondo altri (G. Morosi, O. Parlangeli) sarebbe di origine bizantina. Ancora oggi è molto sentita la comunanza con la vicina Grecia e, nonostante ormai solo pochi anziani siano portatori dell’autentico patrimonio linguistico‑culturale, sono tanti i cultori e gli studiosi che scrivono e praticano questo idioma. (Renato Colaci)


Il Mugham azero

Come il Maqam della tradizione araba, persiana e turca, il Mugham azero è un antico sistema modale, al quale fanno capo scale, moduli melodici e strutture ritmiche impiegati sia per il canto della poesia classica e improvvisata che per la musica strumentale. Sono il contesto dell’esecuzione e il contenuto espressivo a dettare al musicista la scelta dei modi e dei relativi frammenti melodici. Dall’originaria tradizione orale, il Mugham è stato adottato anche nella musica “colta” azera, sinfonica e operistica, dove, tra il xix e il xx sec., ha “incontrato” elementi della musica occidentale, in una sorta di nuova musica nazionale. Nel 2003, è stato riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio dell’oralità, e nel 2008 Patrimonio culturale intangibile dell’Umanità.


L’arcaica lingua turca e gli 813 Martiri di Otranto

L’arcaica lingua parlata nell’Impero Ottomano, che fino ai primi decenni del Novecento utilizzava una versione modificata dell’alfabeto arabo, conservava vocaboli di origine appunto araba e persiana. Parole che i poeti turchi hanno continuato ad utilizzare o sono tornati a far proprie. Nella Cattedrale di Otranto, dove nella Cappella delle Reliquie ancora si conservano i resti degli 813 martiri, uccisi il 14 agosto 1480 dagli invasori turchi, per aver rifiutato di convertirsi all’Islam, la lingua turca torna a risuonare. Non più minacciosa, ma come un doloroso lamento, come una preghiera intonata, oggi più che mai, contro la follia del male.


Alezio

Alezio allunga la festa

Preparativi in corso per il Comitato della Lizza: previsti quattro giorni per la festa patronale 2025

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Novità in vista per la festa patronale di Alezio, pronta a celebrare la Solennità di Maria SS. Assunta in Cielo tradizionalmente conosciuta da tutti come la festa della Madonna della Lizza, nelle giornate del 14 – 15 – 16  e 17 agosto.

L’edizione 2025 introduce, dunque, una novità e cioè l’aggiunta del 17 agosto come quarto giorno di festa.

Le prime tre giornate saranno quelle tradizionali, mentre la quarta sarà caratterizzata dalla terza edizione della Sagra della Pasta Maritata (a partire dalle ore 220 in Largo Fiera e in via del Santuario) e de La Lizza dei Bambini (dalle 200  alle 22 in via Lizza e sul Sagrato della Lizza).

A curare le luminarie (la cui accensione sarà prevista anche per la serata del 17 agosto), sarà la ditta “Arte & Luce” di Antonio De Donno.

Il 15 agosto sarà, invece, dedicato ai Gran Concerti Bandistici: Città di Rutigliano (diretto dal Maestro Gaetano Cellamara) e Città di Conversano (diretto dalla Maestra Susanna Pescetti).

Altrettanto ricche saranno le serate del 14, 16 e 17 agosto che vedranno la presenza di tre importanti spettacoli musicali.

Ancora top secret il nome del noto cantautore nazionale che si esibirà in concerto sul palco che verrà allestito in Largo fiera la sera del 16 agosto.

«Quest’anno», afferma il presidente delegato Davide Restino, «ci stiamo impegnando ad organizzare una festa ancora più importante, con l’obiettivo e l’auspicio di saper mantenere salde le sue tradizioni fissando lo sguardo al coinvolgimento di tutte le fasce d’età».

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Appuntamenti

Legge elettorale, le “Preferenze” di Montesano Salentino

Domani sera consiglio comunale aperto. All’ordine del giorno la petizione con circa 500 firme per l’addio ai listini ai bloccati e il voto di preferenza anche alle politiche

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Alle elezioni politiche con la possibilità di esprimere direttamente la propria preferenza sui candidati invece dei cosiddetti listini bloccati.

È quanto chiedono i quasi 500 firmatari di una petizione a Montesano Salentino.

L’argomento sarà discusso domani sera, partire dalle 19 in un consiglio comunale monotematico aperto proprio a Montesano.

All’ordine del giorno, come annunciato dal sindaco Giuseppe Maglie, la «Raccolta firme di 484 cittadini elettori con richiesta di adozione di una deliberazione da trasmettere al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro degli Interni per l’inserimento nella legge elettorale della possibilità di esprimere due preferenze, ambo i sessi, per l’elezione dei rappresentanti in Parlamento».

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Appuntamenti

Women for Progress, il Capo di Leuca capitale del dialogo interculturale

Le Ambasciatrici del Progresso saranno presentate a Tricase il 27 maggio. Finale mondiale in diretta il 1° giugno. L’evento promuove Ambiente, Salute e Diritti Umani nel segno dell’inclusione, con il patrocinio morale del Ministero della Cultura e dell’U.N.A.R.

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Torna nel cuore del Capo di Leuca l’appuntamento con Women for Progress – Donne a sostegno del mondo, il format internazionale che unisce cultura, sostenibilità e impegno sociale.

La decima edizione si svolgerà dal 25 maggio al 3 giugno, portando in Salento delegazioni da ogni continente.

Dopo mesi di lavoro organizzativo, il programma è stato ufficialmente definito: quartier generale dell’iniziativa sarà il Messapia Hotel & Resort di Santa Maria di Leuca, che ospiterà anche lo spettacolo finale, in programma per domenica 1° giugno.

Il calendario degli eventi pubblici si aprirà martedì 27 maggio con la conferenza stampa a Palazzo Gallone di Tricase, dove saranno presentate le concorrenti e i loro progetti.

Previste anche visite culturali e naturalistiche a Presicce-Acquarica e al faro di Leuca.

A Torre Palane, le partecipanti saranno accolte dall’associazione Marina Serra, protagonista nella valorizzazione del territorio e della sua identità.

Uno spazio speciale sarà riservato alla promozione delle eccellenze enogastronomiche locali, grazie alla guida dello chef Mirco Vigna e all’evento “Chefs for Progress” ddi sabato 31 maggio, che vedrà l’Associazione Italiana Cuochi allestire un ricco buffet a bordo piscina dell’hotel Messapia.

L’edizione 2025 ha ricevuto il patrocinio morale del Ministero della Cultura, dell’U.N.A.R., della Regione Puglia e dei Comuni ospitanti, confermando il valore del progetto anche a livello istituzionale.

La vincitrice dell’ultima edizione (2023), Odalis Soza, ha trasformato il suo progetto in azione concreta: il progetto Crea la tua foresta, con cui ha conquistato il titolo di Miss Progress International, è oggi una realtà che sta riforestando una zona nei pressi di Matagalpa, in Nicaragua.

Women for Progress si conferma ancora una volta come un’occasione unica per promuovere il dialogo tra popoli, il protagonismo femminile e la bellezza del territorio salentino.

Maggiori informazioni sul sito ufficiale www.womenforprogress.it

IL PROGRAMMA COMPLETO

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