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Preludio alla Notte Verde

Castiglione d’Otranto. Bioarchitettura, il futuro è già qui: a Supersano la prima casa in calcecanapa del Salento, L’elogio del bianco, Il paesaggio da vivere

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Né mattoni né cemento: la prima casa in calcecanapa in costruzione nel Salento sarà presentata durante la prima serata di “Preludio alla Notte Verde”, in programma giovedì 27 agosto alle ore 20 nel Parco delle Rimembranze, a Castiglione d’Otranto.







È una sfida che si è fatta cantiere, a Supersano, in piazza Magli. È un frutto concreto, il primo in tema di bioedilizia, del progetto Notte Verde. L’idea, infatti, è nata durante l’edizione 2013, nel corso di un workshop realizzato da Assocanapa e Casa delle Agriculture Tullia e Gino. I lavori sono stati avviati agli inizi del mese di agosto 2015, dopo due anni di approfondimento e studi di fattibilità, condotti da Rocco Botrugno, tra i responsabili dell’associazione castiglionese, e dal proprietario Emilio Sanapo. L’abitazione inizia a prendere forma, con la sua ossatura in legno e il composto in calcecanapa, estesa su due livelli per una superficie totale di 120 metri quadrati.


Questa casa completamente naturale sarà al centro di “Bioarchitettura, il futuro è già qui”, il dialogo di apertura della tre giorni dedicata ai temi dell’ambiente, dell’agricoltura e dell’impegno dal basso e che si concluderà con la Notte Verde del 29 agosto.


Giovedì 27, dopo il saluto di Ivan Botrugno, consigliere con delega alla Cultura, si confronteranno Rocco Botrugno (Casa delle Agriculture Tullia e Gino); Jorgen Hempell, esperto di costruzioni in calcecanapa  (Hempecosystems); i membri di Lua (Laboratorio urbano aperto)-Abitare i Paduli; Ezio Sanapo, artista; Massimo Crusi, presidente dell’Ordine degli Architetti di Lecce; Angela Barbanente, docente di Tecnica urbanistica e pianificazione territoriale – Politecnico di Bari.


Modera Gabriele De Giorgi, redattore lecceprima.it e direttore Salento Review. Il dibattito servirà anche a rilanciare “l’elogio del bianco”, vale a dire della calce, in tutti i suoi usi. Sarà ripercorsa l’esperienza dei rifugi biodegradabili realizzati dal Lua nel Parco dei Paduli. Focus, poi, sul paesaggio da vivere e, allo stesso tempo, da custodire, grazie anche alla presenza di Massimo Crusi e Angela Barbanente, ex vicepresidente della Regione Puglia e ispiratrice del Piano paesaggistico regionale.


Perché una casa in calcecanapa?


Ignifuga, non umida, naturale ed eterna. Sono le caratteristiche tipiche di una casa in calcecanapa. La durata del biocomposto è, infatti, praticamente illimitata, poiché la calce mineralizza la canapa rendendola inattaccabile a batteri, muffe, insetti, roditori.


Pratica antica e collaudata quella dell’impiego di fibre naturali in architettura. Non a caso, durante molti interventi di ristrutturazione di edifici storici vengono ritrovati strati isolanti realizzati in materiali come paglia, cannicciato, canapa.


Quest’ultima è materiale biologicamente puro, resistente e inalterabile. Lo insegna la storia: gli idraulici usano da sempre la canapa per prevenire le perdite d’acqua nelle giunture dei tubi e gli antichi egizi avvolgevano le mummie in teli di canapa, per non farle attaccare da animaletti.


Il biocomposto è classificato, poi, come resistente alla fiamma senza rilascio di fumi tossici o D-infiammabili, soddisfacendo la categoria A secondo la norma EN 13501-1. E questo senza l’aggiunta di elementi chimici.


La resistenza al fuoco garantisce anche la stabilità, la tenuta e l’isolamento termico. Il canapulo, d’altronde, ha la capacità di assorbire elevate quantità di vapore acqueo, ma, successivamente, di rilasciarle con grande facilità. È ciò che evita il deterioramento dei materiali e favorisce la riduzione del livello di umidità complessiva all’interno dell’edificio. L’effetto finale? Ambiente sano e naturale, una casa in grado di respirare e che ha bisogno di un minore condizionamento dell’aria.


Il progetto Notte Verde


Il progetto Notte Verde è ideato dal Comitato omonimo, che racchiude le esperienze più vive e dinamiche del tessuto associazionistico di Castiglione: Ass. Casa delle AgricUlture Tullia e Gino, Ass. Auser,  Ass. Knide,  Ass. Cavalieri del Salento, Cooperativa Ulisside.


Coordinamento del progetto: Casa delle AgricUlture Tullia e Gino


Partner dell’iniziativa:  Comune di Andrano, Parco Regionale Otranto- S.M. di Leuca- Bosco di Tricase,Csvs, Fondazione Girolomoni, Assocanapa, South Hemp Tecno, Salento Km0, Arap, PresenteèFuturo, Città Fertile, Ciclofesta, Odsa, Banca dei semi salentina, Sac Porta d’Oriente, Sunergy.


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A Castiglione d’Otranto il primo Centro del Riuso dell’Aro le/7

Il sindaco Salvatore Musarò: «Per un’economia sostenibile che salvaguardi l’ambiente anche attraverso il riuso dei beni presenti in ogni famiglia»

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È stato inaugurato il nuovo Centro Comunale di Raccolta Differenziata con annesso Centro del Riuso, sito sulla S.P. Andrano-Castiglione.

