Attualità
Il buon senso non sosta a Tricase
“Cosa devo fare quando degli incivili parcheggiano in spazi destinati a noi con problemi di deambulazione”
Lettera di una lettrice al Direttore:
Gentilissimo Direttore, intendo approfittare del servizio che offre a noi cittadini per sollevare una problematica che affligge me in prima persona ma che riguarda, per “vostra fortuna”, una minoranza della collettività.
Sono una persona diversamente abile, in possesso del pass per parcheggiare con la mia auto nelle zone riservate. Sono stanca ed indignata perché, nonostante tutti gli inviti al rispetto di queste problematiche, fatti dai più importanti mezzi di comunicazione (ne cito uno per tutti: Canale 5 con Striscia la Notizia) continuo, puntualmente, a non trovare mai posto a Tricase nei parcheggi riservati ai portatori di handicap, perché occupati da auto senza il relativo pass. Ogni volta che ho fatto notare questo dilemma (a dipendenti comunali, agli stessi vigili urbani) ho avuto sempre la stessa risposta: tanta “partecipazione” alla mia spiacevole situazione con, da parte loro, il maggiore impegno possibile a far rispettare la legge. Come dicevo, però, sempre tante belle parole, ma fatti meno di zero! E come si suol dire, al danno si è aggiunta anche la beffa. Ho appreso solo pochi giorni addietro che, anche noi in possesso del pass, siamo tenuti al pagamento del parcheggio nel caso in cui, non riuscendo a trovare posto nelle aree “a noi riservate”, perché occupate in maniera “prepotente” da chi non ne ha diritto, parcheggiamo all’interno delle strisce blu (evito, direttore, di dirle come l’ho scoperto, perché rasenta il paradossale!).
Ora, se sono anche io (nella mia particolare condizione) tenuta a pagare il parcheggio quando lascio l’auto in sosta nelle zone delimitate dalle strisce di colore blu, lo farò senza problema: tutti noi abbiamo dei diritti e dei doveri. Lo stesso sito dell’Aci, nella sezione “Uso corretto del contrassegno disabili” recita: “Il contrassegno consente ai veicoli in servizio alle persone disabili di parcheggiare nei parcheggi a pagamento (delimitati dalle cosiddette strisce blu) gratuitamente quando gli spazi riservati risultino già occupati, se espressamente stabilito dal Comune”.
La stessa Cassazione, in diverse sentenze, ha stabilito che il disabile detentore dello speciale contrassegno non è esente dal pagamento della tariffa: la giustificazione a tale decisione si basa sul fatto che il contrassegno invalidi è stato concesso non per consentire una sosta gratuita al disabile, ma per attribuire un vantaggio in termini di mobilità, attraverso l’individuazione di appositi spazi.
Devono però dirmi cosa devo fare quando degli incivili parcheggiano in spazi destinati a noi con problemi di deambulazione. Forse non è chiara una cosa: il mio problema, così come quello di tutti noi diversamente abili, non è “a tempo”, né si cura con una pastiglia come fosse un mal di testa. Il problema c’è, ce l’hai per tutta la vita e non ne guarirai mai. Adesso devono anche impedirmi di poter godere di quel minimo di libertà che mi è rimasta, aggiungendo ulteriore stress ad una situazione di per sé precaria?! Confido che questo mio intervento possa far prendere coscienza a tutti della situazione descritta e magari possa anche consentirci di vivere in maniera civile e nel rispetto reciproco, anche nei confronti di chi è meno fortunato…
Attualità
Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini
Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…
In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.
Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.
Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.
Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.
Attualità
“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.
“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:
Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.
Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.
Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.
La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.
Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.
Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.
Attualità
Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo
Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche
L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.
La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.
L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.
«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.
Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.
È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.
Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.
Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.
A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.
Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.
Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»
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