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Cronaca

Contraffazione e spaccio a Tricase e dintorni

Fermati venditori stranieri di prodotti “falsi”, cittadini italiani in possesso di stupefacenti e numerosi automobilisti per contravvenzioni al codice della strada

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Continua senza soluzione di continuità la dura lotta alla contraffazione e alla vendita itinerante senza autorizzazioni da parte dei carabinieri di Tricase.


Negli ultimi giorni sono stati eseguiti una fitta serie di controlli nel territorio di competenza, che comprende oltre 12 località marittime, mirati al contrasto dell’abusivismo commerciale e della vendita di prodotti con griffe false, fenomeno che con l’estate aumenta a dismisura.


unnamed (6)Attraverso l’impiego massiccio di uomini sono stati numerosi i controlli eseguiti soprattutto nelle spiagge del sud salento. A Torre Vado, agro della marina di Morciano di Leuca, sono stati denunciati 3 cittadini extracomunitari (I.M. pakistano, F.A. e K.S. entrambi senegalesi) poiché esercitavano attività ambulante di prodotti  palesemente contraffatti. La merce consistente in oltre 1000 pezzi di bigiotteria per un valore superiore ai 3mila euro è stata sequestrata dai militari in attesa di essere versata presso l’ufficio corpi di reato.


Giro di vite anche nei confronti di chi con l’arrivo dell’estate tenta di far proliferare il fenomeno della vendita di sostanze stupefacenti, infatti i militari hanno denunciato per l’art. 73 del D.P.R. 309/90 O.A. 24 enne da Tricase poiché trovato in possesso di 4 grammi di marijuana, 3 grammi di hashish, 4  grammi di eroina nonché di un bilancino di precisione. Segnalati alla Prefettura di Lecce per uso di sostanze stupefacenti anche due giovani, appena maggiorenni, di Tricase poiché sorpresi dai militari con pochi grammi di marijuana.

Nella medesima operazione ottenuti anche i sottonotati risultati mirati a far rispettare il codice della strada, atteso che soprattutto in questo periodo di vacanze il numero di veicoli in circolazione cresce a dismisura e l’impegno dell’Arma dei Carabinieri aumenta al fine di garantire la sicurezza di chi in questo periodo cerca un po’ di meritato riposo e divertimento. Sono stati infatti contravvenzionati e/o deferiti all’Autorità Giudiziaria alcuni automobilisti per guida senza patente, in stato di ebbrezza ed omssione di soccorso.


All’attività di controllo hanno partecipato complessivamente 22 militari, 12 automezzi e nel complesso oltre ai risultati precedenti sono state controllati 96 autoveicoli, identificate 124 persone di cui 3 sottoposte a misure di sicurezza e prevenzione, 12 agli arresti domiciliari.


Cronaca

Incredibile grandinata su Martano

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Incredibile grandinata a Martano nella serata di oggi.

Sul Comune griko si è ritrovato ricoperto di bianco all’ora del tramonto. Le foto che circolano sul web raccontano quanto accaduto in pochi sorprendenti minuti.

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Cronaca

Narcotraffico da e per il Salento, arrestato latitante

Si tratta del 53enne Antonio Alvaro Montinari, nel 2024 sfuggito alla cattura durante l’operazione che aveva portato all’arresto di  34 persone legate al clan Pepe – Briganti, Gruppo Penza della Sacra Corona Unita

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La Polizia di Stato, in esecuzione alla misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, ha tratto in arresto Antonio Alvaro Montinari, 53 anni di Lendinuso (marina di Torchiarolo, a Brindisi), gravemente indiziato a vario titolo di aver fatto parte di un’associazione finalizzata al traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.

L’uomo, a novembre del 2024, era riuscito a sfuggire alla cattura durante l’operazione di Polizia Giudiziaria che ha portato all’arresto di altre 34 persone.

Grazie a metodologie investigative tradizionali, tipiche ed atipiche, fatte di pedinamenti, servizi di osservazione e analisi di sistemi di videosorveglianza, gli investigatori sono riusciti a stringere il cerchio attorno ai luoghi in cui il 53enne aveva trovato appoggio e rifugio.