Un intervento promosso dal Comune di Andrano del valore di 450 mila euro, finanziato dalla Regione Puglia.

La nuova struttura, per non aumentare i costi di gestione, sarà aperta nei giorni di mercoledì e sabato (9 -12) e giovedì (16 – 19).

Nel Centro del Riuso si potranno consegnare gratuitamente beni usati, in buono stato e funzionanti, che siano nelle condizioni di essere riutilizzati.

Il Servizio è rivolto ai residenti o ai soggetti diversi con sede nel territorio comunale.

«L’inaugurazione del Nuovo Ecocentro e Centro del Riuso rappresenta un obiettivo importante e di buon avvio di legislatura per l’amministrazione Musarò, appena riconfermata, che ha cosi creato le condizioni per dare nuova vita a tutti quei beni ancora in buono stato e funzionanti, senza che questi si trasformino direttamente in rifiuti», dichiara Rocco Surano, Vicesindaco con delega alle Infrastrutture e all’Ambiente, « Il modo migliore per ridurre l’impatto dei rifiuti, infatti, è non produrli, questa la lettura e la finalità del centro del riuso».

«Il Centro del Riuso», spiega il sindaco Salvatore Musarò, «si pone l’obiettivo di sviluppare sul territorio un’economia sostenibile che salvaguardi l’ambiente anche attraverso il riuso dei beni presenti in ogni famiglia. Promuovere la pratica del riutilizzo nelle famiglie, educare le nuove generazioni ad un uso responsabile dei beni sin dalla tenera età, lavorare sui benefici dell’economia circolare è l’ambizioso e non facile obiettivo che ci dobbiamo porre tutti come Comunità».

«Attraverso questo nuovo servizio solidale», conclude il primo cittadino, «possiamo andare incontro anche alle fasce più fragili della nostra comunità, distribuendo, d’intesa con i servizi sociali, i beni usati ancora in condizioni di essere utilizzati, prolungando la loro vita e dando così concretezza alla parola sostenibilità anche in termini ambientali».

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Parco Otranto – Leuca, caccia ai piromani con i droni

La Protezione civile da sabato avvierà l’attività di sorveglianza e contrasto agli incendi, attraverso i suoi droni dotati di termocamera e telecamere ad alta risoluzione, in grado di individuare precocemente gli incendi ma anche di riconoscere eventuali possibili piromani

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Nell’ambito delle attività di contrasto agli incendi boschivi e di interfaccia posta in essere dal Parco Otranto-S. Maria di Leuca e Bosco delle Vallonee di Tricase per la stagione estiva 2024, sabato 29 giugno, alle ore 10, ad Andrano (piazzetta nei pressi della Grotta Verde) il Coordinamento Provinciale della Protezione Civile di Lecce, convenzionato con il Parco, avvierà l’attività di sorveglianza e contrasto agli incendi, attraverso i suoi droni dotati di termocamera e telecamere ad alta risoluzione, in grado di individuare precocemente gli incendi ma anche di riconoscere eventuali possibili piromani.

«Gli incendi boschivi distruggono la biodiversità, mettono a rischio la vita delle persone e degli animali ed oggi costituiscono la più grave minaccia per il Parco Otranto Leuca e Bosco delle Vallonee di Tricase», spiega il presidente Michele Tenore, «il nuovo sistema di controllo attraverso i droni con riconoscimento facciale ed Intelligenza Artificiale darà la caccia ai piromani».

Dalle 10 alle 12 di sabato 29, gli operatori specializzati ed autorizzati al servizio daranno una dimostrazione pratica del servizio, a cui seguiranno le azioni di animazione territoriale per il contrasto agli incendi in tutti i comuni del parco.

«Attraverso queste nuove tecnologie», aggiunge Tenore, «finalmente, sarà attivata la videosorveglianza e l’utilizzo dei droni con riconoscimento facciale, delle tipologie di veicolo, delle targhe automobilistiche, ecc.».

Insomma, la prossima estate saranno le nuove tecnologie ad aiutare il Parco a contrastare gli incendi ed a salvaguardare le vite umane: «I piromani, grazie alle nuove tecnologie ed all’Intelligenza Artificiale, potranno essere identificati dai droni in volo anche a diversi km di distanza, potranno essere monitorati ed inseguiti, triangolando le informazioni con le forze dell’ordine per il loro arresto e con la Protezione Civile per spegnere sul nascere ogni minimo focolaio».

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Andrano e Castiglione confermano Musarò

Alla fine di una campagna elettorale dai toni molto accesi l’ha spuntata il sindaco uscente con il 52,72% delle preferenze

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Dopo una campagna elettorale dai toni molto accesi l’ha spuntata Salvatore Musarò (Unione Popolare) su Alessandro Panico (Svolta Progressista).

Il sindaco uscente alla fine l’ha spuntata con 1.608 voti e il 52,72% delle preferenze.

Per Alessandro Panico ed il gruppo del centrosinistra che fa riferimento all’ex sindaco Mario Accoto, invece, 1.442 voti (47,28%).

Otto scranni in consiglio comunale andranno alla maggioranza di Unione Popolare; all’opposizione insieme al candidato sindaco Panico siederanno i tre candidati consiglieri più votati di Svolta Progressista.

*Nella foto in alto: è appena arrivato il risultatio del spoglio, Musarò e i suoi possono festeggiare la vittoria
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