Nel corso del fine settimana, l’interessato si è recato a prendere un veicolo posto a sua disposizione e che avrebbe dovuto garantirgli spostamenti discreti, ma al suo arrivo ad attenderlo vi erano gli agenti della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Lecce che l’hanno bloccato e tratto in arresto.

Montinari, condotto preso la Questura di Lecce, al termine delle formalità di rito è stato accompagnato in carcere, mentre sono in corso approfondimenti sulla rete di favoreggiatori che per ben tre mesi hanno consentito all’indagato di eludere l’arresto.

L’operazione di fine 2024 aveva interessato, tra i principali indagati di rango apicale, anche alcuni esponenti della criminalità organizzata, già condannati per aver fatto parte della Sacra Corona Unita (clan Pepe – Briganti, Gruppo Penza), storicamente radicata nel capoluogo salentino, ma con ramificazioni in diversi centri della provincia.

Le attività investigative hanno avuto origine da una intensa attività di cooperazione internazionale grazie alla quale sono stati acquisiti – per mezzo di Ordini Europei d’Indagine – una serie di chat scambiate dagli indagati attraverso l’utilizzo di piattaforme criptate di comunicazione quali “Encrochat” e “Sky Ecc”, che consentivano lo scambio di messaggi o conversazioni utilizzando criptofonini in grado di cifrare i dati trasmessi ed impedire qualsiasi intercettazione.

Gli investigatori hanno disvelato la presenza di una strutturazione capillare, in cui vi era una precisa ripartizione di compiti tra i sodali, una disponibilità di enormi quantità di denaro contante, telefonini criptati, veicoli dotati di appositi nascondigli oltre che depositi sicuri in cui occultare il materiale illecito.

La caratura degli indagati si è altresì espressa attraverso la capacità di curare rapporti con trafficanti di droga calabresi e altri sodalizi criminali operativi sul territorio nazionale ed all’estero (tra cui albanesi e spagnoli).

Numerosi e ingenti sono stati i sequestri di sostanze stupefacenti in costanza di indagine.

A tal riguardo si segnala l’arresto avvenuto il 7 agosto 2020 di due persone intente a trasportare su un natante, bloccato a ridosso dell’area di Castro, oltre 150 chili di marijuana e 25 kg di hashish provenienti dall’Albania; il 10 giugno 2021, a Napoli, veniva tratto in arresto un altro uomo trovato in possesso di circa 45 chili di cocaina occultata in un doppio fondo di un autocarro specializzato strutturalmente modificato; il 4 giugno 2021 a Lecce veniva arrestato un altro sodale trovato in possesso di 11 chili di eroina occultati in un doppio fondo dell’autovettura ed una pistola. Centinaia di migliaia di euro le somme movimentate in contanti.

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Cronaca

Furti in chiesa. Rubati gli ori della Madonna del Rosario

A darne notizia durante l’omelia, dell’opera scellerata ed empia commessa da sconosciuti, è stato anche don Pino Pedone, parroco della parrocchia.

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Con un comunicato ufficiale il Comitato Festa Madonna SS del Rosario di Vignacastrisi, frazione di Ortelle,esprime sgomento e profondo dispiacere per quanto accaduto presso la nostra parrocchia. Siamo vicini a tutta la cittadinanza per quanto accaduto”.

Lo sgomento è riferito al sacrilego furto occorso in chiesa. Giorni fa, infatti,  si legge in un altro post di un fedele su Facebook: “Un fatto di incredibile gravità è accaduto a Vignacastrisi. Sono stati rubati gli ori della nostra amatissima Madonna del Rosario, evidentemente custoditi in forma insicura. Se n’è avuta notizia ieri sera. Un momento veramente bruttissimo per la nostra comunità, come accadde nel 1962, quando la statua della Beata Vergine prese fuoco”.

A darne notizia durante l’omelia, dell’opera scellerata ed empia commessa da sconosciuti, è stato anche don Pino Pedone, parroco della parrocchia.

Il bottino della refurtiva, frutto negli anni della devozione alla Madonna, sembra si aggiri intorno ad un paio di kg di oro.

Indagano i carabinieri.

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